Giunte il 6 dicembre, su suolo australiano, capsule contenenti campioni dell’asteroide Ryugu rilasciate dalla sonda Hayabusa2. “Le capsule sono in perfetto stato” ha affermato soddisfatto Yuichi Tsuda dell’Agenzia Aerospaziale del Giappone.
Al ricevimento della notizia “grande felicità” è stata espressa dal premier su Twitter.
Soddisfazione è stata espressa anche da Megan Clark dell’Agenzia spaziale australiana la quale ha sottolineato come i campioni raccolti potranno fornire indizi su come sia arrivata l’acqua sulla terra e sulla diffusione dei composti a base di carbonio nell’universo. Martedì le capsule sono arrivate in Giappone.
Per ciò che attiene all’emergenza Coronavirus, Tokyo, centro dove più si è diffusa l’infezione, ha registrato 299 casi lunedì, 352 martedì, 572 mercoledì (2.679 i casi con 555 pazienti ricoverati con sintomi gravi e di questi 59 nella capitale), 602 giovedì (con 2.973 casi nazionali dei quali 415 ad Osaka), 595 venerdì, 621 sabato (con oltre 3.000 casi a livello nazionale).
“Il sistema sanitario ha iniziato a diventare provato e dunque prevenire un aumento di nuovi pazienti, specialmente di quelli gravi è la massima priorità” si sottolinea dal comitato scientifico messo in piedi dalla Prefettura Metropolitana per affrontare la crisi.
Venerdì anche un commissariato di polizia, quello di Shinjuku, ha dovuto chiudere dopo la scoperta di 17 positivi.
Intanto sia il comune di Asahikawa (Hokkaido) che la Prefettura di Osaka hanno chiesto al Ministero della Difesa l’invio, come già accaduto ad agosto per Okinawa, di personale infermieristico militare al fine di supplire alle carenze di organico registrate. Da parte sua il ministro Kishi si è dichiarato disponibile ad inviare personale che è effettivamente giunto mercoledì. “Prendiamo molto sul serio il fatto che membri delle Forze di Autodifesa siano stati inviati qui poiché il loro invio è stato considerato l’ultima spiaggia” ha affermato Go Asari, responsabile cittadino per il contenimento dell’infezione.
Dopo oltre sei giorni nei quali si sono registrati circa 300 quotidiani, il 6 dicembre la Prefettura ha dichiarato lo stato di emergenza sanitaria e richiesto ai residenti di non effettuare spostamenti non necessari almeno fino al 15 dicembre. Aperto martedì anche un reparto temporaneo di terapia intensiva nel municipio di Sumiyoshi. Il reparto, al 7 dicembre, poteva contare soltanto su 80 dei 10 infermieri necessari ai 30 posti letto predisposti. Altri 26 infermieri potrebbero arrivare dall’Associazione dei Governatori. L’11 dicembre il governatore Yoshimura ha ufficialmente chiesto il dispiegamento di infermieri militari. A quella data la Prefettura aveva registrato un tasso di occupazione dei posti COVID-19 del 68,4%.
Ad Asahikawa, lo scorso martedì si sono registrati 50 nuovi casi mentre l’occupazione dei posti letto COVID-19 aveva raggiunto il 67%.
Situazione critica anche a Nagoya, capoluogo della Prefettura di Aichi, che, al 7 dicembre, aveva occupato, con 182 ricoveri, tutti i posti riservati ai pazienti colpiti dal nuovo Coronavirus. In città vi sarebbero 297 posti letto destinati al trattamento del COVID-19 ma, a causa dello scarso personale medico ed infermieristico, soltanto 180 sono effettivamente utilizzabili. “Se il numero delle persone infette salisse ancora, dovremmo predisporre misure quali quelle di rimandare le operazioni” ha affermato Kiyofumi Asai, responsabile sanitario. La Prefettura di Aichi aveva, al 6 dicembre, ben 418 pazienti ospedalizzati mentre i posti letto approntabili ammontano a 900.
Sentito in sede di commissione Salute della Camera bassa, Shigeru Omi, capo del comitato scientifico nazionale istituito dal governo, ha invitato a sospendere la campagna Go To Travel almeno da e per i grandi i centri urbani. La campagna è già stata sospesa ad Osaka, Tokyo e Sapporo. Interrogato dai parlamentari Omi ha anche affermato che l’Esecutivo non ha chiesto il parere del tavolo da lui guidato circa Go To Travel e Go To Eat (la corrispondente campagna per i ristoranti).
