Settimana iniziata con le elezioni negli Stati Uniti e con gli ovvi riflessi che la situazione oltreoceano determinerà nell’Arcipelago.
Appena acquisito il risultato, ancorché non definitivo, il premier Suga rivolto i propri auguri al candidato democratico Joe Biden con il quale si augura un rafforzamento delle relazioni bilaterali.
È indubbio, infatti, che Trump, ancorché sia stato decisivo nell’allentamento delle tensioni con la Corea del Nord, abbia più volte battuto cassa col Giappone affinché contribuisse maggiormente al mantenimento delle truppe USA lì stanziate. Anche da un punto vista economico appare probabile che nei prossimi mesi siano posti in discussione gli accordi commerciali che hanno penalizzato l’agricoltura nipponica (anche se gli stessi hanno però reso un utile servizio al settore auto).
“Il Giappone lavorerà in maniera proattiva sul cambiamento climatico” ha commentato da Tokyo il segretario generale del Gabinetto Kato.
“È mestiere della politica, adesso, potenziare l’interesse nazionale giapponese” ha commentato dall’opposizione il capo del PCD Yukio Edano.
Anche il leader dei comunisti Shii ha dedicato un commento all’evento indicando di voler guardare a come il nuovo Presidente si rapporterà agli Accordi di Parigi sul clima ed alle relazioni tra gli USA e l’OMS.
“Con Biden, spero che la divisione sociale approfondita dall’amministrazione Trump sarà alleviata” si legge in un comunicato del Partito Socialdemocratico nel quale si sottolinea come le elezioni USA siano state decise anche dalla sottovalutazione da parte di Trump della pandemia così come della divisione razziale. Il PS si è anche augurato una rivisitazione degli accordi militari (tanto del “sympathy budget” quanto del sistema antimissilistico Aegis) nonché lo stop ai lavori per la costruzione della nuova base di Henoko nella Prefettura di Okinawa.
A Biden si sono rivolte anche le associazioni degli hibakusha i quali sperano che il nuovo governo compia dei passi in avanti (dopo quelli indietro compiuti da Trump sulla moratoria dell’accordo con la Russia) sul disarmo nucleare.
“Ci aspettiamo di vedere dei progressi nei negoziati sul disarmo nucleare dopo il cambio di Presidente” ha affermato Kunihiko Sakuma, capo di un gruppo di hibakusha di Hiroshima il quale si è augurato che gli USA ratifichino il trattato per il bando totale delle armi atomiche.
“Se gli USA si muoveranno verso il disarmo nucleare sarà un fattore di accelerazione verso gli sforzi della comunità internazionale per l’abolizione di tali armi” ha affermato il sindaco di Nagasaki Tomihisa Taue.
Sul trasferimento della base di Okinawa, invece, i residenti sembrano mostrare scarso ottimismo. “Chiunque diventi Presidente i problemi di Okinawa, incluso il tema della base di Henoko, rimarranno irrisolti se il governo giapponese non agirà come attore primario” ha commentato Hiroshi Ashitomi, rappresentante di un gruppo di antimilitaristi della Prefettura.
Martedì l’esecutivo nipponico ha confermato l’inizio dei tavoli negoziali sul fondo di compartecipazione per la presenza delle forze armate statunitensi nell’Arcipelago.
“Parteciperemo ai negoziati tenendo conto delle crescenti necessità per la sicurezza regionale ma anche della nostra situazione fiscale” ha dichiarato il ministro della Difesa Nobuo Kishi.
L’attuale accordo scadrà a marzo 2021 e prevede che il Sol Levante contribuisca con 200 miliardi di yen l’anno al fondo.
Giovedì, infine, Suga e Biden hanno avuto un colloquio telefonico riaffermando, con ampia profusione di frasi di circostanza, la crucialità dell’alleanza tra le due nazioni. Nel corso del colloquio, secondo quanto riferito da Suga, Biden si è compromesso a garantire l’integrità territoriale del Giappone in rapporto alle contese Senkaku.
