Proseguono nel Sol Levante le vaccinazioni: il 50% della popolazione aveva ricevuto due dosi al 12 settembre. “Se le vaccinazioni andranno avanti al ritmo attuale raggiungeremo il 60% entro fine mese” ha affermato il ministro responsabile della campagna Taro Kono.
Al fine di aumentare le inoculazioni tra gli stranieri, la città di Toyonaka (Osaka) ha deciso di fornire informazioni in 10 lingue ed ha finora aiutato circa 6.000 stranieri. Nella stessa Prefettura, intanto, il governatore Hirofumi Yoshimura ha disposto l’utilizzo dei letti messi a disposizione degli atleti e presenti al villaggio olimpico di Tokyo per le strutture che ospitano i pazienti Covid-19. I letti sono circa 800 e dovrebbero arrivare ad Osaka a fine mese.
Entro marzo 2022 dovrebbe debuttare, qualora la fase tre andasse bene, anche il vaccino sviluppato dalla nipponica Shionigi & Co. L’azienda con sede ad Osaka sta conducendo le proprie ricerca in cooperazione con l’Istituto Nazionale di Malattie Infettive ed ha dichiarato una capacità produttiva tale da soddisfare la fornitura di dosi per 60 milioni di cittadini giapponesi.
Intanto, dopo i casi che hanno riguardato 1.630.000 dosi del vaccino Moderna, anche in alcune fiale di Pfizer sono stati trovati elementi esterni. Molto basso il numero di casi: appena un centinaio ed in nessun caso inoculate.
Venerdì, il Ministero della Salute ha iniziato a discutere circa la possibilità di somministrare una terza dose di vaccino.
Per la somministrazione pediatrica del vaccino si è pronunciata in settimana la candidata alla presidenza del PLD Seiko Noda.
Per ciò che attiene alla diffusione dell’infezione, Tokyo ha registrato 1.067 casi domenica 12 settembre (7.200 casi a livello nazionale e ben 1.147 ad Osaka), 611 lunedì, 1.004 martedì, 1.052 mercoledì, 831 giovedì, 782 venerdì, 862 sabato. Al 17 settembre la capitale aveva registrato 371.425 casi da inizio emergenza e 2.761 deceduti. Alla stessa data gli ospedalizzati erano 2.684 dei quali 179 in gravi condizioni.
Ad inizio settimana a Otsu è stato individuato un focolaio all’interno del locale ospedale con almeno 5 lavoratori che hanno contratto il virus.
Mercoledì scorso, Shigeru Omi, capo del comitato tecnico per il contrasto al virus, ha messo in guardia circa un allentamento delle misure. “Anche se cresce il numero di vaccinati, ci sarà certamente un aumento dei casi qualora, improvvisamente, si togliessero le restrizioni” ha affermato Omi invitando quindi ad allentare le misure soltanto dopo la fine dello stato di emergenza.
Il giorno successivo, sentito in sede di Camera dei Consiglieri, Omi ha confermato che “per una serie combinata di fattori” (tra i quali il progresso nelle vaccinazioni ed i divieti alla somministrazione di alcolici la sera e le conseguenti minori occasioni di assembramento) i contagi stanno calando e che il picco della quinta ondata è alle spalle. Omi ha anche sottolineato la necessità di aumentare il numero di strutture temporanee ove ricoverare i positivi e nuovamente ribadito la necessità di non allentare le misure.
Contro la rimozione dello stato di emergenza in 9 Prefetture si è espresso anche Takaji Wakita, capo del tavolo tecnico del Ministero della Salute e presidente dell’Istituto Nazionale di Malattie Infettive. “Le istituzioni mediche continuano ad essere in una difficile situazione in molte aree” ha affermato l’esperto il quale ha sottolineato come, finché il tasso di occupazione dei posti letto Covid rimane sopra il 50%, non sia possibile allentare le misure di prevenzione.
Gli ultimi dati hanno intanto mostrato come la quinta ondata del virus (luglio-settembre) ha prodotto la quintuplicazione dei decessi tra coloro che hanno meno di 60 anni: il 20,6% del totale contro il 3,8% di febbraio.
