Il mese di febbraio è iniziato con la Prefettura Metropolitana di Tokyo che ha registrato 393 nuovi casi di Sars-CoV-2 mentre il numero di ricoverati è stato di 2.899 dei quali 130 in gravi condizioni. Nel corso della settimana Tokyo ha avuto 556 casi martedì, 676 mercoledì, 734 giovedì, 577 venerdì (2.855 i pazienti ospedalizzati e 115 quelli gravi), 639 sabato. La capitale ha registrato nel complesso oltre 100.000 persone positive da inizio emergenza (39.664 soltanto nel mese di gennaio) e 831 morti.
La capitale, insieme ad altre 10 Prefetture tra cui Osaka, Kyoto ed Aichi, lo scorso martedìha visto esteso lo stato di emergenza fino al 7 marzo. “Considerando l’impatto sull’economia, sulle attività, stiamo cercando di mantenere le misure al minimo” aveva affermato in parlamento il ministro Nishimura.
Esprimendo il sostegno del proprio partito all’estensione dello stato di emergenza, il segretario del Partito Comunista Akira Koike ha però ribadito che per uscire dall’emergenza serviranno più test PCR, sostegno alle istituzioni mediche ed alle attività economiche costrette a chiudere o a ridurre la propria operatività.
Perplesso sulla dichiarazione il Governatore di Osaka, Hirofumi Yoshimura: “se il governo nazionale ha intenzione di estendere lo stato di emergenza, allora dovrebbe anche stabilire chiari punti di riferimento per revocarlo” in quanto “la dichiarazione produce grandi sacrifici”.
La Prefettura ha quindi individuato due criteri (il numero di contagi quotidiani ed il tasso di occupazione dei posti letto destinati) per uscire dallo stato di emergenza.
Situazione abbastanza seria anche ad Osaka, la quale ha registrato, nel solo mese di gennaio, ben 347 deceduti: dato che portato i morti totali da Coronavirus nella Prefettura a 926.
Preoccupazione è stata invece espressa dal portavoce dell’Esecutivo Kato circa la decisione assunta dall’UE di non consentire eventuali esportazioni di vaccini prodotti all’interno del territorio dell’Unione fuori da esso. “Vogliamo chiedere la pronta consegna delle quantità già contrattate.”
La campagna vaccinale partirà a metà febbraio dagli operatori sanitari (3.700.000 persone) cui seguiranno i 36 milioni di ultrasessantacinquenni. A rendere note le tempistiche, lo scorso martedì, il premier Suga. Il medesimo giorno il titolare delle Riforme Amministrative Taro Kono ha precisato che le informazioni sul trasporto del vaccino saranno mantenute segrete.
AstraZeneca ha intanto comunicato, lo scorso venerdì, di aver fatto domanda di registrazione del proprio vaccino presso l’agenzia del farmaco dell’Arcipelago.
L’azienda britannica prevede di produrre 90 milioni di dosi (e cioè il 75% dei vaccini che la stessa si è impegnata a fornire al Sol Levante) nel Paese.
Intervenendo a nome del Partito Costituzionale Democratico, Mitsunori Okamoto, ha intanto chiesto che il vaccino, ma l’ipotesi non appare sul tavolo, non sia reso obbligatorio.
In settimana è stato anche presentato un rapporto, condotto a fine 2020 su 15.000 individui, sulla diffusione degli anticorpi tra la popolazione: la media nazionale è stata inferiore all’1% con punte a Tokyo (0,91%) mentre ad Osaka il tasso di sviluppo degli anticorpi è stato dello 0,58%.
In ambito normativo, il PLD ha riproposto delle misure che introducono sanzioni per coloro che non cooperano nel fronteggiare l’emergenza. Se la proposta originaria che prevedeva anche il carcere come alternativa alla multa è stata accantonata, è stato però riproposta una sanzione da 500.000 yen per i positivi al virus che rifiutano l’autoisolamento e 300.000 yen per coloro che non cooperano con le ricerche epidemiologiche portate avanti dalle istituzioni sanitarie. Il disegno di legge prevede anche multe per le attività che non accolgono le indicazioni delle autorità circa la chiusura o la riduzione dell’orario di operatività: tutte misure che sono oggi soltanto richieste dalle Prefetture ma che non possono, leggi alla mano, essere imposte.