Sulla vicenda delle isole, lo scorso sabato Nobuo Kishi ha parlato con l’omologo, facente funzione, Christopher Miller il quale ha confermato che sulla base dell’accordo di difesa USA-Giappone le Senkaku sono comprese tra i territori coperti dall’accordo.
Rimanendo in politica estera, il premier Suga ha incontrato, lo scorso martedì, Park Jie Won, capo dei servizi segreti sudcoreani. L’incontro potrebbe essere preparatorio per una prossimo incontro tra il premier nipponico e l’omologo Moon Jae In volto a appianare le controversie tra le due nazioni.
Giovedì si è invece avuto un colloquio telefonico tra il viceministro degli Esteri di Tokyo Takeo Akiba e l’omologo sudcoreano Choi Jong Kun. Nel corso del colloquio si è ribadita la volontà dei due Paesi di cooperare sulla sicurezza (dopo la grave crisi diplomatica del GSOMIA dello scorso anno).
Il giorno seguente Suga ha invece incontrato a Tokyo un gruppo di parlamentari sudcoreani ai quali ha espresso la propria volontà ad un percorso per la normalizzazione dei rapporti bilaterali chiarendo però che è, a suo giudizio, nelle mani di Seul la prima mossa.
“Abbiamo detto a Suga che l’unione parlamentare Corea-Giappone vuole lavorare duramente per la promozione degli scambi in occasione delle prossime Olimpiadi nonché nella creazione di condizioni che facilitino i leader dei due Paesi a risolvere le questioni ancora pendenti” ha affermato il deputato e presidente del gruppo Kim Jin-pyo.
Giovedì si è invece tenuto un vertice dei capi di governo del quadro Mekong-Giappone e ASEAN-Giappone. Nell’incontro, tenutosi in videoconferenza, Suga ha rilanciato l’idea, avuta dal predecessore Abe lo scorso aprile, di creare un centro per lo studio delle malattie infettive.
Il Giappone è stato anche apprezzato per il contributo (un milione di dollari) concesso al fondo ASEAN per il contrasto al SARS-CoV-2 nonché per la promessa di ulteriore semplificazione per l’accesso di apprendisti nel Sol Levante.
Il capo del governo vietnamita Phuc, Paese che guida l’ASEAN quest’anno, ha ribadito l’importanza della cooperazione tra il blocco dei Paesi dell’Asia meridionale e l’Arcipelago ed invitato tutti gli Stati dell’area a rafforzare commercio ed investimenti nei settori della salute, della gestione delle risorse idriche del Mekong e nel contrasto al cambio climatico.
Il premier nipponico ha anche intenzione di proseguire la politica di Abe nell’area e cioè utilizzare quei Paesi come barriera per il contenimento cinese. Oltre ad appoggiare le rivendicazioni vietnamite sulle Paracels il Sol Levante vorrebbe adesso, nell’ambito di questa strategia, istituire un meccanismo per la condivisione di informazioni sul traffico marittimo.
Per ciò che concerne l’emergenza Coronavirus, Tokyo ha registrato 157 casi il 9 novembre, 293 martedì, 317 mercoledì (1.547 i casi nazionalmente dei quali 256 ad Osaka, 116 a Saitama, 197 ad Hokkaido e 70 ad Hyogo), 393 giovedì (con oltre 1.600 casi in tutto il Paese), 374 venerdì e 352 sabato.
“Possiamo parlare di terza ondata” ha affermato il presidente dell’Associazione Medica del Giappone Toshio Nakagawa mentre il ministro per la Rivitalizzazione Economica Yasutoshi Nishimura ha sostenuto che “attualmente non siamo in una situazione tale da dover dichiarare lo stato di emergenza”. Lo stesso ministro ha però chiarito, lo scorso giovedì, che le limitazioni di accesso ad impianti sportivi, cinema e teatri, rimarranno in vigore fino a febbraio.
