Il Giappone ha iniziato la settimana con la preoccupazione, comune al resto del globo, per la cosiddetta “variante inglese” del SARS-CoV-2. Il 27 dicembre il ministro Hiri ha affermato che è allo studio un sistema per il tracciamento di coloro che provengono dall’estero.
Il medesimo giorno è stato confermato, a Tokyo, il primo caso di trasmissione nell’Arcipelago: si tratta di due piloti che hanno trasmesso il virus ad un proprio familiare che non aveva viaggiato all’estero.
“Qualora si diffondesse questa variante più contagiosa, il numero di casi a Tokyo potrebbero essere 2.000 al gionro, cioè necessiterebbe la dichiarazione di un altro stato di emergenza” ha affermato Atsuo Hamada, docente presso l’Università Medica della capitale.
Al fine di contenere l’infezione, lunedì il Sol Levante ha emesso un nuovo stop agli arrivi degli stranieri non residenti provenienti da moltissime nazioni mentre i residenti nell’Arcipelago dovranno comunque dotarsi, prima di partire, di un test che confermi la negatività effettuato almeno 72 ore prima. Esclusi dalla misura di precauzione coloro che si recano, provenendo da 10 nazioni tra cui Cina e Corea del Sud, in Giappone per brevi soggiorni di lavoro e gli studenti.
La capitale ha, frattanto, registrato, 481 casi lunedì, 859 martedì, 944 mercoledì, 1.337 giovedì (dato che, se confrontato con lunedì, mostra con plasticità la totale insufficienza del sistema del test) con oltre 4.000 casi nazionalmente, 783 venerdì, 814 sabato. La Prefettura Metropolitana ha superato i 60.000 casi ed i 600 morti da inizio emergenza.
Moltissimi i templi scintoisti, solitamente pieni di gente che celebra la fine dell’anno, che si sono organizzati per mantenere rigidi distanziamenti sociali.
Frattanto l’ondata di freddo intenso e le forti nevicate che si sono abbattute sull’Arcipelago hanno portato alla cancellazione di decine di voli ed alla sospensione, su alcune tratte, dei treni a levitazione magnetica.
In settimana i capigruppo del PLD e del PCD, Moriyama e Azumi, hanno concordato che, a partire dal 18 gennaio, si discuterà circa un riforma della normativa attuale sul COVID. Il dialogo riguarderà tanto le misure economiche quanto quelle per il contrasto alla diffusione virus con l’opposizione che punta a veder approvate misure con poche sanzioni e molti “incoraggiamenti”.
C’è anche un politico tra i morti causati dal nuovo Coronavirus. Lunedì scorso è deceduto, infatti, l’ex ministro dei Trasporti Yuichiro Hata, senatore del Partito Costituzionale Democratico. L’uomo aveva 53 anni.
Un ringraziamento agli operatori sanitari è stato invece rivolto dall’Imperatore Naruhito in occasione del proprio discorso per il nuovo anno. “La nostra quotidianità è stata gravemente colpita da questa malattia infettiva. Siamo particolarmente preoccupati per coloro che stanno combattendo in una difficile situazione come chi ha perso il lavoro o la casa o quanti si sentono soli” ha affermato il massimo rappresentante dello Stato. Già a novembre l’Agenzia per la Casa Imperiale aveva deciso di annullare le tradizionali celebrazioni che si svolgono il 2 gennaio nel Palazzo Imperiale di Tokyo al fine di contribuire ad evitare assembramenti.
“Il governo è impegnato nella protezione delle vite e dei mezzi di sussistenza dei cittadini. Continueremo a profondere tutte le nostre energie al fine di prevenire la diffusione dell’infezione e far recuperare l’economia” ha invece affermato il premier nel proprio discorso di inizio anno. Suga è intervenuto poi sui prossimi Giochi Olimpici di Tokyo 2021 sostenendo che essi saranno “sicuri” e che fungeranno da “simbolo della solidarietà globale”.
