Registrato, domenica 29 novembre, il record di pazienti COVID-19 le cui condizioni cliniche sono gravi. In quella data si è infatti toccata quota 462.
Per quanto concerne il numero quotidiano di casi, Tokyo continua a rappresentare il principale centro di diffusione dell’infezione con 418 casi registrati il 29 novembre, 311 lunedì (9.857 i casi totali di novembre per la Prefettura Metropolitana), 372 martedì (il medesimo giorno record di casi alla base USA di Ginowan ad Okinawa con 72 positivi tra i dipendenti della struttura e 150.000 casi complessivi da inizio pandemia), 500 mercoledì, 533 giovedì, 449 venerdì (oltre 2.400 i casi nazionali), 584 sabato.
Per ciò che attiene alla campagna di bonus vacanze denominata “Go To Travel”, in settimana il ministro con delega al turismo Akaba ha assicurato che coloro che si trovano in situazione di rischio possono cancellare le prenotazioni entro il 13 dicembre senza pagare penali.
Tokyo, Sapporo ed Osaka sono già state escluse come meta di vacanze ma i cittadini di quelle aree possono, ancorché è stato sconsigliato, recarsi in altre Prefetture utilizzando i bonus. Il premier ha già invitato gli anziani a non utilizzare i bonus della campagna Go To Travel.
Nell’ambito dell’iniziativa sono già stati distribuiti bonus per un valore pari a 57,1 miliardi di yen.
Venerdì, nonostante i 45 morti ed i 505 casi gravi accertati il medesimo giorno, il ministro Akaba ha affermato che la campagna potrebbe essere estesa fino al prossimo giugno.
Lo scorso mercoledì è stata, intanto, approvata dal parlamento la norma che stabilisce la totale copertura da parte dello Stato del (o dei) vaccini contro il SARS-CoV-2 per tutti coloro che risiedono in Giappone. Il Giappone ha già stretto accordi, per complessive 145 milioni di persone e dunque più della popolazione dell’Arcipelago, con Pfizer, Moderna ed AstraZeneca per una spesa di 671,4 miliardi di yen.
La Società Giapponese sul Cancro ha anche messo in guardia sul fatto che molte istituzioni locali e molti cittadini rinuncino ad operazioni di prevenzione del cancro.
Secondo un’indagine di agosto, ad esempio, in 29 Prefetture il numero di donne che hanno monitorato il seno è stato, ad aprile, pari al 14% rispetto allo stesso mese del 2019 e dell’11% a maggio (i dati sono risaliti al 40% a giugno ed al 62% a luglio). La Società si aspetta per la fine di quest’anno un calo del 30% nel numero degli esami e dunque, potenzialmente, migliaia di persone in più che sapranno di avere un cancro quando sarà troppo tardi.
“In alcune aree stiamo già vedendo difficoltà nella ricezione di pazienti con cancro, problemi cardiaci, infarti ed altri disturbi” ha affermato il due dicembre Toshio Nakagawa, Presidente dell’Associazione Medica del Giappone, mettendo in guardia circa i rischi di tenuta per il sistema sanitario di una terza ondata del virus.
Il premier Suga ha anche utilizzato la pandemia come scusa per non tenere, in tutto il mese di novembre, nessuna conferenza stampa. La scelta è stata ritenuta una “fuga dalla responsabilità” Yukio Edano, numero uno del Partito Costituzionale Democratico.
“Il primo ministro volta le spalle ai giornalisti e se ne va quando gli fanno domande: ciò non farà che aumentare le ansie delle persone” ha commentato Akira Koike del Partito Comunista.
I leader dell’opposizione, incontratisi il 2 dicembre, hanno chiesto, congiuntamente, che la sessione della Dieta sia prolungata al fine di meglio affrontare la crisi economica e sanitaria.
In settimana i quattro partiti hanno presentato due progetti di legge congiunti: il primo di modifica ed estensione delle tutele a migranti e rifugiati mentre il secondo intende aumentare il sostegno agli ospedali, rafforzare il controllo sugli stessi da parte dello Stato e rendere meno ambigue le responsabilità di Prefetture e Stato centrale tanto sul finanziamento alle strutture sanitarie quanto sulla dichiarazione dello stato di emergenza.
