Oltre 10.000 casi di SARS-CoV-2 registrati, per la prima volta da inizio emergenza, nella Prefettura di Tokyo. Con i 556 casi del 20 dicembre, infatti, sono 10.507 i contagi registrati contro i 9.857 di novembre. “Dobbiamo proseguire sulla strada di ulteriori restrizioni” ha affermato il medesimo giorno la governatrice Yuriko Koike la quale ha chiesto ai cittadini di “avere come priorità la vostra vita e quella di chi vi sta attorno”. La Prefettura ha registrato 392 casi lunedì, 563 martedì, 748 mercoledì (3.270 casi in tutto il Paese), 888 giovedì (e 3.700 casi nazionalmente dei quali 495 nella sola Kanagawa, 251 a Saitama e 234 a Chiba), 884 venerdì, 949 sabato.
Ad inizio settimana Koike ha disposto un contributo alle strutture sanitarie (nel Sol Levante in gran parte private) da 300.000 yen al giorno per ogni paziente con sintomi gravi ricoverato tra il 29 dicembre ed il 3 gennaio, 70.000 yen per pazienti paucisintomatici, 30.000 yen per le farmacie che rimarranno aperte per più di otto ore al giorno e 150.000 yen per le strutture che rimarranno aperte nei giorni di festa.
Lunedì il premier Suga ha negato vi sia la necessità di dichiarare un altro stato di emergenza a fronte della crescita dei casi che hanno toccato, il medesimo giorno, quota 200.000 da inizio emergenza con oltre 3.000 persone che non ce l’hanno fatta (l’80% dei decessi sono avvenuti nelle otto Prefetture dove più si è diffusa l’infezione: Tokyo, Osaka, Hokkaido, Hyogo, Saitama, Kanagawa, Chiba e Aichi).
Parere opposto quello di Toshio Nakagawa, numero uno dell’Associazione Medica del Giappone, organizzazione che, insieme ad altre sette associazioni di categoria, ha proclamato uno “stato di emergenza medica” e chiesto misure restrittive per fermare l’infezione.
Venerdì il premier ha invitato la cittadinanza a trascorrere delle feste di fine anno “calme” e ad evitare spostamenti immotivati.
Intervenuto in parlamento sulla questione della campagna “Go To Travel” il senatore del PCD Kumagai si è chiesto se “vi sono basi scientifiche per la decisione presa” e cioè per la sua sospensione dal 28 dicembre all’11 gennaio e non prima, come più volte proposto dall’opposizione.
In sede parlamentare anche il Presidente del PCD, Yukio Edano, ha attaccato il governo sottolineando come “i casi anziché diminuire aumentano”. Edano ha chiesto che si utilizzi un fondo di emergenza da 5.000 miliardi di yen per l’emergenza sanitaria soprattutto al fine di alleggerire il carico di lavoro degli operatori del settore.
Il 24 dicembre il Presidente del Partito Comunista Shii ha chiesto un intervento circa gli orari di apertura di bar e ristoranti assicurando, al contempo, adeguati ristori.
Fujifilm ha annunciato che produrrà in Vietnam i propri kit per effettuare i test per accertare la presenza degli anticorpi per il nuovo Coronavirus nel sangue. Fujifilm Yuwa Medical Products Vietnam, una joint venture, produrrà, a partire dal prossimo anno fiscale e fino al 2022, 2 milioni di kit al mese nella provincia di Binh Duong.
Il 23 dicembre è stato invece presentato, dal comitato scientifico che si occupa del tema, il piano vaccinale. Shigeru Omi, capo del comitato, ha affermato che le categorie che riceveranno prima il vaccino saranno gli operatori sanitari, gli anziani e le persone con malattie respiratorie e cancro.
Allo stato attuale i primi vaccinati saranno, a febbraio, diecimila operatori sanitari. Pfizer, una delle società farmaceutiche più avanti nello sviluppo del vaccino contro il SARS-CoV-2, ha presentato una domanda di autorizzazione del proprio prodotto il 18 dicembre.