Mercoledì è stata approvata in via definitiva la nuova normativa anti-Covid. La legge ha reintrodotto, dopo l’iniziale accordo tra maggioranza e opposizione a ritirarla, la sanzione da 500.000 yen per i positivi che dovessero rifiutare l’ospedalizzazione (ma è stata definitivamente accantonata l’idea della condanna penale ad un anno presente nella formulazione originaria), quella da 300.000 yen per i cittadini che si sottraggono alle indagini epidemiologiche fissate dalle autorità e stessa cifra per le attività economiche che rifiutassero di chiudere o di anticipare gli orari di chiusura secondo quanto stabilito dalle amministrazioni locali.
Frattanto è emerso che per quattro mesi l’applicazione per telefonini scaricata da utenti che utilizzavano il sistema operativo Android non ha comunicato al Ministero della Salute i dati sui positivi. Venerdì Suga ha presentato le proprie scuse per l’accaduto ma respinto le richieste delle opposizioni che chiedevano le dimissioni del ministro della Salute Norihisa Tamura.
Criticate da PCD e Partito Comunista le misure del nuovo bilancio supplementare, l’ultimo dell’anno fiscale 2020, per non aver previsto sufficienti fondi alle strutture sanitarie a partire dall’aumento dei posti letto.
Il numero uno del PCG Kazuo Shii ha inoltre manifestato la propria preoccupazione per la diffusione dell’infezione nelle case di riposo. Shii ha sottolineato come delle 150 persone morte a gennaio nella capitale per l’infezione e di cui è stata trovata la via dell’infezione, 122 sono state infettate in ospedali e strutture per anziani: “al fine di proteggere la vita delle persone, il controllo delle infezioni nelle strutture per anziani e nelle istituzioni mediche è diventato il punto chiave” ha sottolineato il Presidente del PCG.
In politica interna, Kiyohiko Toyama ha rassegnato le proprie dimissioni da parlamentare dopo aver già lasciato i propri incarichi in seno al Nuovo Komeito. Il parlamentare aveva trascorso una serata in un bar violando le raccomandazioni date dal governo al fine di ridurre le infezioni. Due settimane fa si era anche appreso che Toyama aveva utilizzato soldi della diaria per coprire i costi di frequentazioni di locali simili.
In una separata serata hanno invece frequentato i bar di Ginza Jun Matsumoto (già responsabile degli affari parlamentari del PLD), il collega Takashi Otsuka e il viceministro, dimesso da Suga, Taido Tanose. Sulla vicenda Jun Azumi del PCD ha chiesto al premier di fornire spiegazioni.
Per ciò che attiene agli scandali nella maggioranza, lo scorso mercoledì Anri Kawai ha rassegnato le proprie dimissioni dalla Camera dei Consiglieri. La rinuncia al seggio, ottenuto nel 2019, è conseguenza della condanna per aver acquistato, con una serie di mazzette, consenso da politici del PLD della Prefettura di Hiroshima. Il Partito Comunista ha però sottolineato come il PLD nazionale abbia concesso alla campagna elettorale della senatrice l’incredibile cifra di 150 milioni di yen.
Il settimanale Shukan Bunshun ha intanto reso noto che quattro alti funzionari pubblici, tra ottobre e dicembre dello scorso anno, avrebbero cenato e ricevuto regali da uno dei figli del premier Suga il quale lavora per un’azienda privata che lavora nel settore delle comunicazioni. Il codice etico cui i dipendenti pubblici sono soggetti vieta rapporti così stretti tra la pubblica amministrazione ed il settore privato.
“Qualora fossero accertate violazioni il Ministero della Giustizia prenderà opportune decisioni” ha commentato il portavoce dell’Esecutivo Kato.
“Attualmente stiamo indagando sui fatti riguardanti gli elementi elencati e dopo aver indagato, prenderemo le misure appropriate” ha commentato l’azienda, la Tohokushinsha Film, in un comunicato.