Secondo quanto comunicato dall’Agenzia Nazionale di Polizia, nel solo mese di agosto le persone, testate positive al virus, che sono morte al di fuori del sistema ospedaliero, sono state 250: 218 sono decedute in casa o in una casa di riposo. A luglio si erano registrati 31 casi mentre il precedente record era quello di gennaio 2021 con 132 persone.
In settimana, inoltre, l’Associazione Giapponese degli Ospedali Psichiatrici ha dichiarato che 235 pazienti testati positivi al SARS-CoV-2, sono morti nelle strutture ove si trovavano ricoverati in seguito al rifiuto di accettazione negli ospedali.
Frattanto, secondo uno studio condotto da Kei Sato, virologo e docente presso l’Istituto di Scienze Mediche dell’Università di Tokyo, la variante “Mu” del SARS-CoV-2 è contagiosa sette volte più delle precedente e più resistente alla risposta anticorpale dell’organismo.
Nonostante ciò “la variante Mu non rende i vaccini inefficaci, né richiede nuove misure antivirus a livello individuale” ha affermato Sato, che ha però sottolineato come sia “fondamentale identificare quali tipi di varianti si stanno diffondendo. Ciò richiederà un’espansione della capacità di condurre analisi del genoma che possano fornire informazioni genetiche dettagliate sul virus”.
In politica interna, Fumio Kishida, uno dei principali candidati alla presidenza del PLD, ha presentato le proprie proposte di politica estera. Principale, e non nuova, idea è quella di cooperare con i cosiddetti “Paesi democratici” per contenere la Repubblica Popolare Cinese utilizzando tutte le armi di propaganda possibili: la condizione degli abitanti dello Xinjiang, la questione dell’autonomia di Hong Kong, Taiwan (a cui, secondo Kishida, occorre fornire aiuto militare se necessario), l’iniziativa infrastrutturale “Belt and Road” (che andrebbe contrastata).
Le parole di Kishida indicano la necessità per l’ex ministro di recuperare terreno su Sanae Takaichi, ex titolare degli Interni, la quale, la settimana prima, aveva cavalcato tutte le parole d’ordine di destra dei liberal-democratici in cerca del consenso delle correnti più reazionarie del partito.
Tra i punti principali del programma di Taro Kono vi sono invece il potenziamento del 5G e le energie rinnovabili.
Nessuno dei candidati ha, fino ad ora, sentito la necessità di riaprire il capitolo degli scandali che hanno coinvolto Shinzo Abe. Soltanto Seiko Noda, in apertura della propria campagna, ha manifestato la necessità di una nuova inchiesta che chiarisca gli aspetti oscuri delle vicende che hanno visto protagonista Abe: “al fine di prevenire che tali cose succedano di nuovo è necessaria un’altra indagine” ha affermato Noda.
Secondo un sondaggio, tra gli iscritti al PLD Taro Kono avrebbe la preferenza del 42% degli intervistati, Kishida il 19% mentre Takaichi il 12%. A fianco di Kono, il quale lunedì è andato a trovare Shigeru Ishiba per convincerlo a non candidarsi e a far convergere i voti della sua corrente su di lui, si è schierato il ministro dell’Ambiente Koizumi mentre la corrente più forte, quella di Hosoda, la quale conta 96 parlamentari e tra essi lo stesso Abe, ha lasciato libertà di scelta tra Kishida e Takaichi. Libertà di scelta è stata lasciata anche dalla corrente di Nobuteru Ishihara (la quale conta su 10 parlamentari), da quella che fa capo ad Aso (53 parlamentari. Alla corrente di Aso appartiene Taro Kono il quale non soltanto non è appoggiato dalla corrente ma pare che abbia contro il vicepremier), dalla corrente di Nikai (47) mentre non si è ancora espressa quella capeggiata da Takeshita (52 tra deputati e senatori).
Il 15 settembre Ishiba ha convocato una conferenza stampa per dichiarare la propria indisponibilità a candidarsi ed il contestuale appoggio a Kono.