A preoccupare è anche la Prefettura di Hokkaido nella quale si sono toccati lo scorso lunedì i 200 casi e, come ricordato sopra, i 197 mercoledì, 236 giovedì e 230 sabato. Se misure adeguate non saranno poste in atto la crescita dell’infezione “potrebbe drasticamente cambiare” ha affermato Shigeru Omi, capo del tavolo consultivo predisposto dal governo per affrontare la crisi.
La Prefettura ha intanto chiesto ai bar e ristoranti di un noto quartiere della movida di Sapporo di chiudere tra le 22 e le 5 del mattino.
Ad aumentare la diffusione dell’infezione ha contribuito, quasi certamente, anche la campagna per il bonus vacanze denominata Go To Travel. L’aeroporto di Sapporo ha registrato un calo del numero dei passeggeri del 93,7% a maggio ma soltanto del 68,9% a giugno (dopo il lancio della campagna) e del 59,2% a settembre. In settimana il Governo ha confermato che 131 cittadini che hanno usufruito del bonus vacanze sono poi risultate positive.
Proprio nella Prefettura più settentrionale del Paese, nello specifico sull’isola di Rishiri, si è avuto un focolaio legato all’afflusso di turisti da altre Prefetture e ciò ha portato al trasferimento per mancanza di posti letto COVID di malati verso altre Prefetture. Venerdì il premier ha però confermato che la campagna non sarà interrotta.
I dati di Hokkaido sono “chiaramente attribuibili alla campagna” ha affermato Kazuya Shimba, Segretario del Partito Democratico per il Popolo (la forza politica, con circa 14 parlamentari, nata da coloro che hanno rifiuto l’ingresso nel PCD).
“Se l’infezione dovesse espandersi ulteriormente l’industria turistica dovrà affrontare una severa crisi” ha rimarcato Tomoko Tamura del Partito Comunista.
Il Ministero della Salute ha intanto reso noto che i primi a ricevere il vaccino, quando esso sarà disponibile, saranno gli anziani. L’Esecutivo, che ha già stretto pre-accordi con diverse aziende farmaceutiche (120 milioni di dosi sono state prenotate a Pfizer, altrettante ad AstraZeneca e 50 a Moderna), spera di avere dosi disponibili per tutta la popolazione dell’Arcipelago entro la prima metà del 2021.
In chiusura di settimana il ministro della Salute Norihisa Tamura ha sostenuto che saranno effettuate vaccinazioni di gruppo (non più eseguite in Giappone dal 1994 e dunque diversi enti locali potrebbero trovarsi in difficoltà) anche in considerazione delle condizioni particolari di temperatura cui questi vaccini vanno tenuti.
Il comitato consultivo tecnico del Governo ha, intanto invitato, a stringere sui controlli e sulle misure di sicurezza applicate sui posti di lavoro al fine di meglio contenere l’infezione.
Il 12 novembre intanto Hodanren, l’associazione che riunisce i medici delle assicurazioni, ha consegnato alla Dieta una petizione con 140.000 firme nella quale si richiede un maggiore investimento in sanità ed in particolar modo nelle cure infermieristiche.
Il medesimo giorno, nel corso di una conferenza stampa, il presidente del Partito Comunista Kazuo Shii ha denunciato come, di fronte a quella che si caratterizza come una terza ondata, il numero di test PCR sia rimasto basso e come, nonostante gli annunci di agosto, non si sia avviato un programma di ispezioni nei luoghi più rischio per la nascita di focolai come le case di riposo.
In politica interna, domenica 8 novembre, si è avuta l’ascensione al rango di principe ereditario di Fumihito, fratello dell’Imperatore Naruhito. Ancora rinviata sembrerebbe però la discussione su una norma che consenta l’accesso al trono per le donne (l’attuale Imperatore ha, infatti, una figlia femmina, motivo per il quale il primo in linea di successione è diventato Fumihito).
