Prosegue nel Sol Levante, come nel resto del mondo, la diffusione del SARS-CoV-2. Nell’Arcipelago, Tokyo si conferma il centro dove più avvengono contagi registrando 125 casi domenica 25 ottobre, 102 casi lunedì (giorno in cui la capitale ha toccato quota 30.000 casi da inizio emergenza), 158 martedì, 171 mercoledì, 221 giovedì (quel giorno il Sol Levante ha toccato quota 100.000 casi da inizio emergenza), 204 venerdì, 215 sabato.
Venerdì, intanto, la Governatrice della Prefettura, Yuriko Koike, ha annunciato che per inizio dicembre il numero di test PCR quotidiani sarà portato a 60.000.
Frattanto le strutture sanitarie sono sommerse dalle operazioni di tracciamento dei contatti dei positivi in conseguenza dell’alto numero di persone che hanno scaricato COCOA, l’equivalente dell’italiana Immuni. Al 2 ottobre erano 18.770.000 i cittadini residenti nell’Arcipelago che avevano scaricato l’applicazione sui propri dispositivi mobili. Il numero dei positivi in possesso dell’applicazione è stato di 1.302: una piccola parte dei casi totali.
In campo vaccinale, martedì scorso è stato approvato dall’esecutivo il decreto che assicura la gratuità del vaccino per il nuovo Coronavirus. Il Governo ha allo scopo già stanziato fondi per 671,4 miliardi di yen e stretto due accordi, ciascuno per 120 milioni di dosi, con AstraZeneca e Pfizer mentre sono in corso negoziati con Moderna per ulteriori 40 milioni di dosi.
Giovedì scorso Takeda Pharmaceutical ha comunicato che fornirà al Sol Levante 50 milioni di dosi sviluppate da Moderna entro la prima metà del prossimo anno.
Per le prossime Olimpiadi, dato che appare ormai chiaro che il virus non sarà sparito per allora, il villaggio olimpico sarà dotato di un centro per ospitare atleti e personale delle squadre che dovesse risultare positivo al SARS-CoV-2.
Intervenendo in parlamento, il 28 ottobre, il leader del PCD Edano ha, intanto, denunciato che il numero di test PCR condotti nell’Arcipelago è insufficiente e che il sistema sanitario nel suo complesso non riceve sufficiente attenzione.
Proprio sui test PCR, il 28 ottobre il Ministero della Sanità ha reso noto che sarà effettuato un controllo sui metodi e sui costi dei tamponi svolti privatamente.
Un’estensione della platea delle piccole imprese che possono accedere ai contributi per gli affitti è stata invece chiesto dal Partito Comunista.
Crescono anche le frodi sui sussidi: il 21 ottobre sono state arrestate 55 persone per aver percepito illegittimamente contributi destinati alle attività imprenditoriali colpite dalla pandemia.
A partire dal 6 novembre, invece, le Hawaii non richiederanno più la quarantena per coloro che provengono dal Sol Levante purché siano provvisti di un test negativo effettuato almeno 72 ore prima.
Di una ripresa dei voli hanno discusso, giovedì scorso, anche Yoshihide Suga e l’omologo singaporiano Lee Hsien Loong. Venerdì il ministro Motegi ha, in effetti, comunicato che Singapore – insieme a Tailandia, Cina, Nuova Zelanda, Taiwan, Repubblica di Corea, Australia, Vietnam e Brunei – non è più tra i Paesi per i quali è in vigore il livello 3 di allerta ma il livello 2. Alzato, invece, da 2 a 3 il livello di allerta per Giordania e Myanmar.
Come anticipato nella scorsa Pillola, il ministro per la Rivitalizzazione Economica Yasutoshi Nishimura ha chiesto ad aziende ed enti locali di prolungare le vacanze per il capodanno al fine di ridurre le possibilità di contagio sui mezzi pubblici e nei luoghi di lavoro.
La proposta è stata appoggiata dal Governatore di Tokushima nonché Presidente dell’Associazione dei Governatori, Kamon Iizumi.
