Sempre alti i numeri dei contagiati dal nuovo Coronavirus. Nella capitale, epicentro della seconda ondata pandemica, si sono registrati 292 casi domenica (1.331 i casi nazionalmente quel giorno e tra essi 194 ad Osaka, 160 ad Aichi e 145 a Fukuoka), 258 lunedì, 309 martedì, 263 mercoledì (1.300 i casi nazionali), 360 giovedì (il medesimo giorno Osaka ha registrato 225 casi, Kanagawa 119 e Chiba 76), 462 venerdì (1.597 nazionalmente dei quali 255 ad Osaka e 100 ad Okinawa) e 429 sabato.
Proprio a Tokyo lo scorso 27 luglio, Tomin First no Kai (la lista civica della governatrice Yuriko Koike), PLD e Nuovo Komeito, avevano votato contro una mozione presentata dalla capogruppo comunista in Assemblea prefettizia, Ryoko Fujita, nella quale si chiedeva l’istituzione di un gruppo di lavoro per la gestione dell’emergenza.
In chiusura di settimana in città si è anche registrato il primo caso certo di straniero, detenuto presso il centro di espulsione regionale della capitale, contagiato dal virus: si tratta di un uomo sulla cinquantina detenuto da fine giugno. Il centro ospita attualmente 200 stranieri in attesa di espulsione.
A Musashino, comune della Prefettura Metropolitana sono stati nuovamente riconvertiti, come durante la prima ondata, una trentina di letti al fine di ospitare i pazienti colpiti dal nuovo Coronavirus. “Non pensavo la seconda ondata sarebbe arrivata così presto” ha dichiarato Namiki Izumi, direttore del nosocomio.
“Speriamo che la gente eviti di concentrarsi in grandi numeri” ha affermato Shigeru Omi, capo del tavolo consultivo per il Governo sul virus.
Ad Okinawa, Prefettura nella quale il governatore Denny Tamaki ha dichiarato lo stato d’emergenza, ha invece raggiunto il 2 agosto i 64 casi ed un tasso di contagi pari a 18,33 per 100.000 abitanti nel periodo compreso tra il 26 luglio ed il primo agosto: il tasso più alto di tutto il Paese. Come si ricordava poco sopra la Prefettura ha poi toccato il 7 agosto quota 100 casi.
Ad Osaka, lo scorso mercoledì, sono stati presi d’assalto i prodotti a base di iodopovidone dopo che il Governatore, Hirofumi Yoshimura, aveva annunciato che un gruppo di persone trovate positive al virus erano poi risultate negative dopo l’uso di questi ritrovati, almeno stando ad uno studio condotto localmente su un gruppo ristrettissimo di pazienti.
“Potrebbe essere efficace per le persone che hanno sintomi simili al raffreddore come la tosse, ma potrebbe essere dannoso indurre le persone a pensare che ciò potrebbe funzionare ai fini della prevenzione” ha però precisato Toshio Takatorige, professore all’Università del Kansai.
“Esiste una flora orale e gastrointestinale endogena nel corpo di una persona e la soluzione potrebbe romperne l’equilibrio” ha proseguito Takatorige, il quale ha anche condannato i consigli profusi dal politico: “potrebbe essere velenoso usare la soluzione nel modo sbagliato e ci sono persone allergiche ad essa. Dovrebbe essere fatta una raccomandazione dicendo chiaramente chi dovrebbe usarla. Penso che sia eccessivo che il Governatore la raccomandi” ha concluso il docente.
Il responsabile della ricerca, Akifumi Matsuyama del Centro Medico Habikino di Osaka, ha precisato che il lavoro da lui coordinato non ha dimostrato che l’uso del medicamento prevenga dal contrarre il virus.
La speranza è che non vada a finire come con l’Avigan anche se l’uso distorto della ricerca sembra prestarsi bene alla generazione di una teoria del complotto.
