Anche la settimana appena conclusasi si è caratterizzata per un prosieguo dell’emergenza sanitaria connessa alla diffusione del SARS-CoV-2. Almeno 25 Prefetture hanno aperto strutture para-ospedaliere per il trattamento dei pazienti con sintomi lievi mentre circa 130.000 persone stanno uscendo dallo stato di positività nelle loro abitazioni.
La Prefettura Metropolitana di Tokyo ha iniziato a registrare una tendenza in discesa: 1.853 casi domenica 5 settembre, 968 lunedì, 1.629 martedì, 1.834 mercoledì (2.012 i casi ad Osaka il cui Governatore ha comunicato anche il primo decesso nella Prefettura di un giovane sotto i 20 anni di età), 1.675 giovedì, 1.242 venerdì, 1.273 sabato. Al 10 settembre la capitale aveva accumulato un totale di 365.216 contagi, 2.268 deceduti mentre, sempre alla stessa data, gli ospedalizzati erano 3.754 di cui 243 in gravi condizioni.
Giovedì è stato intanto decisa – sulla base del tasso di occupazione dei posti letto Covid nelle strutture sanitarie – l’estensione fino al 30 settembre dello stato di emergenza per 19 delle 21 Prefetture (tra esse Tokyo, Osaka, Hokkaido, Fukuoka, Aichi) nelle quali le misure sarebbero scadute il 12. Sono passate dallo stato di emergenza a quello di quasi emergenza soltanto Miyagi e Okayama. L’8 settembre il comitato tecnico-scientifico nipponico aveva consigliato come misure per rimuovere lo stato di emergenza un tasso di occupazione dei posti letto Covid inferiore al 50%.
“Dobbiamo prepararci a nuove ondate di infezione ma, allo stesso tempo, andare avanti con le attività sociali ed economiche vivendo col virus” ha affermato Suga.
Sabato, i Governatori della Prefetture, incontratisi in videoconferenza, hanno manifestato la propria preoccupazione circa le voci secondo le quali il governo starebbe pensando di allentare le contromisure previste dallo stato di emergenza depotenziandolo di fatto. In particolare i rappresentanti degli enti locali hanno espresso perplessità per la possibilità che da novembre saltino le restrizioni al movimento da una Prefettura all’altra.
In campo vaccinale, il ministro della Salute Tamura ha annunciato che il Sol Levante riceverà, a partire dal 2022, 150 milioni di dosi del vaccino sviluppato dalla statunitense Novavax e distribuito dalla nipponica Takeda. Le dosi saranno prodotte dal socio nipponico nella Prefettura di Yamaguchi. Sempre in previsione della necessità di una terza dose, il governo giapponese ha sottoscritto un accordo per 50 milioni di dosi con Moderna e sta discutendo circa la fornitura di 120 milioni di dosi con Pfizer.
Nel municipio di Minato a Tokyo, l’amministrazione locale, ha intanto annunciato l’apertura di un centro vaccinale nelle ore notturne di venerdì.
Nella settimana appena conclusa avevano completato la vaccinazione circa 62 milioni di persone (il 49% della popolazione).
Il 6 settembre Keidanren ha chiesto al Governo di abolire la quarantena di 14 giorni per coloro che provengono dall’estero se hanno completato nel loro Paese la vaccinazione.
Frattanto, stando ad una bozza di piano elaborata dal Governo, il Giappone potrebbe presto consentire l’accesso ad attività economiche quali i ristoranti mediante il passaporto vaccinale.
Tamura è stato inoltre reduce dal G20 dei ministri della Salute conclusosi lunedì scorso. Il vertice, coordinato dal ministro italiano Roberto Speranza, ha partorito una dichiarazione finale nella quale si è ribadito il ruolo di COVAX e la necessità, quindi, che tutti i Paesi abbiano accesso al vaccino.
In ambito criminale, l’Agenzia Nazionale di Polizia ha reso noto che sono triplicati, tra gennaio e giugno di quest’anno, i casi di attacchi ransomware: 61 contro i 21 del periodo luglio-dicembre 2020. In 57 casi si è trattato di aziende od istituzioni pubbliche.
