Salito a dieci il bilancio dei morti della frana che, lo scorso 3 luglio, ha colpito Atami. Anche quest’anno, quindi, l’Arcipelago è costretto a contare i morti causati dalle piogge torrenziali.
Il 12 luglio sul luogo si è recato il premier Suga. Il medesimo giorno erano ancora 160 le abitazioni senza corrente elettrica.
Un’allerta, riguardante circa 36.800 cittadini, è tata emessa, il 12 luglio, per la città di Unnan (Prefettura di Shimane).
Danneggiato gravemente anche un bene culturale. Il rudere della centrale idroelettrica di Sogi che si trova sul letto di un lago artificiale nella città di Isa (Prefettura di Kagoshima) è stato parzialmente distrutto da una colata di fango. La centrale era stata costruita nel 1909 ed il disegno si ispirava all’architettura medievale europea. Il sito venne sommerso nel 1965 allorquando fu completata la costruzione della diga di Tsuruta sul fiume Sendai ma tra maggio e settembre il sito affiora nuovamente.
Rimanendo nel campo dei beni culturali, una sede degli uffici prefettizi del lavoro di Osaka ove, dal 16 al 18 luglio, è previsto sia ospitata una mostra d’arte nella quale è presente una statua che raffigura una schiava sessuale dell’esercito coloniale nipponico, ha ricevuta una lettera di minaccia. Si tratta del secondo episodio di minaccia sotto i riflettori della polizia in relazione alla mostra. La mostra ha aperto effettivamente i battenti lo scorso venerdì ed il Governatore della Prefettura, ancorché favorevole alla cancellazione dell’evento, ha promesso di rafforzare le misure di sicurezza.
Frattanto, un gruppo civico sudcoreano ha espresso il proprio sostegno alla raccomandazione giunta dall’UNESCO affinché il Sol Levante illustri tutti la storia di alcuni siti industriali di epoca Meiji menzionando lo sfruttamento di lavoratori forzati delle colonie lì portato avanti. Nessuna citazione di questo fatto storico era avvenuta, ad esempio, quando nel marzo 2020 venne organizzata una mostra su questi luoghi.
Nell’istruzione, lo scorso 13 luglio alcuni parlamentari del Partito Comunista hanno incontrato l’Associazione giapponese delle Università. Hiroki Yamaguchi, amministratore dell’associazione, ha sottolineato come la riforma approvata lo scorso anno causerà problemi alle università in quanto i finanziamenti non saranno più erogati in maniera stabile ma saranno soggetti ad una valutazione anno per anno e ciò renderà impossibile la programmazione delle attività didattiche e di ricerca.
Per ciò che attiene all’emergenza Coronavirus, la capitale si è confermata il cuore della diffusione dell’infezione. Tokyo ha registrato 502 casi lunedì, 830 martedì, 1.149 mercoledì, 1.308 giovedì, 1.271 venerdì, 1.410 sabato. Secondo quanto disposto dal Governo, la Prefettura Metropolitana è tornata allo stato di emergenza a partire dal 12 luglio e fino al 22 agosto.
Al 16 luglio, gli edochiani che avevano contratto il virus erano 188.108, i deceduti 2.267 mentre le persone quel giorno ospedalizzate erano 2.224 delle quali 53 con sintomi gravi. Al 14 luglio il numero di persone che nell’Arcipelago hanno perso la vita a causa del COVID-19 ha superato quota 15.000. L’80% di essi sono deceduti a partire dalla terza ondata (dicembre 2020).
Uno nuovo stop alle Olimpiadi è stato chiesto da Naomi Izumi, capogruppo del Partito Comunista all’Assemblea metropolitana di Tokyo: “è chiaro che organizzare le Olimpiadi, anche in assenza di spettatori è un messaggio contraddittorio se allo stesso tempo si richiede un’autolimitazione rigorosa a cittadini ed imprese”.
Il 17 luglio è stato intanto confermato il primo caso di positività all’interno del villaggio olimpico: a quella data il numero di persone connesse ai Giochi risultate positive era di 15.
In settimana, alcuni parlamentari comunisti hanno anche incontrato i rappresentanti dell’associazione che raggruppa gli organizzatori di eventi artistici e culturali i quali hanno sottolineato l’incongruenza nel subire ancora limitazioni alle manifestazioni da loro organizzate mentre allo stesso tempo si da il via libera ai Giochi.
In campo vaccinale, a partire dal 26 luglio saranno accettate le domande per ottenere il “passaporto” vaccinale. Il documento potrà essere richiesto soltanto a vaccinazione completata. A chiedere il lancio del passaporto vaccinale era stata la confindustria nipponica che spera, grazie a questa misura, di favorire l’allentamento delle misure di contenimento del virus in patria. Obiettivo del governo nipponico è quello di rendere il documento valido anche all’estero, almeno nelle nazioni – quali ad esempio l’Italia – dove sono state adottate misure simili.