Suga ha reiterato, nel corso del proprio intervento all’Assemblea delle Nazioni Unite, il proprio impegno affinché le Olimpiadi si tengano come previsto il prossimo anno e sostenuto che esse saranno “sicure”. Appare però improbabile che tale auspicio possa tramutarsi in realtà qualora il Sol Levante non inizi e porti a termine in tempi rapidi una campagna vaccinale.
Il medesimo giorno il premier ha ribadito che “la protezione della vita e dei mezzi sussistenza è la priorità del mio governo”.
Rimanendo in campo welfare, il Partito Costituzionale Democratico ha denunciato il tentativo da parte del governo di rivedere il sistema degli assegni familiari abolendo prestazioni aggiuntive e rivedendo al ribasso i limiti di reddito.
“L’anno scorso sono nati 860.000 bambini: il dato più basso di sempre. Inoltre siamo nel bel mezzo del disastro provocato dal coronavirus e la vita di molte persone è già stata resa difficile. Questa misura va incontro al calo democratico e rende più costosa l’educazione dei figli. Inserire una tale politica nella prossima legge finanziaria produrrà problemi” ha affermato il deputato Kenta Izumi.
Dati poco rassicuranti anche quelli prodotti dall’associazione Ashinaga di Tokyo, un ente benefico che si occupa di sostenere gli studenti poveri. Circa un quarto degli studenti universitari coinvolti in un sondaggio dell’associazione hanno dichiarato di aver pensato di lasciare l’università.
L’associazione, secondo quanto reso noto dal suo presidente Yoshiomi Tamai, verserà un contributo una tantum da 200.000 yen a tutti i 7.612 giovani assistiti.
Nei trasporti, dati resi noti dal Ministero delegato hanno mostrato come nel 2019 quasi la metà delle stazioni ferroviarie nipponiche fosse privo di personale. Andando più nel dettaglio, su 9.465 stazioni ben 4.564 (cioè il 48,2%) operavano con un unico lavoratore. Negli ultimi venti anni mentre il numero di stazioni è crollato (-49%), quello di stazioni prive di personale è invece cresciuto di 444 unità.
Le stazioni più “solitarie” si trovano nella Prefettura di Koichi (159 su 170 e cioè il 93,5%) ma anche la Prefettura di Tokyo, una delle aree più popolate al mondo, mostra una discreta percentuale (9,9%). Percentuali tutt’altro che trascurabili anche ad Osaka e Kanagawa (16%).
Questa politica suscita grandi critiche in quanto rende più difficoltoso il viaggio e la permanenza in stazione di disabili che possono necessitare di aiuto.
In settimana hanno, intanto, fatto il loro debutto in alcune stazioni di Tokyo e Chiba una serie di pannelli che utilizzano l’intelligenza artificiale. Le Ferrovie del Giappone Orientale pensano, probabilmente, di poter ulteriormente ridurre il numero di dipendenti utilizzando le nuove tecnologie.
Nel campo dei diritti civili, lo scorso 30 novembre ad Osaka è stata respinta una richiesta di risarcimento rivolta allo Stato da una coppia che aveva subito la sterilizzazione forzata sulla base di una norma in vigore tra il 1948 ed il 1996. La Corte ha comunque ribadito, come già avvenuto in altre due occasioni, l’incostituzionalità della legge.
Sul nucleare, la deputata comunista Chizuko Takahashi è intervenuta, lo scorso primo dicembre, nel corso della seduta della Commissione per la ricostruzione delle aree colpite dal terremoto del 2011 per ribadire la contrarietà del proprio partito al rilascio in mare delle acque contaminate stoccate all’interno dell’ex impianto di Fukushima sottolineando come la quantità complessiva di sostanze radioattive immessa sarebbe elevata e non paragonabile a quella normalmente rilasciata dagli impianti in funzione.
