Settimana iniziata con la campagna per la presidenza del Partito Liberal-Democratico entrata nel vivo. Il 19 settembre i quattro candidati (Taro Kono, Fumio Kishida, Sanae Takaichi e Seiko Noda) hanno tenuto il primo dibattito, ospiti del Club Nazionale della Stampa. Kono e Kishida hanno sottolineato la necessità di colloqui con la Cina per risolvere le dispute esistenti tra i due Paesi, Takaichi ha affermato che nei colloqui vada coinvolta Taiwan mentre Noda ha espresso la volontà di facilitare il dialogo tra il vicino asiatico e gli USA.
Tra i quattro candidati Kishida si è mostrato quello più propenso a mantenere una linea dura verso la RPC mediante la cooperazione con altri Stati; ha chiesto che il Giappone non invii nessuno ai Giochi invernali di Pechino 2022. Sulla Corea del Nord tanto Kishida quanto Kono hanno invece sostenuto che il Sol Levante dovrà promuovere incontri al vertice con Kim Jong Un.
Sulle politiche energetiche, tanto Takaichi quanto Kishida si sono pronunciati a favore dei piccoli reattori nucleari mentre Kono, pur non rinunciando all’opzione nucleare, si è espresso per pi forti investimenti nelle rinnovabili ed in particolare nell’eolico.
Tutti e quattro i candidati hanno sostenuto che aumenteranno di molto i contributi per l’infanzia: nessuno ha indicato come. Sull’emergenza Coronavirus, Noda è stata l’unica candidata a richiedere misure di contenimento rigide simili a quelle adottate in Europa.
Le elezioni si terranno il 29 settembre e gli elettori sono i 382 parlamentari del partito (erano 383 prima della morte di Wataru Takeshita il cui seggio sarà rinnovato alle elezioni generali di ottobre) e 383 delegati delle federazioni. Se nessun candidato otterrà la maggioranza assoluta si avrà un secondo turno cui accederanno i due candidati più votati e con un collegio elettorale formato da 429 elettori (i parlamentari più un rappresentante per federazione).
Un recente sondaggio condotto dall’agenzia di stampa Kyodo ha mostrato come Kono sia in testa alle preferenze con il 48,6%, seguito da Kishida col 18,5%, Takaichi col 15,7% e Noda al 3,3%. Tra i parlamentari, secondo quanto stimato dal quotidiano Mainichi, oltre il 30% sostiene Kishida, il 25% Kono, il 20% Takaichi e meno del 10% Noda.
Nello specifico, Kishida ha il sostegno della corrente che fa capo a lui, di buona parte dei membri della corrente di Takeshita, di parte dei parlamentari che si riconoscono in Tanigaki ed Hosoda. Kono avrebbe il sostegno di quasi tutta la corrente che fa capo ad Aso (ma non di Aso), del gruppo che fa capo ad Ishiba (17 tra deputati e senatori), di 5 parlamentari della corrente di Ishihara e di quasi la metà dei parlamentari che fanno capo a Nikai nonché del premier Suga.
Takaichi ha il sostegno dell’ex premier Abe, di metà della corrente di Hosoda e di parlamentari sparsi tra le altre correnti.
Un appoggio a Kono è giunto dal mondo delle rinnovabili. “Kono nell’ultimo anno ha affrontato con entusiasmo la deregolamentazione e molto è cambiato. Il mutamento energetico del Giappone avanzerà ulteriormente se Kono sarà eletto” ha affermato Mika Ohbayashi, direttore dell’Istituto per le Energie Rinnovabili che è parte del megagruppo finanziario SoftBank.
Nel 2018, quando era ministro degli Esteri, Kono promosse un tavolo sulle rinnovabili e dichiarò le proprie perplessità sul nucleare; mentre lo scorso anno, da ministro per le Riforme Amministrative, ha avviato una sburocratizzazione del settore. Attualmente circa il 22% dell’energia proviene da fonti rinnovabili (un dato migliore delle più rosee aspettative del governo) e l’obiettivo nei prossimi anni è di arrivare al 36-38%.
Sullo scandalo di Moritomo Gakuen, il ministro delle Finanze Taro Aso ha ribadito che il suo dicastero non avvierà nuove investigazioni sulla vicenda che portò alla svendita di un terreno demaniale all’associazione prossima al premier e la conseguente falsificazione di documenti per ingannare il parlamento da parte dell’Ufficio delle Finanze del Kinki.
In settimana ha invece deciso di restituire un mese di stipendio il ministro per la Digitalizzazione Hirai. Il titolare del dicastero ha infatti partecipato, insieme ad un funzionario dell’Agenzia per la Digitalizzazione, ad una cena con dirigenti di NTT, principale società telefonica del Paese.
