Casi di infezione da SARS-CoV-2 in calo nel Sol Levante. La Prefettura di Tokyo, luogo ove si è registrato il maggior numero di contagi da inizio emergenza, ha segnato di aver avuto 235 casi lunedì, 369 martedì, 440 mercoledì, 439 giovedì, 435 venerdì, 467 sabato. Nella capitale, all’11 di giugno, il numero di persone contagiate era di 166.065, quello delle persone scomparse di 2.142 mentre gli ospedalizzati erano 1.522 dei quali 51 in gravi condizioni.
Il numero di contagiati è molto sceso ad Osaka. La Prefettura, che aveva superato per un certo periodo anche Tokyo, ha avuto 72 casi lunedì, 190 martedì, 153 mercoledì, 148 giovedì, 134 venerdì, 126 sabato.
Ad Okinawa invece, il governatore Denny Tamaki ha deciso, il 7 giugno, la chiusura delle scuole fino al 20 dello stesso mese mentre sono 68 le attività ristorative che hanno ricevuto un ordine di chiusura per non aver rispettato l’indicazione di chiusura anticipata così come previsto dallo stato di emergenza.
Prudenza sulla rimozione dello stato di emergenza nelle Prefetture nelle quali esso è vigente è stata invocata dal leader del PCD Yukio Edano lo scorso 9 giugno. Edano ha anche ribadito la necessità di non chiudere i lavori del parlamento a metà mese in quanto rimangono da discutere una serie di provvedimenti legislativi e tra essi anche quelli non legati all’emergenza. L’Esecutivo ha comunque deciso, lo scorso giovedì, di far uscire, a partire da domenica, dallo stato di emergenza le Prefetture di Kumamoto, Gunma e Ishikawa.
Stando all’epidemiologo Hiroshi Nishimura, docente presso l’Università di Kyoto, il quale ha presentato le proprie considerazioni lo scorso 9 giugno al tavolo consultivo del Governo, anche se tutti gli ultra sessantacinquenni fossero vaccinati il Sol Levante rischierebbe comunque una quarta ondata di contagi se non si dovessero implementare ulteriori stati di emergenza. A partire dal 21 giugno, quando scadrà lo stato di emergenza per una serie di Prefetture, e tra esse la capitale, si potrebbe avere una dichiarazione di “quasi emergenza” allentando così le misure di prevenzione.
In chiusura di settimana, a fronte di un sondaggio che mostrava come stia calando il numero di persone che indossano la mascherina a lavoro e a scuola, il ministro Nishimura è intervenuto per ribadire l’importanza di questa contromisura.
L’opposizione progressista ha anche presentato, lo scorso venerdì, tre proposte di legge per meglio affrontare l’emergenza. Tra le misure previste un aumento del numero dei test PCR da effettuarsi in primo luogo ai contatti stretti delle persone trovate positive ed aumenti dei fondi destinati alle strutture sanitarie ed alle indennità dei lavoratori del settore.
In campo vaccinale, nella capitale è stato aperto un nuovo centro per le inoculazioni di massa all’interno dell’ex mercato del pesce di Tsukiji. La giunta della Prefettura spera di somministrare nel sito 5.000 dosi al giorno. Oltre agli ultra sessantacinquenni saranno vaccinati poliziotti e vigili del fuoco. Frattanto sono migliaia le aziende (e le università) che hanno fatto richiesta delle dosi e dato la disponibilità dei propri locali per la vaccinazione dei dipendenti. Tra esse vi sono ANA Holdings, Marubeni, le Ferrovie del Giappone Orientale e l’Università di Hiroshima.
In chiusura di settimana il vaccino sviluppato da Moderna è stato approvato alla somministrazione per la fascia di popolazione che si colloca tra i 12 ed i 17 anni.
Sulle Olimpiadi, un’apertura ad un ulteriore rinvio è stata fatta dal premier lo scorso 7 giugno. Interrogato in Camera dei Consiglieri Suga ha affermato che “è naturale non tenere le Olimpiadi e le Paralimpiadi di Tokyo se non possiamo proteggere la vita e la salute pubblica”.
“La vita delle persone è in gioco. Non si possono svolgere forzatamente Olimpiadi e le Paralimpiadi” aveva dichiarato il segretario del Partito Costituzionale Democratico Tetsuro Fukuyama.