Per la prima metà di agosto il ministro responsabile per la materia, Taro Kono, ha annunciato tagli del 10% nelle consegne alle Prefetture di vaccini Pfizer. La notizia ha suscitato il malcontento di alcuni sindaci tra cui quello di Osaka.
Sempre in campo farmaceutico, il Ministero della Salute ha autorizzato l’uso di un cocktail di anticorpi per i pazienti con sintomi lievi. Il farmaco è prodotto dalla statunitense Regeneron Pharmaceuticals e prodotto e distribuito dalla nipponica Chugai Pharmaceutical.
L’11 luglio, intanto, i Governatori delle Prefetture hanno fatto appello al Governo affinché assicuri forniture adeguate di vaccini.
“Non abbiamo altra scelta se non quella di limitare il numero di appuntamenti in quanto le forniture non sono sufficienti a coprire la domanda” ha affermato il governatore di Ishikawa Masanori Tanimoto mentre il collega di Yamanashi, Kotaro Nagasaki, ha sottolineato come le piccole e medie aziende abbiano dovuto sospendere le vaccinazioni dei dipendenti proprio a causa del numero insufficiente di dosi.
I Governatori, e tra questi quello di Akita, hanno anche chiesto che gli eventi olimpici si tengano in assenza di spettatori anche fuori dalla capitale.
Il 12 luglio, frattanto, l’associazione dei rivenditori di liquori ha manifestato la propria insoddisfazione al responsabile dell’ufficio politico del PLD Hakubun Shimomura per le dichiarazioni del ministro Nishimura. Il titolare del dicastero alla Rivitalizzazione Economica e responsabile del Governo per l’emergenza Coronavirus, il 9 luglio, aveva invitato, salvo poi scusarsi, a non finanziare le attività economiche che – nonostante lo stato di emergenza – hanno continuato a servire alcolici.
Nishimura si è nuovamente scusato martedì ma “il problema è tutto il governo, non soltanto lui” secondo il presidente del Partito Costituzionale Democratico Yukio Edano.
“Il ministro Nishimura ha perso la fiducia della gente e non può restare al comando delle contromisure sul coronavirus” ha affermato la capogruppo del PCD Jun Azumi nel corso di un incontro con altri parlamentari dell’opposizione.
Di richiesta “incostituzionale” ha parlato il segretario del Partito Comunista Akira Koike.
Per meglio rispondere all’emergenza, lo scorso venerdì, i leader dei quattro partiti dell’opposizione progressista hanno chiesto al Presidente della Camera dei Rappresentanti, Tadamori Oshima, la convocazione di una nuova sessione della Dieta.
“Le spiegazioni del governo sulle contromisure, le vaccinazioni e le Olimpiadi di Tokyo sono state un caos totale. C’è una crescente necessità di sollecitare il governo a fornire spiegazioni con tutto il tempo che serve al parlamento” ha affermato il Presidente del PCD.
In politica estera, la presidenza sudcoreana ha fatto trapelare alla stampa la propria insoddisfazione per i contenuti del prossimo colloquio tra Moon e Suga che dovrebbe tenersi nell’ambito della visita che il Presidente della RdC effettuerà nell’Arcipelago per la cerimonia di apertura delle Olimpiadi. Secondo un funzionario, ascoltato in forma anonima dall’agenzia di stampa Yonhap, i sudcoreani non hanno visto di buon occhio il fatto che il governo nipponico abbia fatto filtrare alla stampa i temi del colloquio (in primo luogo le questioni storiche e le conseguenti sentenze emesse da tribunali della RdC). Mercoledì scorso, il segretario del PLD Toshihiro Nikai ha ribadito l’invito a Moon affinché assista alla cerimonia d’apertura.
Nel contempo, si è aperto e chiuso rapidamente un nuovo scontro diplomatico tra i due Paesi. Parlando con un giornalista della sudcoreana JTBC, il vice ambasciatore nipponico a Seul, Hirohisa Soma, si era lasciato andare ad alcuni commenti da osteria sul presidente Moon. Immediata la richiesta di Choi Jong-kun, viceministro degli Esteri della RdC, che l’ambasciata prendesse le distanze: cosa avvenuta sabato. Le frasi pronunciate da Soma “sono inappropriate per un diplomatico e molto deplorevoli” ha affermato l’ambasciatore Koichi Aiboshi.
Un gruppo di cittadini di Hiroshima ha intanto chiesto al governo della Prefettura di cancellare la programmata visita del numero uno del CIO Thomas Bach nella città martire del bombardamento atomico del sei agosto 1945. La visita di Bach è vista come una strumentalizzazione.