In settimana anche la senatrice Iwabuchi è intervenuta sulle questioni nucleari sottolinenado, in un’occasione, il rischio che i comuni, come ha dimostrato il caso di Hokkaido, diventino dipendenti dai sussidi connessi alla presenza di centrali nucleari diventando alfieri di questa modalità produttiva, mentre il 3 dicembre ha invitato l’esecutivo ad approfondire la conoscenza dello stato di salute degli evacuati da Fukushima. Un’inchiesta coordinata dall’Università Waseda ha mostrato come il 46,1% degli evacuati intervistati, ed in particolar modo quelli con redditi annuali inferiori ai due milioni di yen, hanno segnalato un peggioramento delle condizioni di salute.
Venerdì scorso, frattanto, la Corte Distrettuale di Osaka ha accolto un ricorso proveniente da 130 cittadini e revocato l’autorizzazione alla riattivazione per i reattori 3 e 4 della centrale di Oi (Prefettura di Fukui) di proprietà della Kansai Electric. La sentenza, la prima di questo tipo, ha ritenuto che i controlli dell’Agenzia Regolatrice “contenevano errori e difetti non trascurabili”. Quasi certo il ricorso dell’azienda (forse in tandem con lo stesso ente regolatore) che ha ritenuto la sentenza “totalmente inaccettabile”.
Sul fronte degli scandali, l’ex ministro dell’Agricoltura Takamori Yoshikawa avrebbe ricevuto 5 milioni di yen da un’azienda produttrice di uova. Il politico ha rassegnato, il 2 dicembre, le proprie dimissioni da capo dell’ufficio elettorale del PLD ed affermato, senza negare né confermare le accuse, che collaborerà con la giustizia.
“Se vi sono reati, come partiti dell’opposizione porteremo avanti il caso e andremo fino in fondo” ha promesso Jun Azumi del Partito Costituzionale Democratico.
“Il caso rappresenta il culmine dell’uso, da parte del PLD, della politica per il proprio guadagno. Sarà inevitabile convocare Abe davanti alla Dieta per scoprire cosa è accaduto sotto il suo governo” ha rimarcato Keiji Kokuta del Partito Comunista.
Sulle questione connesse al sakura, invece, la Procura di Tokyo potrebbe presto sentire Abe ed incriminare un suo ex segretario per mancate dichiarazioni, nei bilanci previsti dalla legge per i partiti ed i candidati, di circa 40 milioni di yen. Se Abe ha riferito di non essere ancora stato chiamato, dall’opposizione Jun Azumi ha chiesto che l’ex premier riferisca sulle cene avvenute tra il 2013 ed il 2019 e chiarisca i costi delle stesse e se vi furono coperture parziali delle spese che non sono state dichiarate.
“Vi sono 9 milioni di yen che non risultano in nessun bilancio” ha rimarcato Yukio Edano nel corso di un’assemblea dei parlamentari del PCD. Nella medesima occasione Edano ha affermato che la Dieta deve continuare i propri lavori al fine di contrastare con più efficacia la crisi prodotta dalla pandemia.
In politica estera, al netto degli attriti, l’interdipendenza delle due economie ha fatto sì che il 30 novembre siano ripartiti i voli tra Cina e Giappone destinati a dirigenti o tecnici che hanno necessità di stazionare meno di 72 ore escludendoli dalla quarantena di 14 giorni (la quale rimane però in vigore per i residenti di lungo periodo).
Sempre in quest’ambito, il 4 dicembre, il ministro Motegi ha annunciato un viaggio che lo porterà in quattro nazioni africane: Sudafrica, Mauritius, Mozambico e Tunisia. Particolarmente importante sarà la tappa nelle Mauritius, Paese colpito la scorsa estate da una grande quantità di petrolio rilasciato da una nave posseduta da una società giapponese.
In economia, la produzione industriale ad ottobre è cresciuta del 3,8% rispetto al mese precedente. A trainare la piccola ripresa è stato il settore meccanico (+17,9%) e quello dell’automobile (+6,8%).
