Giunta nell’Arcipelago una nuova variante del SARS-CoV-2 proveniente dal Brasile. La conferma è arrivata domenica 10 gennaio. Secondo Takaji Wakita, numero uno dell’Istituto Nazionale di Malattie Infettive, la variante brasiliana sarebbe simile a quella britannica.
La capitale ha, frattanto, registrato 1.219 casi lunedì, 970 martedì (quel giorno i deceduti hanno raggiunto, nella Prefettura, quota 691 mentre le persone al momento infette erano 3.427 delle quali 144 con sintomi gravi. Quel giorno Osaka aveva registrato 374 casi e 690 deceduti da inizio emergenza), 1.433 mercoledì (536 i positivi al virus ad Osaka e 319 ad Aichi mentre, a quella data, il numero cumulativo di positivi da inizio emergenza nell’Arcipelago ha toccato quota 300.000), 1.502 giovedì, 2.001 venerdì, 1.809 sabato.
Su richiesta del Ministero dei Trasporti, le Ferrovie del Giappone Orientale hanno deciso che, a partire dal 20 gennaio, saranno anticipati gli orari degli ultimi treni che dalla capitale si dirigono verso altre Prefetture. A fronte del taglio nel numero dei treni le Ferrovie del Giappone Centrale hanno invece messo in ferie, da venerdì e per una serie di giorni, 9.500 dipendenti.
Nazionalmente è stato raggiunto in settimana anche il record dei confinati in quarantena perché positivi: 30.208 a sabato 16 gennaio e cioè 1,7 volte più rispetto alla settimana appena precedente. Alla stessa data gli ospedalizzati erano 14.806.
Dopo Osaka e Hyogo, martedì scorso anche Aichi e Gifu hanno richiesto lo stato di emergenza. L’importante provvedimento (in parte anticipato da alcune Prefetture) è stato emesso il giorno seguente, dopo una settimana di discussioni, per le Prefetture di Osaka, Kyoto, Aichi, Gifu, Hyogo, Tochigi e Fukuoka.
“Se lavoreremo inseme possiamo certamente piegare i numeri e farli scendere” ha affermato il ministro delegato al tema, Yasutoshi Nishimura. Di dichiarazione “piccola, giunta tardi e confusa” ha parlato dall’opposizione il segretario del PCG Koike.
Ancora, incredibilmente, in discussione l’idea di multare i cittadini positivi che dovessero violare la quarantena. Il Ministero della Salute intende proporre una sanzione pari a 500.000 yen poi rivista in settimana fino ad milione.
Osaka, Kyoto e Hyogo, nonostante la dichiarazione dello stato di emergenza hanno deciso di mantenere le scuole aperte.
Per meglio contenere l’infezione, il segretario del Partito Comunista Akira Koike ha chiesto che sia rivista la possibilità di ingresso, oggi concessa, per coloro che si recano nell’Arcipelago provenienti da 11 Paesi se il motivo della visita sono brevi soggiorni di lavoro, nonché drasticamente aumentato il numero dei test PCR.
Lo stop a questo tipo di visti è poi giunto il 13 gennaio. La richiesta di test a tappeto è giunta anche dal gruppo comunista all’Assemblea della Prefettura di Shiga, area nella quale il tasso di occupazione dei posti letto COVID aveva raggiunto a quella data il 90%, e da quello nella Prefettura di Hyogo.
La Prefettura di Hiroshima ha annunciato, lo scorso venerdì, la realizzazione di 800.000 test PCR destinati alla popolazione del capoluogo.
Il 13 gennaio, intanto, il Governatore della Prefettura di Kanagawa ha presentato al leader del PCD Edano le proposte elaborate dall’Associazione Nazionale dei Governatori. Tra le principali misure proposte vi è una modifica delle normative che regolano lo stato di emergenza ed un maggior sostegno economico a strutture mediche ed operatori sanitari.
“Tra gli ospedali privati, che rappresentano l’80% di tutti gli ospedali, meno del 20% è in grado di supportare COVID-19, mentre negli ospedali pubblici sono circa il 7%” ha sottolineato il senatore Morimoto del PCD intervenendo in parlamento il medesimo giorno.
Una riorganizzazione del terzo bilancio supplementare del 2020 è stata richiesta congiuntamente dai partiti dell’opposizione (PCD, PDP, PCG e PS) i quali hanno sostenuto la necessità di spostare risorse dalla campagna “Go To Travel” (nel frattempo variamente sospesa a causa dell’avanzare del virsu) e rivolgerli alle compensazioni per i settori maggiormente colpiti.
Il medesimo giorno la commissione welfare interna al PCD, guidata dal deputato Nagatsuma, ha tenuto una riunione nella quale è emerso come molte attività ristorative non abbiano alcuna certezza circa l’erogazione dei ristori così come esistono molti lavoratori a tempo parziale che risultano scoperti dal sistema delle indennità.