“Il premier dovrebbe fornire spiegazioni” ha affermato il Presidente del PCG Shii.
Polemiche hanno suscitato le parole di Yoshiro Mori, capo del comitato organizzatore dei Giochi Olimpici circa l’aumento del numero di dirigenti donne nel mondo olimpico che, a suo giudizio, farebbe “trascinare le riunioni”. “Le donne hanno un forte senso di rivalità. Se un membro alza la mano per parlare, anche tutti gli altri sentono il bisogno di parlare. Tutti finiscono per dire qualcosa” ha sostenuto Mori il quale si è successivamente scusato per quanto detto.
Di dichiarazioni “incomprensibili” ha parlato Mayumi Taniguchi, una delle cinque donne del comitato direttivo della federazione di rugby.
“Vorrei che rispondesse in maniera adeguata affinché non ridica quanto ha detto” ha commentato la ministra delegata ai Giochi Seiko Hashimoto.
Di dichiarazione che “violano lo spirito olimpico” ha parlato il capo del Comitato Olimpico nipponico Yasuhiro Yamashita il quale, però, non si è accodato a coloro che ne chiedono le dimissioni.
Tra quanti vorrebbero la testa di Mori vi è Hiroyuki Moriyama del PCD che ne ha chiesto la rimozione nel corso di un intervento in parlamento.
Batosta per la maggioranza a Nishinoomote (Prefettura di Kagoshima), Shunsuke Yaita, attuale sindaco della città, ha sconfitto Kiyonobu Fukui del PLD. La vittoria dell’esponente dell’opposizione rappresenta un problema per la maggioranza poiché il comune di Nishinoomote amministra anche l’isola di Mage, sito acquistato dal Ministero della Difesa allo scopo di ospitare le esercitazioni con le portaerei attualmente svolte ad Iwoto, e Yaita si oppone fortemente a questo tipo di attività sul territorio da lui amministrato.
“I cittadini hanno già detto no alla trasformazione di Mage in una base militare. Il Ministero è andato avanti con il piano senza discutere molto ma io vorrei che venissero rispettate le decisioni del popolo” ha affermato il sindaco. A nome del Governo, Katsunobu Kato ha però chiarito che l’Esecutivo non ha nessuna intenzione di modificare i propri piani.
Sempre in ambito militare, la Corte di Naha ha respinto l’ennesimo ricorso presentato dalla giunta di Okinawa volto a bloccare i lavori di interramento della baia di Henoko al fine di tutelare la barriera corallina. La sentenza “è un grosso problema perché limita in modo significativo l’indipendenza dei governi locali” ha commentato Denny Tamaki.
Nella settimana appena conclusasi si è tenuto, con molti membri collegati, da remoto, il summit annuale del Partito Costituzionale Democratico. Nel corso del proprio discorso, il leader del partito Yukio Edano ha ribadito che è possibile, in alleanza con gli altri partiti, vincere le prossime elezioni.
Sulla sicurezza interna, gli ultimi dati resi noti dall’Agenzia Nazionale di Polizia hanno mostrato un calo complessivo dei crimini commessi nel 2020 del 17,9%. Diminuiti, in particolare, i crimini di strada e gli atti di vandalismo (-27%). Cresciute invece le segnalazioni di violenza domestica (+0,5%) ed i crimini informatici (+4,1%).
Sull’ambiente, Katsuya Okada del PCD, intervenendo in parlamento lo scorso venerdì ha criticato le tempistiche proposte dal Governo sulla decarbonizzazione (che dovrebbe realizzarsi entro il 2050).
In politica estera, preoccupazione è stata espressa dal Ministero degli Esteri di Tokyo per la situazione in Myanmar. Il dicastero guidato da Motegi ha chiesto, lo scorso lunedì, un “ristabilimento del sistema politico democratico” nel Paese del Sud-Est.
Suzuki e Denso hanno momentaneamente interrotto la produzione nei propri impianti lì presenti mentre il colosso della birra Kirin Holdings ha deciso di interrompere la propria cooperazione con la società locale Myanma Economic Holdings Public. Le due società hanno in piedi una joint venture nel Paese detenuta al 51% dalla società nipponica ed il 49% dall’azienda birmana nel cui azionariato sono presenti società legate ai militari.
