Nella settimana appena trascorsa, il 3 maggio, si è celebrato il 74° anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione.
In occasione della ricorrenza, a Nagasaki si è tenuta una manifestazione promossa dalle associazioni degli hibakusha nella quale si è riaffermata l’opposizione di queste realtà ai tentativi di modifica della Costituzione e di rinuncia del carattere pacifista della politica estera nipponica così come sancito dall’articolo 9.
Nel proprio discorso di commemorazione il premier ha invece sottolineato l’esigenza di cambiare la Carta ed in particolare di inserire l’esistenza delle Forze di Autodifesa.
“Il Giorno della Costituzione di quest’anno è stato celebrato con la dichiarazione di emergenza in vigore in quattro Prefetture, tra cui Tokyo e Osaka, a causa della quarta ondata di diffusione del nuovo Coronavirus. A causa dell’inazione dell’amministrazione Suga, il sistema medico è alle strette e le vite delle persone sono in crisi. In queste circostanze ciò che ora è richiesto alla politica è il “diritto di perseguire la felicità” (articolo 13), il “diritto alla vita” (articolo 25) ed il “diritto di proprietà” (articolo 29) che la Costituzione garantisce al popolo. La Carta va utilizzata pienamente per adempiere alla responsabilità politica del controllo delle malattie infettive. A tal fine, dobbiamo lavorare seriamente sui test PCR da effettuare su larga scala, sul supporto medico e su sufficienti compensazioni ed aiuti per proteggere l’occupazione e le imprese” si legge nel discorso diffuso dal segretario del Partito Comunista Akira Koike.
“Sono passati cinque anni da quando è entrata in vigore la legislazione incostituzionale sulla sicurezza e cioè le leggi belliciste ma il pericolo di conflitti oggi sta diventando più grave. In particolare, è una mossa estremamente pericolosa collocare “l’importanza della pace e della stabilità nello Stretto di Taiwan” nel contesto del “rafforzamento dell’alleanza Giappone-USA” nella dichiarazione congiunta del vertice Giappone-USA. Il Partito Comunista Giapponese protesta con forza contro la crescente pressione ed intimidazione militare della Cina sulla questione di Taiwan […]. Allo stesso tempo, il coinvolgimento militare del Giappone e degli Stati Uniti su questo tema rappresenta un serio pericolo per la pace regionale e mondiale e ad esso ci opponiamo categoricamente” si legge nel medesimo discorso sui temi di politica estera.
“È un compito urgente abolire la legislazione sulla sicurezza e ripristinare il costituzionalismo” ha ribadito Koike il quale ha poi toccato i temi della parità di genere, della riforma del codice di famiglia atta a consentire alle donne di mantenere il proprio cognome dopo il matrimonio, e della libertà accademica garantita dall’articolo 23 e violata da Suga con il rifiuto alla nomina nel Consiglio delle Scienze di sei accademici a lui politicamente invisi.
“Per 74 anni abbiamo creato una società pacifica e prospera basata sulla Costituzione del Giappone. Tuttavia, nell’ultimo anno o giù di lì, la società giapponese si è trovata in una situazione molto critica. Più di 10.000 persone hanno perso la vita a causa di questa malattia infettiva. Tra questi, non sono poche le vite che avrebbero potuto essere salvate se fossero state prese misure adeguate. In Giappone – in quello che avrebbe dovuto essere un Paese sviluppato – vi sono aree, come Osaka, dove le cure mediche non sono disponibili: sta accadendo qualcosa di incredibile. Durante questo periodo, è aumentato il numero di quanti non sono più in grado di continuare la propria attività e di coloro che hanno perso il lavoro a causa della recessione economica. Il numero di persone in grave difficoltà è aumentato in modo anomalo. […] Dobbiamo ricordare, in questo giorno, l’articolo 25 della Costituzione del Giappone: “Tutte le persone hanno il diritto di mantenere gli standard minimi nella salute e nell’istruzione”. Il diritto di vivere quella vita minima è seriamente minacciato. Questo articolo 25 ha due commi: “Lo Stato deve sforzarsi di migliorare e promuovere il benessere sociale, la sicurezza sociale e la salute pubblica in tutti gli aspetti della vita”. Sfortunatamente, l’attuale politica giapponese non adempie a questo obbligo. […]Sono convinto che riconquistare una politica basata sullo scopo dell’articolo 25 della Costituzione sia per noi un ruolo importante e importante” si legge nel discorso tenuto dal presidente del Partito Costituzionale Democratico Yukio Edano davanti agli edifici che ospitano la Dieta.
Il numero uno dell’opposizione ha anche sottolineato come diverse misure per il contenimento del virus non siano state prese non per la volontà di tutelare la libertà dei cittadini ma che “il motivo per cui non sono state prese le misure necessarie è che il governo non dà la massima priorità alla protezione di vite e mezzi di sussistenza” in quanto “le restrizioni ai diritti individuali sono consentite anche dall’attuale Costituzione”.
