Le vaccinazioni degli anziani partiranno ad aprile ma con lentezza. Ad affermarlo, la scorsa domenica, il ministro incaricato di seguire la vicenda, Taro Kono. “Inizieremo poco a poco e poi aumenteremo gradualmente” ha detto il titolare delle Riforme Amministrative.
Il ministro Kono ha anche anticipato che gli enti locali saranno coinvolti nella creazione di liste di attesa e nella fase di prenotazione del vaccino in previsione della seconda fase di vaccina, quella che coinvolgerà gli ultrasessantacinquenni. Per quest’ultima categoria le vaccinazioni inizieranno il 24 aprile. Il primo marzo saranno invece consegnate altre 520.000 dosi del vaccino Pfizer. La distribuzione avverrà sulla base della popolazione delle varie Prefetture: ad affermarlo lo stesso Kono il quale ha anche confermato che, almeno per il momento, non è in previsione la concessione di maggiori vaccini a Tokyo ed Osaka.
Sabato mattina, intanto, i Governatori delle Prefetture hanno chiesto all’Esecutivo di completare il piano vaccinale per la maggioranza della popolazione. I capi degli enti locali hanno chiesto di avere a disposizione un cronoprogramma e che il governo centrale sostegna la maggior parte dei costi.
Takeda Pharmaceutical ha invece annunciato, lo scorso 24 febbraio, l’inizio della sperimentazione del vaccino Novavax. L’azienda ha dichiarato di essere in grado di produrre, se la sperimentazione su 200 volontari non incontrasse ostacoli, 250 milioni di dosi. La stessa società curerà la distribuzione di 50 milioni di dosi del vaccino sviluppato da Moderna.
Per quanto riguarda la diffusione dell’infezione nella capitale, lunedì scorso, per la prima volta negli ultimi tre mesi, i casi quotidiani registrati sono stati meno di 200: 178 per la precisione. Martedì i positivi sono risaliti a 275, 213 mercoledì, 340 giovedì, 270 venerdì, 337 sabato.
Al 21 febbraio la Prefettura aveva 2.035 pazienti ricoverati dei quali 82 con sintomi gravi. Le infezioni totali da inizio emergenza avevano quasi raggiunto quota 110.000 mentre i deceduti sono stati 1.265.
Osaka, Kyoto, Hyogo hanno intanto chiesto congiuntamente la fine dello stato di emergenza a fine mese e non il 7 marzo come previsto dall’ultimo decreto. In forma autonoma anche Aichi ha avanzato al governo centrale la medesima richiesta. Tra i criteri che determinano lo stato di emergenza vi è il tasso di occupazione dei posti letto negli ospedali ed il numero di positivi per 100.000 abitanti.
“Se non avremo collaborazione da parte di tutti nell’attuazione delle misure di prevenzione non avremo la revoca dello stato di emergenza il 7 marzo e dovremo poi prevenire un altro focolaio. Per uscire dalla situazione attuale è imperativo che ognuno di noi dia cooperi ulteriormente” ha affermato, lo scorso 23 febbraio, la governatrice di Tokyo Yuriko Koike nel corso di una riunione in videoconferenza con alcuni colleghi.
“Anche se i parametri scendessero presto farà caldo. Se molte persone iniziano ad uscire, non si può escludere che il numero dei pazienti aumenterà drasticamente. Questa discussione sulla fine dello stato di emergenza non è seria” ha concordato Yuji Kuroiwa, Governatore di Kanagawa.
Il ministro Nishimura, delegato dal governo a seguire la questione, ha rimandato la decisione al 26 febbraio.
Venerdì il premier ha annunciato la fine dello stato di emergenza, con una settimana di anticipo, per Osaka, Kyoto, Fukuoka, Gifu, Hyogo ed Aichi. Confermata invece la data del 7 marzo per Tokyo.
“C’è il pericolo che si possa inviare un messaggio sbagliato” ha affermato Toshio Nakagawa, Presidente dell’Associazione Medica del Giappone.