Intanto, fregandosene del virus, un gruppo di sostenitori di Naokazu Takemoto, già ministro per le Politiche Tecnologiche, avrebbe tenuto in un hotel di Osaka una festa con circa 80 partecipanti. Takemoto ha dichiarato di aver lasciato l’hotel prima che si aprissero i festeggiamenti. In chiusura di settimana l’ex ministro ed un suo collaboratore sono risultati positivi ad un test per accertare la presenza del nuovo Coronavirus.
Venerdì anche il deputato, ed ex ministro, Mitsuhiro Miyakoshi avrebbe tenuto una festa che ha visto la partecipazione di circa 30 persone. Il politico si è scusato.
Per la prima volta da 42 anni a questa parte il Governo ha disposto un aumento del numero di impiegati che lavorano nello stesso. In totale saranno assunte 399 persone: ben 361 saranno assegnate all’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive.
Aumentati, a fronte della scoperta della cosiddetta “variante inglese” del virus, i controlli per le persone provenienti dal Regno Unito. A partire dal 22 dicembre i cittadini stranieri che giungono dal Regno Unito non potranno entrare nell’Arcipelago mentre i cittadini nipponici dovranno effettuare un test PCR almeno 72 ore prima dell’imbarco.
Giovedì, il segretario generale del Gabinetto Kato ha dovuto correggere quanto affermato in televisione il giorno precedente dal premier e cioè che in media soltanto due persone al giorno sono arrivate nell’Arcipelago dalla Gran Bretagna. In realtà la media è stata di 50 a novembre e 150 a dicembre.
“Se questa variante più contagiosa entra nel Paese, l’infezione si diffonderà ad un ritmo estremamente rapido. Oltre a concordare sul fatto che dobbiamo cercare il più possibile di impedire che penetri nel Paese, abbiamo deciso il monitoraggio per vedere se è già presente in Giappone” ha affermato il 22 dicembre Takaji Wakita, capo dell’Istituto Nazionale di Malattie Infettive e coordinatore del tavolo consultivo del governo. L’Istituto, nel pomeriggio del medesimo giorno, ha comunicato di aver trovato la variante in 384 dei 14.077 test genetici effettuati.
Sono migliaia, nel contempo, gli infermieri che hanno lasciato o stanno pensando di lasciare il posto di lavoro. L’Associazione Giapponese Infermieri ha reso noti i risultati di un sondaggio condotto a settembre secondo il quale il 20,5% dei 38.000 professionisti intervistati ha dichiarato di aver subito discriminazioni mentre il 15,4% (che sale al 21,3% nei casi di infermieri impiegati in istituzioni e reparti che si occupano di malattie infettive) dei responsabili amministrativi delle strutture ospedaliere che hanno risposto hanno dichiarato di aver avuto infermieri che hanno lasciato il lavoro. Il 25 dicembre una delegazione di parlamentari del PCD ha chiesto al ministro della Salute di corrispondere entro l’anno dei bonus una tantum agli operatori nonché di estendere le cure domestiche per i pazienti che presentano sintomi lievi.
Carenza di personale, pochi test PCR, più fondi alle strutture sanitarie (ed erogati con più celerità stante che a fine ottobre soltanto il 20% dei fondi straordinari sono arrivati agli ospedali), sono alcuni dei problemi esposti da Shinobu Morita, Presidente del sindacato dei lavoratori del settore medico: “dovremmo tagliare i fondi militari, saliti ad oltre 5.000 miliardi, ed usarli per contrastare il virus” ha affermato Morita.
Nell’istruzione, dati diffusi dal Ministero, mostrano come il 18% delle università e degli altri istituti di formazione superiore proseguiranno anche nel nuovo anno con la didattica a distanza. 377 delle 1.060 istituzioni formative ridurranno infatti le attività in presenza a meno del 50% del totale.
Per ciò che concerne un altro virus, quello dei polli, nuovi casi di influenza aviaria sono stati rilevati nelle Prefetture di Miyazaki e Tokushima e ciò potrebbe condurre all’abbattimento di oltre 600.000 volatili.
Nel welfare, un tavolo consultivo del Ministero del Lavoro e Salute ha presentato una proposta, che potrebbe essere presto presentata alla Dieta, che mira ad estendere e rendere più flessibile il congedo di paternità. La misura intende favorire per questa via il tasso di occupazione femminile.