Il giorno successivo è invece entrata in corsa Seiko Noda, deputata dal 1993 e per un anno, tra il 2017 ed il 2018, ministra gli Interni e Comunicazioni. Noda, pur non appartenendo a nessuna corrente, è riuscita ad avere le 20 firme necessarie per candidarsi.
Per ciò che attiene agli scandali che coinvolgono la maggioranza, è emerso che nel cosiddetto “file Akagi” – della cui esistenza il Ministero delle Finanze ha dato notizia il 22 giugno dopo un richiesta di accesso agli atti della vedova del funzionario – sono presenti copie di 40 email scambiate tra l’Ufficio delle Finanze del Kinki ed il Ministero, nelle quali emerge il processo che ha portato a falsificare dei documenti per ostacolare i parlamentari dell’opposizione che cercavano di fare luce su come Moritomo Gakuen (un’associazione politicamente prossima al premier) fosse riuscita a comprare, ad un prezzo ridicolmente basso, un terreno demaniale. Toshio Akagi, il funzionario che si era reso responsabile della falsificazione, si è suicidato nel marzo 2018 accusando i propri diretti superiori – ed in primo luogo Nobuhisa Sagawa, all’epoca dei fatti direttore dell’Ufficio Finanziario del dicastero – di averlo forzato.
Il ministro per la Digitalizzazione, Takuya Hirai, ha invece smentito, lo scorso 17 settembre, che all’interno del dicastero vi sia qualcosa da nascondere. Negli scorsi giorni, infatti, era emerso che diverse riunioni, delle quali per legge andava tenuta nota, non sono state registrate e che l’impiegato incaricato aveva utilizzato il registratore per scopi privati rifiutando, per tale motivo, di consegnare i file.
Venerdì notte è intanto deceduto, all’età di 74 anni, Wataru Takeshita. Fratello di Noboru (premier tra l’87 e l’89), era deputato dal 2000. Tra gli altri incarichi, è stato viceministro delle Finanze tra il 2008 ed il 2009 e ministro per la Ricostruzione tra il 2014 ed il 2015.
Nell’opposizione, il numero uno del Partito Costituzionale Democratico Yukio Edano ha affermato che se la coalizione progressista vincerà le elezioni sarà approvata una legge che consentirà alle mogli di mantenere il proprio cognome a fianco di quello del marito ed un altra volta a consentire il matrimonio egualitario. Attualmente le donne coniugate prendono infatti il cognome del marito perdendo il proprio.
La proposta ha trovato dall’accordo, nella maggioranza, Fumio Kishida e Taro Kono (quest’ultimo si è espresso a favore anche del matrimonio tra persone dello stesso sesso).
Martedì scorso, intanto, rispondendo al presidente del Partito Comunista Kazuo Shii (il quale aveva dichiarato che il Partito non utilizzerà più l’espressione che prevede una risposta violenta “sulla base delle azioni dell’avversario”), il portavoce del Governo Kato ha dichiarato che la posizione dell’Esecutivo rispetto alla teoria politica del PCG non muta.
“Abbiamo compreso che la politica del PCG di rivoluzione violenta, che è alla base della teoria del partito, non è stata rimossa” ha affermato Kato.
Shii ha risposto che il Governo “aggiunge falsità a falsità”. La decisione di non menzionare più la formula è stata annunciata da Shii lo scorso 8 settembre al fine di non fornire agli avversari argomenti di propaganda.
A Hiroshima, nel corso dei lavori per la realizzazione di uno stadio, sono state individuate le rovine di un sito dell’esercito cancellato dal bombardamento atomico del sei agosto 1945. Le rovine, circa 23 metri quadri di pietre di fondazione, sono state fotografate e saranno rimosse, insieme a resti di costruzioni del periodo Edo, e collocate in altro sito.
In ambito demografico, il numero di ultracentenari ha raggiunto, a metà mese, la cifra record di 86.510 con gli uomini che, per la prima volta, hanno superato quota 10.000 (le ultracentenarie rappresentano comunque oltre l’88% del totale). Il dato supera di 6.060 quello dello scorso anno e rappresenta il cinquantunesimo anno di fila di crescita.