I Governatori di Gifu ed Aichi, a conferma di quanto confusa sta diventando la gestione virus nell’Arcipelago, si sono mostrati prudenti nel rimuovere le misure di contenimento e messo in guardia circa possibili nuovi focolai.
Nel turismo, il ministro Akaba è pronto, stando a quanto dichiarato giovedì scorso, a far ripartire la campagna di bonus vacanze “Go To Travel” nelle Prefetture di Osaka, Kyoto, Hyogo, Aichi e Gifu.
Martedì scorso, in occasione del proprio sessantunesimo compleanno, l’imperatore Naruhito ha espresso la propria ammirazione per la resistenza mostrata da popolo giapponese nell’affrontare la pandemia ed espresso le condoglianze per quanti sono morti a causa del virus.
Nel welfare, sono stati 125.874 i nuclei familiari, in 15 enti locali, che hanno ricevuto, tra aprile e dicembre 2020, sostegno finanziario per il pagamento dell’affitto. Stando alla ricerca, condotta dal quotidiano Mainichi, in alcune Prefetture, come Oita e Shimane, il dato del 2020 è stato superiore anche di 40 volte a quello del 2019 mentre ad Osaka e a Kyoto le famiglie che hanno ricevuto assistenza sono state, rispettivamente, 6.547 (113 volte in più che nell’anno precedente) e 2.833 (74 volte in più). Frattanto la pratica di contattare i familiari dei richiedenti prestazioni sociali atta a verificare che realmente queste persone non possono ricevere alcun aiuto da essi, sarà modificata. Il controllo, un meccanismo che evita spesso che persone bisognose chiedano aiuto, sarà rimosso per chi non ha contatti con la famiglia da almeno dieci anni (e non più venti come previsto attualmente).
Sempre in questo campo, lo scorso 22 febbraio, la Corte Distrettuale di Osaka ha accolto un ricorso, presentato da 42 persone, contro i tagli alle prestazioni assistenziali operati dal governo dal 2013 al 2015. La sentenza è la seconda di questo tipo mentre i ricorsi presentati in tutto l’Arcipelago sono stati 29. I tagli, motivati dall’esecutivo Abe come legati alla deflazione e definiti incostituzionali dall’ultima sentenza, ammontavano ad una percentuale degli aiuti compresa tra il 6,5 ed il 10%.
Per ciò che attiene agli scandali che scuotono la maggioranza, un’indagine condotta dal Ministero degli Interni e Comunicazioni ha mostrato come almeno 11 alti dirigenti del dicastero hanno cenato (o, in alcuni casi, è molto probabile lo abbiano fatto) con uno dei figli del premier Suga. Le cene, dato che Seigo Suga è dirigente di una società che si occupa di televisione, costituirebbero una violazione del codice etico dei pubblici dipendenti. In totale le occasioni di incontro sarebbero state ben 39. Quattro dirigenti avrebbero anche ricevuto dei regali e, persino, il pagamento del tassì per tornare a casa.
Il premier ha chiesto scusa in parlamento lo scorso lunedì ma ciò è stato ritenuto dalle opposizioni come non sufficiente. Sempre il 22 febbraio, ad esempio, Hiroshi Ogushi del PCD ha chiesto un’investigazione più approfondita sul caso.
Mercoledì il Ministero ha emesso delle note di richiamo per 11 funzionari coinvolti nell’affaire. Makiko Yamada, segretaria per le pubbliche relazioni del governo, non è stata punita, nonostante in un’occasione le sarebbe stata pagata una cena da 74.000 yen, perché non è più dipendente pubblica. La funzionaria ha volontariamente tagliato un mese del proprio stipendio del 60% e resistito alle richieste di dimissioni che sono giunte da più parti.
Polemiche ha suscitato il fatto che il premier Suga non abbia partecipato alla conferenza stampa dove si annunciava la rimozione dello stato di emergenza di cui si è dato conto sopra. Per l’opposizione ciò è stato dovuto a questo scandalo.