Scattato il 6 agosto ad Aichi lo stato di emergenza che si protrarrà fino al 24 dello stesso mese; mentre il premier Abe ha negato che, allo stato attuale, vi sia la necessità di un nuova dichiarazione nazionale di emergenza.
Per evitare la diffusione del virus il Governo, mostrando il proprio stato di confusione, se da un lato ha lanciato la campagna “Go To Travel” (e cioè una forma di sussidio simile al bonus vacanza italiano), dall’altro ha chiesto alla popolazione di evitare di tornare nella propria Prefettura di origine (almeno se il luogo di partenza è Tokyo, Prefettura esclusa dal sussidio) nel corso delle ferie di inizio agosto.
Ad aggiungere confusione alla confusione anche le divisioni all’interno dell’esecutivo: se infatti il ministro Nishimura (titolare della Rivitalizzazione Economica ma di fatto ministro delegato alla gestione del COVID-19) ha invitato alla prudenza, il segretario generale del Gabinetto Suga ha precisato che “l’esecutivo non chiede alla persone di evitare di spostarsi ma solo di essere caute”.
Confermato, lo scorso lunedì, lo stop al programma di acquisto e consegna di mascherine dopo che le opposizioni avevano denunciato l’immenso spreco di denaro pubblico che l’operazione comportava (soprattutto a fronte dei numerosi casi denunciati a maggio di mascherine consegnate ammuffite).
In settimana l’opposizione, oltre a ribadire la convocazione di una sessione straordinaria della Dieta, ha anche avanzato, nel corso dei frequenti colloqui con i rappresentanti della maggioranza, una serie di richieste tra le quali: l’aumento del numero di test PCR, maggiore sostegno alle istituzioni mediche, una semplificazione delle procedure per ottenere la malattia (fondamentale per evitare che persone contagiate continuino a lavorare per paura di rimanere senza reddito), aumentare la platea di beneficiari di sussidi per l’affitto, sostenere maggiormente quanti sono rimasti disoccupati e gli studenti.
Il 7 agosto l’Esecutivo ha comunicato di lavorare per l’espansione dei test PCR dai circa 37.000 attuali ai 72.000 auspicati per settembre. Lo stesso giorno, l’Esecutivo ha destinato 1.130 miliardi di yen ai fondi di riserva costituiti per affrontare il virus.
Il medesimo giorno un tavolo consultivo dell’Esecutivo ha predisposto delle linee guida da inviare agli enti locali e nelle quali si invitano le autorità prefettizie e le amministrazioni comunali a predisporre la necessaria quota di letti ospedalieri per i pazienti colpiti dal patogeno. “Non c’è un’immediata carenza di posti ma in alcune regioni il sistema sanitario è vulnerabile” ha spiegato il ministro Nishimura.
Un recente studio mostrerebbe come meno dell’8% delle persone ospedalizzate a seguito del virus siano poi morte. “Esamineremo l’efficacia dei farmaci ma anche la relazione tra sintomi e stile di vita dei pazienti” ha dichiarato Norio Omagari direttore del Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie.
In chiusura di settimana anche il Sol Levante ha stretto un accordo (per 120 milioni di dosi) con AstraZeneca per il medesimo vaccino cui anche l’Italia sta partecipando. Trenta milioni di dosi dovrebbero essere consegnate in marzo. Nella settimana appena trascorsa il Sol Levante aveva stretto un accordo con il gruppo statunitense Pfizer per altre 120 milioni di dosi. Entrambi i vaccini sono in fase sperimentale anche se quello britannico (o italo-britannico) è in una fase più avanzata.
Per evitare assembramenti, la cerimonia del 15 agosto che ricorda il termine della Seconda Guerra Mondiale in Asia sarà trasmessa su internet ed al Nippon Budokan saranno ammesse un massimo di 1.400 persone contro le oltre 6.000 dello scorso anno.
Annullata anche la tradizionale festa annuale che si tiene ogni due anni, in autunno, nei giardini imperiali.