“Vogliamo creare un ambiente sicuro per la socializzazione” ha invece affermato, riferendosi agli atleti, Saburo Kawabuchi, responsabile del villaggio olimpico respingendo, altresì, le voci che vorrebbero un ulteriore rinvio dei Giochi.
Del 2021 come “anno di ripresa dalla pandemia” ha parlato Hiroaki Nakanishi, presidente di Keidanren il quale ha sottolineato l’esigenza di “rinnovare l’attuale sistema energetico ed elettrico creando costantemente innovazione”.
Di “creazione di un nuovo modello socio-economico” ha invece parlato Kengo Sakurada, presidente dell’Associazione Giapponese dei Dirigenti d’Azienda.
Nella protezione civile, il governo ha avviato un’inchiesta su pompieri di comunità che hanno ricevuto i pagamenti previsti pur non avendo effettuato servizio. In totale i pompieri volontari sono circa 820.000 e ricevono, in media, circa 36.500 yen l’anno per la disponibilità ed una media di 7.000 yen ad intervento.
In politica interna, intervistato in televisione il 27 dicembre, il premier Suga ha rifiutato di chiarire se intenda o meno candidarsi per un altro mandato alla guida del Paese e del partito.
“Mi concentro sul mio lavoro di ogni giorno” ha risposto Suga; ma è evidente che nei prossimi mesi l’eventuale successione al premier tornerà di attualità.
In ambito militare, ad Okinawa si è tenuta il 27 dicembre una riunione dei 4 partiti che sostengono il governatore Denny Tamaki ribadendo l’opposizione alla costruzione della nuova base.
Il 25 dicembre il Governatore ha nuovamente richiesto, sulla base dell’accordo del 1996, nuovi incontri tra i governi di Stati Uniti e Giappone affinché si riduca l’impatto delle servitù militari sulla Prefettura.
Sulla giustizia, il 2020 non ha visto nell’Arcipelago nemmeno una condanna a morte eseguita. Si tratta del primo anno negli ultimi nove nel quale tale condanna non viene messa in atto. Dal 2012 al 2019 sono state 45 le condanne eseguite con un record (15 esecuzioni) nel 2018, anno nel quale vennero giustiziati Chizuo Matsumoto ed altri 12 appartenenti al gruppo terroristico AUM. Le persone su cui grava una condanna a morte sono attualmente 110.
In economia, a novembre la produzione industriale è tornata piatta dopo che ad ottobre vi erano stati concreti segnali di ripresa. In calo, del 4,7%, la produzione di auto mentre la meccanica è cresciuta del 6,5% (a trainare il settore dei semiconduttori).
L’Organizzazione Giapponese per il Commercio Estero, ha intanto reso noto, tramite il suo presidente Nobuhiko Sazaki, che l’80% delle aziende nipponiche prevedono un ritorno alla normalità entro la fine del 2021. Il 18,7% (che sale al 30% nei settori farmaceutico, agricolo e dei trasporti) hanno invece dichiarato di ritenere sia possibile un ritorno alla piana operatività entro la fine del 2020.
Nell’agricoltura, il governo nipponico ha messo a punto un piano che ha l’obiettivo di portare, per il 2025, le esportazioni annuali del settore a 2.000 miliardi di yen. Il piano ha individuato 27 settori chiave (tra essi la carne di bovino e i frutti di mare) come trainanti per tutto il comparto.
Soltanto per la carne bovina l’esecutivo intende far giungere il settore a 160 miliardi di esportazioni (nel 2019 esse ammontavano a 29,7 miliardi) mentre il té l’obiettivo è quello di passare da 14,6 a 31,2 miliardi.
Nel turismo, il blocco, previsto per le festività di fine anno, per Sapporo, Tokyo, Nagoya, Osaka ed Hiroshima, della campagna “Go To Travel” produrrà, stando a quanto affermato da JTB Tourism Research and Coonsulting, perdite per oltre 3 miliardi di dollari al settore.