In politica interna, un sondaggio realizzato dall’agenzia di stampa Kyodo (1.071 i rispondenti) ha mostrato come il ministro per le Riforme Amministrative ed attuale responsabile della campagna vaccinale Taro Kono sia il più popolare come possibile numero del PLD con il 31,9%. Seguono Shigeru Ishiba (26,6%) e Fumio Kishida (18,8%). Tanto Kono quanto Ishiba non risultavano candidati al momento della realizzazione del sondaggio.
In settimana Kishida ha registrato l’appoggio di Akira Amari, attualmente responsabile della commissione interna al PLD per le politiche fiscali ed ex ministro alla Rivitalizzazione Economica ed alle Politiche Economiche e Fiscali. Nel tentativo di prendere i voti degli orfani di Shinzo Abe, Kishida ha dichiarato che non vi è necessità di riaprire le investigazioni sull’ex premier riguardo allo scandalo di Moritomo Gakuen.
L’ex ministra Sanae Takaichi, candidata certa alle elezioni interne del 29 settembre, ha invece dichiarato di fare propri tutti i cavalli di battaglia della destra del partito: la visita al tempio Yasukuni (luogo dove si celebrano i caduti per l’Imperatore), la modifica della Costituzione nonché l’aumento delle capacità belliche del Paese ed il rilancio della cosiddetta “abenomics”. Takaichi ha ottenuto l’appoggio dell’ex premier Abe e di diversi parlamentari vicini al premier ed appartenenti alla corrente di Hosoda.
Venerdì, dopo giorni di voci, Taro Kono ha annunciato la propria candidatura al congresso. Kono è figlio di Yohei (deputato e Segretario Generale del Gabinetto nei primi anni ’90 e conosciuto per la dichiarazione nella quale il Giappone ammetteva il fenomeno delle “comfort women”), si è laureato negli Stati Uniti ed ha poi lavorato nel colosso elettronico Fuji Xerox. Deputato dal 1996, è stato Presidente della Commissione Nazionale di Pubblica Sicurezza (tra il 2015 ed il 2016), ministro degli Esteri (tra il 2017 ed il 2019 quando venne rimpiazzato da Motegi) e della Difesa (tra il 2019 ed il 2020). Attualmente è ministro alle Riforme Amministrative nonché delegato del Governo per la campagna vaccinale.
Nella sua prima dichiarazione dopo l’annuncio della candidatura Kono ha dichiarato la propria contrarietà alla costruzione di nuove centrali nucleari ma di essere favorevole alla riattivazione di quelle esistenti attualmente bloccate perché non rispondono ai nuovi criteri di sicurezza approvati nel 2012. “Crediamo che, sulla base della scienza e della tecnologia attuale, il Giappone abbia bisogno di energia nucleare” ha commentato Kazuhiro Ikebe, presidente della Federazione delle Aziende Elettriche.
Il 6 settembre, intanto, i parlamentari del Partito Comunista, di quello Costituzionale Democratico, del Partito Democratico per il Popolo hanno chiesto, per l’ennesima volta, alla maggioranza di decidersi a convocare, sulla base dell’articolo 53 della Costituzione, una sessione straordinaria dei lavori della Dieta.
“Dovremmo tenere aperta la Dieta almeno fino alla fine del nostro mandato per rispondere a coloro che sono nei guai a causa del virus” ha affermato Jun Azumi del PCD.
L’8 settembre, in previsione delle prossime elezioni politiche, i rappresentanti del Partito Costituzionale Democratico, del Partito Comunista, di quello Socialdemocratico e di Reiwa Shinsengumi nonché il gruppo associativo “Alleanza civica per la pace e il costituzionalismo” hanno sottoscritto un programma comune.
Il giorno precedente Yukio Edano, nel corso di una conferenza stampa, aveva ribadito i cardini della politica del proprio partito per l’autunno: la richiesta di un bilancio suppletivo per meglio affrontare la crisi sanitaria nonché la riapertura in sede parlamentare delle inchieste sui principali scandali che da anni scuotono la figura di Abe ed il PLD. Venerdì il PCD ha presentato una serie di misure volte ad attenuare gli effetti della pandemia: tra esse vi è un nuovo contributo economico da 100.000 yen per le famiglie a basso reddito, un aumento dei test PCR specialmente nelle scuole ed un rapido completamento della vaccinazione per gli insegnanti.