Sul nucleare, il reattore n. 2 della centrale di Onagawa (Prefettura di Miyagi), impianto di proprietà di Tohoku Electric Power, ha ottenuto, lo scorso mercoledì, il via libera alla riattivazione dalle amministrazioni locali. L’impianto era fermo dalla catastrofe del 2011.
La centrale, che aveva già ottenuto il via libera a febbraio dall’Agenzia Regolatrice per il Nucleare, sarà riattivata nel 2022.
Il 12 novembre i partiti dell’opposizione hanno tenuto una manifestazione nella capitale per riaffermare che l’esclusione di sei nomi dal Consiglio delle Scienze effettuato dal premier (o dal vicesegretario del Gabinetto Sugita, la cosa non è chiara) è un atto illegale che mina la libertà accademica.
In economia, anche la Keidanren (oltre alla Borsa di Tokyo, in ripresa lunedì), la confindustria nipponica, guarda con speranza all’elezione di Biden ed alla chiusura, probabile, delle politiche protezionistiche avviate da Trump.
Hioaki Nakanishi, Presidente dell’associazione padronale, si è augurato che Biden “giochi un ruolo di guida nella ricostruzione di un ordine globale e dell’economia” rispondendo meglio “e con la cooperazione di altre nazioni” alla pandemia.
Soddisfazione è stata espressa anche da Kengo Sakurada (Presidente dell’Associazione dei Dirigenti d’Azienda) il quale si è augurato anche il ristabilimento di migliori relazioni economiche tra USA e Cina nonché da Akio Mimura, numero uno della Camera di Commercio e Industria.
Al netto delle speranze riposte oltreoceano, la situazione economica nell’Arcipelago appare tutt’altro che rosea. Al 29 ottobre erano 72 le società quotate che hanno predisposto piani per il prepensionamento che dovrebbero coinvolgere, nelle intenzioni, 14.000 lavoratori: si tratta del dato più grande dal 2010. Tra queste società Hitachi Metals prevede di ridurre la propria forza lavoro di 1.030 unità mentre la società immobiliare Leopalace21 di 1.000.
Anche per ciò che concerne l’avanzo delle partite correnti per la prima metà dell’anno fiscale 2020, il Sol Levante, secondo dati resi noti martedì, ha segnato il punto punto più basso degli ultimi cinque anni. Nel periodo aprile-settembre si è infatti avuto un -36,2% per complessivi 6.669 miliardi di yen.
Le esportazioni sono crollate del 19,2% (30.300 miliardi complessivi) mentre le importazioni hanno segnato un -19,5% (30.290 miliardi).
Caduti anche i prezzi all’ingrosso che ad ottobre hanno perso il 2,1%. A determinare il dato il calo dei prezzi del greggio (-16,2% rispetto ad ottobre 2019) e del costo dell’energia elettrica e del gas (-7,6%) nonché dei prodotti in legno (-2,2%) ed i metallurgici (-2,8%).
In calo a settembre gli ordinativi del settore manifatturiero che hanno registrato un -4,4%. Il dato, che in termini assoluti equivale ad ordini per 719,30 miliardi, è il primo con il segno meno sui tre mesi precedenti nei quali si era invece registrato un lieve progresso rispetto ai mesi cupi della primavera.
Martedì scorso il premier ha intanto chiesto ai Ministeri di predisporre piani per un terzo scostamento di bilancio che dovrebbe avere una consistenza compresa tra i 10.000 ed i 15.000 miliardi di yen.
Il 12 novembre, invece, l’Associazione Nazionale Pensionati ha consegnato ai parlamentari del Partito Comunista una petizione con oltre 28.000 firme per chiedere l’innalzamento delle pensioni base di 33.000 yen.