Sul nucleare, il reattore numero 2 della centrale di Matsue (di proprietà della Chugoku Electric Power) ha ottenuto, lo scorso 15 settembre, il via libera alla riattivazione da parte dall’Agenzia Regolatrice in quanto è stato ristrutturato per venire incontro alle norme di sicurezza introdotte nel 2012. Si tratta del diciassettesimo reattore che rispetta i nuovi regolamenti. Tra le azioni messe in campo dalla società proprietaria vi è stata la costruzione di un muro alto 15 metri e che dovrebbe proteggere la struttura dagli tsunami nonché misure atte prevenire il deposito di ceneri nel caso di eruzione del vicino vulcano Sanbe. Entro un raggio di 30 chilometri dalla centrale vivono 460.000 persone.
A Fukushima potrebbe invece subire ritardi il piano di smantellamento dell’ex centrale dopo che livelli letali di radiazioni sono stati rilevati su una copertura del secondo reattore. Il coperchio di cemento, secondo quanto reso noto dall’Agenzia Regolatrice, aveva radiazioni pari a 1,2 sievert all’ora.
In settimana, funzionari della centrale hanno riconosciuto di non aver indagato sui difetti dei filtri di scarico necessari a prevenire inquinamento radioattivo.
“Al centro di questo problema c’è l’atteggiamento della TEPCO” ha detto Nobuhiko Ban, funzionario dell’Agenzia Regolatrice.
Funzionari dell’azienda hanno affermato che 24 filtri su 25 collegati all’attrezzatura per il trattamento dell’acqua (con il cosiddetto Advanced Liquid Processing System) sono stati trovati danneggiati lo scorso mese scorso, dopo che è scattato un allarme durante la movimentazione di fanghi radioattivi. L’operazione è ripresa dopo una sospensione e la sostituzione dei filtri. Danni simili erano stati individuati due anni fa ma l’azienda non condusse alcuna ricerca delle cause.
In campo meteorologico, l’Agenzia competente ha emesso una serie di allarmi per forti piogge per il 17 e il 18 settembre che hanno portato alla sospensione della circolazione su diverse linee di treni a levitazione magnetica.
Sul lavoro, il 16 settembre scorso l’Alta Corte di Nagoya ha riconosciuto che il suicidio di un impiegato della Toyota è stato causato da superlavoro e da prevaricazioni sul posto di lavoro. L’uomo si tolse la vita nel 2010 e la causa è stata portata avanti dalla vedova dopo che l’Ispettorato del Lavoro aveva negato che il sudicio fosse lavoro-correlato. In primo grado la Corte Distrettuale del capoluogo della Prefettura di Aichi aveva dato torto alla donna.
In politica estera, ad inizio settimana sono giunti nel Sol Levante i primi profughi afghani (quattro persone domenica e dieci martedì) da quando i talebani hanno preso la capitale Kabul e con essa quasi tutto il Paese. Il segretario generale del Gabinetto Kato ha inoltre comunicato che cittadini afghani che in passato hanno studiato in Giappone potranno ricevere visti d’ingresso nell’Arcipelago ed un contributo per il pagamento del biglietto aereo qualora però abbiano qualcuno, residente in Giappone, che faccia loro da garante.
Lunedì, intanto, il Ministero degli Esteri ha emesso un allarme e chiesto ai propri cittadini che si trovano in Indonesia, Tailandia, Singapore, Filippine, Myanmar e Malesia, di evitare luoghi affollati e luoghi di culto perché potrebbero avvenire attentati terroristici.
Il dicastero guidato da Motegi ha annunciato in settimana che donerà 1.300.000 dosi del vaccino AstraZeneca a Taiwan (500.000 dosi che portano il totale delle dosi cedute al Paese a 3,9 milioni), Vietnam (altre 400.000), Tailandia (300.000) e Brunei (100.000).
Per fare il punto della situazione nordcoreana dopo il test di un missile balistico da parte della RPDC, lo scorso martedì hanno avuto un colloquio Noh Kyu-duk, Rappresentante Speciale per la Pace e la Sicurezza nella Penisola Coreana della RdC; Kim Sung, Rappresentante Speciale per la Corea del Nord degli Usa e Takehiro Funakoshi, Direttore Generale dell’Ufficio per gli Affari Asiatici ed Oceanici del Ministero degli Esteri di Tokyo.