Un appello a un cambio di Governo e un appoggio esplicito all’attuale opposizione è giunto, lo scorso cinque settembre, dalla Federazione Nazionale delle Associazioni di Commercio e Industria (la Zenshoren). Da quando l’associazione di categoria esiste (cioè da 70 anni) si tratta della prima volta che essa chiede espressamente un cambio di Governo.
Per ciò che attiene agli scandali nella maggioranza, martedì scorso Tsukasa Akimoto, deputato eletto nelle fila del PLD, è stato condannato a quattro anni di carcere ed a pagare una sanzione da 7,6 milioni di yen. La Corte Distrettuale di Tokyo ha riconosciuto Akimoto colpevole di aver ricevuto denaro ed altre utilità (tra cui una vacanza) da un’azienda cinese interessata ad operare nel gioco d’azzardo in Giappone. Il politico conservatore è stato anche riconosciuto colpevole di un tentativo di corruzione indirizzato a due ex consulenti della società cinese affinché testimoniassero il falso.
Akimoto è stato, da deputato, un grande sostenitore della legge che consente l’apertura di alberghi con casinò nell’Arcipelago. Il deputato si è proclamato innocente ed asserito vi sia stata una congiura ai suoi danni da parte della Procura.
A Yokohama, il neosindaco Takeharu Yamanaka, rispettando quanto promesso in campagna elettorale ha ufficialmente ritirato il comune dalla valutazione dei progetti inerenti la realizzazione di un “resort integrato” e cioè di un albergo con annesso casinò.
“Molti cittadini hanno ripetutamente protestato contro l’invito alle domande per realizzare i casinò. Risponderò con fermezza a questi cittadini e dichiaro che non riceveremo più proposte. L’Ufficio per la promozione dei casinò verrà abolito il primo ottobre” ha affermato, intervenendo in consiglio comunale, Yamanaka.
Sul nucleare, un gruppo di lavoro dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica è giunto, lunedì scorso, nel Sol Levante per iniziare ad esaminare i piani previsti da TEPCO e dal governo nipponico per il rilascio in mare delle acque contaminate attualmente stoccate all’interno dell’ex impianto di Fukushima e che si prevede operativo per il 2023.
“L’Agenzia supporta il Giappone nel compito di assicurare che tutta l’operazione di scarico delle acque che si effettuerà nei prossimi decenni sia condotta in una maniera che sia aderente con gli standard internazionali di sicurezza. Durante questa settimana il gruppo discuterà le tempistiche per i nostri controlli, in particolare sul sito, al fine di garantire che lo scarico sia effettuato in modo sicuro e trasparente” ha affermato il Direttore Generale dell’AIEA Mariano Grossi.
Venerdì l’Agenzia ha comunicato che invierà una squadra di esperti in dicembre per studiare la fattibilità del progetto di TEPCO che prevede la realizzazione di tubazioni lunghe un chilometro entro le quali scorrerà l’acqua da rilasciare. Il gruppo di lavoro sarà composto da esperti di 11 nazioni tra le quali Cina e Repubblica di Corea.
Nell’immigrazione, i familiari di Wishma Sandamali, la donna di 33 anni morta in circostanze non ancora chiarite in un centro di espulsione per migranti a Nagoya, venerdì scorso, hanno nuovamente chiesto che si faccia piena luce sulla vicenda e che siano resi noti (senza omissis) tutti i documenti inerenti il caso.
Sulla vicenda si era speso, alcuni giorni prima, anche il leader dell’opposizione Edano.
In politica estera, il portavoce dell’Esecutivo Kato ha reso noto che il Sol Levante ha protestato ufficialmente con la Germania per la decisione del comune di Berlino di lasciare per un altro anno, in una zona centrale della città, una statua che ricorda il fenomeno della schiavitù sessuale fatta patire dall’esercito coloniale nipponico a migliaia di donne coreane e cinesi. La statua è stata inaugurata lo scorso settembre ed a promuovere il ricordo è stata un’associazione formata da sudcoreani.