Giovedì scorso, intanto, la competente commissione della Camera dei Rappresentanti ha approvato il disegno di legge di riforma della norma sui referendum il quale passerà adesso alla discussione in plenaria.
Il disegno di legge sulle procedure referendarie (comunque successive, per la Costituzione, all’approvazione delle modifiche da parte dei due terzi del parlamento) è in stallo da circa tre anni per la forte opposizione del Partito Costituzionale Democratico il quale ha chiesto che siano fissate delle limitazioni alla propaganda in occasione di tali referendum al fine di rendere il voto meno influenzabile dai partiti più ricchi.
In politica interna, lo scorso lunedì, l’ex premier Abe ha comunicato il proprio appoggio alla rielezione al vertice del PLD dell’attuale presidente Yoshihide Suga.
Sull’immigrazione, una manifestazione che ha visto la partecipazione di circa 150 persone si è tenuta ad Osaka lo scorso 5 maggio. I manifestanti chiedono che non sia approvato, così come è stato presentato dal PLD, il disegno di legge di revisione delle politiche migratorie che prevede, da un lato la sospensione della deportazione per i richiedenti asilo ma anche la limitazione a due del numero di domande avanzabili.
Il Governo ha intanto ammesso, lo scorso 6 maggio, l’esistenza di un documento che racconta le manipolazioni sui documenti inerenti la svendita di un terreno demaniale all’associazione Moritomo Gakuen, prossima all’allora premier Abe. Il documento è stato scritto da Toshio Akagi, all’epoca impiegato all’Ufficio delle Finanze del Kinki, il quale si tolse la vita affermando che venne costretto dai propri superiori a falsificare i documenti che poi vennero acquisiti dal parlamento che sulla vicenda avviò un’inchiesta. In precedenza l’Esecutivo non aveva voluto ammettere l’esistenza del documento il quale è venuto alla luce grazie alla vedova di Akagi.
“Si tratta di un problema molto serio che funzionari pubblici seri e sinceri siano stati costretti a morire. Il governo è responsabile di rivelare la verità sulla questione. Lavoreremo nella Dieta per una completa verità” ha commentato il Presidente del Partito Comunista.
Per ciò che attiene all’emergenza Coronavirus, prosegue, nonostante la dichiarazione dello stato di emergenza, la crescita dei contagiati specialmente nelle grandi aree urbane di Tokyo ed Osaka. Domenica 2 maggio si è registrato un numero particolarmente drammatico di casi gravi i quali hanno toccato nell’Arcipelago quota 1.084 (48 i deceduti quel giorno).
Nella capitale si sono registrati 879 casi il 2 maggio, 708 lunedì, 609 martedì (337 i casi ad Hyogo, 113 a Kyoto, 62 a Nagasaki dei quali 30 registrati in un focolaio ospedaliero), 621 mercoledì, 591 giovedì, 907 venerdì (in quel giorno il numero di casi cumulativi nella Prefettura Metropolitana ha toccato quota 145.562 con 1.909 deceduti mentre gli attualmente ospedalizzati erano 2.265), 1.121 sabato. Ad Osaka si sono invece avuti 1.057 casi domenica 2 maggio, 847 lunedì, 884 martedì, 666 mercoledì, 747 giovedì, 1.005 venerdì (giorno nel quale la Prefettura ha anche avuto il triste record di 50 deceduti mentre nazionalmente i morti sono stati 145 e 1.131 le persone ricoverate con sintomi gravi),
A causa della quarta ondata il Governo ha deciso, lo scorso venerdì, l’estensione dello stato di emergenza fino al 31 maggio nonché l’inclusione di altre due Prefetture: Fukuoka ed Aichi.
A Hiroshima, il 6 maggio, la Prefettura ha annunciato ha annunciato che effettuerà test PCR su 560.000 lavoratori residenti nel capoluogo ed a Fukuyama, città nelle quali si sono riscontrati l’80% dei casi dell’area.
“Anche se suppongo che alcuni ritengano di non voler far testare i propri dipendenti, più tempo si impiega per effettuarli maggiore è la possibilità che si verifichino focolai di infezione e di conseguenza ci saranno maggiori effetti su coloro che hanno rapporti con queste aziende” ha affermato il governatore della Prefettura Hidehiko Yuzaki il quale ha anche avanzato l’ipotesi di prendere “misure importanti come la richiesta alle persone di astenersi dall’uscire”.