Martedì il Governo ha indetto le elezioni per il rinnovo della Camera dei Rappresentanti. Le consultazioni politiche si terranno a novembre (molto probabilmente il 14), mentre il nuovo premier che chiuderà la legislatura corrente sarà eletto il prossimo 4 ottobre da una sessione straordinaria della Dieta convocata allo scopo.
Nell’opposizione, il 19 settembre Yukio Edano ha illustrato il manifesto elettorale del Partito Costituzionale Democratico. Tra i punti principali del programma, una politica che miri a rendere più sicure le entrate di agricoltori e pescatori nonché l’aumento della quota di riso acquistata dallo Stato annualmente. Edano, che ha presentato il programma nella Prefettura di Niigata, ha sottolineato l’importanza delle risaie nella prevenzione delle alluvioni, la necessità di difendere il settore agricolo dalla spietata concorrenza degli accordi commerciali approvati negli ultimi anni e di promuovere la silvicoltura e l’utilizzo prioritario, ma responsabile, del legname nazionale.
In settimana, il numero uno del PCD ha anche dichiarato che se l’opposizione vincerà le prossime elezioni politiche, i lavori per la costruzione della base di Henoko ad Okinawa saranno interrotti ed anzi si chiederà un tavolo con i vertici USA per ridiscutere delle servitù militari imposte al Giappone.
Per quanto riguarda l’emergenza Coronavirus, secondo quanto reso noto da Takaji Wakita, capo dell’Istituto Nazionale di Malattie infettive e tra i principali consulenti scientifici del Governo, tra agosto e settembre il 75% dei contagi tra le persone sotto i 19 anni d’età è avvenuto a casa. Dopo il 16 settembre, con l’apertura delle scuole elementari, si è assistito ad una crescita anche dei contagi a scuola. “Genitori e fratelli vanno vaccinati così come il personale scolastico” ha affermato Wakita.
Per ciò che concerne la diffusione del virus nella capitale, Tokyo ha avuto 565 casi domenica 19 settembre, 302 lunedì, 253 martedì, 537 mercoledì (591 ad Osaka), 531 giovedì (540 ad Osaka), 235 venerdì, 382 sabato.
Frattanto, il ministro della Salute, Norihisa Tamura, ha affermato che il miglioramento della curva dei contagi potrà consentire la rimozione dello stato di emergenza a Tokyo e nelle altre aree ove è in vigore. “Dopo aver sentito gli esperti il governo prenderà una decisione” ha affermato il ministro venerdì. A fronte di una vaccinazione che ancora arranca tra i giovani, molte università hanno deciso di rimandare la didattica in presenza.
In ambito vaccinale, la terza dose sarà somministrata agli anziani ad inizio 2022. La campagna proseguirà poi tra le persone con particolari patologie (come il diabete) per essere quindi estesa al resto della popolazione.
Il Ministro della Difesa Kishi ha intanto annunciato che i centri vaccinali gestiti dal proprio dicastero a Tokyo ed Osaka inizieranno a vaccinare le persone sotto i 16 anni d’età.
Nella Prefettura Metropolitana di Tokyo, al 24 settembre, ha ricevuto una vaccinazione completa la metà della popolazione.
In campo demografico, gli ultimi dati resi noti dall’Esecutivo hanno confermato che, al 2020, il Giappone è il Paese al mondo con la più alta percentuale di ultra sessantacinquenni: il 29,1% della popolazione (+220.000 rispetto al 2019). Tra i 36.400.000 anziani, gli uomini erano 15.830.000 e le donne 20.570.000. Gli ultraottantenni erano 12.060.000 (+460.000).
Gli ultra sessantacinquenni erano anche il 13,6% dei lavoratori (9.060.000 persone): dato che colloca il Giappone in testa a questa classifica tra le nazioni industrializzate. Per singoli settori: 1.280.000 anziani lavoravano nel commercio, 1.060.000 nell’agricoltura mentre 1.040.000 erano impiegati nel terziario.
Secondo l’Istituto Nazionale di Ricerca su Popolazione e Sicurezza Sociale la popolazione anziana raggiungerà il 30% nel 2025 ed il 35,3% nel 2040.
Sul nucleare, secondo la bozza di un piano di intervento che l’Esecutivo discuterà ad ottobre, il Sol Levante renderà più semplice l’invio all’estero di strutture inutilizzate provenienti dalle centrali nucleari indebolendo quindi la politica di concentrazione del materiale radioattivo in patria. Nello specifico si tratta per lo più di generatori di vapore e di contenitori per lo stoccaggio di combustibile nucleare debolmente contaminati.
In totale saranno 24 i reattori che saranno decommissionati da qui al 2025, con una produzione di rifiuti a bassa radiottività stimata pari a 165.000 tonnellate. Allo stato attuale la legge consente allo Stato nipponico l’invio all’estero di scorie altamente contaminate (le quali però un giorno o l’altro faranno ritorno nel Sol Levante) mentre vieta alle aziende l’invio fuori dai confini nazionali di materiale radioattivo.