Sul nucleare, Rafael Grossi, Direttore Generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, ha reso noto che l’ente è pronto ad inviare proprio personale, se invitato dal governo nipponico, al fine di monitorare il, sempre più probabile, rilascio in mare dell’acqua contaminata stoccata all’interno dell’ex impianto di Fukushima.
“Uno scarico in mare aperto regolato o l’evaporazione sono tecnicamente possibili ed in linea con quanto fatto internazionalmente” ha affermato Grossi.
Giovedì, il governo e la TEPCO hanno frattanto comunicato che la rimozione del nocciolo fuso dal secondo reattore sarà rimandata dal 2021 alla fine del 2022. A motivare il ritardo è stata la pandemia la quale ha rallentato i lavori di decommissariamento e, ad esempio, ha ritardato la produzione di un braccio robotico, sviluppato in Gran Bretagna, da Veolia Nuclear Solution e da Mitsubishi Heavy Industries.
In politica interna, il premier Suga ha smentito, lo scorso lunedì, lo scioglimento anticipato della Camera dei Rappresentanti almeno fino a quando la pandemia non sarà sotto controllo.
Entrato ufficialmente nel PCD il senatore ed ex Presidente del Partito Socialdemocratico Tadatomo Yoshida. PCD e PS hanno raggiunto, alcuni mesi fa, uno stretto accordo di collaborazione che non è stato ritenuto abbastanza stretto per l’ex numero uno dei socialdemocratici il quale è anche uno dei pochissimi parlamentari espressi dal PS alle ultime elezioni.
Per ciò che attiene agli scandali nella maggioranza, lo scorso lunedì l’ex ministro dell’Agricoltura Takamori Yoshikawa ha rassegnato le proprie dimissioni da parlamentare, adducendo motivi di salute, in seguito all’accusa di aver ricevuto 5 milioni di yen da una ditta che produce uova.
“Spero si riprenda presto ma credo sia sbagliato dimettersi senza fornire nessuna spiegazione sulla vicenda” ha commentato il Segretario del PCD Tetsuro Fukuyama.
“Non si possono coprire le accuse con le dimissioni” ha concordato Akira Koike per il Partito Comunista mentre la collega Tamura ha sottolineato come “il parlamento deve condurre un’indagine approfondita” sulla vicenda.
A inizio dicembre era stato Koya Nishikawa, anch’egli ex ministro dell’Agricoltura e consulente del Ministero, a rassegnare le proprie dimissioni per conflitto di interessi.
Venerdì la polizia giudiziaria ha effettuato due perquisizioni e sequestrato documenti in due case – una a Sapporo, l’altra nella capitale – di Yoshikawa.
Per quanto riguarda le feste del sakura, l’ex premier Abe (fresco della Legione al Merito statunitense concessa da Donald Trump), ha mentito 118 volte quando intervenuto sul tema in sede parlamentare. Le bugie, pronunciate tra il novembre 2019 ed il marzo 2020, sono state accertate da una ricerca sui verbali effettuata, su richiesta dell’opposizione, tra i verbali della Dieta.
Ex collaboratori del premier hanno già ammesso la copertura, mediante fondi di un’associazione collaterale al PLD, di parte delle spese per le cene tenute in occasione delle tradizionali feste per la fioritura dei ciliegi ma hanno coperto l’ex numero uno del governo sostenendo egli fosse all’oscuro.
Preoccupazione anche per eventuali ricadute sul governo attuale è stata espressa dal Segretario Generale del PLD Nikai.
“Abe ha l’occasione per spiegare in parlamento perché ha mentito” ha affermato Jun Azumi del PCD mentre il Segretario dello stesso partito ha sottolineato come anche Suga “non può non assumersi le proprie responsabilità in quanto anch’egli ha mentito quando era Segretario Generale del Gabinetto”.
“È una cosa molto seria il fatto che una persona che è stata premier per sette anni e otto mesi sia chiamata dai magistrati” ha rimarcato il Segretario del Partito Comunista Akira Koike in riferimento al fatto che i pubblici ministeri hanno interrogato Abe il 21 dicembre.