“È pericoloso organizzare il più grande evento sportivo del mondo senza valutare i rischi” ha rilevato anche il segretario del Partito Comunista Akira Koike.
Il premier non ha comunque fornito i criteri tecnici che potrebbero portare ad un annullamento dei Giochi lasciando dunque che permanga l’incertezza.
Anche un noto virologo, Hiroshi Oshitani dell’Università del Tohoku, consulente dell’Esecutivo per le misure di prevenzione, ha manifestato le proprie perplessità circa i Giochi. “Il governo ed il comitato organizzatore nonché il CIO continuano a dire che stanno organizzando Olimpiadi sicure. Ma tutti sanno che c’è un rischio. È impossibile al 100% avere un’Olimpiade senza il rischio di diffusione dell’infezione in Giappone ed anche, dopo la fine delle Olimpiadi, in altri Paesi dopo le Olimpiadi” ha dichiarato il professore al Times sottolineando che “ci sono un certo numero di Paesi che non hanno molti casi e che sono privi di varianti: non dovremmo fare delle Olimpiadi un’occasione per diffondere il virus”.
Intervenendo nuovamente in parlamento, lo scorso 9 giugno, Suga ha promesso un ulteriore taglio sul numero di persone connesse alla manifestazione sportiva che giungeranno dall’estero.
I biglietti venduti, secondo quanto comunicato dal comitato organizzatore lo scorso 11 giugno, sono stati 4,8 milioni e cioè il 42% del totale.
Sul welfare, nonostante l’opposizione delle minoranze, la Dieta ha approvato la norma che raddoppia – portandolo dal 10 al 20% circa – la quota per il pagamento delle spese mediche a carico degli ultra settantacinquenni che hanno un reddito annuo superiore ai due milioni di yen se vivono da soli o ai 3,2 se sono coniugati.
Nelle previsioni del Governo la norma diminuirà la spesa pubblica nel settore di 114 miliardi di yen. Smentita dalle cifre l’affermazione secondo la quale la misura è a sostegno dei giovani lavoratori i quali, in media, vedranno un abbassamento delle spese mediche pari a pochi yen.
In ambito demografico, il numero di giapponesi residenti all’estero nel 2020 è diminuito per la prima volta dal 1989. Al primo ottobre dello scorso anno, data alla quale si riferiscono i dati, i cittadini nipponici residenti al di fuori dell’Arcipelago erano 1.357.724 e cioè il 3,73% in meno rispetto al 2019. Il dato è in gran parte dovuto al calo del numero di studenti che hanno deciso di intraprendere la carriera universitaria all’estero dato che, viceversa, il numero di persone permanentemente residenti fuori dal Sol Levante è aumentato del 2,11% toccando quota 529.808 persone.
Sul nucleare, l’Agenzia Regolatrice, lo scorso 7 giugno, ha comunicato a TEPCO che 31 contenitori contenenti materiali radioattivi e stoccati all’interno dell’ex impianto di Fukushima hanno oltrepassato la loro vita media e andrebbero dunque sostituiti.
In settimana l’azienda ha anche ammesso che in 76 punti della centrale di Kashiwazaki-Kariwa, contrariamente a quanto annunciato in precedenza, non sono stati completati i lavori per la messa in sicurezza dal rischio incendi. I lavori sarebbero poi stati effettivamente portati a termine il 12 giugno.
Nell’istruzione sono 10.000, un terzo del totale, gli istituti scolastici e di formazione che si trovano in zone potenzialmente pericolose. A renderlo noto è stata una ricerca effettuata dal dicastero competente che ha mostrato come 7.476 scuole sono in aree alluvionabili, 4.192 in zone a rischio frane e 493 in posti ove sono presenti entrambi i pericoli.
Non tutte le scuole che si trovano in situazioni di rischio hanno piani di evacuazione (l’85 ed il 79% per le rispettive categorie di rischio mentre è intorno al 70% la percentuale di scuole che effettuano esercitazioni).