A Kumamoto, lo scorso martedì si è compiuto un mese dalle piogge torrenziali che hanno devastato l’area uccidendo 65 persone. A quella data 1.408 persone si trovavano ancora in centri di evacuazione. Le piogge di luglio hanno prodotto complessivamente nel Paese 82 morti e danneggiato 17.000 case (272 di esse sono state completamente distrutte).
Un intervento di molta maggiore intensità era stato chiesto a fine luglio dal Segretario del PCG, Akire Koike, nel corso di un incontro con il ministro Ryota Takeda, al quale era stato chiesto, tra le altre cose, di fornire cibo ed altri beni a coloro che avevano dovuto abbandonare le proprie case nonché la predisposizione di sussidi diretti alle imprese colpite dal disastro.
Per ciò che concerne lo scandalo che ha coinvolto il politico liberal-democratico Tsukasa Akimoto, la scorsa settimana sono stati disposti dalla Procura di Tokyo gli arresti di tre dirigenti della società che avrebbe elargito somme di denaro ed altre utilità (vi sarebbe almeno un viaggio) al deputato in cambio della sua attività a favore della legge, poi approvata che ha autorizzato con alcuni limiti, l’apertura di casinò nel Paese.
Il 6 agosto si, frattanto, celebrato anche se in forma ridotta (880 gli invitati) il 75° anniversario del bombardamento atomico di Hiroshima.
“La società civile deve rifiutare il nazionalismo egocentrico ed unirsi contro tutte le minacce” ha affermato nel proprio discorso il sindaco della città Kazumi Matsui il quale ha invitato il proprio Paese ha sottoscrivere il Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari approvato in sede ONU tre anni fa.
Occorre “rimuovere il senso di sfiducia attraverso il coinvolgimento mutuo ed il dialogo” ha sostenuto Abe.
“Divisioni, sfiducia e mancanza di dialogo minacciano il ritorno ad una competizione nucleare” ha affermato il numero uno delle Nazioni Unite Antonio Guterres nel proprio messaggio alla città. “Il rischio che le armi nucleari vengano usate intenzionalmente, per un incidente o per errori di valutazione, è troppo alto perché questa tendenza possa proseguire” ha proseguito il Segretario Generale dell’ONU il quale ha ribadito che “l’unica via per eliminare del tutto il rischio nucleare è quello di eliminare del tutto le armi nucleari”.
“Faremo del nostro meglio per ottenere l’abolizione delle armi nucleari” ha dichiarato il giorno della cerimonia il presidente del Partito Costituzionale Democratico Yukio Edano il quale mercoledì aveva partecipato ad un incontro con la Rappresentante ONU per il Disarmo Izumi Nakamitsu, e con Beatrice Finn, Segretaria Generale della Campagna Internazionale per l’Abolizione delle Armi Nucleari, ribadendo l’impegno del PCD affinché il Sol Levante sottoscriva il trattato ONU.
“Ho assistito alla bomba atomica quando avevo tredici anni. Da allora ho combattuto contro l’uso delle armi nucleari” ha affermato Terumi Tanaka di Nihon Hidankyo (la confederazione delle associazioni delle vittime dei bombardamenti atomici) il quale ha anche bocciato l’idea che il possesso di tali armi abbia un valore di deterrenza: “non bisogna pensare che la sicurezza si basi sul ritenere che gli altri possano farci del male […]. Chiediamo alla politica che si costruisca fiducia tra le nazioni”.
Le armi nucleari “non sono di nessun aiuto contro i virus” ha sostenuto il presidente del Partito Comunista Kazuo Shii, anch’egli intervenuto nel dibattito, per il quale occorre “ridurre le spese per le armi nucleari e fornire assistenza medica e altre cure, mezzi di sussistenza e sostenere i Paesi in via di sviluppo”. Il Presidente del PCG ha rimarcato come “il bilancio per le armi nucleari nei nove Paesi che le possiedono è pari a 72,9 miliardi di dollari. Con questa somma di denaro potremmo aumentare di un milione il numero di medici ed infermieri: adesso è chiaro dove allocare le preziose risorse delle tasse?”.