“L’uso da parte del Presidente Bach del messaggio di un mondo in pace e libero dalle armi atomiche è funzionale solamente a giustificare il fatto che le Olimpiadi sono svolte in stato di pandemia e ciò è una bestemmia per i sopravvissuti ai bombardamenti” ha affermato Shuichi Adachi, ex numero uno della locale associazione forense.
Nella stessa settimana, 84 cittadini che furono colpiti dalle piogge radioattive sono stati riconosciuti dalla Corte Suprema come potenziali beneficiari di sussidi economici. Lo scorso novembre il Ministero della Salute aveva istituito un tavolo tecnico per studiare all’interno di quale raggio si ebbero tali piogge.
Martedì scorso, il ministro Motegi ha annunciato la consegna di tre milioni di dosi, un milione per ciascun Paese, a Indonesia, Taiwan e Vietnam. Taiwan ha già ricevuto dal Giappone 2.370.000 dosi, il Vietnam un milione l’Indonesia due.
Nella difesa, lo scorso 13 luglio è stato pubblicato il libro bianco del dicastero indicante i capisaldi della politica di sicurezza nazionale. Il documento sottolinea le presunte minacce costituite dalla nuova legge cinese che estende compiti ed armamento della Guardia Costiera della RPC nonché le attività condotte dalle forze armate cinese nei mari Cinese Meridionale ed Orientale. Riaffermata la cooperazione con gli USA nonché la politica di promozione di “un’area indo-pacifica libera ed aperta”: la formula diplomatica con la quale si designa il contenimento dei cinesi nelle acque ove il Giappone aspira ad essere egemone. Citata anche la necessità di “prestare attenzione” ai movimenti della RPC verso la provincia ribelle di Taiwan. Rispetto agli anni passati è stato dedicato uno spazio minore alla Corea del Nord mentre si è citata la Russia e le sue attività, perfettamente legittime per il diritto internazionale, intorno alle Curili meridionali nonché la cooperazione di quel Paese con la Cina. Tra gli obiettivi fondamentali è stata riaffermata la necessità di difendere le isole remote mediante “una superiorità marittima ed aerea”; la prosecuzione del progetto antimissilistico Aegis spostato dalla terraferma ai più costosi cacciatorpedinieri; le attività di difesa nel cosmo (entro il 2023 dovrebbe essere pienamente operativa un’unità apposita) e nel cyberspazio. Sulle basi militari si è soltanto citata la necessità di “mitigare l’impatto” delle servitù imposte alla Prefettura di Okinawa. Ribadito il trasferimento della base di Futenma al nuovo sito di Henoko.
Al libro bianco hanno immediatamente reagito le due Coree. La Corea del Sud, mediante il proprio Ministero della Difesa Nazionale, ha consegnato una protesta all’attaché militare dell’ambasciata nipponica a Seul e lo stesso ha fatto il dicastero agli Esteri che ha convocato il viceambasciatore Soma. “Il governo della Repubblica di Corea protesta con forza contro la reiterazione – nel libro “Difesa del Giappone 2021” pubblicato il 13 luglio – delle futili rivendicazioni territoriali da parte del governo giapponese sulle Dokdo, le quali sono chiaramente parte integrante del territorio della RdC in termini storici, geografici e per il diritto internazionale, e chiede l’immediato ritiro di tali affermazioni.Il governo della Repubblica di Corea esprime in particolare un forte rammarico per quanto riguarda la recente intensificazione, da parte del governo giapponese, delle sue ingiuste rivendicazioni sulle Dokdo” chiarendo “ancora una volta che le ingiuste pretese del governo giapponese non hanno e non avranno alcun impatto sulla sovranità della RdC sulle Dokdo” e promettendo una risposta “rigorosa e ferma a qualsiasi provocazione” si legge in comunicato emesso dal Ministero degli Esteri sudcoreano.
Mentre la RPDC ha parlato del libro bianco come di una “minaccia grave ed immediata” alla pace ed alla stabilità regionale e separatamente, tramite il proprio Comitato Olimpico, ha ufficialmente protestato per l’inclusione delle Dokdo all’interno di una mappa mostrata insieme alla torcia olimpica.
In economia, i prezzi all’ingrosso di giugno sono cresciuti del 5% rispetto allo stesso mese del 2020. A trainare il dato sono stati in gran parte i petroliferi (+42%) ed i metalli non ferrosi (+37,6%).
Una recente inchiesta realizzata dall’agenzia di stampa Kyodo ha intanto messo in luce come 20.000 miliardi di yen – parte di un pacchetto di stimoli all’economia da 73.000 miliardi approvato nel 2020 – non siano ancora stati utilizzati. Ad esempio, ad aprile di quest’anno, soltanto poco più di un terzo dei i ristori assicurati alle attività ristorative sono stati effettivamente consegnati.