In politica interna, la Corte Distrettuale di Tokyo ha concesso al parlamentare conservatore Tsukasa Akimoto, detenuto da agosto (era stato liberato una prima volta a febbraio ma poi riarrestato con l’accusa di aver tentato di corrompere due testimoni) la libertà su cauzione. Il deputato è accusato di aver percepito denaro e altre utilità da una società cinese operante nel settore del gioco d’azzardo. Akimoto è stato un grande sostenitore della normativa, approvata ma che, al momento non ha ancora prodotto effetti concreti, che consente la creazione di casinò negli alberghi nipponici.
Su un altro scandalo, quello che coinvolge l’ex ministro dell’Agricoltura Yoshikawa (accusato di aver preso denaro da un’azienda che produce uova nel medesimo periodo nel quale in Giappone si discuteva una modifica delle norme sul benessere animale), Takaaki Tamura del Partito Comunista ed Hiroshi Ogushi del Partito Costituzionale Democratico hanno criticato la relazione della maggioranza sul caso, presentata in Commissione Agricoltura della Camera bassa il 3 giugno. Per l’opposizione non si è chiarito quanti e quali funzionari siano stati coinvolti nell’affaire né se la corruzione abbia avuto effettivamente successo o meno nel distorcere politiche dello Stato.
Dopo le numerose cene tra funzionari del Ministero degli Interni e Comunicazioni e dirigenti, tra gli altri, di NTT e dopo che il dicastero ha sanzionato i propri dipendenti per violazione del codice etico, anche il colosso della telefonia ha deciso di scusarsi. Jun Sawada, presidente di Nippon Telegraph and Telephone, si taglierà lo stipendio del 40% per tre mesi a partire da luglio.
Nel dibattito parlamentare, l’opposizione ha chiesto alle forze di maggioranza di estendere la sessione della Dieta oltre il 16 giugno, data nella quale il parlamento chiuderà i battenti, al fine di meglio affrontare le emergenze economiche e sanitarie.
Venerdì scorso il parlamento ha intanto approvato la riforma della legge che regola i referendum nazionali. La riforma, giunta al termine di tre anni di discussioni tra maggioranza ed opposizione, prevede la possibilità di avere seggi in luoghi affollati come le stazioni ferroviarie e prevede che entro tre anni sia emanata una norma che regoli, restringendola, la propaganda a pagamento sui mezzi di comunicazione al fine di impedire che i partiti più ricchi possano condizionare eccessivamente il voto.
In settimana il Partito Costituzionale Democratico ed il Partito Democratico per il Popolo hanno anche presentato un disegno di legge per la promozione e la regolazione del voto con strumenti online. “Penso che la trasformazione digitale nel mondo della politica partirà dalla presentazione di questo disegno di legge” ha affermato Yuichi Goto, tra i principali promotori della proposta.
In politica estera, dopo l’importante accordo del G7 dei ministri delle Finanze che ha aperto la strada ad una tassazione di almeno il 15% sui profitti delle imprese multinazionali, il premier Suga è partito, lo scorso giovedì, per Londra al fine di partecipare al vertice dei capi di governo dei sette. Nel corso del vertice il capo dell’esecutivo nipponico ha ribadito la volontà a che le Olimpiadi si tengano come previsto: sul punto un appoggio esplicito è giunto dal britannico Johnson.
Sempre in ambito diplomatico, lo scorso martedì, la Camera dei Rappresentanti ha approvato una mozione che condanna il golpe in Myanmar del primo febbraio.
Il segretario generale del Gabinetto Kato, lo scorso giovedì, ha intanto comunicato la chiusura dello spazio aereo nipponico alle compagnie aeree bielorusse. Il Giappone si allinea così all’Unione Europea nella campagna di pressione nei confronti della Bielorussia.
Nei rapporti con la Cina, il premier, rispondendo ad una domanda nel corso di un question time tenutosi giovedì scorso, si è riferito a Taiwan come ad una “nazione”. La domanda riguardava i diritti alla riservatezza dei dati personali nell’ambito del contrasto alla pandemia e la regione ribelle a Pechino era stata citata insieme ad Australia e Nuova Zelanda.