Rimanendo in tale ambito, la Corte Distrettuale di Seul Centrale, lo scorso mercoledì, ha deliberato come non ammissibile una causa intentata a Nippon Steel da parte di alcuni familiari di ex forzati di guerra. La motivazione del diniego risiede nella scadenza dei termini per poter avviare una causa civile. La medesima Corte, con la stessa motivazione, aveva ritenuto non ammissibile una causa similare ai danni di Mitsubishi Materials.
Nei rapporti con la Russia, il ministro Motegi ha espresso disappunto per la decisione del Cremlino di creare condizioni favorevoli agli investimenti esteri nelle Curili meridionali senza che sia messa in discussione la sovranità delle stesse. Il Giappone ha mostrato interesse agli investimenti ma ha chiesto che ad aziende e persone fisiche che intendano lavorare nelle isole sia assicurato un quadro giuridico differente da quello russo: una richiesta irricevibile per Mosca e, per altro, alquanto confusa sul piano del diritto internazionale.
Nella difesa, il ministro Nobuo Kishi è salito a bordo, lo scorso lunedì, della portaerei britannica Queen Elizabeth giunta alla base di Yokosuka al fine di mantenere alta la tensione con la Cina.
Il prossimo 24 settembre, nella capitale degli Stati Uniti Washington, si terrà invece un vertice del formato Quad (Giappone, Stati Uniti, India e Australia). L’incontro, al quale dovrebbero partecipare i quattro capi di governo, avrà in agenda il contenimento della Cina e la situazione in Afghanistan.
Frattanto, Masaaki Okawara e Junji Shimada, due dirigenti di un’azienda nipponica arrestati – nel 2020 – con l’accusa di aver venduto all’estero macchinari per la produzione di armi biologiche, hanno fatto causa, insieme ai familiari di un altro dirigente nel frattempo deceduto, allo Stato ritenendo che tanto l’arresto quanto l’operato della Procura non sia stato legale. I tre dirigenti vennero arrestati a marzo e maggio e rilasciati il 30 luglio senza che si giungesse ad un processo.
A Okinawa, il 10 settembre la municipalità di Ginowan, città ove ha sede una base militare USA, ha comunicato di aver trovato 670 nanogrammi per litro di inquinanti PFOS (acido perfluoroottanosolfonico, bioaccumulabile e tossico) contro i 50 fissati per legge. Il 26 agosto, le forze armate statunitensi avevano comunicato di aver iniziato il rilascio di acque contaminate da questi inquinanti, assicurando però che sarebbero rimasti entro i limiti di legge (per la precisione avevano dichiarato che le acque avrebbero avuto 2,7 nanogrammi per litro).
Lo stesso giorno l’assemblea prefettizia ha approvato una mozione di protesta contro il rilascio di queste acque senza alcuna autorizzazione (persino il Ministero dell’Ambiente lo ha saputo a fatto avvenuto) e contro i voli dei mezzi Osprey dopo che il 12 agosto, per l’ennesima volta, uno di questi mezzi ha perso dei pezzi mentre era in volo: fortunatamente senza provocare feriti.
In economia, il PIL di aprile-giugno è cresciuto d1ll’1,9% annualizzato contro l’1,3 delle previsioni. A trainare il dato sono stati gli investimenti realizzati dalle aziende ed in particolare quelli nella digitalizzazione. Il PIL reale, al netto dell’inflazione, è cresciuto nel trimestre dello 0,5% rispetto al periodo precedente. Cresciuti dello 0,9 (contro lo 0,8 stimato in precedenza) i consumi privati. Le esportazioni sono cresciute del 2,8% mentre le importazioni del 5% (entrambi i dati segnano un -0,1 rispetto alla previsione). Salita, in gran parte a causa delle spese sanitarie, la spesa pubblica: +1,3% (gli investimenti pubblici sono diminuiti dell’1,5 contro l’1,7 stimato in precedenza).
Rimanendo in campo macroecnomico, il Sol Levante ha registrato a luglio un avanzo delle partite correnti pari a 1.910 miliardi di yen (+24,5% rispetto allo stesso mese del 2020). Le sole merci hanno prodotto un avanzo di 622,3 miliardi (4,1 volte in più di luglio 2020). Le esportazioni sono cresciute del 37,5% (7.220 miliardi) mentre le importazioni del 29,3% (6.600 miliardi).
