Settimana iniziata con il ricordo del 76° anniversario del bombardamento atomico su Nagasaki.
“Quest’anno ha visto la scomparsa di un monaco cattolico. Toumei Ozaki ha trascorso tutta la sua vita sulle orme di padre Massimiliano Kolbe, l’uomo che veniva chiamato il “Santo di Auschwitz”. Il fratello Ozaki ha parlato delle sue esperienze nel bombardamento atomico fino a poco prima che la sua vita si chiudesse all’età di 93 anni. Nel suo diario ha lasciato queste parole: I Paesi del mondo, tutti, devono abolire completamente le armi nucleari o non ci sarà pace sulla terra. Le armi nucleari non sono bombe convenzionali. Solo coloro che hanno sperimentato i bombardamenti atomici possono comprendere il terrore insito nelle radiazioni. Genitori, figli, persone care e molti altri sono stati uccisi da queste bombe. […] La pace senza armi nucleari che il fratello Ozaki ha continuato a chiedere non si è ancora realizzata. Tuttavia, il desiderio che aveva ha dato i suoi frutti sotto forma di un trattato” ha affermato nel proprio discorso il sindaco di Nagasaki Tomihisa Taue. “Quando il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari è entrato in vigore lo scorso gennaio, era la prima volta nella storia umana che una legge internazionale affermasse chiaramente che le armi nucleari sono inequivocabilmente illegali. Il processo per trasformare questo trattato in una regola universale e per la realizzazione di un mondo libero dalle armi nucleari inizierà ora. Il punto di partenza sarà la prima riunione degli Stati firmatari del trattato che si terrà il prossimo anno” ha continuato Taue il quale ha fatto appello al governo giapponese ed ai parlamentari affinché il Sol Levante partecipi alla riunione e che abbandoni la politica che prevede di porsi sotto “l’ombrello nucleare” degli Stati Uniti. “Possa Nagasaki essere l’ultimo posto a subire un bombardamento atomico. Queste parole vengono inviate da Nagasaki alle persone di tutto il mondo. Hiroshima sarà eternamente ricordata nella storia come il primo luogo in cui ha subito un bombardamento atomico, ma se Nagasaki continuerà a occupare il suo posto nella storia come l’ultimo posto a subire un bombardamento atomico dipende dal futuro che costruiamo” ha sostenuto il sindaco.
Un ringraziamento agli hibakusha e ai loro sforzi per la pace è stato rivolto dal segretario generale dell’ONU Antonio Guterres il quale ha sottolineato come “i loro sforzi hanno contribuito a costruire un potente movimento globale contro le armi nucleari, basato sulla consapevolezza che una singola, accecante, esplosione può produrre sofferenze incalcolabili che risuonano di generazione in generazione”. “Gli Stati stanno facendo a gara per creare armi più potenti ed ampliare i potenziali scenari per il loro utilizzo. La retorica di guerra risuona al massimo volume mentre il dialogo è muto. Due recenti sviluppi sono motivo di speranza. Accolgo con favore la riaffermazione da parte degli Stati Uniti e della Federazione Russa che una guerra nucleare non può essere vinta e non deve mai essere combattuta ed il loro impegno a impegnarsi nel dialogo sul controllo degli armamenti. E mi congratulo con i partecipanti al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari per l’entrata in vigore di tale strumento. Il Trattato rappresenta i legittimi timori di molti Stati circa il pericolo all’esistenza rappresentato dalle armi nucleari. Spero che questi sviluppi preannunciano una svolta. Invito tutti i partecipanti al Trattato di non proliferazione nucleare ad utilizzare la decima conferenza di revisione per rafforzare il quadro normativo contro le armi nucleari e a compiere dei passi verso la loro eliminazione” ha aggiunto il numero uno delle Nazioni Unite.
Nel proprio discorso, il premier Suga ha ribadito la volontà del proprio Paese affinché si giunga ad un mondo senza armi atomiche e che il Giappone darà il proprio contributo alla prossima riunione di revisione del Trattato di Non Proliferazione.