“Il Giappone deve guidare gli sforzi per eliminare tali armi ed avere un mondo libero dal nucleare” ha dichiarato il 6 agosto il presidente del Partito Democratico per il Popolo, Yuichiro Tamaki, il quale si è associato alla richiesta di sottoscrizione da parte nipponica del trattato ONU.
“Nel luglio 2017, le Nazioni Unite hanno adottato la Convenzione sul bando delle armi atomiche soddisfacendo un desiderio dei sopravvissuti alla bombe atomica e 122 Paesi si sono schierati a favore. […] Sfortunatamente, anche dopo tre anni, il Trattato sul divieto delle armi nucleari non è ancora entrato in vigore. Nel frattempo, il governo Trump ha ripetutamente condotto test nucleari subcritici senza un’esplosione nucleare nel Nevada occidentale. Le nuova linea guida sulla Revisione dell Posizione sul Nucleare, annunciate nel febbraio 2018, non escludono l’uso di armi nucleari in risposta ad attacchi con armi convenzionali e introducono nuove ipotesi come le armi nucleari di piccole dimensioni e i missili da crociera lanciati dal mare. […] Nell’agosto 2019 è scaduto il Trattato di abolizione delle forze nucleari a raggio intermedio (INF) e la Conferenza di revisione del Trattato di Non Proliferazione è stata rinviata al 2021. Nel febbraio del prossimo anno scadrà il nuovo Trattato per la riduzione delle armi strategiche (Nuovo START) e, stando così le cose, il trattato sul disarmo e sul controllo degli armamenti tra le superpotenze nucleari Stati Uniti e la Russia scomparirà. Nessun progresso è stato compiuto sulla questione nucleare nordcoreana. Il Giappone, unico paese bombardato dalla guerra, accolga sinceramente i desideri dei sopravvissuti alla bomba atomica i quali, da oltre settant’anni, hanno fatto appello per l’abolizione delle armi nucleari [..] e firmi e ratifichi il trattato per il bando totale” si legge in un comunicato diffuso dal Partito Socialdemocratico in occasione dell’anniversario.
“Possa la voce degli hibakusha di Hiroshima e Nagasaki continuare a mettere in guardia noi e le future generazioni” ha invece scritto nel proprio messaggio il capo della Chiesa Cattolica.
In politica estera, un tifone ha prodotto, per la prima volta da 111 giorni a questa parte, l’allontanamento dalla ZEE di Tokyo in prossimità delle contese Diayoutai/Senkaku del naviglio cinese che tanto aveva messo in allarme le autorità nipponiche.
Nei rapporti con la Corea del Sud, potrebbe essere prossima la vendita degli asset (fino a 400 milioni di won, poco più di 284.000 euro) di Nippon Steel sequestrati dalla magistratura coreana dopo la sentenza che ha condannato la società a risarcire alcuni ex forzati di guerra. L’azienda ha immediatamente presentato ricorso; nello specifico sono state poste sotto sequestro le azioni detenute dall’azienda giapponese nella joint venture sviluppata con la sudcoreana POSCO.
“Il Giappone ha più volte posto la questione alla Corea del Sud e continueremo a chiedere che trovino una soluzione” ha affermato da Tokyo il portavoce dell’Esecutivo Yoshihide Suga.
Nuove polemiche con la Russia hanno avuto come innesco la visita, il 5 agosto, di Evgenij Ziničev, ministro per la Protezione Civile, presso l’isola di Kunašir, una delle Curili meridionali rivendicate da Tokyo, in occasione dell’inaugurazione di un nuovo centro per la gestione delle emergenze.
“La visita confligge con la nostra posizione nazionale e tratteremo della vicenda dopo la conferma delle circostanze” ha affermato il Ministero degli Esteri giapponese.
