Settimana iniziata con l’apertura, da parte del segretario generale del Gabinetto Katsunobu Kato, a Olimpiadi tenute in assenza di pubblico. La dichiarazione segue di giorni la cancellazione degli eventi con il pubblico da parte della Prefettura di Tokyo.
Tenere i Giochi senza spettatori “è una possibilità” ha dichiarato anche il premier Suga al termine di una visita ad un centro vaccinale della capitale.
Consentire al pubblico di assistere alle gare sarebbe una decisione “incomprensibile”, ha dichiarato in settimana il presidente dell’associazione dei medici edochiani Haruo Ozaki. “Rispetto ad altri comuni, lo stato dei contagi a Tokyo non è migliorato ed all’orizzonte c’è un chiaro segnale di crescita. Se dovessimo tenere le Olimpiadi tra un mese in questo stato aumentando il flusso di persone, il numero di persone infette aumenterà ed il sistema sanitario sarà sovraccaricato” ha aggiunto Ozaki.
Frattanto il comitato organizzatore ha deciso di vietare la somministrazione di alcolici all’interno delle strutture che ospiteranno i Giochi.
Circa 910.000 biglietti, il 25% del totale, sono stati intanto annullati dal comitato organizzatore al fine di rispettare il limite di 10.000 spettatori (o il 50% della capienza). I biglietti saranno sorteggiati e sarà data la possibilità di chiedere il rimborso.
Sono arrivati a sei, da febbraio ad oggi, gli atleti trovati positivi al SARS-CoV-2. L’ultimo caso riguardata un atleta ghanese giunto nell’Arcipelago questo mese.
Per ciò che concerne l’emergenza Coronavirus, la capitale ha registrato 236 casi lunedì, 435 martedì, 619 mercoledì, 570 giovedì, 562 venerdì, 534 sabato. Al 25 giugno Tokyo aveva registrato 172.041 contagiati e 2.218 deceduti. Sempre a quella data le persone ospedalizzate erano 1.385 delle quali 38 in gravi condizioni.
Preoccupa, intanto, la diffusione della variante “delta plus” del virus. Al 21 giugno i casi confermati di persone trovate positive con la nuova variante, a sua volta evoluzione della cosiddetta “variante indiana” erano 37.
Il 20 giugno le Prefetture di Kyoto, Fukuoka, Hokkaido, Osaka, Tokyo, Aichi e Hyogo sono entrate in stato di “quasi emergenza”, il che significa con misure di contenimento al virus ridotte. A rimanere in stato di emergenza è invece Okinawa.
Il 21 giugno sono intanto partite a pieno regime le vaccinazioni per i cittadini che hanno meno di 65 anni somministrate da università ed aziende. A quella data la popolazione che aveva ricevuto due dosi era ferma al 3,6%: il dato più basso tra le nazioni industrializzate.
“Il numero totale di persone che hanno ricevuto almeno una dose è di 34 milioni e circa la metà della popolazione anziana ha ricevuto una somministrazione” ha affermato il premier Suga mostrando una soddisfazione fuori luogo se paragonata a quella di altre nazioni.
Lo scorso giovedì il portavoce dell’Esecutivo Kato ha voluto aggiornare i dati sulle vaccinazioni rendendo noto che al 9 di giugno si era raggiunto il numero di un milione di inoculazioni quotidiane e che al 25 dello stesso mese il tasso di persone che aveva ricevuto almeno una dose era cresciuto toccando quota 19,5% mentre le persone che avevano completato la vaccinazione era giunto all’8,7% (al giorno precedente le stesse percentuali tra gli ultra sessantacinquenni erano state del 51,1 e del 17,5%).
Secondo un sondaggio curato dall’agenzia di stampa Kyodo, il 97% delle 116 grandi aziende sentite, sono intenzionate a cooperare nella somministrazione dei vaccini per i propri dipendenti.
Mercoledì il Governo ha sospeso temporaneamente la messa a disposizione da parte delle aziende per preoccupazioni circa le effettive disponibilità di dosi.
A rallentare le inoculazioni sono anche i bassi rimborsi corrisposti dall’Esecutivo: in media 2.070 yen. “I piccoli istituti medici non hanno altra scelta che ridurre il numero di somministrazioni” ha affermato Hisoshi Takimoto, vicesegretario della Federazione Nazionale delle Istituzioni Mediche il quale ha chiesto che siano corrisposti almeno 2.880 yen.
In politica interna, l’ex ministro dell’Economia, Industria e Commercio Isshu Sugawara è stato condannato a pagare 400.000 yen di multa e all’interdizione dagli incarichi elettivi per tre anni a seguito dell’invio, tra il 2018 ed il 2019, di denaro e fiori (per una spesa complessiva di circa 800.000 yen) ad organizzazioni e privati del suo collegio elettorale (Tokyo).