Venerdì scorso, frattanto, l’Esecutivo ha deliberato la spesa di 741,8 miliardi di yen (somme prelevate dai fondi di riserva) e destinati principalmente coprire l’aumento, di 40.000 yen, destinato ai ristori per le attività delle aree soggette allo stato di emergenza.
Intanto l’Agenzia che si occupa di pompieri e protezione civile ha raccolto e reso noti dati secondo i quali, proprio a causa del tasso di occupazione dei letti da parte di pazienti COVID, il 55% di coloro che si sono recati al pronto soccorso per il nuovo anno è stato rimandato a casa.
Due settimane fa il tasso di occupazione dei 4.000 posti letto destinati a pazienti COVID era del 77% a livello nazionale ma con punte dell’84% a Kanagawa.
“Non ci sono abbastanza dottori o infermieri. Anche qualora gli ospedali dicessero di voler aumentare il numero di posti posti letto ciò non è fattibile” ha affermato Toshio Nakagawa, presidente dell’Associazione Medica del Giappone. Giovedì scorso Nakagawa ha anche suggerito come “opzione” uno stato di emergenza per tutto il territorio nazionale ed una posizione simile è stata espressa dal ministro Nishimura. “Chiedere alle attività di chiudere è possibile” ha sottolineato anche Shigeru Omi, capo del comitato tecnico dell’Esecutivo.
Per quanto attiene ai vaccini, martedì scorso il premier Suga ha avuto un colloquio con l’oligarca statunitense Bill Gates, impegnato, tramite la propria fondazione in attività di beneficenza, nel quale il capo dell’esecutivo nipponico ha assicurato la cooperazione del proprio Paese nella distribuzione di vaccini ai Paesi più poveri.
Il 14 gennaio, a Tokyo, i sindaci dei municipi hanno intanto lamentato di non aver ricevuto abbastanza informazioni al fine di predisporre piani vaccinali.
Non escluso dal ministro alle Riforme Amministrative e titolare della Segreteria Generale del Gabinetto Taro Kono il rinvio delle prossime Olimpiadi. “Tutto può accadere” ha affermato Kono lo scorso venerdì aprendo, per la prima volta, alla possibilità che i Giochi di Tokyo 2021, inizialmente previsti per il 2020, siano rimandati nuovamente.
Nonostante la pandemia, intanto, lo scorso sabato si sono tenuti i test di ammissione in 866 università e istituti di istruzione superiore. Oltre 500.000 i candidati. Un’università di Hokkaido ha dovuto invece rimandare i test a causa delle intense nevicate che hanno colpito la Prefettura più settentrionale dell’Arcipelago.
Rimandati a data destinarsi anche le numerose celebrazioni che si tengono ad inizio anno nei templi scintoisti e che attraggono centinaia di migliaia di persone.
Uscendo dall’emergenza Coronavirus, a Yokohama, lo scorso 8 gennaio, nonostante le oltre 193.000 firme raccolte in calce alla petizione, il consiglio comunale ha respinto, con i voti dei liberal-democratici e del Nuovo Komeito, la possibilità di tenere un referendum per consentire o negare l’apertura di un resort integrato (e cioè albergo con annesso casinò), attività consentita dalla legge approvata lo scorso anno e che trova nella città portuale uno dei luoghi che più hanno attrattiva su questo fronte (tanto è vero che vi è già un piano presentato da una società per l’apertura della casa da gioco).
La decisione è “una delle più grandi macchie” nella storia dell’ente locale per la senatrice comunista Tomoko Abe. “Non si può fare qualsiasi cosa perché si è vinto le elezioni. Non esistono deleghe in bianco” ha affermato il presidente del Partito Costituzionale Democratico Yukio Edano. Il leader dell’opposizione ha anche sottolineato come si tratti di affari condotti da società private e che dunque gli utili (che spesso finiscono poi all’estero) sono anch’essi privati.
Per ciò che attiene agli scandali nella maggioranza, lo scorso venerdì l’ex ministro dell’Agricoltura Takamori Yoshikawa è stato incriminato con l’accusa di aver percepito 5 milioni di yen da un’azienda produttrice di uova nel corso del suo incarico ministeriale.
In ambito criminale, lo scorso mercoledì sono stati resi noti i dati sui casi di violenza domestica nell’anno fiscale 2020. Essi hanno superato, per la prima volta, quota 130.000. Nel solo periodo aprile-novembre (e quindi con altri quattro mesi restanti per la conclusione dell’anno fiscale) sono stati registrati 132.355 casi: +13.000 rispetto al 2019.