Il 22 settembre, intanto, TEPCO ha inviato un rapporto dell’Agenzia Regolatrice ammettendo di non aver pienamente rispettato tutte le misure di sicurezza ed in particolare, l’adeguamento alle normative antiterrorismo nella centrale di Kashiwazaki-Kariwa. Per scusarsi, il presidente di TEPCO Tomoaki Kobayakawa e un altro dirigente si taglieranno lo stipendio del 30% per tre mesi.
In politica estera, il ministro Motegi, a margine dei lavori dell’assemblea dell’ONU, ha tenuto colloqui con gli omologhi di Repubblica di Corea e Stati Uniti per discutere di Corea del Nord. L’incontro serviva a fare il punto sulla cooperazione tra le due nazioni dopo l’ultimo test effettuato dalla RPDC di un missile a medio-lungo raggio.
Nel colloquio separato tra Motegi e la controparte sudcoreana Chung, si sono riaffermate le tradizioni posizioni dei due Paesi sugli argomenti oggetti di disputa.
Il 23 settembre il premier Suga è partito per gli Stati Uniti dove incontrerà, nell’ambito del formato “Quad”, il premier australiano Scott Morrison e quello statunitense Biden.
“Discuteremo di vaccini, nuove tecnologie e cambio climatico e continueremo a cercare una via per realizzare un’area indo-pacifica libera ed aperta” ha affermato Suga in partenza dall’aeroporto di Haneda.
Prima di partire per gli Stati Uniti, Suga ha annunciato che il proprio Paese donerà altre trenta milioni di dosi di vaccino. Il Giappone ha già donato 23 milioni dosi di AstraZeneca prodotte nell’Arcipelago a Vietnam, Filippine, Taiwan, Tailandia, Malesia e Indonesia. Al netto della solidarietà, la mossa si colloca, dopo una prima fase di accaparramento da parte nipponica di milioni e milioni di dosi, nell’ambito di una più generale politica di contenimento dell’influenza cinese in Asia.
Nei rapporti con la Russia, il ministro Motegi ha espresso la propria contrarietà a che il vicino realizzi sul suo territorio sovrano delle Curili un’area con fiscalità di vantaggio. Della questione il titolare della diplomazia nipponica ha discusso con l’omologo russo Lavrov ai margini dell’assemblea delle Nazioni Unite.
Nella difesa, un velivolo statunitense Osprey ha effettuato, lo scorso 22 settembre, un atterraggio di emergenza all’aeroporto di Sendai. Dopo l’atterraggio, il mezzo è stato spostato presso la base delle Forze di Autodifesa di Iwanuma,
In economia, la Banca del Giappone ha tenuto, martedì e mercoledì scorsi, una due giorni del proprio comitato direttivo per fare il punto sulle politiche monetarie e sul prosieguo delle misure di sostegno all’economia. Come era prevedibile, l’istituto di emissione ha mantenuto le politiche di allentamento monetario. I titoli a medio termine rimangono ad un tasso lievemente negativo (-0,1) mentre quelli decennali sono a circa lo 0%.
L’OCSE ha intanto rivisto, nella sua ultima previsione economica, le stime di crescita del PIL nipponico. Il principale indicatore economico mondiale “ha, adesso, sorpassato i livelli prepandemici ma la produzione e l’occupazione rimangono indietro in molte nazioni” si legge nel rapporto. Per l’anno 2021 il PIL mondiale dovrebbe crescere del 5,7% mentre nel 2020 esso si era attestato ad un -3,4%. Il Giappone, invece, dovrebbe crescere del 2,5% nel 2021 (-0,1% rispetto alla precedente previsione) e del 2,1% (+0,1) nel 2022. L’inflazione dovrebbe rimanere con segno negativo nell’ultimo trimestre del 2021 e crescere dello 0,5% nel 2022.
Per ciò che attiene i prezzi al consumo, ad agosto non vi è stata alcuna variazione rispetto allo stesso mese del 2020. Si tratta del primo mese, negli ultimi 12, nei quali non si è registrato un segno negativo. A crescere sono stati il cherosene (+20%), l’energia (+5,5%), la benzina (+16,9%), i prezzi degli alberghi (+46,6%). Crollati invece i costi per la telefonia mobile: -44,8%.
Nel commercio internazionale, Taiwan, considerata da Pechino una propria provincia ribelle, ha inviato, lo scorso mercoledì, la propria domanda d’ingresso nel trattato di libero commercio per l’area del Pacifico (il CPTPP). La mossa di Taipei segue di una settimana l’analoga domanda d’ingresso protocollata dalla Repubblica Popolare.