“Sebbene le accuse sono state limitate dall’intervento della prescrizione, questi reati sono stati commessi per sette anni anni e l’ex primo ministro ha continuato a fornire false spiegazioni al parlamento” ha sostenuto uno degli avvocati che ha depositato, due settimane fa, una causa in tribunale con l’ex premier.
Giovedì Abe ha convocato una conferenza stampa nella quale ha chiesto scusa per le bugie ed anche Suga ha riconosciuto di aver diffuso, quando era Segretario Generale del Gabinetto, informazioni false scusandosi. Il medesimo giorno i magistrati che stanno indagando sulla vicenda hanno chiesto il rinvio a giudizio per un ex segretario di Abe ma non per il politico.
“Si tratta di una decisione che non ci convince” ha commentato Azumi. In settimana anche Natsuo Yamaguchi del Nuovo Komeito ha chiesto che “sia data l’opportuna ad Abe di spiegare in parlamento” mentre Junichi Ishii del PLD ha riconosciuto che il proprio partito “non ha fatto abbastanza per chiedere comunicazioni [da parte dell’allora premier] adeguate”.
Migliaia di utenti twitter nipponici hanno intanto protestato per la decisione della Procura di non chiedere il rinvio a giudizio per l’ex capo del governo.
Sentito dai parlamentari dell’opposizione l’ex premier ha negato la veridicità delle informazioni giunte al deputato Asano circa pressioni da parte del proprio ufficio all’hotel che ha ospitato le cene al fine di farne abbassare il costo.
“Le responsabilità politiche e morali non cambiano” ha affermato il Segretario del PCD Fukuyama che è stato anche uno dei parlamentari che ha audito l’ex premier. Fukuyama ha sottolineato che Abe non può scaricare tutte le colpe sulla propria segreteria ed affermato di non capire in che cosa sussista l’assunzione di responsabilità da parte del premier quando poi lo stesso rifiuta di fornire dettagli sulla vicenda.
“Può il presidente di una società privata dare false spiegazioni per più di 100 volte e sopravvivere scaricando la colpa sui suoi impiegati?” ha chiesto polemicamente Kiyomi Tsujimoto del Partito Costituzionale Democratico nel corso dell’audizione, avvenuta finalmente il 25 dicembre, dell’ex premier.
Dire di non sapere è una “risposta impossibile” ha affermato per il Partito Comunista il suo Presidente Shii.
Per ciò che concerne i casinò, oltre 193.000 cittadini hanno firmato una petizione con la quale si chiede un referendum circa la possibilità per la città di ospitare un resort con annessa sala da gioco come consentito dalla nuova normativa. Il prossimo 12 gennaio si terrà un consiglio comunale che discuterà della proposta.
Sullo scandalo della mancata nomina di sei accademici all’interno del Consiglio delle Scienze, il 24 dicembre il suo Presidente, il fisico Takaaki Kajita, ha illustrato, nel corso di una conferenza stampa, i contenuti di un rapporto presentato al ministro delegato Inoue.
L’organismo ha comunicato al ministro un proprio progetto di riforma che segue la richiesta, da parte dell’Esecutivo, di tagliare il numero di consiglieri provenienti dai settori umanistici. La richiesta sarà valutata, anche se non nella maniera meccanica chiesta da Inoue, ma l’ente ha voluto altresì ribadire la richiesta di finanziamenti stabili ed indipendenza dalla politica sottolineando come per la mancata nomina dei sei non vi sia stata una spiegazione adeguata.
In politica estera, l’Assemblea della Prefettura di Okinawa ha adottato, all’unanimità, una mozione nella quale si ribadisce la sovranità nipponica sull’arcipelago delle Senkaku. La mozione è una risposta alle ripetute prese di posizione del ministro degli Esteri cinese Wang circa la sovranità della RPC su quell’area.
Martedì scorso, il segretario generale dell’ONU Antonio Guterres ha nominato il giapponese Mari Yamashita supervisore della missione che le Nazioni Unite hanno in piedi nella provincia serba del Kosovo e Metochia.
Giovedì, intervenendo in un programma televisivo, il premier ha rivelato che conta di andare negli Stati Uniti entro la fine di febbraio al fine di incontrare il neopresidente Biden. Il giorno successivo Koiji Tomita, ambasciatore in Repubblica di Corea, è stato nominato nuovo ambasciatore negli USA.