Nell’opposizione, il presidente del Partito Costituzionale Democratico Yukio Edano ha ribadito l’impegno della propria forza politica a sostenere le vittime dei bombardamenti atomici a partire da coloro che tardivamente sono stati riconosciuti colpiti dalla “pioggia nera”. Edano ha nuovamente sottolineato come il Giappone debba firmare il trattato per la proibizione delle armi nucleari.
Si sono intanto concluse, lo scorso 8 agosto, le Olimpiadi di Tokyo 2021 (anche se per motivi organizzativi sono ufficialmente rimaste le Olimpiadi di “Tokyo 2020”). Il Giappone si è piazzato terzo nel medagliere (un record per il Paese) soprattutto grazie alle prestazioni di alcuni giovanissimi atleti.
Al villaggio olimpico il numero di persone che hanno contratto il virus o che sono arrivate contagiate è stato di 430 (lo 0,02% dei membri delle delegazioni) mentre i test effettuati sono stati 624.000.
“Anche se le Olimpiadi sono state rimandate di un anno e si sono tenute in mezzo alle restrizioni, credo che abbiamo pienamente adempiuto alle nostre responsabilità quale Paese ospitante” ha affermato il premier Suga lo scorso lunedì.
“Abbiamo realizzato i Giochi dando la priorità alla sicurezza e siamo arrivati al giorno di chiusura senza vedere grandi problemi” ha affermato Seiko Hashimoto, capo del comitato organizzatore.
I Giochi “non hanno contribuito alla diffusione dell’infezione” ha dichiarato il 10 agosto la ministra per l’Organizzazione dei Giochi Tamayo Marukawa.
Terminati in Giochi, adesso la Prefettura Metropolitana di Tokyo si trova a dover coprire le perdite causate dalle Olimpiadi. Soltanto la decisione di svolgere gli eventi a porte chiuse ha prodotto mancati introiti per 90 miliardi di yen.
Per ciò che attiene all’emergenza Coronavirus, a partire dall’8 agosto e fino a fine mese altre otto Prefetture (Ibaraki, Shizuoka, Kumamoto, Fukushima, Aichi, Gunma, Shiga e Tochigi) saranno poste in stato di quasi emergenza a causa dell’aumento dei contagi. Le otto Prefetture si aggiungono alle cinque (tra cui Kyoto) che si trovano già nel medesimo livello di allerta.
Per quanto riguarda la diffusione dell’infezione, la capitale continua a fare il pieno di casi: 4.066 domenica 8 agosto, 2.884 lunedì, 2.612 martedì (giorno nel quale i pazienti ricoverati con sintomi gravi ha raggiunto la quota record di 176), 4.200 mercoledì (197 pazienti gravi), 4.989 giovedì, 5.773 venerdì (oltre 20.000 casi e record di pazienti in gravi, 1.478, nazionalmente), 5.094 sabato (giorno nel quale i positivi nella Prefettura da inizio emergenza hanno toccato quota 274.837 con 2.332 morti mentre le persone ospedalizzate quel giorno erano 3.727 delle quali 227 in gravi condizioni). Sempre sabato si è toccato il record di nuovi positivi ad Osaka (1.828) e a Okinawa (752).
Da dati governativi, diffusi lo scorso martedì, è intanto emerso che, nei primi sei mesi di quest’anno, 84 persone positive al virus sono morte a casa.
A Tokyo la governatrice Koike ha chiesto, lo scorso 12 agosto, ai cittadini di recarsi a fare la spesa una volta ogni tre giorni e la prossima apertura di centri per il ricovero di positivi con sintomi lievi. La Prefettura ha allocato altri 115,6 miliardi di yen nel fondo per il contrasto al virus. Un appello a fare la spesa con meno frequenza è stato lanciato anche da Shigeru Omi, capo del sottocomitato responsabile delle misure di contrasto al virus dell’Esecutivo.