Il 3 maggio, intanto, il viceministro della Difesa, Yasuhide Nakayama, ha visitato il Centro Congressi Internazionale di Osaka che diventerà, dal 24 maggio, un centro vaccinale per ultra sessantacinquenni. Il Governatore della Prefettura, Hirofumi Yoshimura, aveva già indicato, prima di quanto disposto dal governo nazionale, che le misure di contrasto al virus continueranno anche dopo l’11 maggio, data nella quale scade l’ultima dichiarazione dello stato di emergenza.
Il Sol Levante, a comunicarlo è stato il premier lo scorso venerdì, è intanto in fase di trattativa con Moderna e Novavax per 200 milioni di dosi destinate alle inoculazioni del prossimo anno, segno che il Paese si prepara ad una campagna vaccinale più simile a quella anti-influenzale (e dunque annuale) piuttosto che una di tipo straordinario.
Frattanto, come è naturale, l’Associazione Giapponese dei Produttori Farmaceutici ha condannato l’apertura del Presidente USA Biden circa la sospensione dei brevetti sui vaccini affermando che una mossa del genere potrà aumentare la mancanza di componenti per gli stessi prodotti ed aumentare l’ansia sulla loro qualità.
Il medesimo giorno l’Esecutivo ha anche annunciato ulteriori restrizioni per gli arrivi da India, Pakistan e Nepal. A partire 10 maggio coloro che provengono da queste tre nazioni dovranno soggiornare in strutture dedicate per almeno sei giorni ed effettuare un test PCR al terzo giorno di permanenza.
Per aiutare l’India nel contrasto alla pandemia da SARS-CoV-2 è stato intanto disposto un ulteriore contributo da 5,5 miliardi di yen.
Ben nove Governatori, e cioè quelli delle Prefetture di Oita, Akita, Nagano, Okinawa, Ibaraki, Tottori, Saitama, Shizuoka, Yamanashi – rispondendo ad una domanda posta dal quotidiano Mainichi a tutti e 47 i massimi rappresentanti degli enti locali – hanno indicato la necessità di cancellare o quantomeno rimandare i prossimi Giochi Olimpici.
Nel campo dell’opposizione, da tempo il Partito Comunista avanza la medesima richiesta (“le Olimpiadi e le contromisure per fermare la pandemia sono incompatibili” ha ribadito, il 6 maggio, il Presidente del PCG Shii) e Kenji Utsunomiya, già Presidente della locale associazione forense e più volte candidato Governatore per il PCG nella Prefettura di Tokyo ha promosso una petizione per chiedere la cancellazione dei Giochi cha ha già raggiunto le 200.000 sottoscrizioni.
Persino il numero uno del Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach, ha dichiarato che la programmata visita in Giappone prevista per metà maggio sarà “abbastanza difficile” stante il risorgere del virus ed il suggerimento di non venire giunto dalla ministra con la delega per i Giochi Seiko Hashimoto.
Sempre in ambito sanitario, ma fuori dalla presente emergenza, il Partito Costituzionale Democratico e quello Comunista, lo scorso 7 maggio, hanno nuovamente contrastato la riforma che raddoppia (portandolo in media dal 10 al 20%) le spese mediche per gli ultra settancinquenni con un reddito annuo superiore ai 2 milioni di yen.
“Il governo non ha potuto negare che l’aumento porterebbe ad un peggioramento della salute” ha sottolineato il parlamentare comunista Toru Miyamoto.
In campo demografico, il numero di giapponesi residenti di età inferiore ai 14 anni ha toccato un record in negativo. Gli ultimi dati resi noti dal Ministero degli Interni e Comunicazioni lo scorso martedì hanno stimato che, al primo aprile 2021, il numero di coloro che hanno meno di 14 anni è stato pari a 14.930.000 persone: -190.000 rispetto all’anno precedente e numero più basso dal 1950 ad oggi. La percentuale di bambini ed adolescenti è adesso pari all’11,9% (dietro il Giappone vi sono la Corea del Sud, con il 12,2% e l’Italia con il 13,3%).
In politica estera, alcune migliaia di cittadini birmani residenti nell’Arcipelago hanno chiesto al governo nipponico di non riconoscere la giunta militare come esecutivo ufficiale del Paese.
Intanto Yuki Kitazumi, il giornalista giapponese arrestato dalle autorità birmane lo scorso 18 aprile, ha ricevuto un’accusa ufficiale. Kitazumi dovrà rispondere in tribunale della diffusione di “false notizie”.
Il ministro Motegi è, intanto, volato a Londra per partecipare al G7 dei titolari degli Esteri. Il titolare della diplomazia nipponica ha salutato le esercitazioni navali congiunte che coinvolgeranno la portaerei britannica Queen Elizabeth ed insieme all’omologo Raab ha espresso “grave preoccupazione” per i supposti tentativi cinesi di mutare lo status quo nel Mar Cinese Orientale ed in quello Meridionale e condanna per le presunte violazioni dei diritti umani nello Xinjiang e ad Hong Kong. Tra gli altri temi in discussione vi è stato il colpo di Stato in Myanmar e le azioni contro il cambiamento climatico.