Sempre in settimana il deputato Miyamoto ha chiesto il dimezzamento delle spese mediche per gli ultrasettantacinquenni.
Il giorno successivo, invece, i partiti dell’opposizione hanno depositato congiuntamente una proposta di legge per la parificazione salariale tra lavoratori a tempo indeterminato e precari, in particolare per ciò che concerne i contributi pensionistici ed i bonus.
“Il 60% delle donne che lavorano sono precarie e perdono sempre più il lavoro a causa della crisi prodotta dalla pandemia. Il numero dei suicidi è in aumento. Alla base di questi problemi vi sono anche le difficoltà finanziarie delle donne. Dobbiamo cambiare la legge in modo che sia irragionevole non avere indennità di vecchiaia e bus a causa della durata del contratto” ha affermato Kanako Otsuji, deputata del Partito Costituzionale Democratico.
In campo finanziario il Gruppo SoftBank ha registrato nel periodo aprile-settembre utili per 1.880 miliardi di yen. Il dato, record se paragonato allo scorso anno (complessivamente si tratta di un +346,7% contro il -49,8% del 2019), è dovuto in larga parte ad operazioni di cessione (parte della azioni della società di telefonia mobile statunitense T-Mobile, il 5% della controllata nipponica che si occupa di servizi wireless) nonché ad un recupero (per 1.340 miliardi) del Vision Fund, il fondo di investimento che la società nipponica ha insieme al fondo sovrano saudita.
Mitsubishi UFJ Financial Group ha invece annunciato martedì scorso di essersi parzialmente ritirata dal processo di acquisizione dell’Aviation Investment Management della tedesca DVB Bank a causa di ostacoli frapposti da diverse autorità regolatrici nazionali.
La Banca centrale ha, intanto, confermato martedì che fornirà supporto, da qui al 2022, ai progetti di fusione delle banche locali. Il progetto a “rafforzare le basi finanziarie delle banche regionali” ha spiegato Hirohide Koguchi, responsabile di settore della BOJ.
Frattanto il Giappone ha concesso prestiti al Myanmar per 42,778 miliardi di yen (circa 350 milioni di euro) destinati principalmente al settore infrastrutturale.
Martedì il premier ed il ministro degli Esteri si sono complimentati con Aung San Suu Kyi per la vittoria ottenuta nelle recenti elezioni.
In settimana, inoltre, il G20 dei ministri delle Finanze hanno raggiunto un accordo per la riduzione del debito a carico dei Paesi meno sviluppati e già oggetto di un accordo per il congelamento dello stesso.
In agricoltura sono stati 46.000 i polli che, all’otto novembre, erano stati abbattuti in una sola fattoria nella Prefettura di Kagawa perché colpiti da influenza. In un raggio di dieci chilometri sono 12 (e 675.000 in totale i polli) le fattorie coinvolte nella diffusione dell’infezione.
La scorsa settimana erano stati oltre 371.000 i polli abbattuti a Mitoyo, località anch’essa della Prefettura di Kagawa.
Presentato intanto alla stampa, dalla catena Freshness Burger, un nuovo hamburger vegetale (nello specifico di soia) che dovrebbe avere un minore impatto ambientale, specialmente per ciò che concerne il consumo di acqua, degli hamburger tradizionali.
Coinvolta nel processo di produzione del nuovo burger anche un’azienda di recente fondazione, la Daiz di Kumamoto, che ha utilizzato l’intelligenza artificiale al fine di selezionare le condizioni meno impattanti possibili che conducano la soia a germinare.
Sempre in campo agricolo il Giappone non applicherà tagli ai dazi in cinque settori chiave del proprio comparto primario (riso, grano, latticini, carne di marzo e di maiale e zucchero) nell’ambito del Regional Comprehensive Economic Partnership, l’accordo di libero scambio in fase negoziale dal 2013 che terrà insieme i Paesi ASEAN, il Sol Levante, la Cina, la Corea del Sud nonché Australia e Nuova Zelanda.
