Gli Stati Uniti sono d’accordo nel rafforzare le misure di contenimento del SARS-CoV-2. La gentile concessione da parte degli USA – le cui forze armate sono in gran parte responsabili di questa sesta ondata dato che da settembre fino a fine dicembre i militari sono giunti nell’Arcipelago senza testarsi – è stata comunicata il 9 gennaio dal premier Kishida dopo che nei giorni precedenti il ministro Hayashi aveva avuto diversi colloqui con l’omologo Blinken.
Lo stesso Hayashi, giovedì scorso, dando una lezione di diplomatese (o dimostrando una sudditanza fuori dal comune) ha affermato che “non si può negare la possibilità che la stato dell’infezione nelle basi USA sia uno dei fattori della risurgenza del virus nelle aree ad esse limitrofe“.
Per contenere il virus, finalmente, le autorità nipponiche e quelle statunitensi hanno concordato – il 9 gennaio – che a partire dal 10 e per almeno 14 giorni, i militari statunitensi rimarranno all’interno delle basi e non usciranno se non per attività ritenute essenziali. Al 12 gennaio i militari contagiati erano 3.638 ed il 60% di essi si trovavano ad Okinawa.
Per ciò che concerne la diffusione del virus, a Tokyo, Prefettura ove si sono avuti il maggior numero dei casi da inizio emergenza, sono stati registrati 1.223 casi domenica 9 gennaio (ben 1.533 i contagi ad Okinawa, 152 a Yamaguchi e 619 a Hiroshima), 871 lunedì (719 ad Okinawa e ben 391 tra i militari stranieri lì stanziati), 962 martedì (775 casi ad Okinawa e 613 ad Osaka), 2.198 mercoledì (prima volta negli ultimi quattro mesi che la capitale supera i 2.000 casi. Oltre 10.000 i casi nazionali con Osaka che ne ha registrati 1.711, Okinawa 1.644 e Yamaguchi 182. Alla stessa data, i pazienti che stavano recuperandosi dal virus a casa erano 18.628), 3.124 giovedì, 4.051 venerdì (18.000 i casi nazionali), 4.561 sabato (oltre 25.742 i casi nazionali e, di questi, ben 1.829 i casi ad Okinawa mentre Osaka ha riportato 3.692 casi).
Giovedì, la Prefettura Metropolitana ha previsto che i casi raggiungeranno i 10.000 in una settimana. Al 14 gennaio, i pazienti ospedalizzati nella capitale erano 1.156 e di essi 3 con sintomi gravi.
Kishida ha comunque rassicurato, martedì scorso, circa il fatto che le strutture sanitarie in grado di curare i pazienti a casa o di ricoverarli sono 16.000 e cioè, almeno a detta di Kishida, il 30% in più del piano predisposto dall’Esecutivo.
“È già diventato impossibile eliminare la variante omicron con le dosi di richiamo” ha dichiarato, lo scorso mercoledì ed a fronte del record di casi, il governatore di Osaka Hirofumi Yoshimura.
A fronte della crescita esponenziale dei casi, Kishida, tenendo in conto il “mantenimento delle funzioni sociali“, prevede una riduzione del periodo di quarantena per i contagiati dalla variante omicron, la quale ha comunque tempo di incubazione più breve. Per i viaggiatori con provenienza dall’estero la quarantena, per i contagiati dalla variante omicron, è stata ridotta, venerdì, da 14 a 10 giorni (tra il 3 ed il 9 gennaio i casi di contagio da SARS-CoV-2 sono stati l’84% prodotti da variante omicron).
Sui vaccini, il capo del Governo ha indicato, martedì scorso, che presto essi saranno somministrati tra i minori di 12 anni. A cooperare nell’operazione saranno le Forze di Autodifesa le quali riapriranno, nelle maggiori aree urbane, i propri centri vaccinali. Secondo quanto reso dal segretario generale del Gabinetto Matsuno, i bambini tra i 5 e gli 11 anni potrebbero ricevere una dose da marzo.
Per la somministrazione della terza dose nella fascia di età 18-64 anni, giovedì scorso, il ministro Goto ha affermato che i tempi saranno accelerati.
Presto il dicastero della salute potrebbe approvare il “Paxlovid“, il trattamento anti-virale sviluppato da Pfizer per il quale l’esecutivo si è impegnato all’acquisto di due milioni di dosi.