Motegi ha poi avuto colloqui con i colleghi Antony Blinken (USA) e Chung Eui Yong (Corea del Sud) per discutere della RPDC. I tre ministri hanno ribadito una politica comune sul tema, l’impegno affinché le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite siano rispettate e la volontà comune di giungere alla denuclearizzazione della Penisola.
Il vertice dei sette grandi si è risolto in un’affermazione piena della politica estera portata avanti dal presidente statunitense Biden anche al di là dell’oceano. Gli USA hanno infatti chiesto ed ottenuto la formazione di un blocco compatto che sia solidale agli obiettivi di politica estera ed economica degli USA e che i confronti quotidianamente con Russia e Cina utilizzando anche i temi dei diritti umani in chiave di confronto economico.
“Credo che faremo passi appropriati con il Giappone” ha affermato Kurt Campbell, responsabile per la Casa Bianca della politica per l’area indo-pacifica, riferendosi alla tutela di Taiwan dalla RPC che, nelle intenzioni degli USA, deve essere condotta congiuntamente con i nipponici.
Il confronto con la Cina è stato al centro anche dei colloqui avuti da Motegi con Heiko Maas (Germania) e Jean-Yves Le Drian (Francia). Un incontro separato, con al centro, anche questa volta, l’ossessione cinese, è stato tenuto da Motegi con il ministro italiano Di Maio.
Il vertice è stata anche l’occasione per un incontro a due tra Motegi e l’omologo sudcoreano sulle tensioni nelle relazioni bilaterali tra i due Paesi generate da alcune sentenze della magistratura di Seul che hanno condannato lo Stato nipponico e aziende dell’Arcipelago a risarcire ex forzati di guerra ed ex schiave sessuali nonché dalla controversia sulle Dokdo. Se Motegi ha riaffermato di voler cercare una soluzione che sia accettabile per il Giappone, Chung ha ribadito che senza una “corretta” percezione della storia le questioni sul tavolo non potranno essere risolte.
Il titolare della diplomazia della RdC, inoltre, ha espresso “profonda preoccupazione” per il piano nipponico di rilascio in mare dell’acqua attualmente stoccata all’interno dell’ex impianto di Fukushima.
In economia, le offerte di lavoro destinate agli studenti universitari per il marzo del prossimo anno hanno segnalato un miglioramento rispetto allo stesso mese di quest’anno. Il calo è stato infatti di circa l’1% contro il 15,1% del marzo scorso per complessivi 676.400 posti di lavoro. A condurre la la ricerca è stato il Recruit Works Institute.
Intanto, l’estensione dello stato di emergenza potrebbe produrre cali al PIL pari a 1.000 miliardi di yen secondo Shunsuke Kobayashi, capoeconomista della Mizuho Securities.
Nel settore aereo, lo scorso 7 maggio, Japan Airlines ha riportato per l’anno fiscale conclusosi a marzo per 286,69 miliardi di yen. Yuji Akasaka, presidente della società, ha detto che la situazione rimane “grave” e che le prospettive per una ripresa della domanda sono legate “a quando inizieranno a manifestarsi gli effetti delle vaccinazioni. Guardando la situazione negli Stati Uniti ed in Gran Bretagna si vede come la domanda è certamente tornata con il progredire delle vaccinazioni. Quindi dobbiamo prepararci per una rapida ripresa che però non sappiamo quando accadrà”.
Nell’auto, Nissan ha annunciato la vendita dell’intero pacchetto azionario posseduto della tedesca Daimler per circa 1,15 miliardi di euro.
Nelle telecomunicazioni, il colosso SoftBank ha comunicato, lo scorso giovedì, di aver depositato una causa civile per danni contro un ex impiegato e contro Rakuten Mobile. L’accusa avanzata dalla società guidata da Son è che l’azienda rivale abbia utilizzato documenti sulla tecnologia 5G sottratti, illegalmente, dal proprio ex dipendente. La richiesta di danni è di un miliardo di yen.
Nell’energia, tre aziende nipponiche (la società finanziaria Sumitomo Corporation, la Shikoku Electric Power e Sumitomo Mitsui Finance and Leasing) hanno deciso di investire nella singaporiana Sunseap Group, azienda operante nel campo dei pannelli solari.
Nell’intrattenimento, nello scorso anno fiscale i profitti di Nintendo sono cresciuti dell’86% passando da 258,6 a 480,4 miliardi di yen.
(con informazioni di gov.uk; covid19-osaka.info; jcp.or.jp; cdp-japan.jp; mainichi.jp; asahi.com)
Immagine di Miyuki Meinaka (dettaglio) da Wikimedia Commons
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.