Proprio nell’auto, in apertura di settimana Toyota ha presentato in Tailandia la propria Lexus a trazione elettrica già disponibile in Giappone, Europa e Cina. L’auto costerà quasi tre milioni e mezzo di baht.
La ricaduta occupazionale tarda però ad arrivare, anzi, gli ultimi dati sull’occupazione mostrano segni di peggioramento. Lo scorso mese, infatti, il tasso di disoccupazione è salito al 3,1%. Leggermente migliorata, all’opposto, la disponibilità di posti di lavoro che toccato quota 1,04 (il che equivale che per ogni cento persone che cercano lavoro vi sono 104 posti). In termini assoluti i disoccupati sono stati 2.140.000 (+80.000 rispetto a settembre).
Sempre in campo lavorativo, un intervento contro la riduzione del bonus di fine anno (che colpirà dipendenti pubblici centrali e delle amministrazioni locali) per gli insegnanti degli asili è stato pronunciato in settimana da Tomoko Tamura del PCG che ha invece invitato a migliorare gli stipendi di questa categoria.
In campo finanziario, l’Agenzia regolatrice del settore ha emesso, lo scorso lunedì, un ordine di migliorare la propria organizzazione al Tokyo Stock Exchange dopo che, per problemi informatici, esso non ha operato per l’intera giornata del primo ottobre. Koichiro Miyahara, presidente ed amministratore delegato della società, si è dimesso il medesimo giorno mentre Akira Kiyota, amministratore delegato della società madre Japan Exchange Group, ha annunciato che si dimezzerà il prossimo stipendio.
Lo stesso giorno l’indice Nikkei ha registrato la media mensile di crescita maggiore degli ultimi 30 anni. A novembre di quest’anno si è infatti avuta una crescita del 15,04%: la più alta dal maggio 1990.
Mercoledì scorso, intanto, Masayoshi Amamiya, uno dei membri del corpo direttivo della Banca Centrale, ha affermato che l’ente è pronto a continuare a fornire tutta l’assistenza finanziaria alle imprese fino a quando sarà necessario.
Lo scorso lunedì sarebbero state intanto 607 le aziende e gli enti colpiti da un attacco informatico. Tra esse numerosi alberghi, l’Università di Sapporo, l’Agenzia per il Turismo.
Continuano a scendere i profitti al lordo delle imposte delle aziende. Nel periodo giugno-settembre, stando a dati governativi resi noti martedì scorso, i profitti sono calati in media del 28,4% (in termini assoluti di 120 miliardi di dollari) rispetto al medesimo periodo del 2019.
I dati sono elaborati a partire da un campione di 32.201 imprese con capitalizzazione superiore ai 10 milioni di yen.
Rivista al ribasso per il mondo, ma al rialzo per il Sol Levante, la crescita per il prossimo anno da parte dell’OCSE. Se il mondo è stimato crescere nel 2021 per un 4,2% (contro il 5% della ipotizzato nella precedente stima), il Giappone dovrebbe crescere del 2,3% contro l’1,5% della rilevazione precedente. Gran parte dell’ottimismo è determinato dall’effetto delle prossime Olimpiadi.
Cresciuto a novembre l’indice che misura la fiducia dei consumatori. Il rapporto reso noto mercoledì mostra una crescita dello 0,1 che segue quella dello 0,9 di ottobre e del 3,4 di settembre.
Nel commercio internazionale, lo scorso venerdì il parlamento nipponico ha approvato l’accordo con il Regno Unito resosi necessario dopo la Brexit. L’accordo, fortemente criticato dall’opposizione per le ricadute negative che avrà sui prodotti agricoli nipponici, potrebbe non essere risolutivo, in caso di un mancato accordo tra Unione Europea e Regno Unito, anche nel settore automobilistico portando molte aziende nipponiche che operano in Gran Bretagna ma che vendono ed importano dall’UE, a lasciare l’isola.