All’8 dicembre erano 258 i turisti e 220 i lavoratori coinvolti in Go To Travel testati positivi al SARS-CoV-2 e 76 i lavoratori positivi in 58 ristoranti che avevano aderito a Go To Eat.
Sabato, a fronte del numero crescente di casi, il numero uno del PCD Edano ha nuovamente chiesto lo stop alla campagna.
Per ciò che concerne la campagna vaccinale, il Ministero della Salute ha approvato un piano che coinvolgerà i municipi. Nazionalmente il dicastero si procurerà 10.500 congelatori per lo stoccaggio delle fiale.
Per ridurre le infezioni anche il messaggio di fine anno dell’Imperatore sarà videoregistrato né si terrà alcuna delle tradizionali cerimonie di auguri. Abolita a Sapporo anche l’oramai tradizionale (visto che si tiene da 71 anni) esposizione di statue di ghiaccio.
Venerdì, intanto, all’Aeroporto Internazionale del Kansai è iniziata la sperimentazione di un macchinario emittente raggi ultravioletti e che dovrebbe aiutare nella disinfezione delle targhette per i bagagli.
Sugli scandali che colpiscono la maggioranza, in settimana anche il ministro della Difesa Kishi, fratello dell’ex premier Abe, ha affermato che è necessario fornire una spiegazione circa gli eventuali costi sostenuti dal PLD in occasione delle feste del sakura tenutesi tra il 2013 ed il 2019 e non presenti in alcun bilancio. Secondo quanto accertato dai parlamentari dell’opposizione che sono andati a riguardare i verbali di tutte le occasioni nelle quali Abe ha smentito un coinvolgimento degli uffici del governo o nelle quali ha sostenuto che non vi è stata nessuna differenza di costi coperta, l’ex premier avrebbe mentito almeno 33 volte.
Per quanto concerne lo scandalo che ha coinvolto l’ex ministro dell’Agricoltura Takamori Yoshikawa (accusato di aver preso denaro da un’azienda alimentare), martedì scorso le opposizioni hanno chiamato a deporre alcuni funzionari del dicastero. Proprio uno di questi funzionari, ed a sua volta ex ministro, Koya Nishikawa, ha rassegnato le proprie dimissioni dopo che era emerso che lo stesso aveva partecipato ad una gita in barca organizzata da una persona che all’epoca era dirigente dell’azienda in questione. Lo stesso Nishikawa era per altro consulente anche della società e ciò costituisce un conflitto d’interesse. Il segretario del Partito Costituzionale Democratico Fukuyama e la presidente del Partito Socialdemocratico Fukushima hanno chiesto che sia Nishikawa che Yoshikawa siano sentiti in parlamento.
Per ciò che riguarda un altro scandalo, quello di Moritomo Gakuen e cioè del terreno pubblico acquistato dall’associazione prossima all’ex premier ad un bassissimo prezzo, la vedova di un funzionario dell’Ufficio Fiscale del Kinki, Toshio Akagi, suicidatosi a seguito della vicenda, ha reso noto un rapporto governativo nel quale non è menzionato il fatto che l’uomo si sia tolto la vita dopo che i suoi superiori gli avevano ordinato di falsificare i documenti (chiesti poi dal parlamento ed oggetto di un’ulteriore indagine). Nel rapporto finito nelle mani della vedova Akagi le cause del suicidio sono attribuite al superlavoro.
Su un’altra questione spinosa per la maggioranza, e cioè il rifiuto di nomina da parte del premier di sei accademici non allineati al governo nel Consiglio delle Scienze, in chiusura di settimana l’opposizione ha nuovamente chiesto che Kazuhiro Sugita, vicesegretario del Gabinetto nel nuovo esecutivo, sia sentito in parlamento al fine di accertarne il coinvolgimento. Una delle questioni centrali da acclarare è, infatti, la circostanza, confusamente riferita da Suga, della consegna di una lista che non conteneva quei nomi.