“In più occasioni i leader giapponesi hanno fatto apertamente riferimento a Taiwan come ad un Paese violando gravemente i principi stabiliti in quattro documenti politici e tra essi la Dichiarazione congiunta sino-giapponese e l’impegno – solenne e ripetuto – in essa contenuto di non definire Taiwan un Paese” ha affermato da Pechino Wang Wenbin, Portavoce degli Esteri della RPC il quale ha chieisto al Giappone di “fornire chiarimenti tempestivi”. “C’è solo una Cina al mondo e Taiwan è una parte inalienabile del territorio cinese. La questione di Taiwan riguarda il fondamento politico delle relazioni Cina-Giappone, la fiducia di base e la buona fede tra i due Paesi nonché lo stato di diritto e la giustizia internazionale. Esortiamo fortemente il Giappone ad onorare con serietà il proprio impegno, ad essere prudente nelle parole e nelle azioni, ad evitare di minare – in qualsiasi forma – la sovranità della Cina nonché ad astenersi dall’inviare qualsiasi segnale sbagliato alle forze che sono per l’indipendenza di Taiwan” ha concluso l’alto funzionario cinese.
Il giorno dopo Katsunobu Kato ha corretto il tiro ribadendo la validità della dichiarazione congiunta del 1972 e sostenendo che il proprio Paese mantiene dei rapporti con Taiwan per ragioni pratiche ma che riconosce la politica “un Paese, due sistemi” promossa da Pechino.
In economia, peggiorata a maggio la fiducia dei cosiddetti “lavoratori sensibili” verso le prospettive economiche del Paese. L’indice, il quale misura i sentimenti di alcune categorie di lavoratori come tassisti e ristoratori, è sceso a 38,1 registrando un -1 rispetto ad aprile.
Cresciuto ad aprile, fino a toccare una cifra pari a 1.320 miliardi di yen, l’avanzo delle partite correnti.
Balzo in avanti delle esportazioni le quali sono state pari a 289,5 miliardi di yen mentre ad aprile 2020 si era registrato un deficit di oltre 926 miliardi. L’avanzo primario è cresciuto del 7,3% per complessivi 2.180 miliardi.
La Banca Mondiale, frattanto, nelle sue ultime previsioni ha stimato per il Sol Levante una crescita, nel 2021, del 2,9%. Lo scorso anno il Giappone ha avuto una contrazione del 4,7%.
Cresciuti a maggio del 4,9% i prezzi all’ingrosso. Il dato rappresenta il più alto aumento percentuale dal 2008 e segue il +3,8% di aprile. L’aumento è stato in gran parte determinato dalla crescita dei costi di petrolio e carbone (+53,5%) e dei metalli non ferrosi (+41,6%) e rottami (addirittura +91,6%).
In campo finanziario, l’Agenzia per il Servizi Finanziari ha sanzionato con un mese di stop alle operazioni il ramo di azienda che si occupa di intermediazione finanziaria di SBI Holdings. La sanzione è scattata sulla base dell’accusa di sollecitazioni illecite di raccolta di denaro dai clienti.
Nell’elettronica, l’evento annuale dei produttori si terrà internamente on line a causa della pandemia. La Combined Exhibition of Advanced Technologies, questo il nome della manifestazione, si era già tenuta on line lo scorso anno.
Sempre in quest’ambito, un rapporto commissionato da alcuni azionisti di Toshiba ha denunciato un intervento del Ministero dell’Economia e di Suga, all’epoca dei fatti Segretario Generale del Gabinetto, nel determinare l’assetto interno all’azienda ed in particolare per la definizione del consiglio di amministrazione. In particolare vi sarebbero state pressioni per convincere dei nomi proposti dall’azionista Effissimo (società con sede a Singapore) a ritirarsi dalla corsa per il CdA. Nessuno dei soggetti coinvolti ha, fino ad ora, rilasciato dichiarazioni ad eccezione del ministro Kajiyama che ha negato il proprio interessamento.
Nell’auto, Toyota ha annunciato che entro il 2035 (e non entro il 2050 come precedentemente comunicato) che i propri impianti saranno neutrali in termini di emissioni di CO2.
Proprio nella settimana appena conclusasi PCD e PDP hanno presentato un disegno di legge per la decarbonizzazione entro il 2050 del settore automobilistico.
(con informazioni di worldbank.org; fmprc.gov.cn; covid19-osaka.info; jcp.or.jp; cdp-japan.jp; mainichi.jp; asahi,com)
Immagine di Amanderson2 (dettaglio) da Wikimedia Commons
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.