Puniti per violazione del codice etico, il 25 febbraio, sei funzionari del Ministero dell’Agricoltura per alcuni incontri che avrebbero avuto con rappresentanti di una ditta produttrice di uova. Sulla vicenda è in corso un’inchiesta della magistratura che ha coinvolto l’ex ministro Takamori Yoshikawa.
In politica interna, il Partito Comunista ha presentato, in previsione delle prossime elezioni per il rinnovo della Camera dei Rappresentanti, cinque proposte per l’alternativa di governo. I cinque punti qualificanti sono: il sostegno alle famiglie; il mantenimento e la difesa dell’attuale Costituzione pacifista; una diplomazia indipendente e pacifica; la riconversione ecologica; l’uguaglianza di genere.
Nell’ambiente, la Prefettura di Iwate ha dichiarato, lo scorso 17 febbraio, lo “stato di emergenza climatica” ed approvato una mozione che impegna l’ente locale a portare a zero le emissioni di CO2 entro il 2050. Approvato contestualmente un piano di incentivi per l’installazione di luci LED nonché per realizzare barriere contro le alluvioni.
Nelle infrastrutture, è ripartita, lo scorso 24 febbraio, la circolazione dei treni a levitazione magnetica nelle aree colpite, il 13 febbraio, da un terremoto.
Intervenendo in parlamento, la senatrice comunista Chizuko Takahashi ha chiesto inoltre misure di sostegno per le attività economiche che hanno subito danni, come le strutture termali di Nihonmatsu.
Giovedì scorso è stata confermata dal comune di Fukushima la morte di un uomo che sarebbe rimasto schiacciato da un mobile.
Sul nucleare, lo scorso 22 febbraio, alcuni pesci con livelli di cesio radioattivo cinque volte superiori alla norma sono stati pescati a largo di Fukushima. Ad annunciarlo la Prefettura e la locale associazione di pescatori.
Sempre in questo campo, il senatore comunista Taku Yamazoe, in sede di Commissione d’indagine sull’Energia della Camera dei Consiglieri, ha chiesto, anche alla luce dell’ultima sentenza che TEPCO dia vita al quatro piano globale di compensazioni alle persone danneggiate dall’incidente di Fukushima e che dunque non attenda il termine di decine di cause civili avviate da evacuati o da familiari delle vittime.
In tema di diritti civili, Tamayo Marukawa, neoministra all’Organizzazione dei Giochi Olimpici ed alle Pari Opportunità (ha sostituito Seiko Hashimoto che è andata a presiedere il comitato organizzatore di Tokyo 2021), ha manifestato la propria propensione a bloccare una eventuale legge che consenta la separazione dei cognomi per le donne sposate.
Sul tema, così come sulla possibilità per i figli di avere il cognome dalla madre, si sono avute di recente diverse sentenze in tribunale (che hanno confermato la costituzionalità della perdita del cognome femminile e la non trasmissibilità del cognome materno ai figli) ed anche una presa di posizione da parte di 50 parlamentari affinché il PLD eviti di valutare una modifica del diritto di famiglia.
In politica estera, il 21 febbraio, navi della Guardia Costiera di Pechino, stando a quanto riferito dagli omologhi nipponici, sono entrate in acque territoriali giapponesi nei pressi delle isole Senkaku. Si tratta dell’ennesimo episodio, segno di una tensione crescente tra le due nazioni che rivendicano la sovranità sulle isole.
Sull’ingresso delle navi cinesi in acque nipponiche sono intervenuti anche gli USA. “Esortiamo i cinesi ad evitare – mediante navi della loro Guardia Costiera – azioni che potrebbero portare ad errori e potenzialmente danni” ha dichiarato, il 23 febbraio, John Kirby, Portavoce del Ministero della Difesa statunitense.