L’incontro “mira ad avere tangibili progressi nella crescita della sicurezza degli Stati Uniti e dei suoi alleati” ha affermato Kim.
“Lo sviluppo di questo sistema d’arma, il quale è stato fortemente promosso come un’opera cruciale sotto la speciale attenzione del Comitato Centrale del Partito, ha il significato strategico di possedere un altro efficace mezzo di deterrenza per garantire in modo più affidabile la sicurezza del nostro stato e contenere fortemente le manovre militari di le forze ostili contro la RPDC” si legge nel comunicato emesso dall’agenzia di stampa nordcoreana KCNA. Secondo quanto reso noto dalla RPDC il missile testato ha una gittata di 1.500 chilometri.
Il 16 settembre è stato confermato che il missile è entrato nella Zona Economica Esclusiva di Tokyo.
Di Corea del Nord si è discusso anche nell’incontro, avvenuto in videoconferenza mercoledì, tra Suga e il presidente vietnamita Nguyen Xuan Phuc. I due capi di governo hanno riaffermato la cooperazione nell’affrontare la questione. Subito dopo Suga ha anche sentito il premier australiano Scott per discutere del medesimo tema.
Proprio per ciò che attiene ai rapporti con il Vietnam, il 12 settembre il Giappone e la nazione asiatica hanno siglato un accordo che faciliterà le esportazioni di materiale bellico nipponico nel Paese dell’Asia del Sud-Est. L’accordo è stato siglato a Hanoi dal ministro giapponese Kishi e dall’omologo vietnamita Phan Van Giang. La mossa, oltre a rafforzare i legami in funzione anti-cinese (Vietnam e Cina hanno infatti diverse rivendicazioni territoriali che riguardano alcune isole) mira a fare concorrenza alla Russia, ad oggi uno dei principali fornitori di materiale alle forza armate vietnamite.
Kishi ha incontrato anche Nguyen Xuan Phuc il quale ha chiesto che il Giappone continui a fornire vaccini al proprio Paese (il Giappone ha già consegnato tre milioni di dosi del vaccino AstraZeneca), ha lodato la cooperazione tra le due nazioni quale garanzia di pace nella regione nonché l’impegno nipponico per la difesa della libertà di navigazione e sorvolo nel Mar Cinese Orientale e la sua politica volta a dirimere le controversie con misure pacifiche sulla base del rispetto del diritto internazionale ed in particolare della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare del 1982 e della Dichiarazione sulla condotta delle parti nel Mar Cinese Orientale.
Lo stesso giorno il Ministero guidato da Kishi ha reso noto che un sottomarino cinese (accompagnato da un cacciatorpediniere) è stato individuato al largo dell’isola di Amamioshima in acque internazionali.
Mercoledì, per la prima volta da trent’anni a questa parte, le Forze di Autodifesa terrestri hanno iniziato delle manovre nazionali volte a testare le capacità logistiche e la tenuta dei sistemi di comunicazione. Le esercitazioni si protrarranno fino alla fine di novembre e coinvolgeranno 100.000 militari, 20.000 veicoli e 120 aerei.
A Okinawa, il ministero guidato da Kishi ha promesso che raccoglierà l’acqua scaricata dalla base statunitense di Futenma e che si farà carico dei costi di purificazione (92 milioni di yen). La mossa è successiva allo scarico, operato dalle forze USA, di acqua contaminata nel sistema fognario pubblico: azione che ha suscitato le proteste della Prefettura e del dicastero dell’Ambiente.
Le acque, ben 64.000 litri immessi nelle fogne il 26 agosto (mentre altri 360.000 risultano stoccati all’interno della base), erano contaminate da acido perfluoroottansolfonico (un cancerogeno) e derivavano da dispositivi antincendio. La decisione delle autorità nordamericane è stata motivata dagli alti costi connessi ad uno smaltimento corretto.