Il Governo ha, intanto, esteso di altre due settimane il tempo previsto per associazioni e persone fisiche per richiedere le oltre 80 milioni di mascherine ordinate da Abe e rimaste inutilizzate.
Uscendo dall’emergenza Coronavirus, ma rimanendo in ambito sanitario, potrebbero preso debuttare nell’Arcipelago le analisi pre-impianto degli embrioni nella fertilizzazione in vitro. A discutere del tema, orientandosi verso una soluzione in positivo, è stata, lo scorso 9 gennaio, la Società Giapponese di Ostetricia e Ginecologia. Le nuove linee guida dovrebbero dare il via alle analisi pre-impianto – si pensa a partire da aprile – nei casi di donne che hanno subito due o più aborti, donne che non hanno raggiunto la gravidanza nonostante abbiano effettuato almeno due fertilizzazioni in vitro, coppie che mostrano problematiche nei cromosomi.
Tadashi Kimura, numero uno della Società, ha sostenuto che appare “realistico” il via libera da parte del Ministero.
Per quanto attiene la ripresa delle aree colpite dalla catastrofe del marzo 2011, il Governo nipponico intende accelerare sulle privatizzazioni al fine di destinare risorse per il completamento della ricostruzione. Nonostante (o forse proprio per questo motivo) la pandemia abbia prodotto un sostanziale arretramento della Borsa, l’Esecutivo mira a raccogliere 5.000 miliardi di yen vendendo azioni di Tokyo Metro (posseduto al 53,4% dallo Stato e per il 46,6% dalla Prefettura della capitale). Circa 4.870 miliardi sono già stati raccolti con la vendita di azioni delle Poste e di Japan Tobacco.
In politica interna, la Corte Distrettuale di Nagoya ha condannato a 16 mesi di reclusione (con pena sospesa) Akira Yamaguchi. L’uomo era balzato agli onori delle cronache per aver raccolto oltre centinaia di migliaia di firme per il richiamo del mandato del governatore Omura, reo, per l’ultradestra, di aver permesso una mostra d’arte contente una statua che ricordava il fenomeno della schiavitù sessuale portata avanti dall’esercito coloniale nipponico. Gran parte delle firme erano infatti false.
Il 13 gennaio, si sono invece incontrati il premier Kishida e il presidente del Consiglio delle Scienze Takaaki Kajita. Al centro del colloquio la mancata nomina (che si trascina ormai da tre governi: Abe, Suga e adesso Kishida) di sei accademici all’interno dell’organismo a causa delle loro posizioni politiche contrarie al bellicismo dei conservatori.
Kajita si è detto ottimista mentre il premier ha dichiarato che, con l’incontro, “si è compiuto un primo passo”.
In campo meteorologico, a Hokkaido sono stati cancellati, l’11 gennaio, ben 64 treni a causa delle forti nevicate mentre il giorno successivo sono rimasti fermi altri 167 a causa dei ben 60 cm di neve caduti. Al 14 gennaio, sei persone decedute a causa delle forti nevicate.
Nella mattinata di domenica, frattanto, alcune aree della costa pacifica dell’Arcipelago hanno subito lo tsunami prodotto dall’eruzione vulcanica di Tonga. Diversi sono stati gli ordini di evacuazione per le popolazioni più vicine alla costa abitanti sulle isole Amami e Tokara.
In politica estera, la Corea del Nord ha effettuato, l’11 gennaio, un altro lancio missilistico. Secondo quanto dichiarato dall’agenzia di stampa KCNA, si tratta di un missile ipersonico. Il vettore avrebbe percorso 1.000 chilometri.
Un altro lancio, il terzo di questo mese, è stato effettuato venerdì. L’ultimo missile, lanciato da un treno e descritto dalla KCNA come “un nuovo tipo di arma”, è parte della politica di confronto-scontro con gli Stati Uniti e dello stallo prodottosi sulla questione delle sanzioni a carico della RPDC. Mercoledì scorso, in risposta al test dell’11, altri cinque funzionari nordcoreani sono stati oggetto di sanzioni specifiche da parte degli USA.