Il consulente dell’esecutivo Takaji Wakita, capo dell’Istituto Nazionale di Malattie Infettive, ha messo in guardia, nel corso della riunione del comitato di mercoledì, circa il fatto che le infezioni sono cresciute al punto da aver prodotto la medesima situazione di emergenza causata dai disastri naturali. Nell’ultima settimana, 31 delle 47 Prefetture in cui si articola il Giappone hanno superato i 25 casi per 100.000 abitanti che è tra le soglie stabilite per la dichiarazione di emergenza. Nello specifico Okinawa ha avuto 248 casi per 100.000 abitanti, Tokyo 200, Kanagawa 140 e Saitama 120.
L’11 agosto una delegazione del PCD capeggiata da Akira Nagatsuma ha chiesto al ministro della Salute che le strutture che sono state utilizzate per le Olimpiadi siano impiegate per ospitare le persone in quarantena.
Sempre in campo sanitario, da dati comunicati dalle municipalità è emerso che un certo numero di famiglie ha continuato a pagare la tassa per il sistema sanitario nazionale anche se, con una norma emanata lo scorso anno, erano stati esentanti i nuclei familiari i cui introiti erano inferiori ai dieci milioni di yen annui e che avevano subito perdite causate dal Coronavirus superiori al 30%.
In politica interna, il PLD nazionale sosterrà Hachiro Okonogi nella propria corsa a sindaco di Yokohama. Okonogi, ex Presidente della Commissione Nazionale di Pubblica Sicurezza, si oppone alla realizzazione di un albergo con casinò nella città e va quindi contro una legge, quella che apre ai cosiddetti “resort integrati”, fortemente voluta dia conservatori. Il principale avversario di Okonogi è il docente universitario Takeharu Yamanaka sostenuto dai partiti dell’opposizione progressista.
Rimanendo nel PLD, l’attuale Presidente della Camera dei Rappresentanti, Tadamori Oshima, ha annunciato che non presenterà la propria candidatura alle prossime elezioni politiche. Oshima è stato eletto in parlamento per la prima volta nel 1983 e ricopre l’incarico di Presidente della Camera bassa dal 2015. Tra le funzioni svolte nel corso della sua lunga carriera vi è stata quella di segretario del PLD, di ministro dell’Istruzione (per alcuni mesi nel 2000) e dell’Agricoltura (tra il 2002 ed il 2003) e di vicesegretario del Gabinetto (tra il 1990 e il 1991).
Per ciò che riguarda uno dei numerosi scandali derivati dal caso Moritomo Gakuen, la moglie di Toshio Akagi – l’ex funzionario dell’Ufficio delle Finanze del Kinki che si tolse la vita nel marzo del 2018, accusando i propri superiori di averlo indotto a falsificare dei documenti inerenti la svendita di un terreno demaniale all’associazione prossima all’ex premier Abe – ha depositato una richiesta di accesso agli atti indirizzata all’ufficio ove prestava servizio il marito ed al Ministero delle Finanze.
A giugno, nell’ambito di un altro procedimento, il Ministero ha comunicato l’esistenza di un rapporto che terrebbe conto di tutte le falsificazioni operate.
Nell’immigrazione, l’Agenzia competente ha emanato, lo scorso 10 dicembre, un rapporto sulla vicenda di Wishma Sandamali, la trentatreenne – proveniente dallo Sri Lanka – deceduta il 6 marzo nel centro di espulsione di Nagoya. Nel rapporto si afferma che la donna è morta per cause naturali ma che è mancata l’adeguata attenzione da parte del centro circa le sue condizioni. L’Agenzia ha sanzionato il capo ed il vicecapo del centro. La sorella della donna, Wayomi, ha affermato, nel corso di una conferenza stampa, di non credere al rapporto.
Critiche alla relazione sono state avanzate dal Partito Comunista e da quello Costituzionale Democratico in particolare perché in essa è stato affermato che le cause della morte non sono identificabili.