In ambito giudiziario, la Corte Distrettuale di Sapporo ha emesso venerdì una sentenza che ha certificato per la terza volta (dopo che sentenze simili erano state emesse dalle Corti di Sendai e Osaka) l’incostituzionalità delle leggi eugenetiche ma negato al ricorrente il risarcimento chiesto (nello specifico 11 milioni di yen). Tali leggi prevedevano la sterilizzazione forzata di coloro che avevano la sfortuna di incorrervi. Dal 1948 alla loro abolizione circa 16.500 disabili vennero sterilizzati senza consenso.
In campo meteorologico, al 10 gennaio vi erano 1.000 automobili bloccate dalla neve lungo l’autostrada Hokuriku all’interno della Prefettura di Fukui. Numerosi i treni che hanno subito ritardi o cancellazioni. Tra il 7 ed il 10 gennaio le forti nevicate hanno prodotto 11 morti e 226 feriti.
Il 12 gennaio, a fronte dell’aumento del consumo di energia elettrica determinato dal freddo, la Federazione delle Aziende Elettriche ha rivolto un appello ai cittadini affinché riducano il consumo.
In politica estera, il Presidente della Repubblica di Corea, Moon Jae-In ha affermato, lo scorso lunedì, di voler continuare ad impegnarsi in una relazione col Giappone “orientata al futuro”. La mano tesa dell’inquilino della Casa Blu segue di qualche giorno una sentenza di una Corte che ha condannato, in primo grado ma il governo nipponico non presenterà appello ignorando la sentenza, lo Stato giapponese a risarcire 12 ex schiave sessuali sfruttate durate l’occupazione coloniale della Penisola.
Alcuni giorno dopo anche il segretario del PCD Tetsuro Fukuyama ha definito la sentenza “inaccettabile” in quanto violazione dell’accordo del 1965.
Vi sono “varie opzioni” su come affrontare la vicenda ha affermato Tomoyuki Yoshida, Portavoce degli Esteri di Tokyo lo scorso giovedì mentre il giorno successivo si è tenuto un incontro, in videoconferenza, tra funzionari dei due dicasteri. Nella riunione Takehiro Funakoshi, Direttore Generale dell’Ufficio per gli Affari Asiatici e Oceanici, ha incontrato l’omologo Kim Jung Han chiedendo “appropriate misure volte a correggere una violazione del diritto internazionale”.
Per ciò che concerne il nord della Penisola, il segretario generale del Gabinetto Katsunobu Kato ha condannato i risultati del congresso del Partito di Lavoro di Corea che hanno confermato la strategicità, per la RPDC, delle armi atomiche. “Coopereremo strettamente con Stati Uniti, Corea del Sud nonché con Cina e Russia ed altri membri della comunità internazionale al fine di assicurare il rafforzamento delle sanzioni ONU e realizzare la denuclearizzazione della Corea del Nord”.
Prosegue, intanto, il tour internazionale del ministro Motegi. Dopo aver visitato alcune nazioni latinoamericane, il titolare della diplomazia nipponica è volato in Senegal per colloqui con il presidente Macky Sall e con l’omologa Aissata Tall Sall la quale ha chiesto la cooperazione del Sol Levante al fine di acquisire sufficienti dosi di un vaccino contro il nuovo coronavirus. Il Giappone ha anche assicurato alla nazione africana un prestito da 7,17 miliardi di yen destinato all’accrescimento della produzione di riso.
A fronte della grave crisi politica prodottasi negli USA a seguito delle proteste dei sostenitori di Donald Trump, lo scorso 12 gennaio l’Ambasciata nipponica a Washington ha invitato i cittadini giapponesi presenti in città a prestare attenzione.
Nella difesa, nel corso di una videoconferenza il ministro Nobuo Kishi ha salutato positivamente l’invio da parte britannica di una portaerei nel Pacifico orientale. La nave è la Queen Elizabeth la quale, con le sue 65.000 tonnellate, è la maggiore tra quelle della Marina del Regno Unito.
In economia, l’avanzo delle partite correnti per il mese di novembre ha segnato un +29% rispetto allo stesso mese del 2019. Il dato è in gran parte dovuto al calo delle importazioni. La bilancia commerciale ha, infatti, registrato per il penultimo mese del 2019 un +1.880 miliardi di yen. Per quel mese le importazioni sono calate del 13,6% (5.420 miliardi) così come, del 3,4% (6.040 miliardi) le esportazioni: dato quest’ultimo dovuto in gran parte al calo della domanda di acciaio.
Crollo verticale, ovviamente, per le spese dei visitatori stranieri: 27,6 miliardi (-87,9%).
L’espansione dello stato di emergenza potrebbe costare all’economia nipponica 2.300 miliardi di yen per l’economista Takahide Kiuchi del Nomura Research Institute, e cioè lo 0,4% del PIL. Secondo l’istituto di ricerca anche la disoccupazione crescerà dello 0,55% per complessive 373.000 persone in più che perderanno il lavoro.