Per ciò che concerne un altro scandalo, quello connesso alla vendita di un terreno demaniale all’associazione, politicamente prossima all’ex premier Abe, Moritomo Gakuen, il 22 giugno l’Esecutivo ha pubblicato i documenti legati alla vicenda del suicidio di Toshio Akagi. Il funzionario dell’ufficio delle Finanze del Kinki si tolse la vita accusando i propri superiori di essere stato costretto a modificare dei documenti affinché non emergesse la svendita fatta dal demanio di quel terreno.
Commentando la vicenda, il Segretario del Partito Comunista, Akira Koike, ha chiesto che il parlamento torni ad occuparsene affinché siano accertate le responsabilità di coloro che avrebbero suggerito al funzionario di modificare i documenti.
Si è intanto dimesso dalla guida della Commissione Nazionale di Pubblica Sicurezza Hachiro Okonogi. Il politico, prossimo al premier Suga, ha annunciato la propria candidatura a sindaco di Yokohama. Contrariamente a molti conservatori Okonogi ha annunciato la propria opposizione a che la città ospiti un casinò.
Al vertice della Commissione è stato nominato Yasufumi Tanahashi, responsabile delle riforme amministrative del PLD e più volte ministro nei governi Koizumi.
A Tokyo è iniziata venerdì scorso la campagna elettorale per il rinnovo dell’assemblea prefettizia. I candidati che si contenderanno i 127 seggi sono 267. Principale tema della breve campagna elettorale (le elezioni si terranno infatti il 4 luglio) sono le Olimpiadi. Comunisti e PCD sono per la cancellazione mentre PLD e Nuovo Komeito hanno sposato la tesi a che i Giochi si tengano “in sicurezza” e posizione simile, anche se più rigida circa la partecipazione del pubblico agli eventi, è quella di Tomin First no Kai, partito di riferimento della Governatrice Yuriko Koike e forza di maggioranza relativa nell’assemblea uscente.
Ad Okinawa si sono svolte in forma ridotta, a causa della pandemia, le celebrazioni per ricordare il 76° anniversario della Battaglia di Okinawa.
Sul nucleare, mercoledì scorso è stata riattivata la centrale di Mihama (Fukui). Si tratta del primo impianto con oltre 40 anni di attività (è stata aperto nel 1976) ad essere riattivato dopo l’entrata in vigore delle nuove misure di sicurezza conseguenti l’incidente del 2011. Il terzo reattore, l’unico al momento operativo, potrebbe comunque essere spento se entro il 25 ottobre la Kansai Electric Power, la società che gestisce l’impianto, non avrà realizzato alcuni lavori di sicurezza disposti dall’Agenzia Regolatrice nel 2016. A febbraio di quest’anno era giunto il via libera anche dal sindaco di Mihama, Hideki Toshima, e ad aprile da parte del governatore di Fukui Tatsuji Sugimoto.
Il primo ed il secondo reattore non rientreranno in funzione perché le misure di sicurezza non sono state completate entro la data del 9 giugno.
L’Agenzia Nazionale di Polizia ha intanto annunciato il lancio di una equipe per il contrasto ai cyberattacchi provenienti da Stati esteri. Il team, che avrà 200 poliziotti, partirà nel 2023 in quanto sarà prima necessario modificare la legge.
Sempre l’Agenzia ha fornito in settimana i dati sulle persone che soffrono di demenza e che si sono smarrite nel 2020: 17.565. Il dato è il più alto dal 2012, primo anno nel quale l’ente ha iniziato a raccogliere questi dati, ed è 1,8 superiore rispetto ad otto anni fa. Il 74,2% dei dispersi sono stati trovati nell’arco della giornata ed il 99,3% entro una settimana. 527 persone sono però morti.
In campo demografico, stime elaborate dalle Nazioni Unite, rese note lo scorso venerdì, indicano che tra il 2015 ed il 2020 la popolazione nipponica è calata dello 0,7%. In termini assoluti l’Arcipelago è sceso a 126.226.568 abitanti. Globalmente il Giappone ospita l’1,6% della popolazione mondiale ed è passato dal decimo all’undicesimo posto nella classifica delle nazioni più popolose.
Alla luce del censimento 2020 sarà necessario ridisegnare i collegi elettorali di modo che la disparità voti/seggi non aumenti ulteriormente. La maggioranza però non mostra fretta e, con ogni probabilità, porterà la riforma dei collegi alla discussione della sessione ordinaria della Dieta di gennaio. Le elezioni per il rinnovo della Camera dei Rappresentanti si terranno ad ottobre.
In ambito artistico, gli organizzatori di una mostra ad Osaka hanno deciso di non esporre una statua che rappresenta una schiava sessuale dell’esercito coloniale nipponico. La stessa opera era stata al centro di polemiche quando venne esposta, nel 2019, ad un festival culturale a Nagoya. La statua doveva essere esposta anche a Tokyo all’inizio del mese di luglio ma, come nel caso di Osaka, le numerose proteste hanno portato gli organizzatori a rimandare l’evento.