Ad agosto è comunque peggiorato l’indice che misura la fiducia dei cosiddetti lavoratori in posizioni sensibili (tassisti, ristoratori ecc.). L’indice è sceso ad agosto di 13,7 punti rispetto a luglio toccando quota 34,7.
Il Ministero delle Finanze ha intanto comunicato, lo scorso martedì, che le richieste dei dicasteri e delle Agenzie nazionali per l’anno fiscale 2022 ammontano a 111.660 miliardi di yen: un record storico (per la precisione quarto anno di record consecutivo e prima volta nella quale si sfora la barriera dei 110.000 miliardi). Il raggiungimento della salute fiscale è dunque rimandato ad – almeno – il 2025.
I costi connessi al debito ammontano a 30.240 miliardi (nel 2021 erano stati 23.760 miliardi), i costi a carico del Ministero del Lavoro e Salute (dunque pensioni e spesa sanitaria) ammontano a 33.950 miliardi mentre le spese militari hanno raggiunto quota 5.450 miliardi (record assoluto anche in questo caso e cifra superiore ai 4.400 miliardi destinati alla decarbonizzazione).
A livello internazionale, il ministro Aso ha dichiarato, lo scorso giovedì, che il G20 dei ministri delle Finanze affronterà nuovamente il tema di un livello minimo di tassazione globale per le imprese volto a scoraggiare l’elusione fiscale. Il prossimo G20 di settore si terrà ad ottobre.
In agricoltura, le forti piogge estive hanno prodotto considerevoli aumenti nel prezzo degli ortaggi nella regione del Kyushu. Le piogge torrenziali hanno determinato cali della produzione di melanzane, pomodori e cetrioli tra il 50 ed il 70% nelle Prefetture di Fukuoka, Saga, Kumamoto ed Oita. Ad esempio, a Fukuoka i cetrioli sono passati dai circa 78 yen (la coppia) di inizio agosto ai 278 di fine mese.
In ambito finanziario, SoftBank ha comunicato l’acquisto del 4,5% delle azioni di Deutsche Telekom. Con l’accordo (che prevede l’acquisto da parte di SoftBank di 255 milioni di azioni di Deutsche Telekom e la cessione di 45 milioni di azioni della statunitense T-Mobile), la società giapponese diventerà il secondo azionista del gruppo tedesco.
Sempre in questo campo, PayPal Holdings ha reso noto che acquisterà (spendendo 2,7 miliardi di dollari) il servizio di pagamenti nipponico Paidy.
Un’OPA ostile per Shinsei Bank è sta lanciata in chiusura di settimana da SBI. SBI detiene il 20% della banca rivale ed intende, spendendo circa 116,4 miliardi di yen. Arrivare al 48% del capitale azionario. L’offerta “sarà valutata attentamente” ha dichiarato il ministro delle Finanze Taro Aso. Shinsei Bank non ha infatti ancora completato la restituzione di circa 370 miliardi di sussidi statali tanto che il secondo azionista della società è la Deposit Insurance Corporation, realtà a capitale pubblico.
Nell’auto, Toyota ha reso noto che spenderà 1.500 miliardi di yen nello sviluppo e produzione di batterie per i propri veicoli elettrici ed ibridi. Circa 1.000 miliardi saranno destinati all’aumento delle linee produttive. L’azienda ha anche annunciato che l’anno fiscale 2021 si chiuderà con 9 milioni di auto prodotte: 300.000 in meno rispetto al precedente piano industriale. Tra i principali motivi della decisione vi è la crisi di offerta nel settore dei semiconduttori. Il taglio sarà particolarmente forte a settembre (470.000 vetture contro le 540.000 previste) e ad ottobre (550.000 contro 880.000).
Nei trasporti, Japan Airlines ha annunciato che predisporrà un aumento di capitale da 300 miliardi di yen al fine di consolidare il proprio bilancio. La società cercherà quindi dei prestiti ed emetterà delle obbligazioni.
(con informazioni di iaea.org; global.toyota; jcp.or.jp; cdp-japan.jp; mainichi.jp; asahi.com)
Immagine Medios Pùblicos EP (dettaglio) da flickr.com
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.