Anche questa settimana segnata dall’emergenza data dal Sars-Cov-2. Principale area di diffusione dell’infezione rimane la capitale Tokyo che ha registrato 98 casi lunedì (312 casi nazionalmente), 88 martedì, 59 mercoledì, 195 giovedì e stesso numero il giorno successivo, 270 sabato. Un focolaio è stato localizzato, il 24 settembre, all’interno di una fabbrica alimentare della Prefettura Metropolitana.
L’infezione si è diffusa in maniera crescente anche nelle Prefetture di Gunma, Chiba, Osaka, Miyagi e Kyoto anche se il numero di pazienti con gravi sintomi è diminuito rispetto ai mesi precedenti.
Il 25 settembre il comitato scientifico che opera come consulente tecnico dell’esecutivo ha raccomandato, anche in prospettiva dell’inclusione della Prefettura di Tokyo nella campagna “Go To Travel” (i bonus vacanza nipponici), una serie di misure precauzionali. Tra esse il suggerimento a non prendere parte ad assembramenti, a non parlare in gruppo privi di mascherina, a non consumare alcolici ecc.
Sul fronte del contrasto al virus mediante i farmaci, lo scorso lunedì, Fujifilm Holdings ha completato i test clinici sull’Avigan ed attende adesso l’autorizzazione alla messa sul mercato come farmaco specifico.
Nella cura per il COVID-19 sono attualmente usati il remdesivir ed il desametasone.
Una recente ricerca condotta dal Centro Nazionale per lo Sviluppo e la Salute dei Minori ha mostrato, intanto, come il 72% dei bambini ha vissuto stress a causa della pandemia.
In ambito demografico, il governo nazionale potrebbe presto, stando ad indiscrezioni apparse sulla stampa, coprire i due terzi dei costi di un programma per il sostegno alle neo coppie. A partire dal prossimo anno fiscale, le coppie il cui reddito complessivo risulti inferiore ai 5,4 milioni di yen annui e nelle quali i componenti abbiano meno di 40 anni, potrebbero ricevere un contributo pari a 600.000 yen. Attualmente soltanto il 15% degli enti locali, che sostengono la metà dei costi, ha adottato un simile programma.
Rimanendo in quest’ambito, alcuni dei dati snocciolati dal governo nelle ultime settimane, e riferiti al mese scorso, mostrano come il numero di ultrasessantacinquenni abbia raggiunto i 36.170.000 (+300.000 rispetto allo scorso anno): 15.730.000 uomini e 20.440.000 donne. Percentualmente questa fascia d’età rappresenta il 28,7 del totale: +0,3% rispetto al 2019. Quasi nove milioni (8.920.000 per la precisione, pari al 13,3% della forza lavoro complessiva) sono gli anziani che ancora lavorano (di essi 1.260.000 nel commercio al dettaglio e 1.080.000 in agricoltura). L’Istituto Nazionale di Ricerca su Popolazione e Sicurezza Sociale prevede che per il 2035 la percentuale di anziani raggiungerà il 35,3%.
Per ciò che concerne i Giochi Olimpici di Tokyo, rimandati al 2021, nuovi documenti apparsi sulla stampa il 20 settembre confermerebbero un episodio di corruzione del quale si vocifera da almeno un anno. Secondo chi sostiene l’accusa, la Black Tidings di Singapore avrebbe versato 370.000 dollari al figlio di Lamine Diack, membro della delegazione senegalese nel Comitato Olimpico Internazionale. L’azienda avrebbe ricevuto, a sua volta, per servizi resi, circa 2 milioni di dollari dal Comitato Olimpico Giapponese.
“All’epoca non ho più saputo nulla di ciò che è avvenuto dopo il pagamento” ha affermato Tsunekazu Takeda, al momento dello scandalo (2014) Presidente del Comitato nipponico e dimessosi anche in seguito all’emersione di questa oscura vicenda.