Nel contempo, uno studio condotto dal Ministero del Lavoro reso noto venerdì, ha mostrato come nel periodo tra marzo ed aprile il numero di coloro che hanno effettuato più di 80 ore di straordinario al mese (limite fissato dalla legge nipponica ma, nei fatti, non molto rispettato) è significativamente diminuito considerando la globalità dei lavoratori ma è, viceversa, aumentato il carico per i lavoratori della sanità (+0,08% rispetto a marzo 2019 e 0,68% in totale) e per quelli dei trasporti e della logistica (+0,23% e 2,01% in totale).
In politica interna, nelle elezioni per il rinnovo della carica di Governatore della Prefettura di Toyama svoltesi il 25 ottobre, Hachiro Nitta, ex dirigente d’azienda nonché fratello di un senatore del PLD, ha sconfitto il candidato nonché governatore uscente Takakazu Ishii del Partito Liberal-Democratico. Nitta è stato sostenuto da una fazione dissidente del PLD mentre Ishii, che correva per il quinto mandato consecutivo, era appoggiato ufficialmente dal partito di governo, dal Nuovo Komeito nonché da un pezzo dell’opposizione.
Confermato ad Okayama, nelle elezioni svoltesi il medesimo giorno, Ryuta Ibaragi, supportato da PLD, Nuovo Komeito e dal Partito Costituzionale Democratico, il quale ha sconfitto Hisaki Moriwaki, indipendente sostenuta dal Partito Comunista, assicurandosi il terzo mandato consecutivo.
Per ciò che attiene allo scandalo della mancata nomina di sei membri nel Consiglio delle Scienze, il premier è intervenuto lo scorso lunedì, nel corso di un dibattito televisivo, buttando la palla in tribuna. Suga ha infatti sostenuto che il Consiglio deve essere riformato al fine di aprirsi di più ai giovani accademici ed al settore privato. Il capo del Governo ha difeso la scelta di cassare dalla lista sei nomi (anche se non è chiaro se effettivamente egli abbia visionato tutti i 105 nomi proposti) sostenendo che i membri del Consiglio, una volta nominati, diventano dipendenti pubblici ed in quanto tali la loro conferma non è un atto dovuto ma può essere valutata.
Mercoledì scorso, nel primo confronto avuto in parlamento, il Presidente del Partito Costituzionale Democratico ha ribadito che la mancata nomina è stato un atto “illegale”.
Di “atto incostituzionale ed illegale” ha parlato anche la Conferenza delle forze che ad Okinawa si oppongono alla costruzione delle nuova base di Henoko.
Per ciò che concerne lo scandalo della compravendita di voti portata avanti due anni fa dai coniugi Kawai, lo scorso martedì la senatrice Anri, consorte dell’ex ministro della Giustizia Katsuyuki, ha ottenuto la libertà su cauzione. Anri Kawai si trovava in stato di arresto da giugno con l’accusa di aver elargito, insieme al marito, 29 milioni di yen a consiglieri comunali e prefettizi di Hiroshima (collegio nel quale è stata eletta) al fine di far dirottare sul proprio nome pacchetti di voti.
In ambito giuridico, il Consiglio Legislativo, tavolo consultivo del Ministero della Giustizia, ha presentato, lo scorso giovedì, un rapporto nel quale si suggerisce di aumentare le pene per i rei minorenni tra i 18 ed i 19 anni. La proposta giunge dopo tre anni e mezzo dal dibattito sull’abbassamento, poi non realizzato, dell’età penale da 20 a 18 anni.
In campo ambientale, una ricerca condotta dal quotidiano Mainichi ha fatto emergere come l’82,1% degli enti locali nipponici (38 Prefetture e 17 grandi città) segnali di accorgersi dell’impatto dei cambiamenti climatici, anche se soltanto il 37,3% di essi (24 Prefetture ed un comune) ha sviluppato piani per la mitigazione degli stessi. Ben 32 Prefetture e 10 grandi città hanno appurato che il riscaldamento globale sta producendo danni all’agricoltura ed alla pesca, mentre 30 Prefetture e 16 città hanno dichiarato di aver sofferto a causa di eventi climatici particolarmente forti.
Il 26 ottobre, nel proprio discorso in apertura della sessione straordinaria della Dieta, il premier Suga ha dichiarato che è obiettivo del Governo quello di portare le emissioni di gas serra a zero entro il 2050. Quest’ultimo annuncio è stato “grandemente apprezzato e benvenuto” dalle autorità di Pechino che in questi termini si sono espressi il giorno seguente. “La mossa del Giappone aiuterà il rafforzamento degli sforzi congiunti della comunità internale” ha commentato il Portavoce del Ministero degli Esteri della RPC, Zhao Lijian.