In politica interna, il Presidente della Camera dei Rappresentanti, Tadamori Oshima, si è augurato che presto si affronti il tema della successione al trono imperiale. Stante, infatti, il basso numero di maschi all’interno della famiglia regnante (lo stesso Naruhito non ha figli maschi), il problema di assicurare una stabile successione diventa sempre più pressante.
Nell’immigrazione, Amnesty International ha depositato presso il Ministero della Giustizia e l’Agenzia per i Servizi Migratori una petizione nella quale si chiede di allargare le maglie, ad oggi strettissime, che consentono l’asilo politico nonché di dare certi tempi a coloro che sono detenuti nei centri di espulsione.
A giugno dello scorso anno vi erano in questi centri 1.253 persone detenute ed il 54% di queste si trovavano rinchiuse da oltre sei mesi ed il 20% da più di due anni.
In campo militare, lo scorso lunedì si sono svolte due esercitazioni congiunte nippo-statunitensi: una, la “Yama Sakura”, nella Prefettura di Kumamoto e l’altra, la “Forest Light” nelle Prefetture di Gunma e Niigata. La prima, che si tiene dal 1982 e che vedrà quest’anno il coinvolgimento, a distanza, di reparti lontani, coinvolgerà, fino al 15 dicembre, 4.000 militari delle forze di terra delle FA e 1.000 colleghi statunitensi.
“Per un’area indo-pacifica libera ed aperta, migliorare le capacità operative è un compito urgente” ha dichiarato presentando l’esercitazione il generale Ryoji Takemoto.
Il ministro Kishi ha, intanto, confermato, nel corso di una riunione della commissione interna al PLD che si occupa di sicurezza, che il Sol Levante dispiegherà il sistema Aegis su due navi in alternativa alle batterie su terra. A tal fine il Ministero richiederà altri 30 miliardi di yen nella finanziaria che entrerà in vigore il prossimo aprile (il costo totale supererà i 500 miliardi di yen).
“Si potrebbe deviare dalla politica di difesa impostata dopo la guerra” ha messo in guardia Jun Azumi del PCD.
“Il nostro obiettivo non è quello di colpire [in via preventiva ndr] le basi nemiche” ha affermato Kishi venerdì scorso.
Rimanendo in quest’ambito, lo scorso 8 dicembre, un gruppo di madri i cui figli frequentano un asilo nei pressi della base dei Marines di Ginowan (Okinawa) hanno incontrato il Direttore Generale del locale ufficio della Difesa per chiedere lo stop ai voli sull’area. Due anni fa un pezzo di un elicottero statunitense cadde nel giardino della struttura.
Nell’aviazione, il Ministero della Difesa ha scelto Mitsubishi Heavy Industries e Lockheed Martin come fornitori del nuovo caccia che dovrà sostituire gli F-2 attualmente in dotazione alle Forze di Autodifesa. Il Sol Levante prevede di avere per il 2035 90 di questi velivoli per un costo complessivo che dovrebbe raggiungere i 48 miliardi di dollari. Coinvolte nel progetto anche Subaru (per il carrello) nonché Toshiba e Fujitsu (sistemi radar).
In politica estera, un tribunale sudcoreano ha respinto, lo scorso venerdì, il ricorso di Nippon Steel volto a ritornare in possesso degli asset su suolo della RdC confiscati e destinati a risarcire le famiglie di ex forzati di guerra sfruttati dall’azienda durante l’occupazione coloniale della Penisola.
Nominato, intanto, venerdì scorso il nuovo ambasciatore nipponico in Cina. Hideo Tarumi, nella prima conferenza stampa dopo la nomina, si è augurato un rafforzamento delle relazioni bilaterali ed un allentamento delle persistenti tensioni tra le due nazioni.
Dal Mozambico, dove si trova in visita, il ministro Motegi ha, frattanto, dichiarato che il proprio paese aumenterà i propri investimenti nella nazione così ricca di risorse naturali. Annunciando quindi l’invio, per febbraio, di una delegazione pubblico-privata a Maputo, il titolare della diplomazia nipponica ha anche assicurato aiuti per 24 milioni di dollari destinati al rafforzamento della Guardia Costiera mozambicana ed al miglioramento delle infrastrutture idriche.