In chiusura di settimana la notizia del raggiungimento di un accordo tra Regno Unito ed Unione Europea è stato salutato positivamente dal ministro Motegi. Da mesi, ormai, le aziende giapponesi presenti nel Regno Unito manifestavano la propria preoccupazione per un eventuale Brexit non concordata.
In economia, il Governo ha dato il via libera, lunedì scorso, alla manovra finanziaria per il prossimo anno fiscale. Essa sarà di oltre 106.610 miliardi di yen. Quasi il 41% del prossimo bilancio è coperto da nuovi debiti ed il Ministero delle Finanze ha comunicato, il medesimo giorno, l’intenzione di emettere titoli per 236.010 miliardi (oltre 82.000 miliardi in più di quanto inizialmente previsto).
Confermato un record, 5.340 miliardi, di spese per la difesa (+0,5%) dei quali 1,7 miliardi sono destinati alla costruzione o al riadattamento di due navi affinché possano ospitare la batterie anti-missilistiche del sistema Aegis mentre oltre 33 miliardi sono destinati allo sviluppo (in ovvia violazione della Dichiarazione di Potsdam) di missili di produzione nazionale, più di 57 miliardi per lo sviluppo di nuovi caccia (in cooperazione con Lockheed Martin), oltre 30 miliardi saranno destinati all’unità delle Forze di Autodifesa dedicata allo spazio (il cui organico sarà portato a 540 uomini)
35.840 miliardi sono destinati invece al capitolo sicurezza sociale, una delle principali voci di spesa.
Un bilancio tutto sbagliato per il Partito Comunista che ha sottolineato, in un comunicato, che non vi sia adeguato sostegno alle piccole imprese ed agli ospedali (in Giappone spesso privati) mentre le spese militari sono cresciute per il nono anno consecutivo.
Via libera, venerdì, anche a un bilancio suppletivo da 486,2 miliardi di yen destinato al sostegno alle strutture ospedaliere (269,3 miliardi) nonché ad attività colpite dalla pandemia come i ristoranti.
In settimana, alcuni rappresentanti delle associazioni che si occupano di contrasto alla povertà hanno sottolineato come anche nelle ultime disposizioni di bilancio non si sia fatto abbastanza per contrastare le crescenti forme di immiserimento.
Leggermente migliorato a novembre il tasso di disoccupazione. Lo scorso mese il dato si è attestato al 2,9%: si tratta del primo recupero negli ultimi cinque mesi (ad ottobre il dato era del 3,1%). Passata da 1,04 a 1,06 anche la disponibilità di posti di lavoro.
In termini assoluti, le persone prive di occupazione sono state 1.980.000 (-160.000 rispetto ad ottobre): di queste 690.000 (-140.000) hanno lasciato volontariamente il lavoro, 610.000 (-80.000 sono state licenziate) e 480.000 (+50.000) sono in attesa del primo impiego.
Gli occupati sono cresciuti di 430.000 unità per complessivi 67.010.000 persone.
La Banca centrale ha, intanto, reso nota l’estensione del proprio programma di sostegno alle fusioni degli istituti locali e delle società bancarie connesse alle cooperative agricole e di pesca. Oltre ad estendere al 2022 l’attuale regime dei tassi, la BOJ fornirà un sostegno stimato in un massimo di 70 miliardi di yen l’anno.
Nell’energia, Nobuaki Kurumatani, numero uno di Toshiba, ha manifestato l’interre della propria azienda ad investire nell’eolico in mare, forma di produzione di energia elettrica sulla quale il governo ha deciso di puntare con forza. L’azienda intende acquisire, entro il 2030, entrate dal settore delle rinnovabili per 650 miliardi di yen.
Sempre Toshiba, in cooperazione con NEC, Nomura Holdings ed altre aziende, ha comunicato l’inizio di una serie di studi per il lancio di un sistema crittografico basato sui quanti.
Venerdì l’Esecutivo ha, frattanto, approvato il piano che dovrà condurre l’Arcipelago ad una produzione zero di emissioni di CO2 entro il 2050. Il piano economico prevede investimenti per 2.000 miliardi di yen da destinare principalmente alla conversione ecologica delle auto, all’eolico in mare, alla produzione di energia da ammoniaca e ad altre alternative energetiche similari.