Un apprezzamento alla decisione di Taiwan è stato espresso dal ministro Motegi e un parere favore all’ingresso della regione nel blocco è stato dato da tutti e quattro i candidati alla guida del PLD.
“C’è solo una Cina al mondo e la regione di Taiwan è parte inalienabile del territorio cinese. Il principio dell’unica Cina è una norma universalmente riconosciuta che regola le relazioni internazionali e l’insieme della comunità internazionale. La Cina si oppone fermamente a tutte le interazioni ufficiali tra Taiwan e qualsiasi Paese, rifiuta fermamente l’adesione di Taiwan a qualsiasi accordo o organizzazione di natura ufficiale. La posizione della Cina su questo tema è chiara” ha commentato da Pechino il portavoce del Ministero degli Esteri Zhao Lijian.
In campo edilizio, i prezzi dei suoli hanno subito quest’anno un calo che si è attestato, in media, allo 0,4%. Il dato è leggermente migliore rispetto al 2020 quando il calo fu dello 0,6%.
Il calo è stato più marcato nel settore commerciale: -0,5% (lo scorso anno era stato -0,3%). Le aree destinate ad attività economiche hanno subito un calo particolarmente forte ad Osaka (-0,6% contro il +1,2% dello scorso anno) mentre a Tokyo si avuto un +0,1% (nel 2020 la crescita era stata dell’un percento). Nonostante le crisi economica, i prezzi delle aree destinate ai servizi sono cresciuti dell’1% a Nagoya mentre quelle per bar e hotel hanno segnato un +4,6% a Fukuoka, Sendai, Hiroshima e Sapporo. L’area più cara del Giappone si conferma il quartiere edochiano di Ginza: 39,5 milioni di yen al metro quadro (poco più di 307.000 euro).
Nel settore residenziale, il calo è stato dello 0,5% (nel 2020 fu dello 0,7%) ed ha coinvolto 34 Prefetture (compresa Tokyo).
Nel settore finanziario, Mitsubishi UFJ Financial Group ha annunciato, martedì scorso, la vendita della propria controllata negli Stati Uniti, MUFG Union Bank, alla statunitense Bancorp. L’affare porterà nelle case del megagruppo bancario nipponico circa 17,6 miliardi di dollari. La società giapponese convertirà parte della vendita in azioni di Bancorp arrivando a detenere circa il 2,9% del gruppo nordamericano.
Nell’auto, Subaru ha comunicato che intende mettere sul mercato veicoli a guida autonoma entro, grossomodo, il 2025. Si tratta per adesso dei veicoli che possono passare alla guida senza conducente su strade senza interazioni con i pedoni, come le autostrade.
Frattanto, la produzione nipponica del settore è sensibilmente calata a causa della poca offerta sul mercato dei semiconduttori e della pandemia che in molti Paesi ha costretto alla chiusura di fabbriche. Soltanto ad agosto, la produzione totale delle aziende nipponiche del settore era stata di 930.000 veicoli. La produzione è poi passata a 1,7 milioni nell’attuale mese ma ad ottobre si prevedono consistenti tagli della produzione (già annunciati nel caso di Toyota ed Honda).
Nella distribuzione, sono diverse le aziende che, in prospettiva dell’entrata in vigore – il prossimo aprile – di una più stringente normativa sull’uso della plastica, stanno avviandosi a ridurne l’uso e la sua sostituzione con la carta. Tra le ultime innovazioni nel campo, un contenitore, sviluppato da Nippon Paper Industries ed utilizzato – al momento – da Nippon Suisan Kaisha, resistente all’acqua e dunque utile per il trasporto del pesce fresco.
In agricoltura, il Segretario Generale del Gabinetto ha annunciato, il 22 settembre, che gli Stati Uniti hanno rimosso tutte le restrizioni alle importazioni alimentari di prodotti provenienti dalle Prefetture più colpite dalla catastrofe del 2011. Le restrizioni rimangono in piedi in 14 nazioni: tra esse Cina e Corea del Sud.
Sempre in quest’ambito, lo scorso 24 settembre si è tenuta una manifestazione davanti alla sede del dicastero per chiedere una nuova politica sul riso. Alla manifestazione, indetta dalle associazioni di categoria, hanno partecipato diversi parlamentari dell’opposizione e tra essi la presidente del Partito Socialdemocratico Fukushima e quello del Partito Comunista Shii. Quest’anno il prezzo medio del riso pagato al produttore è stato di 9.000 yen per circa 60 kg di prodotto e cioè tra il 20 ed il 30% in meno rispetto allo scorso anno.
(con informazioni di oecd.org; fmprc.gov.cn; jcp.or.jp; cdp-japan.jp; mainichi.jp; asahi.com)
Immagine di Joe Jones (dettaglio) da flickr.com
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.