Nell’ambiente, il ministro Koizumi ha presentato alla stampa, lo scorso martedì, i dati sulle emissioni di gas serra del 2019. Quell’anno l’Arcipelago ha emesso 1.213 milioni di CO2: il 2,7% in meno rispetto al 2018. Il calo è stato attribuito dal ministro alla tensione commerciale USA-Cina che ha avuto pesanti contraccolpi sull’industria dell’acciaio nipponica. Stando agli accordi di Parigi, il Sol Levante deve ridurre, entro il 2030, del 26%, rispetto al 2013, le proprie emissioni: i dati del 2019 indicano un calo del 14% e dunque l’obiettivo potrebbe essere realizzabile.
Giovedì scorso Koizumi ed il collega alle Riforme Amministrative Taro Kono, hanno annunciato che i due dicasteri puntano a far sì che il 30% del consumo di energia negli edifici pubblici sia ricavato da fonti rinnovabili.
Nell’energia, Japan Nuclear Fuel ha ottenuto, lo scorso mercoledì, il primo via libera alla realizzazione di un proprio impianto per la produzione di combustibile MOX. L’Agenzia Regolatrice per il Nucleare ha dato il disco verde nonostante, data la lenta ripresa del processo di riattivazione delle centrali, manchi una chiara destinazione per il combustibile ottenuto.
I costi di costruzione dell’impianto, che avrà sede nel comune di Rokkasho e che sarà completato entro luglio 2022, sono lievitati da 120 a 390 miliardi.
In economia, un ulteriore pacchetto di stimoli da 73.000 miliardi di yen (oltre 576 miliardi di euro) dovrebbe presto vedere la luce. Tra gli obiettivi del piano vi è quello di stimolare la domanda interna e di aiutare le imprese a mantenere gli attuali livelli occupazionali. Circa 1.000 miliardi saranno destinati alla digitalizzazione e 2.000 alle tecnologie per la riduzione delle emissioni di CO2.
Ad ottobre, intanto, l’indice sulle condizioni economiche ha registrato una crescita di 4,9 punti rispetto al mese precedente raggiungendo 89,7 (base 100 è l’anno 2015). Per rilanciare la domanda interna il segretario del Partito Comunista Akira Koike ha ribadito la necessità di abbassare la tassa sui consumi anche, come misura di compromesso in maniera temporanea.
Dall’opposizione, intanto, Fukuyama del PCD ha sottolineato come nel nuovo pacchetto di stimoli (diviso in più provvedimenti, dei quali uno da 385 miliardi approvato venerdì) siano stati destinati 300 miliardi alla campagna Go To Travel, che l’opposizione vorrebbe venisse sospesa, e soltanto 70 miliardi per il sostegno alle famiglie monogenitorali.
Circa 13 miliardi dovrebbero essere destinati alle città che ospiteranno i Giochi Olimpici del 2021.
Tutta l’opposizione ha anche chiesto di abbandonare l’idea di avere, per gli ultrasettantancinquenni che guadagnano più 2 milioni di yen annui, una compartecipazione del 20% delle spese mediche. Oggi i costi si aggirano intorno al 10%. Giovedì il PLD ed il Nuovo Komeito, rappresentati dai due Presidenti Suga e Yamaguchi, hanno trovato l’accordo nella maggioranza sulla misura. Il Ministero della Salute ha anche proposto di portare al 44% la compartecipazione per coloro che ad oggi pagano tra il 20 ed il 30.
Le entrate fiscali del 2020 sono intanto state stimate in calo di 8.000 miliardi rispetto alle previsioni pre-pandemia: 55.000 miliardi contro i 63.510 e 3.440 miliardi in meno rispetto al 2019.
La prossima manovra finanziaria potrebbe invece aggirarsi intorno ai 102.660 miliardi di yen.
Le commissioni interne a PLD e Nuovo Komeito che si occupano di tasse hanno intanto concordato, per il prossimo anno fiscale, di mantenere la riduzione delle imposte sulla vendita di case ed automobili.
Nella Pubblica Amministrazione, per il terzo anno consecutivo, i bonus invernali destinati ai lavoratori pubblici sono stati tagliati. Nello specifico la media sarà di 653.600 yen: -34.000 rispetto al 2019.
Nelle infrastrutture, il Governo ha annunciato venerdì scorso l’adozione di un piano di ammodernamento spalmato sui prossimi cinque anni. Il costo totale del piano, che prevede anche 12 interventi volti a prevenire disastri naturali, sarà di 15.000 miliardi.