A causa delle forti piogge, il 12 agosto sono stati emessi svariati ordini di evacuazione per parte del Kyushu (nello specifico parti delle Prefetture di Nagasaki, Saga, Fukuoka, Kumamoto, Oita e Kagoshima). Un ulteriore ordine di evacuazione è stato emesso per parti della Prefettura di Hiroshima il giorno seguente mentre una donna è deceduta a causa di una frana nella Prefettura di Nagasaki. Proprio a Nagasaki, hanno subito danni i resti del Castello di Hara, sito censito dall’UNESCO ed uno dei luoghi più importanti per la storia del cristianesimo nell’Arcipelago.
In chiusura di settimana è stato elevato il livello di allerta in tre Prefetture (Nagasaki, Fukuoka e Saga) per un’area complessivamente abitata da 1.420.000 persone.
All’estero, la Corte Distrettuale di Seul Centrale ha respinto, lo scorso mercoledì, una causa civile per danni intentata dai familiari di un ex forzato di guerra a Mitsubishi Materials. I ricorrenti chiedevano un risarcimento di 100 milioni di won per il lavoro forzato prestato dal loro parente, oggi deceduto, in una miniera di carbone tra il 1941 ed il 1945.
Nei rapporti con la Russia, il ministro Motegi ha ribadito il disappunto del proprio governo circa la visita, effettuata a luglio, del presidente del Consiglio russo Michail Mišustin alle Curili meridionali. Il titolare della diplomazia nipponica ha espresso la propria protesta nel corso di una telefonata, tenuta lo scorso mercoledì, con l’omologo Sergej Lavrov. Nel corso delle telefonata i due ministri hanno discusso del trattato di pace che chiuda diplomaticamente e giuridicamente il secondo conflitto mondiale nonché dei progetti economici bilaterali.
“Una attenzione particolare è stata posta ai progetti congiunti nell’industria dell’idrogeno nell’estremo oriente russo nonché le attività economiche comuni nelle Curili meridionali” si legge nel comunicato emesso da Mosca nel quale si è sorvolato sulle proteste di Motegi. In questi anni la Russia ha comunque chiarito decine di volte che la sovranità delle Curili meridionali (o, come adesso sembrerebbe reclamare Tokyo dei soli isolotti di Habomai e dell’isola di Shikotan) non è oggetto di discussione e che la Dichiarazione sovietico-giapponese del 1956 (adottata nel 2019 da Putin e Abe come base di discussione sulla questione) non va interpretata come un via libera alla consegna di parte dell’arcipelago a Tokyo dopo la firma di un trattato di pace.
Il 13 agosto, i ministri Kishi (Difesa) e Nishimura (Politiche Fiscali) hanno reso omaggio al tempio scintoista Yasukuni ove sono glorificati i caduti per l’Imperatore e tra essi numerosi criminali di guerra. “Ho pregato per chi è morto in guerra affinché riposi in pace. La prosperità del Giappone è stata costruita sul loro sacrificio” ha incredibilmente affermato Nishimura.
Ovvia la reazione della Repubblica di Corea che con Lee Sang Ryol, direttore dell’Ufficio per gli Affari Asiatici e Pacifici del Ministero degli Esteri di Seul, ha consegnato una protesta all’ambasciata nipponica in RdC. Il santuario “glorifica il passato coloniale del Giappone e la guerra di aggressione ospitando criminali di guerra” e la visita di Kishi “danneggia la fiducia” tra i due Paesi.
In economia, la fiducia dei cosiddetti lavoratori sensibili (tassisti, ristoratori ecc.) è cresciuta a luglio (per il secondo mese consecutivo) di 0,8 punti toccando quota 48,4 nell’indice messo a punto dall’esecutivo. Il sondaggio è stato effettuato quando nella maggioranza delle Prefetture erano state tolte le misure dello stato di emergenza sanitaria (poi in larga parte rimesse).