Di “sviluppo molto positivo” ha parlato anche il Portavoce della Segreteria Generale delle Nazioni Unite, Stephane Dujiarric, prima di un breve colloquio telefonico avuto da Guterres con Suga.
Tra le alternative in grado di alimentare motori senza produrre CO2 vi è l’ammoniaca. “Con le aziende giapponesi che guidano gli sforzi per l’utilizzo di questo nuovo carburante, il nostro Paese potrà prendere l’iniziativa nel mondo per espanderne l’utilizzo” ha affermato Ryo Minami, direttore generale del Dipartimento alle Risorse Naturali ed i Combustibili del Ministero dell’Economia, Industria e Commercio nel corso di un incontro al quale hanno partecipato dirigenti di JETRA, una joint venture che tiene insieme, tra le altre, Tokyo Electric Power, Chubu Electric Power, l’azienda cantieristica Nippon Yusen K. K. ed IHI Corporation.
Il medesimo giorno Hiroshige Seko, ex ministro all’Industria ed attuale Segretario del PLD, ha però sottolineato che sarà importante, proprio al fine di ridurre le emissioni, far riprendere l’attività delle centrali nucleari le quali, stando al piano energetico approvato nel 2018, dovranno fornire, entro il 2030 una percentuale di energia elettrica compresa tra il 20 ed il 22% del fabbisogno nazionale.
Intanto, stando ad una comunicazione resa dal Ministero del Lavoro, 269 i lavoratori coinvolti nel decommissionamento dell’ex impianto di Fukushima ad aver ottenuto risarcimenti in virtù dell’esposizione, oltre il tollerabile, alla radioattività. A quasi undici anni dalla catastrofe che distrusse la centrale sono ancora circa 4.000 i lavoratori che ogni giorno lavorano sul sito.
Ad Okinawa, ad un anno dall’incendio che distrusse il castello di Shuri, si è tenuto un festival di musica tradizionale. I lavori di ricostruzione, adesso rallentati dalla pandemia, dovrebbero terminare nel 2026.
In politica estera, entrerà in vigore a gennaio, dopo la ratifica da parte di oltre 50 nazioni, il trattato ONU per il bando totale delle armi atomiche.
Il trattato è “un omaggio ai sopravvissuti delle esplosioni nucleari e dei test” ha dichiarato da New York il segretario generale delle Nazioni Unite Guterres.
Il 26 ottobre il segretario generale del Gabinetto Katsunobu Kato ha confermato che il Giappone, l’unico Paese ad aver sperimentato sulla propria pelle le bombe atomiche, non aderirà all’accordo preferendo rimanere sotto l’ombrello nucleare degli Stati Uniti.
Il medesimo giorno a Nagasaki è stato installato un orologio digitale che effettua il conto alla rovescia fino al 22 gennaio, giorno nel quale ufficialmente il trattato entrerà in vigore.
“Si è aperta una strada sicura per il raggiungimento dell’aspirazione degli hibakusha di abolire le armi nucleari. Questo giorno sarà inciso nella storia dell’umanità insieme ai due giorni nei quali, nel 1945, furono fatte scoppiare le prime armi nucleari” si legge in un comunicato diffuso da Nihon Hidankyo, la Confederazione Giapponese delle Organizzazioni delle Vittime delle Bombe A ed H. “Tuttavia, le cinque potenze nucleari, riconosciute come Stati possessori di armi nucleari alla luce del Trattato di Non Proliferazione, i loro alleati ed altre quattro nazioni dotate di armi atomiche continuano ad opporsi al trattato. Per il nostro massimo dispiacere, il Giappone, che è l’unica nazione che ha sofferto per l’uso delle bombe nel corso della guerra, è tra queste nazioni” prosegue la dichiarazione.