Lo scorso mercoledì Motegi e il collega Kishi hanno anche avuto un colloquio con gli omologhi britannici Raab e Wallace. Centro dell’incontro, svoltosi in videoconferenza, il contenimento della presenza cinese nel Pacifico e nei mari prossimi al Giappone. Sul tema vi è stato anche un incontro in videoconferenza nel corso del quale Tokyo ha ribadito la propria preoccupazione per la norma, approvata il 22 gennaio, che estende per la Guardia Costiera della RPC le possibilità circa l’uso di armi.
L’incontro, tenutosi nell’ambito del 12° ciclo di consultazioni ad alto livello sul tema, ha comunque ribadito la volontà dei due Paesi di combattere congiuntamente il crimine marittimo e di tutelare l’ambiente. Concordata anche l’esigenza di tenere riunioni annuali e speciali volte ad assicurare un efficace meccanismo di comunicazione che eviti incidenti marittimi nelle aree, in primo luogo le Senkaku, dove tali eventi sono più probabili.
In ambito economico, lo scorso anno sono stati oltre 47.000 i nuclei familiari ad aver richiesto di poter differire il pagamento delle bollette del gas. Il dato è uno dei tanti tra quelli che suggeriscono un aumento della povertà nel Sol Levante dovuto in larga misura alle ricadute occupazionali della pandemia.
Nel 2020 la spesa media mensile delle famiglie è scesa del 5,3%. Il dato è il più basso dal 2001 e supera il -2,9% registratosi nel 2014 quando la tassa sui consumi passò dal 5 all’8%. In termini assoluti la media è stata di 277.926 yen. Crollate al -18,1% le spese per il settore intrattenimento, dell’8,6% i trasporti. Nel turismo -76,1% si è avuto nelle spese per i biglietti aerei, del 60,9% nei biglietti ferroviari, dell’85,8% nei tour all’estero e del 61,9% in quelli in patria. Cali evidenti anche nelle spese per i bar (-53,9%) e nei ristoranti (-25,4%).
Cresciuti del 4% (per una media pari a 609.535 yen) gli introiti delle famiglie.
L’Agenzia delle Tasse ha intanto reso noto di aver ricevuto, sulla base di un accordo anti-evasione che coinvolge 86 Paesi, dati su 2.060.000 conti posseduti da nipponici all’estero. I conti sarebbero rigonfi di 10.000 miliardi di yen (quasi 80 miliardi di euro).
Frattanto, secondo Toshihiro Nagahama, capo economista del Dai-ichi Life Research Institute, l’estensione dello stato di emergenza in dieci Prefetture potrebbe deprimere la domanda interna di 3.600 miliardi di yen e far perdere 159.000 posti di lavoro (contro i 78.000 se l’emergenza fosse finita a febbraio).
Proprio sul fronte lavoro, nello scorso anno il numero di lavoratori stranieri ha raggiunto nel Sol Levante la cifra record di 1.720.000 (+4% rispetto al 2019). Tra essi il numero più alto è rappresentato, con poco più di 546.000 persone, dai lavoratori permanentemente residenti seguito, con 402.000 lavoratori, dai tirocinanti.
Nell’intrattenimento, lunedì scorso Nintendo ha comunicato di aver ottenuto, nel periodo aprile-dicembre 2020, utili per 376,6 miliardi di yen contro i 196 miliardi del medesimo periodo del 2019.
Nell’elettronica, Panasonic ha annunciato la chiusura, per il 2022, dei propri impianti, tanto in Malesia quanto in Giappone, per la produzione di celle solari. L’azienda, nell’ambito di un piano di ristrutturazione più ampio, ha infatti intenzione di rinunciare a quei rami di azienda a basso profitto.
Nel trasporto aereo, Japan Airlines ha iniziato ad offrire un servizio di offerta di test per accertare la presenza di coronavirus nonché un’assicurazione che copra i costi di trattamento e quarantena per i viaggiatori su tratte internazionali.