In economia, nel periodo luglio-settembre si è assistito, secondo quanto comunicato dal Governo, ad un miglioramento dell’indice che misura la fiducia delle grandi aziende. Negli ultimi tre trimestri è la prima volta che tale dato, raccolto tra le aziende che capitalizzano più di un miliardo di yen, ha registrato un segno positivo (3,3 mentre nel periodo aprile-giugno si era avuto un -4,7). A crescere di più è stata la fiducia del settore manifatturiero: +7.
Il Ministero dell’Economia ha intanto annunciato che il padiglione dell’Esposizione di Dubai (che sarà aperta dal prossimo primo ottobre fino a marzo 2022) sarà visitabile da remoto.
Per quanto concerne le prospettive economiche, il rapporto governativo di settembre ha ribassato le stime di crescita affermando che la ripresa si è “indebolita” a causa di un rallentamento dei consumi e della produzione industriale.
Ad agosto le esportazioni hanno comunque segnato un +26,2% (6.610 miliardi di yen) rispetto allo stesso mese del 2020. Il segno più è rimasto nell’auto anche se del 4% appena (il mese precedente si era avuta una crescita del 43,5%). Cresciute anche le importazioni: +44,7% (7.240 miliardi).
Nei consumi, le cinque maggiori aziende che importano grano attraverso il Governo, registreranno per il periodo ottobre-marzo aumenti medi del 19%. Si tratta dell’aumento più consistente dal 2008 ed esso è dovuto in larga misura ad una ripresa della domanda cinese che si è saldata con i cattivi raccolti in America settentrionale. Il consumatore subirà un aumento medio del prezzo del pane pari a 2,3 yen, dei noodles udon per 1,4 yen e della farina di 14,1 yen.
Per concerne i risparmi, a fine giugno il patrimonio nelle famiglie nipponiche è stato pari a 18.000 miliardi di dollari: il 6,3% in più rispetto allo scorso anno. I depositi in contanti sono cresciuti del 4%, i risparmi in titoli del 30%, i prestiti dello 0,4%. Tra le imprese non finanziarie, i depositi sono cresciuti del 4,6%.
Sul debito pubblico, la partecipazione della Banca centrale è cresciuta del 3,7% per una percentuale pari al 44,1% mentre il debito posseduto da investitori stranieri è aumentato del 7,9% (raggiungendo il 13,2%).
Sul tema agricolo, Takaaki Tamura del PCG ha sottolineato come il Governo debba fare di più per arrestare il cambiamento climatico e investire maggiormente sulla produzione endogena di alimenti. Nel 2020 il tasso di autosufficienza alimentare del Sol Levante è stato del 37,17%.
Terminate le Olimpiadi rimangono le domande inerenti i costi. Nel 2013, quando Tokyo si assicurò i Giochi, i costi stimati dalla Prefettura furono pari a 734 miliardi di yen col tempo raddoppiati fino a 1.644 miliardi. Secondo gli ultimi conteggi la Prefettura ha speso 717 miliardi, il Governo 221 ed il comitato organizzatore 706. Il 57% dei costi (938 miliardi) saranno a carico dall’erario.
Nel commercio internazionale, il ministro nipponico all’Economia, Commercio e Industria Hiroshi Kajiyama ed i colleghi dei Paesi ASEAN (nonché quelli di Cina, Australia, India, Russia, Corea del Sud e Stati Uniti) hanno tenuto un incontro in videoconferenza per fare il punto sulla ripresa dell’economia del blocco e per mettere a punto strategie che evitino il blocco delle catene di approvvigionamento. Nel 2020 il commercio Giappone-ASEAN ha mosso capitali pari a 204 miliardi di dollari (il 9,7% in meno rispetto al 2019) mentre gli investimenti giapponesi nel Paesi dell’area sono calati del 64,4% (8,5 miliardi).
In settimana, il ministro del Commercio cinese Wang Wentao ha dichiarato che il proprio Paese ha fatto richiesta di adesione al CPTPP, l’accordo di libero commercio per l’area del Pacifico.
“Dobbiamo valutare a fondo se la Cina è pronta a soddisfare gli alti standard normativi” ha commentato da Tokyo Katsunobu Kato lasciando intendere che il Sol Levante è tutt’altro che contento della mossa cinese.