“Il trattato per la messa al bando delle armi nucleari è una severa accusa alla disumanità di tali armi, ne vieta lo sviluppo, la sperimentazione, la produzione, il possesso, l’uso e la minaccia dell’uso e le rende illegali. […] Questo è un risultato storico frutto di una grande iniziativa di collaborazione tra la stragrande maggioranza dei governi e la società civile globale e tra tutti coloro che cercano un mondo senza armi nucleari, compresi i sopravvissuti alle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki. […] Il governo giapponese dovrebbe cambiare l’atteggiamento tradizionalmente tenuto e firmare e ratificare prontamente il trattato. Il Partito Comunista Giapponese farà tutto il possibile per sviluppare una lotta congiunta con cittadini e partiti di opposizione al fine di avere un nuovo governo che possa partecipare al trattato” si legge in un comunicato firmato dal presidente del PCG Kazuo Shii.
“Un mondo senza armi nucleari era il desiderio a lungo accarezzato dal popolo giapponese, l’unico Paese esposto a tali armi in guerra. Il passo verso l’entrata in vigore di questo trattato è un risultato del movimento per l’abolizione delle armi nucleari dei sopravvissuti alle bombe atomiche e delle famiglie delle vittime di Hiroshima e Nagasaki così come di molte persone in tutto il mondo e tra essi l’ICAN […]. Si è sottolineato il problema dell’efficacia del Trattato così come la non partecipazione allo stesso degli Stati dotati di armi nucleari, ma il governo deve capire che il movimento per abolire le armi nucleari è entrato in una nuova fase e che il Giappone deve ratificare l’accordo il prima possibile” si legge nel comunicato redatto dal Partito Costituzionale Democratico, il quale ribadisce la promessa “di essere vicino a coloro che cercano l’abolizione delle armi nucleari e di lavorare insieme a loro per la realizzazione di un mondo senza queste armi”.
Sempre in questo ambito, nel primo discorso al parlamento, il premier ha ribadito l’importanza dell’alleanza USA-Giappone nel contenimento della proiezione internazionale della Cina e si è augurato una risoluzione delle controversie territoriali con la Russia nonché la firma di un trattato di pace che chiuda giuridicamente e diplomaticamente il secondo conflitto mondiale.
Frattanto, il Ministero della Difesa ha affidato a Mitsubishi Heavy Industries la progettazione, in barba alla Dichiarazione di Potsdam, di un caccia di combattimento “made in Japan”. Il nuovo velivolo dovrebbe, entro il 2030, sostituire i caccia F-2 che saranno mandati in pensione per il 2035.
Il dicastero guidato da Kishi ha già chiesto per il prossimo anno fiscale ben 58,7 miliardi di yen allo scopo.
Per ciò che attiene ai rapporti con la Corea del Sud, giovedì scorso, il Ministero degli Esteri di Tokyo ha chiesto di tornare a dialogare al fine di risolvere la questione degli asset di società nipponiche in RdC sequestrati e posti in vendita dalla magistratura di Seul al fine di risarcire ex forzati di guerra sfruttati da quelle aziende durante l’occupazione coloniale della Penisola.
Il governo giapponese deve “mostrare maggiore sincerità nella risoluzione del problema” ha affermato il funzionario coreano Kim Jung Han al termine del colloquio telefonico avuto con l’omologo giapponese Shigeki Takizaki.
La telefonata è stata comunque utile sul fronte del nuovo Coronavirus: è stato infatti deciso di esimere coloro che, per motivi di lavoro e per brevi periodi, viaggiano tra Seul e Tokyo dall’obbligo di quarantena.
In economia, nel proprio discorso in apertura dei lavori della Dieta, Suga ha ribadito l’esigenza di “prevenire l’esplosiva diffusione dell’infezione e proteggere le vite e la salute della popolazioni nonché far ripartire le attività economiche e sociali”.
Di misure inadeguate e del rischio “di una tempesta di bancarotte” ha invece parlato il medesimo giorno il segretario del Partito Comunista Akira Koike il quale ha anche messo in guardia circa la possibilità che un’accelerazione sulla digitalizzazione (obiettivo del governo che lancerà il prossimo anno un’Agenzia nazionale con questi compiti), lasci indietro molti ed aumenti le disparità reddituali.
In settimana si è anche tenuto un vertice virtuale dell’OCSE all’interno del quale il premier nipponico si è appellato alla cooperazione tra le nazioni affinché si possa superare la crisi economica prodotta dalla pandemia.
Di “grande incertezza” ha parlato, in settimana, il Governatore della Banca del Giappone, Haruhiko Kuroda, al termine della due giorni del comitato direttivo dell’ente di emissione.