Per attirare maggiormente, dopo il poco calore mostrato dagli operatori del settore, gli stranieri afflitti da ludopatie, Akira Amari, capo della commissione interna al PLD che si occupa di questioni fiscali, ha proposto di non applicare tasse su essi. La mossa dovrebbe rilanciare i “resort integrati” e cioè gli alberghi con casinò promossi dal partito di governo.
Nella politica energetica, un tavolo consultivo dell’Esecutivo ha diffuso, lo scorso martedì, un proprio rapporto nel quale si invita ad integrare, con decisione, le energie rinnovabili all’interno della strategia per la crescita. Tra gli elementi chiave per la rivoluzione energetica dell’Arcipelago vi è l’eolico da installare in mare che dovrà passare, entro il 2040, dagli 0,02 gigawatt attuali a 30.
L’Esecutivo si è già impegnato ad arrivare a zero emissioni di CO2 per il 2050 e arrivare, entro il 2030, ad un volume di un milione di auto ibride ed elettriche vendute. Il Sol Levante sarebbe anche prossimo a stabilire lo stop alla vendita delle auto a diesel entro il 2030.
In chiusura di settimana il premier ha anche promesso che, nei prossimi dieci anni, saranno impiegati 2.000 miliardi di yen in fondi alle tecnologie che riducono l’impatto antropico sull’ambiente.
Per una decarbonizzazione che tenga conto dell’occupazione si sono appellati la Federazione Nazionale dei Sindacati Portuali e l’Alleanza Sindacale dei Trasportatori Portuali che, in settimana, hanno incontrato una delegazione del Partito Costituzionale Democratico. I sindacati hanno messo in luce che dal carbone destinato alle centrali elettriche dipendono circa 10.000 posti di lavoro.
Per quanto riguarda la tutela degli oceani, in settimana i capi di governo di 14 nazioni (oltre al Sol Levante, Ghana, Cile, Canada, Fiji, Australia, Norvegia, Palau, Namibia, Portogallo, Giamaica, Messico, Indonesia e Kenya) si sono impegnati, nell’ambito dell’High Level Panel for a Sustainable Ocean Economy, a raggiungere, entro il 2025, la piena sostenibilità di tutte le aree oceaniche soggette alla sovranità dei propri Stati.
“Il Giappone guiderà gli sforzi internazionali per raggiungere un mondo decarbonizzato a cui mira l’accordo di Parigi accelerando un ciclo virtuoso dell’economia e dell’ambiente attraverso l’innovazione, nonché utilizzando il potenziale dell’oceano come nel campo dell’energia eolica offshore” ha affermato Suga nell’ambito di un webinar tenutosi il 3 dicembre.
In agricoltura, è stata approvata, lo scorso mercoledì, la legge che tutela la proprietà intellettuale su piante e semi. La legge regolerà le esportazioni e le aree di coltura delle varietà sviluppate dai breeder. Contestata dal PCG, la norma prevederà, per i contadini che utilizzano semi coperti da royalties, il pagamento di una licenza.
Nelle telecomunicazioni, NTT Docomo, una delle maggiori società dell’Arcipelago, ha annunciato, lo scorso giovedì che offrirà piani tariffati mobili comprendenti 20 gigabyte di traffico a 2.980 yen al mese. La mossa va incontro alle richieste dell’Esecutivo di abbassamento delle tariffe mobili. KDDI e SoftBank, due dei maggiori concorrenti di NTT, hanno già annunciato piani tariffari più convenienti.
Chiudendo con l’esplorazione spaziale, il 29 novembre, dal cosmodromo di Tanegashima, l’Agenzia Spaziale Giapponese ha lanciato un vettore H2A trasportante due satelliti che avranno il compito di assicurare comunicazioni rapide e ricche di informazioni in caso di catastrofi naturali.
È previsto invece per domenica 6 dicembre l’arrivo sulla terra, per la precisione in Australia, della sonda Hayabusa2. Il mezzo porterà sulla terra anche campioni dell’asteroide Ryugu.
(con informazioni di spf.org; jcp.or.jp; cdp-japan.jp; mainichi.jp; asahi.com)
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.