“Mi chiedo semplicemente se la Cina sia davvero in una condizione nella quale può aderire” ha affermato il vicepremier Aso in riferimento al quadro giuridico cinese che assegna alle aziende statali particolari condizioni di preminenza sul settore privato.
Nelle telecomunicazioni, KDDI ha comunicato che coopererà con la statunitense Space Exploration Technologies per potenziare l’accesso a internet nelle aree remote. Il progetto prevede la realizzazione di 1.200 ripetitori che dialogheranno con i satelliti (posizionati in orbita a circa 550 chilometri dalla terra) dell’azienda di Musk.
Rimanendo in ambito spaziale, l’Università di Kyoto e la società Sumitomo Forestry hanno comunicato di aver messo a punto un gruppo di lavoro che progetterà satelliti in legno. A partire da dicembre saranno effettuati i primi test all’interno della Stazione Spaziale Internazionale.
Nell’elettronica, il numero uno di SoftBank Masayoshi Son ha affermato che i robot daranno un enorme contributo alla competitività del Giappone. Intervenendo da remoto alla conferenza mondiale 2021 della società, Son ha sostenuto che il Vision Fund (un fondo di investimento condiviso con i sauditi) ha azioni in 18 società che si occupano di intelligenza artificiale e che in futuro “robot intelligenti rimpiazzeranno non soltanto i lavoratori del manifatturiero e dell’industria ma l’intera popolazione attiva”.
Nonostante gli annunci, a giugno SoftBank ha venduto l’80% delle azioni possedute in Boston Dynamics (società produttrice di un robot a forma di cane) mentre entro il 2023 il noto robot “Pepper” sviluppato dall’azienda nipponica non sarà più prodotto.
Nei trasporti, l’Australian Competition and Consumer Commission ha bocciato, in quanto anti-concorrenziale, l’accordo tra Quantas e Japan Airlines che prevedeva il coordinamento dei voli tra le due nazioni. Al 2019 le due aziende gestivano l’85% dei voli tra i due Paesi. La decisione è stata commentata con amarezza dai dirigenti della società australiana.
Sempre in Australia, ma in un settore completamente diverso, hanno iniziato ad operare quattro aziende nipponiche: Kawasaki Heavy Industries, Iwatani, Marubeni e Kansai Electric Power. Le quattro società realizzeranno uno studio di fattibilità per la produzione e la distribuzione (fino al porto di Gladstone) dell’idrogeno liquido nella regione del Queensland. Il progetto prevede la produzione di 100 tonnellate al giorno di idrogeno entro il 2026 e di 800 per il 2031.
Nel turismo, JTB, una delle maggiori agenzie viaggi dell’Arcipelago, ha comunicato, lo scorso martedì, la vendita della propria sede centrale a Tokyo e di un edificio ad Osaka allo scopo di racimolare fondi. L’azienda, la quale nell’ultimo anno fiscale ha registrato perdite record (oltre 105 miliardi di yen), prevede di licenziare 7.200 dipendenti e di chiudere 115 agenzie (il 25%).
Ad agosto, il numero di visitatori stranieri che si è recato nell’Arcipelago è stato pari a 25.900 persone: il 99% in meno rispetto al 2019 ma tre volte il dato del 2020 (8.658 persone).
Nell’auto, stando ad un rapporto dell’azienda di ricerca Fuji Keizai, da qui al 2035 la domanda di auto elettriche crescerà di 11 volte superando le 24 milioni di vetture annue.
In campo alimentare, Ise Foods ha annunciato l’apertura di un centro per la produzione di uova a Singapore. Il costo totale dell’operazione sarà di oltre 74 milioni di dollari e si colloca nell’ambito della strategia promossa dall’Agenzia per l’Alimentazione della città-Stato che punta a portare a soddisfare almeno il 50% della domanda interna di uova con produzioni nazionali. Singapore attualmente produce il 10% del cibo consumato ed intende giungere al 30% per il 2030.
(con informazioni di vietnamplus.vn; kcna.kp; jcp.or.jp; cdp-japan.jp; mainichi.jp; asahi.com)
Immagine di L.Tak (dettaglio) da Wikimedia Commons
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