“La BOJ continuerà a portare avanti le attuali politiche di allentamento monetario e, se necessario, saranno compiuti, senza esitazione, ulteriori passi” ha aggiunto Kuroda. Confermato il blocco a -0,1% degli interessi sui titoli a breve termine ed allo 0% di quelli a medio-lungo termine.
Rimasto invariato anche l’acquisto di titoli di Stato nella misura di 12.000 miliardi di yen l’anno.
Negli stessi giorni il Ministero delle Finanze ha migliorato le proprie previsioni sulle economie delle regioni statistiche nelle quali è diviso il Paese: “sono visibili segni di ripresa” si legge nel rapporto sullo stato dell’economia di ottobre.
Frattanto, gli ultimi dati sullo stato finanziario delle aziende nipponiche hanno mostrato come, nell’anno fiscale 2019, i fondi accumulati dalle stesse e non distribuiti hanno raggiunto un livello record crescendo del 2,6% rispetto al 2018 per complessivi 475.020 miliardi di yen. Calati del 14,9% (del 17% nel settore manifatturiero) i profitti al lordo delle tasse: il dato peggiore dal 2009 quando il calo fu del 9,4%.
Crollate, con un -10,4%, le spese in conto capitale per complessivi 44.040 miliardi.
Nel turismo, il ministro alla Rivitalizzazione Economica, Yasutoshi Nishimura, ha invitato i cittadini che potranno farlo ad allungare le proprie vacanze per il nuovo anno di modo da ridurre la diffusione del virus nei luoghi di lavoro.
La mossa sarebbe però anche legata allo scioglimento della Camera dei Rappresentanti ed alla convocazione di nuove elezioni politiche: decisione che Nishimura approva ma che sarebbe resa difficile da un prolungamento delle vacanze fino all’11 gennaio. I due temi non sarebbero però legati per il peso massimo del PLD Nikai.
Il Governo starebbe intanto pensando di estendere fino a gennaio la campagna di bonus per alberghi e ristoranti “Go To Travel”.
Sul fronte lavoro, l’Agenzia Giapponese per la Cooperazione Internazionale ha annunciato, lo scorso 28 ottobre, il lancio di un centro per il supporto ai lavoratori migranti. Il nuovo ufficio inizierà i propri lavori il 16 novembre ed opererà in cooperazione con l’organizzazione non governativa Global Alliance for Sustainable Supply Chain.
La disponibilità totale di posti di lavoro è calata a settembre di uno 0,1 rispetto ad agosto raggiungendo quota 1,03 (per ogni 100 persone che cercano lavoro sono disponibili 103 posti): si tratta del dato peggiore dal dicembre 2013.
In quel mese il numero di disoccupati è cresciuto di 420.000 unità (per totali 2.100.000 persone) mentre gli occupati sono diminuiti di 790.000 unità raggiungendo quota 66.890.000.
Tra gli occupati coloro che hanno un contratto a tempo indeterminato ed a tempo pieno erano 35.290.000 mentre i lavoratori precari sono crollati di 1.230.000 unità per complessivi 20.790.000 lavoratori. Il calo più drammatico ha riguardato il settore della ristorazione (-480.000 occupati) ed il manifatturiero (-390.000).
Nell’elettronica, NEC lavorerà per la realizzazione della rete 5G nel Regno Unito. Ad annunciare la mossa il Dipartimento per il Commercio Internazionale di Londra la cui titolare, Liz Truss, aveva incontrato il presidente dell’azienda nipponica, Nobuhiro Endo, nel corso della sua recente visita nell’Arcipelago.
Crescita per Sony. La società si attende per il termine dell’attuale anno fiscale un +37,4% rispetto al precedente anno (per complessivi 800 miliardi di yen contro i 510 previsti in precedenza) negli utili ed una crescita del 2,9% (per complessivi 8.500 miliardi contro gli 8.300 della precedente previsione) nelle vendite.
Rimanendo nell’industria, Hitachi ha annunciato, lo scorso lunedì, che abolirà l’uso dell’hanko sui propri documenti interni e che, entro marzo prossimo, ridurrà del 70% l’uso della carta nei propri uffici.
La stessa società ha perduto il 39% dei profitti operativi nel primo semestre (aprile-settembre) dell’attuale anno fiscale per complessivi 180,79 miliardi di yen.