Nell’ultima riunione ministeriale, svoltasi in videoconferenza, il Sol Levante si è impegnato ad abolire i dazi sul 56% delle importazioni dalla Cina, sul 61% di quelle dai Paesi ASEAN, dall’Austria e dalla Nuova Zelanda e del 49% dalla Corea del Sud.
Per una esclusione del riso dalla totale liberalizzazione si è appellato in settimana il Partito Comunista in riferimento all’accordo di libero commercio tra Giappone e Regno Unito allo stesso modo di quanto si è fatto con l’Unione Europea.
In riferimento al medesimo accordo Yukihiko Akutsu del Partito Costituzionale Democratico ha chiesto invece attenzione da parte del governo alle preoccupazioni espresse dalle aziende automobilistiche nipponiche presenti nel Regno Unito e che potrebbero, in casi di mancato accordo tra Gran Bretagna ed Unione Europea, subire contraccolpi. Akutsu ha quindi invitato ad affrontare il tema del commercio con la Gran Bretagna sotto un’ottica multilaterale coinvolgendo l’UE nel processo.
Nei lavori pubblici, sono iniziati lo scorso lunedì i lavori che porteranno da sopra a sotto la superficie un tratto autostradale che scorre sopra il ponte Nihombashi di Tokyo. Costo totale dell’operazione 320 miliardi di yen. Metropolitan Expressway, la società concessionaria, prevede di terminare i lavori per il 2040.
Nell’energia, Toshiba ha annunciato che non investirà più nella costruzione di centrali a carbone. Nell’aggiornamento del piano a medio termine il colosso ha previsto inoltre di dimezzare, entro il 2030, il contributo alle emissioni di gas serra prodotto dalle proprie attività e di abbatterlo dell’80% entro il 2050. Per quell’anno la società auspica inoltre di arrivare a 650 miliardi di entrate (dai 190 del 2019) provenienti dal settore delle rinnovabili.
Nell’auto, Nissan ha rivisto al rialzo le prospettive finanziarie per l’anno fiscale in corso. L’azienda prevede comunque perdite nette per 615 miliardi di yen (nella previsione precedente erano 670).
Sempre nell’auto, mercoledì scorso Honda ha annunciato che lancerà per il prossimo marzo un veicolo che opererà in guida autonoma in caso di traffico congestionato. L’azienda ha ottenuto l’approvazione alla commercializzazione del mezzo da parte del Ministero dei Trasporti che ha applicato, per la prima volta, una possibilità concessa dalla revisione del codice stradale datata lo scorso aprile.
Guida autonoma si prospetta anche per i treni. Le Ferrovie del Giappone Orientale hanno annunciato che il prossimo autunno sperimenteranno tale modalità di conduzione su un proprio E7 a levitazione magnetica.
Nel commercio, la catena di articoli per la casa Shimachu ha accettato un’offerta pubblica di acquisto da parte della catena di mobili ed arredi Nitori Holdings che ha battuto la concorrenza di DCM Holdings.
Chiudendo con l’esplorazione spaziale, mentre dovrebbe essere rinviato al 15 novembre il lancio della Crew Dragon di SpaceX che, per conto della NASA, trasporterà il nipponico Soichi Noguchi, è stato annunciato che il prossimo 20 marzo, dal cosmodromo russo di Baikonur, sarà lanciato un microsatellite sviluppato dalla Prefettura di Fukui e dalla edochiana Axelspace.
Il satellite, cui è stato dato il nome di Suisen, è il primo messo a punto da un ente locale nipponico.
(con informazioni di asean2020.vn; yna.co.kr; mufg.jp; toshiba.co.jp; global.honda; sdp.or.jp; jcp.or.jp; cdp-japan.jp; mainichi.jp)
Immagine di Marc Nozell (dettaglio) da flickr.com
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.