“Il trattato di sicurezza USA-Giappone è un prodotto della Guerra Fredda e non dovrebbe danneggiare gli interessi di Paesi terzi e mettere in pericolo la pace e la stabilità regionali” ha risposto, il giorno seguente, il portavoce degli Esteri di Pechino Wang Wenbin per il quale inoltre le Diaoyu sono territorio “afferente” la Cina.
Kirby ha poi corretto il tiro e riaffermato la neutralità del proprio Paese circa la specifica questione sulla sovranità delle isole, tema per il quale “non vi è stato alcun cambiamento”. Gli USA, quindi, pur comprendendo le isole nell’ambito dei territori oggetto della difesa da parte delle proprie forze armate, non negano o confermano i diritti sovrani di Cina o Giappone.
L’alleanza Giappone-USA è “la pietra miliare per la pace e la prosperità in un’area indo-pacifica libera ed aperta” ha affermato, utilizzando la formula diplomatica nipponica che traduce il contenimento della proiezione internazionale della Cina, Antony Blinken, nuovo ministro degli Esteri statunitense. Blinken ha anche affermato che il presidente Biden intende visitare quanto prima l’Arcipelago.
Le rivendicazioni territoriali avvelenano i rapporti anche tra il Giappone e la Repubblica di Corea. Il 22 febbraio a Matsue si è svolto il “Giorno delle Takeshima”, una manifestazione che si tiene dal 2006. L’evento, volto a rivendicare la sovranità sugli scogli che i coreani chiamano Dokdo, ha visto la partecipazione del Governatore di Shimane, Tatsuya Maruyama, e del viceministro Yoshiaki Wada.
Una nota di protesta è stata immediatamente consegnata da Kim Jung-han, direttore generale per gli Affari Asiatici del Ministero degli Esteri di Seul, a Hirohisa Soma, numero due dell’ambasciata giapponese in RdC. Il Giappone dovrebbe “affrontare la storia con umiltà” ha sottolineato Choi Young-sam, Portavoce della diplomazia sudcoreana, per il quale la giornata nazionalista andrebbe abolita dato che “le Dokdo sono parte integrante del nostro territorio da un punto di vista storico, geografico e del diritto internazionale”.
In ambito militare, elicotteri delle forze armate statunitensi hanno volato, violando le normative nipponiche sulla circolazione aerea nonché il buon senso, ad un’altitudine di circa 300 metri sull’area urbana di Tokyo. Gli eventi si sono susseguiti a partire dal luglio 2020 e, stando a quanto documentato dal quotidiano Mainichi, sono stati almeno 17.
Il 24 febbraio, dopo che i tecnici delle due Ministeri degli Esteri avevano dato il via libera, è stato firmato l’accordo sul fondo di compartecipazione che copre i costi per la permanenza delle forze armate USA nell’Arcipelago. Nell’anno fiscale che inizierà il primo aprile, il Sol Levante verserà complessivamente 201,7 miliardi di yen.
In economia, il Governo ha approvato, lo scorso mercoledì, il disegno di legge di recepimento dell’accordo Regional Comprehensive Economic Partnership. Il trattato commerciale è uno dei più importanti al mondo e tiene insieme, oltre al Giappone, i dieci Paesi dell’ASEAN, la Cina, la RdC, l’Australia e la Nuova Zelanda. Adesso l’accordo sarà oggetto di discussione e di, scontata, approvazione in sede parlamentare. Oltre a rimuovere circa il 91% dei dazi, il trattato regola il diritto d’autore ed il commercio digitale tra le aziende dei Paesi firmatari.
Il 26 febbraio si è, frattanto, tenuto il G20 dei ministri delle Finanze. Il vertice ha ritenuto “prematura” la rimozione degli stimoli fiscali e monetari ed espresso preoccupazione per la debolezza di molte economie, specialmente in Africa, a causa delle difficoltà incontrate nello sviluppo infrastrutturale.