Che il 2022 sarà un anno di crescita è anche l’opzione del 90% delle grosse aziende (tra esse Sony e Toyota) sentite in un sondaggio dall’agenzia di stampa Kyodo.
Cresciuti a luglio del 5,6% rispetto allo stesso mese del 2020 i prezzi all’ingrosso. Si tratta del quinto mese consecutivo di dati con segno positivo (5% a giugno, 5,1% a maggio). I prezzi dei prodotti importati sono cresciuti del 27,9% e di quelli esportati dell’11,2%. Ad essere aumentati di prezzo sono stati in maniera particolare i petroliferi (+38%), i metalli non ferrosi (+32,3% mentre il prezzo dei rottami è salito addirittura dell’81,2%) ed il legno (+33,1%).
In ambito salariale, i consigli prefettizi per il salario minimo hanno presentato, il 12 agosto, la propria revisione per il 2021. La media nazionale aumenterà dagli attuali 902 a 930 yen. Il salario più alto si conferma quello di Tokyo (1.041) e quello più basso Kochi (820).
Nel turismo, la JTB Corporation ha comunicato, lo scorso martedì, che effettuerà un aumento di capitale da 30 miliardi di yen al fine di rafforzarsi in attesa di una ripresa dei viaggi a livello globale. A sostenere l’operazione saranno Mizhuo Bank, MUFG Bank, Sumitomo Mitusi Banking Corporation e la Banca per lo Sviluppo del Giappone. Nell’anno fiscale terminato a marzo la società ha riportato perdite per 105,1 miliardi di yen.
A fine giugno anche KNT-CT Holdings ha ricevuto un’iniezione di capitale da 40 miliardi di yen dalla consociata Kintetsu Group Holdings e da altre due società.
All’estero, le Ferrovie del Giappone Orientale hanno deciso di promuovere a Singapore (per sei settimane a partire dal 19 agosto) sei produttori di birra artigianale. La produzione di alcolici è uno dei settori che più a sofferto nell’ultimo anno non soltanto a causa della pandemia ma anche per il crollo delle esportazioni in RdC dovuto al boicottaggio operato dai consumatori sudcoreani verso le aziende nipponiche.
Nel gioco d’azzardo, la giunta prefettizia di Nagasaki ha reso noto che la società austriaca Casinos Austria International Japan ha vinto la procedura competitiva per l’apertura di un albergo con casinò a Sasebo. La Prefettura, che aveva ricevuto cinque piani, investirà 460 miliardi di yen nel progetto che comprenderà anche un centro congressi.
In campo finanziario, il colosso SoftBank ha comunicato che nel primo trimestre dell’attuale anno fiscale le entrate sono crollate del 39% (in termini assoluti gli introiti sono stati pari a 6,9 miliardi di dollari).
Nell’auto, Nissan ha comunicato la chiusura, per due settimane, della propria fabbrica in Tennessee a causa della mancanza globale di chip.
Nell’energia, una ricerca condotta dalla Banca per lo Sviluppo del Giappone ha mostrato come il 27% delle aziende con una capitalizzazione superiore al miliardo di yen ha deciso di investire nella decarbonizzazione e/o in energie alternative. La percentuale sale al 46% nei trasporti ed al 43% nel settore chimico.
Chiudendo con una curiosità, un’azienda di trasporti, la Nishida Shoun di Fukuoka, ha iniziato a produrre biodiesel partendo dal brodo dei ramen. Il biodiesel è in uso già per 170 camion ed è previsto la sua estensione a tutti i mezzi da settembre. L’azienda acquista materiale da circa 2.000 ristoranti e produce 3.000 litri di carburante al giorno all’interno di un proprio impianto.
(con informazioni di mid.ru; yna.co.kr; tass.com; jcp.or.jp; cdp-japan.jp; mainichi.jp; asahi.com)
Immagine di Ted McGrath (dettaglio) da flickr.com
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.