Proprio in chiusura di settimana il governo giapponese ha ribadito che la propria posizione sul fenomeno della schiavitù fatta patire a migliaia di donne coreane e cinesi, così come il giudizio sulle guerre coloniali, non è mutata rispetto alla dichiarazione Kono del 1993.
In politica estera, il una dichiarazione di circostanza è giunta dal portavoce dell’Esecutivo circa il risultato delle ultime elezioni iraniane che hanno visto la vittoria dell’ex giudice Ebrahim Raisi.
“Speriamo che, sotto la presidenza di Raisi, l’Iran ricopra un ruolo costruttivo nell’abbassare le tensioni nel Medio Oriente” ha detto Kato il quale ha ricordato come “la pace e la stabilità della regione sono estremamente importanti per il Giappone” le cui importazioni di petrolio passano per il 90% da quell’area.
Permangono, intanto, le distanze tra Giappone e Repubblica di Corea sui temi storici e, novità di quest’anno, sul programmato rilascio in mare delle acque stoccate all’interno dell’ex impianto di Fukushima. Le posizioni dei due Paesi sono state ribadite nel corso di un incontro tra il capo dell’Ufficio per gli Affari Asiatici ed Oceanici del Ministero degli Esteri di Tokyo Takehiro Funakoshi e l’omologo sudcoreano Lee Sang Ryol.
Takeshiro ha anche avuto un colloquio con Noh Kyu-duk, Rappresentante Speciale della RdC per la sicurezza nella Penisola coreana, e con Sung Kim, Rappresentante Speciale degli Stati Uniti per la Corea del Nord, per uno scambio sulle questioni concernenti la RPDC.
Una protesta è stata frattanto inviata alla Russia per delle esercitazioni, partite mercoledì e che si svolgeranno per cinque giorni, nei pressi delle isole Iturup e Kunašir – le due isole, appartenenti al gruppo delle Curili meridionali, più prossime ad Hokkaido e rivendicate da Tokyo con il nome di “Territori del Nord”. Le esercitazioni, condotte dal Distretto Militare Orientale della Russia, coinvolgono 10.000 soldati, 500 veicoli e 12 navi.
Il Giappone ha intanto annunciato la donazione di quattro milioni di dosi del vaccino sviluppato da AstraZeneca. I Paesi che riceveranno le dosi, un milione per ciascuno, sono Tailandia, Indonesia, Filippine e Malesia. Altre 11 milioni di dosi saranno cedute dal Sol Levante ai Paesi dell’ASEAN mediante il meccanismo COVAX.
In economia, il Giappone ha comunicato al segretariato dell’ASEAN di aver completato la ratifica del RCEP, l’accordo di libero scambio che tiene insieme le nazioni del Sud-Est asiatico, la Corea del Sud, l’Australia, la Nuova Zelanda, la Cina e, per l’appunto, il Giappone.
All’interno del Paese, i patrimoni delle famiglie sono cresciuti nell’anno fiscale conclusosi a marzo del 7,1 rispetto all’anno precedente toccando una cifra pari a 14.240 milioni di euro. Cresciuti del 5,5% i depositi di contanti e l’ammontare dei conti correnti i quali rappresentano il 54,3% del totale posseduto dai nuclei familiari nipponici. Cresciuto contestualmente, del 7,4%, il numero di prestiti concessi.
Il rapporto economico di giugno stilato dal Governo ha intanto conservato le medesime previsioni di maggio nonostante una ripresa dei contagi ed anzi, mostrando un certo ottimismo, non ha incluso nel documento alcuna menzione a “rischi di recessione” come era avvenuto il mese precedente.
Nell’elettronica, Panasonic ha annunciato la vendita, per 400 miliardi di yen, dell’intero pacchetto delle azioni possedute in Tesla.
In casa Toshiba, gli azionisti hanno votato, lo scorso venerdì, per la rimozione del presidente del CdA e di un direttore responsabile dopo che, nelle scorse settimane, era emerso un intervento del governo volto a condizionare alcune nomine interne all’azienda ed in particolare ad ostacolare, nell’ambito dell’assemblea degli azionisti dello scorso anno, alcune nomine appoggiate dal fondo singaporiano Effissimo. “Riguadagneremo la fiducia degli azionisti” ha dichiarato l’amministratore delegato Satoshi Tsunakawa.
All’estero, l’Autorità per il Canale di Suez, l’ente pubblico egiziano che gestisce la via d’acqua, e le assicurazioni che rappresentano la Shoei Kisen, la società proprietaria della nave Ever Given, hanno raggiunto un primo accordo, che prevede la corresponsione all’ente di 550 milioni di dollari, in merito alla vicenda che vide la nave bloccare il Canale.
(con informazioni di mofa.go.kr; tass.com; jcp.or.jp; cdp-japan.jp; mainichi.jp; asahi.com)
Immagine da Wikimedia Commons
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.