Nel commercio internazionale, lo scorso 30 gennaio, la ministra delegata del Regno Unito, Liz Truss, ha comunicato che il proprio Paese farà richiesta di ingresso nell’accordo di libero scambio per l’area del Pacifico. La Gran Bretagna ha intrattenuto nel 2019 uno scambio con i Paesi dell’area pari a 111 miliardi di sterline.
Nei rapporti con gli Stati Uniti, dall’ultimo rapporto pubblicato dal dicastero per il Commercio USA è emerso come il Giappone sia stato il settimo Paese per surplus prodotto nei loro confronti nel 2020. In totale il deficit statunitense nei confronti del Giappone è stato pari a 55,41 miliardi di dollari.
Utili record per Takeda Pharmaceutical. L’azienda ha comunicato di aver raggiunto, nel periodo aprile-dicembre 2020, utili per 178,91 miliardi di yen. Il dato è del 42,52% superiore al medesimo periodo del 2019.
Nell’auto, nonostante la pandemia, è cresciuto a gennaio del 6,8% il numero di veicoli venduti rispetto al medesimo mese del 2019. Cresciuta del 6,6% anche la vendita di miniveicoli (cioè di vetture o moto di cilindrata inferiore ai 660 cc).
In settimana Toyota ha previsto che le vendite per il 2021 dovrebbero aggirarsi intorno ai 9,2 milioni di veicoli: il 20% in più rispetto al 2020 e persino più del 2019.
Giovedì scorso, intanto, Mazda ha annunciato il taglio, per febbraio, di 7.000 veicoli dalla produzione globale a causa della mancanza di alcuni componenti. Lo stesso giorno la società ha annunciato di attendersi, per l’anno fiscale 2020, perdite nette pari a 50 miliardi di yen contro i 90 precedentemente stimati. Il “miglioramento” delle previsioni è dovuto in larga parte da un talgio dei costi.
A causa di problemi nella catena di approvvigionamento (in questo caso di semiconduttori) anche Subaru ha tagliato la propria produzione per l’anno fiscale che sta per chiudersi di 43.000 veicoli per complessivi 868.000 veicoli. La società ha tagliato le proprie previsioni di utili netti da 80 a 75 miliardi e del profitto operativo da 110 a 100 miliardi rispetto alla precedente previsione.
Nell’agricoltura, il Partito Comunista ha chiesto al dicastero competente l’erogazione di fondi ai coltivatori per i danni subiti dalle ultime nevicate come avvenne in occasione delle nevicate del 2018. Una simile richiesta è stata avanza il 2 febbraio dal Partito Costituzionale Democratico in un incontro con il viceministro delegato.
Frattanto i dati sulle esportazioni agricole nel 2020 hanno segnato un record positivo per l’ottavo anno di seguito. Lo scorso anno l’export agricolo è cresciuto dell’1,1% per complessivi 922,3 miliardi di yen. Diminuito di oltre il 20% l’export di prodotti ittici mentre è cresciuto, di oltre l’11%, quello di prodotti agricoli. Tra i settori che sono cresciuti maggiormente quello delle uova.
Principali mercati esportazione sono stati Hong Kong (+1,2%), Cina (6,6%) e Vietnam (+18,3%). Crollate (-18%) le esportazioni verso la Corea del Sud.
Nel settore della cura della persona, Shiseido ha comunicato di aver raggiunto un accordo per la vendita, al fondo CVC Capital Partner e per 160 miliardi di yen, di parte delle azioni della società che detiene il marchio Tsubaki.
(con informazioni di e-stat.go.jp; xinhuanet.com; tfc.co.jp; astrazeneca.co.jp; mazda.com; kirinholdings.co.jp; jcp.or.jp; cdp-japan.jp; shionogi.com; mainichi.jp)
Immagine di 663higland (dettaglio) da Wikimedia Commons
Giornalista de il manifesto, responsabile della pagina regionale toscana del quotidiano comunista, purtroppo oggi chiusa. Direttore di numerosi progetti editoriali locali, fra cui Il Becco.