Il medesimo giorno l’ambasciata russa a Tokyo ha risposto alla nota giapponese affermando che “tali dichiarazioni sono categoricamente inaccettabili” e che la Federazione Russa “ha tutti i diritti per svolgere qualsiasi attività sul suo territorio” in conformità con la legge russa.
Il titolare della diplomazia nipponica è intanto volato a Londra, lo scorso mercoledì, per avviare i colloqui circa un accordo commerciale bilaterale con il Regno Unito ed un suo eventuale coinvolgimento nell’accordo di libero commercio per l’area del Pacifico.
Tra gli argomenti in discussione vi è stato il tema di Hong Kong, argomento sul quale le due nazioni hanno ribadito la forte contrarietà all’estensione della legge sulla sicurezza nazionale cinese alla regione amministrativa.
In settimana si è anche tenuto un colloqui telefonico tra il premier Abe e e la prima ministra bengalese Sheikh Hasina nel corso del quale il capo del governo di Tokyo si è impegnato a fornire un prestito da 35 miliardi di yen alla povera e sovrappopolata nazione asiatica.
In campo militare Stati Uniti e Giappone hanno confermato, lo scorso 3 agosto, l’inizio dei colloqui per la cooperazione C4ISR (command, control, communications, computers, intelligence, surveillance, reconnaissance) nell’ambito dell’Accordo per l’Assistenza Reciproca stretto tra le due nazioni.
In settimana il Governo ha anche deciso di iniziare la discussione, sollecitata dall’ex ministro della Difesa Onodera e da un gruppo di parlamentari della maggioranza, circa lo sviluppo di un programma che consenta – in violazione dell’articolo 9 della Costituzione che assicura il carattere pacifista della politica estera nipponica – di colpire basi missilistiche nemiche.
In economia, gli ultimi dati resi noti dall’Esecutivo in apertura della scorsa settimana hanno mostrato un calo del PIL per il periodo gennaio-marzo del 2,2% annualizzato.
Calata a giugno la spesa delle famiglie dell’1,2%: si tratta del nono mese consecutivo di calo. In media le famiglie con due o più componenti hanno speso 273.699 yen.
Nelle telecomunicazioni Yahoo Japan e l’applicazione di messaggistica Line hanno deciso di rimandare la fusione tra loro in attesa che la pandemia passi. Nonostante la fusione fosse stata decisa a novembre scorso, l’emergenza COVID-19, ha rallentato l’attività di diverse autorità per il contrasto ai monopoli in diversi Paesi del mondo.
Un altro colosso delle telecomunicazioni (ma anche della finanza), SoftBank, ha invece reso noto di non aver dichiarato in maniera appropriata circa 377 milioni di dollari di entrate afferenti lo scorso anno fiscale. L’azienda ha comunicato di aver riparato all’errore dopo comunicazioni dell’Ufficio Regionale delle Finanze di Tokyo.
La televisione pubblica NHK ha invece presentato, lo scorso 4 agosto, il proprio piano a medio termine per il periodo 2021-2023 nel quale si prevede il taglio di alcuni canali televisivi satellitari e di stazioni radio AM al fine di produrre minore costi per 63 miliardi di yen.
In virtù di una riduzione, entrata in vigore nel 2019, dell’importo del canone pari al 4,5% le entrate di NHK dovrebbero passare da 720,4 a 690 miliardi di yen.
Nel manifatturiero, la società pubblica Japan External Trade Organization, azienda che si occupa di vendita e promozione all’estero di prodotti nipponici ha preso in carico quest’anno 519 prodotti (di 121 aziende diverse) nell’ambito del progetto Takumi Next. L’azienda ha promosso tali prodotti sulle reti sociali ed è riuscita a piazzare lotti presso 17 rivenditori on line di diversi Paesi (tra cui Francia, Stati Uniti e Tailandia).