Nell’auto, Toyota sta lentamente recuperando sulla produzione. A settembre, la casa nipponica ha prodotto 841.915 veicoli: l’11,7% in più rispetto allo stesso mese del 2019. Gran parte della crescita (il 48,5%) è stata determinata dalla ripresa dell’attività delle fabbriche dislocate in Cina. In crescita, del 4,5% anche la produzione nell’Arcipelago. Aumentate, dell’1,9%, anche le vendite per complessivi 837.049 veicoli. La stessa società ha aumentato di un altro milione e mezzo il numero di veicoli richiamati negli Stati Uniti a causa di problemi tecnici inerenti l’alimentazione della benzina e che hanno colpito 40 diversi modelli.
Crescita anche per Subaru che a settembre a registrato un aumento, rispetto ad agosto, del 13% (per 96.231 veicoli) delle vendite; Sukuzi ha segnato un +19,1%; Honda Motor +9,9% e Mazda +1%. Complessivamente le otto maggiori aziende automobilistiche nipponiche hanno aumentato dell’1,7% le vendite di settembre per complessivi 2.420.000 veicoli.
In calo, del 39,9%, le vendite di Mitsubishi e del 20% quelle di Nissan.
Per ciò che concerne la produzione industriale di settembre essa è cresciuta del 4% rispetto ad agosto. A fare da traino è stato proprio il settore auto con un +10,9%.
Nel settore aereo, lo scorso venerdì, Mitsubishi Heavy Industries ha ufficialmente congelato il progetto per la realizzazione di un velivolo passeggeri a medio raggio.
Nelle telecomunicazioni, l’Esecutivo ha presentato un ulteriore piano che dovrebbe condurre alla riduzione delle tariffe per la telefonia mobile. Il nuovo piano prevede la realizzazione di un sito internet che spieghi agli utenti come realizzare il cambio di operatore nonché, nei prossimi mesi, la promozione di carte SIM che possono mutare società senza che sia necessario rimuoverle e sostituirle fisicamente.
Pochi giorni dopo due delle maggiori società telefoniche del Paese, KDDI e SoftBank, hanno annunciato piani tariffari per il traffico dati meno onerosi di quelli proposti in precedenza.
KDDI ha intanto rafforzato le proprie connessioni con Toyota al fine di sviluppare veicoli sempre più tecnologicamente avanzati. La casa automobilistica investirà 52 miliardi di yen per far crescere, dal 12,95 al 13,74%, la propria partecipazione nel capitale di KDDI.
Nel trasporto aereo, ANA Holdings potrebbe tagliare, entro il 2022, ben 3.500 posti di lavoro. La società, che attualmente conta su 46.000 lavoratori, ridurrebbe anche a 600 (dai previsti 3.200) il numero di nuovi assunti per il prossimo anno fiscale. Nel 2021 l’azienda potrebbe tagliare i costi fissi per 75 miliardi di yen. L’attuale anno fiscale potrebbe chiudersi con perdite record: 530 miliardi di yen. Non escluso il ricorso ad un maxiprestito da 400 miliardi. “Le prospettive per l’anno corrente sono negative. Torneremo ad avere utili compiendo, il prossimo anno, tutti i possibili passi” ha dichiarato in conferenza stampa l’amministratore delegato del gruppo Shinya Katanozaka.
Japan Airlines potrebbe invece realizzare presto un aumento di capitale per 300 miliardi a fronte di perdite operative che negli ultimi tre mesi hanno raggiunto gli 85 miliardi. Venerdì la società ha previsto perdite tra i 240 ed i 270 miliardi per l’anno fiscale che si concluderà a marzo.
Chiudendo con l’esplorazione spaziale, la statunitense NASA ha comunicato, lo scorso lunedì, che il volo della navicella Space X verso la Stazione Spaziale Internazionale, che dovrà portare a bordo anche il cosmonauta nipponico Soichi Noguchi, avverrà probabilmente il 14 novembre.
(con informazioni di un.org; fmprc.gov.cn; mofa.go.kr; nasa.gov; ne.jp; jcp.or.jp; cdp-japan.jp; mainichi.jp)
Immagine: orologio conservato nel museo di Peace Memorial Park a Hiroshima, foto di Zigomar (dettaglio) da Wikimedia Commons
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