Combattuti tra la necessità di fermare il virus e quella di attrarre visitatori dall’estero, frattanto, Keisei Electric Railways, operatore ferroviario che assicura i collegamenti tra l’aeroporto di Narita e la capitale, ha inaugurato, il 27 dicembre, un treno riservato ai viaggiatori provenienti dall’estero.
Un sostegno per i negozi di souvenir è stato richiesto dal senatore comunista Takeda. Se ristoranti, alberghi ed agenzie di viaggio hanno ricevuto aiuti (nell’ambito della campagna Go To Travel saranno risarciti del 50% gli annullamenti dovuti alla sospensione dell’iniziativa) i negozi, viceversa, sono stati finora esclusi.
Sui consumi, il 24 dicembre si è avuto il 32° anniversario dell’entrata in vigore dell’IVA. Il medesimo giorno una serie di realtà, tra esse la Federazione nazionale delle associazioni di commercio e industria, hanno avviato una raccolta di firme in calce ad una petizione che ne chiede la riduzione al 5% al fine di rilanciare la domanda interna. Anche il parlamentare comunista Mikishi Daimon ha sottolineato come almeno 50 Paesi (tra essi Ucraina, Uzbekistan, Malesia, Regno Unito, Colombia, Austria) hanno ridotto l’imposta sui consumi per alcune categorie particolarmente colpite dalla pandemia come la ristorazione e gli eventi culturali.
Nella distribuzione, Nitori Holding, società specializzata nella vendita di mobili ha ottenuto, vincendo la concorrenza di DCM, la maggioranza delle azioni (il 77,04%) della catena di articoli per la casa Shimachu. Il costo totale dell’operazione è stato di 214 miliardi di yen.
Sempre in quest’ambito, la catena di supermercati Seven-Eleven ha comunicato, mediante il proprio presidente Fumihiko Nagamatsu, che, la fine di ridurre lo spreco di cibo estenderà la data di scadenza dei propri onigiri. La messa in offerta di questi prodotti sarà inoltre possibile dopo un giorno e mezzo al posto delle attuali 18 ore.
Per ciò che attiene alla riduzione dei rifiuti, 23 aziende di diversi settori (ma principalmente produttrici di alimenti e cosmetici) avvieranno nel 2021 una campagna per la raccolta e il riuso degli imballaggi. La campagna, denominata “Loop” e già diffusa in diversi Paesi, prevede la messa in vendita di una serie di prodtti in contenitori di vetro, il cui riuso è più semplice.
Nell’industria, investimenti all’estero per Itochu che parteciperà, insieme alla francese Suez ed al saudita Five Capital Fund, alla gestione di un sito per il trattamento di rifiuti in Arabia Saudita.
L’azienda nipponica deterrà il 20% della società saudita di gestione dell’impianto.
Chiudendo con l’energia, il Ministero dell’Ambiente testerà, dal febbraio 2021, in cooperazione con Kyushu Electric Power, delle turbine per la produzione di elettricità da correnti marine. Il dicastero aveva lanciato il progetto nel 2014 ma l’industria del settore si era dimostrata poco propensa allo sviluppo delle turbine che, infatti, saranno di produzione britanniche. La prima di queste turbine sarà installata, a 40 metri di profondità, nello Stretto di Naruseto presso l’isola di Goto.
“Al momento non abbiamo il know-how necessario per installare e far funzionare il generatore. Quindi la prima cosa da fare è raccogliere le informazioni fondamentali con l’obiettivo di avere una turbina in servizio per il 30% del tempo” ha affermato Kyuden Mirai Energy, la sussidiaria di Kyushu Electric che si occuperà del test.
(con informazioni di tourism.jp; jcp.or.jp; cdp-japan.jp; mainichi.jp; asahi.com)
Immagine del 2010 di Katorisi (dettaglio) da Wikimedia Commons
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.