Per Toshihiro Nagahama del Dai-ichi Life Research Institute le conseguenze per il PIL saranno peggiori in termini assoluti (ma non in percentuale) toccando quota 2.500 miliardi mentre il numero di disoccupati dovrebbe crescere di 131.000 unità (lo 0,2%).
Al fine di far ripartire la domanda interna, il Partito Comunista, ancora in settimana con un editoriale sul periodico Akahata, continua a chiedere che sia abbassata l’imposta sui consumi e riportata al 5%.
Stante il prolungarsi dell’emergenza ed il crollo del prezzo del riso e delle verdure, due associazioni di coltivatori diretti hanno chiesto al Governo, anche per l’anno 2021, un sostegno ai propri redditi.
Complessivamente i prezzi all’ingrosso sono calati nel 2020 dell’1,2%. Si tratta del primo calo negli ultimi 4 anni. Crollati energia, gas ed acqua (-10,9%) nonché il petrolio (oltre -16%) mentre sono cresciuti di molto i prezzi dei metalli non ferrosi e dei rottami.
Nella meccanica, dopo il +17% di ottobre, novembre si è attestato su un +1,5% negli ordini mentre la Banca centrale ha deciso, lo scorso giovedì, di mantenere per cinque delle nove regioni statistiche l’attuale stima di crescita moderata.
In campo tecnologico, la Polizia Metropolitana di Tokyo ha arrestato un ex dipendente di SoftBank, Kuniaki Aiba, il quale è accusato di aver passato segreti industriali concernenti la tecnologia 5G ai concorrenti di Rakuten Mobile.
“Nonostante abbia stipulato un accordo di riservatezza con la società, l’ex dipendente possiede informazioni relative alla tecnologia di rete che rientrano nel segreto aziendale […] che sono state portate fuori illegalmente. Ci siamo consultati con l’Agenzia di Polizia ed abbiamo denunciato i danni collaborando alle indagini. Presso la nostra azienda, l’ex dipendente era impegnato in lavori relativi alla costruzione della rete. I nostri segreti aziendali che sono stati sottratti illegalmente sono informazioni tecniche sulle apparecchiature delle stazioni per reti 4G e 5G nonché delle reti di comunicazione fisse che collegano queste tra loro e con quelle centrali. […] Sappiamo che i nostri segreti aziendali sono archiviati nel PC aziendale di Rakuten Mobile utilizzato dall’ex dipendente ed è altamente possibile che Rakuten Mobile abbia già utilizzato i nostri segreti aziendali in qualche modo. In futuro abbiamo in programma di intentare una causa civile allo scopo di impedire che i nostri segreti aziendali siano vengano utilizzati per l’attività di Rakuten Mobile” si legge in un comunicato di SoftBank.
“Un dipendente di Rakuten Mobile Co., Ltd. è stato arrestato con l’accusa di violare la Legge sulla prevenzione della concorrenza sleale. Abbiamo condotto un’approfondita indagine interna e finora non abbiamo confermato il fatto che il dipendente abbia utilizzato le informazioni ottenute dal suo precedente lavoro per la nostra attività. Inoltre, le informazioni tecniche sul 5G non sono presenti. […] Continueremo a cooperare pienamente con le indagini di polizia e adotteremo misure per chiarire la situazione” ha invece affermato Yoshihisa Yamada, presidente ed amministratore delegato di Rakuten Mobile.
In settimana il gruppo guidato da Masayoshi Son ha comunicato la vendita di azioni possedute in Uber per l’equivalente di 2 miliardi di dollari.
Nelle telecomunicazioni, KDDI ha reso noto un piano tariffario da 20 giga per la connessione internet al costo di 2.480 yen: 500 yen meno del piano offerto da NTT Docomo. L’operazione, benedetta dall’Esecutivo, si inserisce nell’ambito di un’accresciuta competizione tra i maggiori operatori telefonici dell’Arcipelago.
In settimana, frattanto, il consiglio di amministrazione della tv pubblica NHK ha deciso, all’unanimità, che a partire dal 2023 sarà ridotto il canone di abbonamento alla televisione. La decisione è contenuta nel piano triennale approvato il 13 gennaio.
Nell’auto, il gruppo Toyota dovrà pagare 180 milioni di dollari di sanzione per non aver reso noti alcuni difetti, presenti da circa dieci anni, dei sistemi di controllo delle emissioni di propri veicoli.
(con informazioni di yna.co.kr; softbak.jp; corp.rakuten.co.jp; jcp.or.jp; cdp-japan.jp; mainichi.jp; asahi.com)
Immagine di D.T. Johnson (dettaglio) da Wikimedia Commons
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.