Sempre in ambito macroeconomico, il tavolo direttivo della Banca del Giappone si è riunito giovedì e venerdì scorso per discutere circa le attuali politiche monetarie e su come sostenere, dal versante finanziario, gli impegni delle aziende rispetto al cambiamento climatico. Al termine della riunione, l’organismo direttivo dell’istituto ha annunciato, entro quest’anno, il lancio di un programma di prestiti a tasso zero da destinarsi alle banche che intendono supportare il contrasto al cambiamento climatico. Confermata la politica di allentamento monetario e riviste al ribasso (dal 4 al 3,8%) le stime di crescita del PIL nipponico.
Nel commercio internazionale, Giappone ed Australia hanno concordato di rivitalizzare il Trans-Pacific Partnership ed il Regional Comprehensive Economic Partnership. Allo scopo si sono incontrati a Tokyo Hiroshi Kaijiyama e l’omologo australiano Dan Tehan. Tra i temi in discussione vi è stato l’allargamento dell’accordo economico per l’area del Pacifico alla Gran Bretagna.
Nell’occupazione, un tavolo consultivo del Governo ha suggerito di innalzare il salario minimo orario a 930 yen (+28 yen e 3,1% in termini percentuali) medi. Lo scorso anno i salari minimi orari sono stati incrementati di 27 yen. Se approvata, la proposta sarà poi base per l’innalzamento dei salari minimi nelle singole Prefetture.
Nell’energia, un rapporto presentato il 12 luglio da un tavolo consultivo del Ministero dell’Economia, Industria e Commercio, ha presentato un rapporto che suggerisce che per il 2030 l’energia solare prodotta nel Sol Levante costerà meno di quella nucleare. Se per quell’anno il nucleare costerà 12 yen per kilowattora mentre l’energia solare costerà tra gli 8 ed i 12.
“Il Ministero dell’Industria ha finalmente preso consapevolezza del fatto che non è più possibile mantenere la posizione secondo la quale l’energia nucleare sia la più economica” ha commentato Kenichi Oshima, professore di economia ambientale all’Università Ryukoku di Kyoto.
Sempre in campo nucleare, Zhao Lijian, Portavoce del Ministero degli Esteri cinese, nel corso della conferenza stampa 15 luglio ha commentato negativamente la decisione – resa nota da TEPCO – di non abbandonare i test sulle concentrazioni di trizio dell’acqua contaminata che sarà rilasciata in mare. “Da quando il Giappone, nell’aprile di quest’anno, ha preso la decisione, unilaterale ed erronea, di rilasciare acqua contaminata da sostanze nucleari nell’oceano si sono verificate una serie di perdite dai contenitori delle scorie nucleari presso la centrale nucleare di Fukushima. Ora c’è stata una perdita di idrogeno solforato nella centrale nucleare di Onagawa [Zhao si riferisce ad un incidente avvenuto lo scorso 12 luglio nel quale sette dipendenti della Tohoku Electric Power hanno mostrato segni di avvelenamento ndr]. Ci chiediamo quante altre perdite devono ancora essere scoperte. È particolarmente allarmante che la TEPCO abbia intenzione di saltare i test sul livello di trizio nell’acqua contaminata per risparmiare denaro e problemi. Il modo in cui il Giappone gestisce l’acqua contaminata […] influisce sull’ambiente marino globale e sulla salute pubblica internazionale. Non è affatto una questione privata di un Paese o di una società. Il Giappone dovrebbe prendere sul serio le preoccupazioni manifestate dalla comunità internazionale e non deve prendersi la libertà di avviare il processo di scarico prima di aver raggiunto il consenso con tutte le parti interessate, compresi i suoi vicini e le istituzioni internazionali competenti. L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) ha recentemente istituito un gruppo di lavoro tecnico sullo smaltimento dell’acqua contaminata […] con la partecipazione di esperti provenienti da Cina, Repubblica Democratica del Congo e Russia. Con il gruppo di lavoro tecnico dell’AIEA, il Giappone può scordare di giocare brutti scherzi volti ad ingannare la propria gente e il resto del mondo” ha affermato Zhao invitando il Giappone ad agire in maniera “aperta, trasparente e scientifica”.
In campo finanziario, Sumitomo Mitsui ha raggiunto, la scorsa settimana, un accordo di alleanza con la statunitense Jefferies Financial Group. La società nipponica prevede di acquistare per 42 miliardi di yen il 4,9% del capitale della società nordamericana.
(con informazioni di fmprc.gov.cn; mofa.go.kr; mod.go.jp; kcna.kp; yna.co.kr; jcp.or.jp; cdp-japan.jp; mainichi.jp; asahi.com)
Immagine di Ftaaffe (dettaglio) da Wikimedia Commons
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