Nella distribuzione, per il mese di novembre le vendite nei piccoli supermercati sono calate del 2,2% per entrate complessive pari a 850,08 miliardi di yen contro gli 869,41 dello stesso mese del 2019. Cresciuta, dell’8,6%, la spesa media per persona. A fornire i dati l’Associazione dei Negozi in Affiliazione Commerciale.
Sempre in quest’ambito, Tokyu Corporation ha annunciato che costruirà a Binh Duong (vietnam) il nuovo centro commerciale di Aeon che aprirà i battenti nel 2023.
Cresciuti, invece, i patrimoni delle famiglie. A settembre, mese al quale si riferiscono gli ultimi dati disponibili, essi ammontavano a 1.901.000 miliardi di yen. La cifra, un record per il Sol Levante, è del 2,7% più alta rispetto allo stesso mese del 2019 e riflette i minori acquisti effettuati dalle famiglie a causa della pandemia. Anche l’incertezza sul lavoro sta incentivando la propensione al risparmio. Ben il 54,4% del denaro accumulato dalle famiglie è depositato nei conti in banca, le cui somme depositate sono aumentate di ben il 4,9%.
Nell’auto, Toyota ha lanciato sul mercato un proprio veicolo elettrico a due posti destinato alle attività economiche ed agli enti locali (e dal 2022 anche ai clienti privati). L’auto, che sarà venduta a circa 1,65 milioni di yen, ha un’autonomia di 150 chilometri ed una velocità massima di 60 chilometri orari. L’azienda ha anche annunciato i dati di novembre che mostrano una crescita del 7% rispetto allo scorso anno per 828.066 veicoli venduti. In settimana l’azienda (la cui produzione globale di novembre era cresciuta di oltre l’11%) ha deciso lo stop temporaneo alle proprie fabbriche in Francia e Gran Bretagna a fronte della crescita nel numero dei casi di coronavirus nei due Paesi.
Sospensioni della produzione anche per Honda, in questo caso a fermarsi è la produzione in due impianti in India.
Rimanendo in quest’ambito, Mitsubishi Motors ha iniziato la produzione del proprio Outlander ibrido in Tailandia. L’azienda prevede di produrre 3.00 veicoli l’anno nella fabbrica di Laem Chabang nella provincia di Chonburi. Mitsubishi ha avuto a novembre un calo della produzione globale poco superiore al 25% mentre gli alleati di Nissan del 5,6%.
Un veicolo elettrico, ma di tutt’altro tipo, è stato sviluppato dall’azienda di Osaka Aspark. L’azienda venderà la propria vettura Owl per 350 milioni di yen. Secondo quanto dichiarato dalla società si tratta dell’auto elettrica con la maggiore accelerazione al mondo: 1,69 secondi per raggiungere 96 chilometri orari.
Un mezzo elettrico a guida automatica è stato invece testato su strada da Rakuten lo scorso 23 dicembre. Il mezzo, il cui scopo sarà quello di effettuare consegne, ha percorso alcune strade di Yokosuka (Kanagawa). L’azienda spera di farlo entrare in servizio nella prima metà del 2021.
Nel trasporto aereo, Peach Aviation ha annunciato che il prossimo anno opererà su due linee nazionali: da Tokyo Narita a Memanbetsu (Hokkaido) e dallo stesso aeroporto edochiano a Oita.
Già operative, dal 24 dicembre, altre due nuove linee tra Hokkaido e Miyagi.
A causa della pandemia la compagnia ha sospeso i voli internazionali, i quali rappresentavano il 40% del totale.
Nella telefonia, SoftBank ha annunciato un piano per l’abbattimento dei costi di connessione per i propri clienti. Da marzo il colosso lancerà un piano tariffario che comprende 20 gigabyte al mese per 2.980 yen. La mossa segue quanto fatto da NTT Docomo la settimana precedente.
(con informazioni di flypeach.com; jcp.or.jp; cdp-japan.jp; mainichi.jp; asahi.com)
Immagine 内閣官房内閣広報室 (dettaglio) da Wikimedia Commons
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.