In settimana, la Banca Asiatica per lo Sviluppo ha stimato una contrazione per il PIL delle nazioni in via di sviluppo pari allo 0,4% per il prossimo anno mentre l’Asia orientale è previsto cresca dell’1,6% (+0,3 rispetto alla precedente previsione).
Intanto, una recente ricerca condotta da Tokyo Shoko Research ha mostrato come nel 2020 il numero dei fallimenti abbia raggiunto cifre mai viste prima. Le bancarotte di aziende con debiti pari o superiori ai 10 milioni di yen sono state, tra gennaio e novembre, 792 e cioè l’8% in più rispetto al medesimo periodo del 2019. Come era ovvio aspettarsi il maggior numero di fallimenti ha riguardato il settore della ristorazione (ed in particolare i ristoranti che offrono cibi tradizionali). Per singole Prefetture, il dato più alto ha riguardato Osaka (146), seguita da Tokyo (129) ed Aichi (76). Considerando anche i fallimenti delle imprese con meno di 10 milioni di debiti, il numero totale delle aziende che hanno chiuso i battenti si aggira intorno a 2.400.
In agricoltura, è stato registrato, domenica 6 dicembre, un altro caso, il sesto quest’anno, di influenza aviaria. Ad essere colpita una fattoria di Mihara (Hiroshima). Il governo della Prefettura ha già annunciato l’abbattimento di 134.000 polli mentre ad Okayama potrebbero essere 600.000 i polli da abbattere secondo quanto affermato dai vertici dell’ente locale venerdì scorso.
Un maggiore sostegno al settore agricolo è stato chiesto in settimana dalla senatrice comunista Tomoko Kami la quale ha sottolineato come anche il grano, a causa di una riduzione dei consumi di circa 2.000 tonnellate, si trovi in una condizione poco felice.
Una sovvenzione per ortaggi, fiori, frutta e tè è stata chiesta, lo scorso mercoledì, da diversi parlamentari dell’opposizione i quali hanno anche chiesto una riduzione degli oneri amministrativi a carico degli operatori del settore e criticato una norma, di recente approvazione, che ha cambiato, restringendoli, i requisiti per accedere ai sussidi destinati alla pesca.
In sofferenza, per le grandi quantità di invenduto, anche il settore lattiero-caseario.
Interrotta, a causa di difficoltà nell’approvvigionamento, la produzione di tre prodotti Milo, marchio di proprietà di Nestle Japan.
Nel settore aereo, un ristorante dell’aeroporto di Chubu (Nagoya) ha aggiunto al proprio menù il pasto servito a bordo da Japan Airlines e prodotto da Nagoya Air Catering. L’azienda prevede di espandere l’iniziativa in cooperazione con la stessa compagnia aerea e con Meitestu Restaurant.
Prima della crisi prodotta dalla pandemia Nagoya Air Catering produce tra gli 8.000 ed i 15.000 pasti al giorno mentre, allo stato attuale, ne produce circa 100.
Nell’auto Honda ha annunciato uno stop temporaneo alla produzione in Regno Unito a causa dei ritardi prodotti dalla pandemia nelle catene di approvvigionamento della componentistica.
Il medesimo giorno Toyota ha lanciato sul mercato la seconda generazione della Mirai ad idrogeno. La nuova serie ha un’autonomia di 850 chilometri: il 30% in più del modello precedente. Sempre Toyota, a partire dal prossimo anno, sperimenterà l’uso delle proprie batterie elettriche per camion. La sperimentazione avverrà in cooperazione con tre catene di supermercati: Seven-Eleven, FamilyMart e Lawson.
Dalle auto ad altri mezzi di trasporto, Mitsubishi si è aggiudicata una fornitura alle Ferrovie del Myanmar di 246 carrozze destinate alla linea Yangon-Mandalay ed alla linea urbana della capitale. Il costo a carico delle ferrovie birmane è pari a 69 miliardi di yen.
(con informazioni di adb.org; spf.org; global.toyota; jcp.or.jp; cdp-japan.jp; mainichi.jp; asahi.com; asia.nikkei.com)
Immagine di JM Suarez (dettaglio) da Wikimedia Commons
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