Per ciò che attiene ai fallimenti, nel solo mese di febbraio essi sono stati, secondo quanto elaborato da Tokyo Shoko Research, 126. Da inizio pandemia i fallimenti sono stati 1.108: 194 nella sola ristorazione. Tra le Prefetture più colpite vi sono state Tokyo (271 bancherotte) e Osaka (106).
Nell’agricoltura, l’ex premier e deputato del PCD Naoto Kan ha chiesto di potenziare, ai fini della decarbonizzazione del Paese, la produzione di energia elettrica da solare mediante installazioni che consentono di coltivare sotto esse. L’espansione di tale sistema porterebbe anche ad una rivitalizzazione delle economie locali, ha sottolineato Kan.
Su una ripresa del settore agricolo si è concentrato anche l’intervento del collega di partito Kazuhiko Shigetoku, il quale ha sottolineato l’esigenza di un’agenzia nazionale che sia in grado di fornire aiuto a coloro che volessero avviare attività in questo comparto e specialmente nelle aree di montagna che sempre più stanno spopolandosi.
Nella pesca, i componenti nella Commissione per la Pesca del Pacifico del Nord e tra essi Giappone e Cina, hanno raggiunto un accordo per il taglio delle catture del luccio sauro del Pacifico per il 40% (in termini assoluti si potrà pescare fino a 333.750 tonnellate). I nuovi limiti rimarranno in vigore fino al 2022 e si sono resi necessari ai fini del ripopolamento di questa specie.
Nel settore aereo, non destano stupore gli ultimi dati resi noti dalla società che gestisce l’aeroporto internazionale del Kansai. Nel 2020 il calo dei passeggeri rispetto all’anno precedente è stato del 79% per complessivi 6.550.000 passeggeri. Il numero dei passeggeri provenienti da voli internazionali è calato dell’86% (3,5 milioni di passeggeri) mentre quelli da voli nazionali si è più che dimezzato: -56% (poco più di 3 milioni di passeggeri).
Il crollo del numero complessivo dei voli ha anche rimandato a data da destinarsi la programmata privatizzazione dell’aeroporto di Hiroshima mentre l’aeroporto di Fukuoka, già privatizzato, non sarà in grado di pagare la concessione per il prossimo anno fiscale. Difficoltà anche per l’aeroporto di Takamatsu che ha dovuto cancellare alcuni piani di investimento.
Tra le compagnie, JAL ha annunciato che nell’anno fiscale 2022 recluterà appena 200 nuovi laureati e non effettuerà assunzioni tra gli assistenti di volo.
Frattanto, al fine di ridurre le emissioni di CO2, All Nippon Airways ha annunciato che a partire da aprile offrirà quotidiani e riviste in formato digitale.
Nell’editoria, il settore dei fumetti è cresciuto nel 2020 del 23% rispetto all’anno precedente per complessivi 612,6 miliardi di yen.
Nelle infrastrutture, Toyota ha iniziato, lo scorso martedì, i lavori di costruzione della propria “città intelligente” nei pressi del monte Fuji. La “Milano 2” nipponica occuperà una superficie di 70 ettari quadri e sorgerà sul sito dell’ex impianto di Susono (Shizuoka). Saranno 360 i lavoratori che saranno dislocati lì diventando i primi abitanti. Il progetto della cittadina è dell’architetto danese Bjarke Ingels.
La società ha anche dovuto registrare un -4,5% nella produzione globale di gennaio a causa delle difficoltà riscontrate nell’approvvigionamento di semiconduttori. La stessa azienda ha annunciato, venerdì scorso, che entro la primavera inizierà a vendere delle proprie batterie per navi e treni ad idrogeno.
(con informazioni di g20.org; fmprc.gov.cn; yna.co.kr; jcp.or.jp; cdp-japan.jp; woven-city.global; takeda.com; mainichi.jp; asahi.com)
Immagine 内閣官房内閣広報室 (dettaglio) da Wikimedia Commons
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.