Per quanto attiene le dispute con la Corea del Sud, il colosso dell’acciaio Nippon Steel ha fatto appello, mercoledì scorso, contro la sentenza della Corte di Daegu che ha sequestrato asset posseduti dalla società in RdC (per complessivi 94 milioni di yen) al fine di liquidare un risarcimento agli ex forzati di guerra.
In economia, l’avanzo delle partite correnti di novembre è calato del 48,2% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente per complessivi 897,3 miliardi di yen. Nel medesimo mese le importazioni sono cresciute del 44,9% in termini monetari per complessivi 7.880 miliardi (decimo mese consecutivo di crescita) mentre le esportazioni hanno segnato un +23,2% giungendo a 7.450 miliardi. Il deficit della bilancia commerciale è stato quindi pari a 431,3 miliardi (ad ottobre si era avuto un surplus di 166,7 miliardi).
Mercoledì scorso, la Banca del Giappone ha alzato le prospettive di crescita per tutte e nove le regioni statistiche dell’Arcipelago affermando che esse mostrano “segni di ripresa”.
L’Esecutivo ha, intanto, rimandato al 2026 il pareggio di bilancio.
In campo finanziario, il presidente di Nippon Life Insurance, Hiroshi Shimizu, nel corso di una recente intervista rilasciata a Kyodo, ha affermato che la società da lui guidata si impegnerà affinché le aziende da essa sostenute realizzino investimenti nella riduzione delle emissioni di CO2. Obiettivo dell’azienda – la quale detiene in Giappone azioni ed obbligazioni per un valore superiore ai 76,5 miliardi di euro – è quello di giungere ad una totale decarbonizzazione del proprio patrimonio contribuendo così all’obiettivo zero emissioni fissato dal Governo.
Il colosso bancario Mizhuo ha, frattanto, manifestato gli ennesimi malfunzionamenti nei propri servizi. Se lo scorso anno, a non funzionare sono stati, in almeno nove occasioni, i bancomat, questa volta problemi hanno riguardato i servizi online: non funzionanti nella mattinata di martedì.
Nell’elettronica, il colosso delle comunicazioni e della finanza SoftBank e l’Istituto Nazionale delle Scienze sui Materiali hanno sviluppato un nuovo tipo di batteria al litio (per la precisione litio-aria, con il litio come elettrodo negativo e l’ossigeno positivo) con una capacità doppia, a parità di peso, rispetto alle attuali batterie. L’obiettivo di SoftBank è quello di lanciare sul mercato queste batterie entro dieci anni.
In campo alimentare, nel 2021 le esportazioni di gin nipponico hanno raggiunto il record. Nei soli primi dieci mesi dell’anno, le imprese dell’Arcipelago hanno esportato 3.714 kl di prodotto per un valore complessivo pare 2,57 miliardi di yen superando quindi i 2,28 miliardi del 2019 (il confronto con il 2011 mostra, addirittura, un aumento di una volta e mezzo) Tra i singoli Paesi, il 19,3% del prodotto è stato venduto negli USA, il 13,3% nei Paesi Bassi e l’11% in Francia.
Nei trasporti, ha debuttato, il 10 gennaio, sulla linea ad alta velocità Nishi Kyushu un nuovo modello di treno a levitazione magnetica. Il Kamone (gabbiano in giapponese) è stato progettato da Hitachi.
Proprio in questo campo, un recente sondaggio curato dal Consiglio Giapponese dei Sindacati dei Lavoratori dei Trasporti, al quale hanno partecipato quasi 21.000 lavoratori, ha mostrato come il 46% abbia vissuto comportamenti molesti ed abusati dai clienti. Nel 49% dei casi le molestie si sono limitate alla espressione verbale.
I lavoratori più colpiti sono stati quelli dei servizi tassì (58%), seguiti da coloro che lavorano sui bus (54,4%), sulle ferrovie (52,4%). Ultimi i marittimi, con un 15,1% di rispondenti che ha segnalato di aver subito questi comportamenti.
I clienti più molesti sono gli uomini (oltre l’86%) e coloro che appartengono alla fascia d’età 40-60 anni.
(con informazioni di kcna.kp; jcp.or.jp; cdp-japan.jp; wsts.org; mainichi.jp; asahi.com)
Immagine di Sonata (dettaglio) da commons.wikimedia.org
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.