Nell’elettronica Sony ha comunicato le proprie previsioni di profitto per l’anno fiscale in corso nelle quali si stima un calo degli utili pari al 12,4% (510 miliardi di yen in termini assoluti).
Nella distribuzione Seven & i Holdings, società proprietaria del marchio Seven Eleven, ha reso noto che – per 21 miliardi di dollari – acquisterà, dalla Marathon Petroleum, la statunitense Speedway, società che gestisce circa 3.900 negozi (dato che consegna l’azienda al terzo posto tra le aziende di distribuzione degli USA).
Nella ristorazione, nonostante la pandemia la catena nipponica Ichibanya ha aperto il primo ristorante in India (nello specifico a Nuova Delhi).
Nel settore aereo, Japan Airlines ha confermato, lo scorso lunedì perdite nette per 9371 miliardi di yen nel solo periodo aprile-giugno. La società si attende per il resto dell’anno un calo tra il 35 ed il 45% delle entrate provenienti dal traffico passeggeri. “È difficile, adesso, vedere una strada verso il recupero” ha ammesso il dirigente della compagnia Hideki Kikuyama.
Nell’auto, l’Associazione Giapponese dei Venditori di Automobili ha comunicato per luglio un calo nelle vendite del 13,7% rispetto al medesimo mese dell’anno precedente. Un calo tutto sommato contenuto alla luce della pandemia e dei crolli verticali dei mesi precedenti (comprendendo i veicoli di piccola cilindrata il calo a giugno era stato del 22,9%). Considerando però soltanto le automobili il calo è stato di poco superiore al 20%: dato che fa del mese appena trascorso il peggiore dalla catastrofe del 2011 ad oggi.
Sul fronte lavoro sono ormai quasi 20.000 i tirocinanti stranieri, partecipanti al programma internazionale di apprendistato cui il Giappone aderisce che hanno terminato il proprio periodo di apprendistato, non intendono trasformare il proprio visto e chiedere di rimanere nell’Arcipelago ma d’altronde non riescono, a causa del blocco dei voli, a tornare nei propri Paesi di origine. Se il biglietto di ritorno è a carico dell’azienda che li ha assunti non sono però a loro carico le spese di permanenza in attesa del rientro: una situazione gravissima e che rischia di gettare, non metaforicamente, in mezzo ad una strada numerosi lavoratori stranieri.
Restando in tale campo, sono poche le aziende che hanno consentito ai propri dipendenti di prendere dei giorni per stare in casa con i figli durante i mesi di chiusura – dovuta alla pandemia – delle scuole beneficiando del sussidio governativo da 8.300 yen giornalieri (fino al 31 marzo) o da 15.000 (da aprile in poi). L’Esecutivo ha destinato al programma ingenti fondi ma, a fine luglio, sono stati spesi soltanto 5,87 miliardi per 46.660 persone sulle oltre 1.270.000 aventi diritto (13.659 per 2,19 milairdi i casi che hanno invece riguardato i lavoratori autonomi).
Chiudendo con l’innovazione tecnologica, nella Prefettura di Gunma e per la precisione nel comune di Naganohara che si affaccia sulla diga Yamba, sono iniziati i test di un mezzo anfibio a guida autonoma. Il mezzo, sviluppato tra gli altri dall’Istituto di Tecnologi a di Saitama, può trasportare fino a 40 persone.
“Se avremo un risultato positivo potremo trasportare merci tra le isole remote senza trasbordo o cambiare conducente e potremo anche mantenere bassi i costi operativi” ha affermato Daishi Watabe, ingegnere in servizio presso l’istituto.
(con informazioni di Japan Press Weekly 22 – 28 lug. 2020; gov.uk; jama.or.jp; yna.co.kr; xinhuanet.com; tass.com; asia.nikkei.com; cdp-japan.jp; jcp.or.jp; sdp.or.jp; dpfp.or.jp; mainichi.jp; asahi.com)
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