Proprio per discutere del progresso nei lavori, mercoledì scorso il premier Suga ha avuto un colloquio telefonico con il presidente del Comitato Olimpico Internazionale Thomas Bach e subito dopo ha incontrato la governatrice di Tokyo Koike.
Nell’immigrazione, potrebbe presto vedere la luce una nuova normativa che renderà più semplice ai richiedenti asilo la possibilità di uscire dai centri di detenzione (ma non di lavorare) nei quali di norma sono confinati per periodi di molti mesi. Da inizio anno diversi avvocati (ed in primo luogo la Federazione delle Associazioni Forensi) ed attivisti per i diritti umani avevano sollevato la necessità di modificare le condizioni di attesa per i richiedenti asilo.
Suga ha intanto annunciato, lo scorso venerdì, che a partire da ottobre si avrà una riapertura dei confini per lavoratori e studenti ma non per i turisti. I primi Paesi verso i quali saranno allentate le restrizioni all’ingresso saranno, l’8 ottobre, Singapore e Brunei.
In parlamento, Seiji Osaka, responsabile dell’emergenza per il Partito Costituzionale Democratico, ha chiesto al Ministero della salute di aumentare il numero di test PCR e di prorogare alcune misure di sostegno economico (in primo luogo i sussidi per gli affitti) anche oltre la fine del 2020.
Per alcuni settori della società nipponica la pandemia sta producendo effetti sociali disastrosi. Lo scorso 24 settembre l’Università di Hirosaki (Aomori) ha annunciato che offrirà la cena (per un valore di circa 100 yen, circa 81 centesimi di euro) agli studenti rimasti improvvisamente disoccupati.
Frattanto il neoministro alle Riforme Amministrative Taro Kono ha sospeso, dopo appena 24 ore, la ricezione di email di suggerimenti e segnalazioni da parte dei cittadini dopo averne ricevute oltre 4.000. Kono ha promesso che leggerà tutte e quattromila le email.
Lo stesso Kono in qualità di titolare della delega su Okinawa ed i Territori del Nord si è recato il 19 settembre nella Prefettura per incontrare il governatore Denny Tamaki. Il ruolo di Kono appare comunque dubbio visto che una delega specifica (“Mitigazione della presenza delle forze armate statunitensi ad Okinawa”) è stata attribuita al segretario generale del Gabinetto Katsunobu Kato.
Sulla nuova base le opinioni del nuovo esecutivo non si scostano nemmeno di una virgola rispetto a quelle dell’esecutivo precedente. Tamaki ha chiesto anche 300 milioni di yen al governo centrale chiedendo di cambiare la politica verso la Prefettura portata avanti in questi anni, che ha privilegiato il finanziamento diretto dal governo di progetti destinati alle municipalità pro-base e la riduzione costante dei trasferimenti al bilancio del Prefettura.
Tokyo ha intanto comunicato alle autorità locali che nei prossimi quattro anni sarà necessario estrarre 3,49 milioni di metri cubi di sabbia al fine di completare i lavori contro i 580.000 previsti inizialmente.
Sempre in campo militare, il 19 settembre scorso si è celebrato il quinto anniversario dall’approvazione dei dieci disegni di legge che hanno ampliato le possibilità di intervento delle Forze di Autodifesa all’estero.
“L’alleanza Giappone-Stati Uniti non è mai stata così forte grazie alla nuova legislazione sulla sicurezza nazionale ed essa contribuisce alla pace ed alla stabilità regionale” ha affermato il neoministro della Difesa Nobuo Kishi.
Il medesimo giorno circa 3.500 persone – tra essi rappresentanti del Partito Costituzionale Democratico, il presidente del Partito Comunista Shii e l’omologa del Partito Socialdemocratico Mizuho Fukushima – hanno manifestato davanti la sede del parlamento per chiedere l’abolizione della normativa. Nel proprio intervento il numero uno dei comunisti ha sottolineato come la possibilità per il Giappone di dotarsi di piattaforme e sistemi missilistici, che consentano di colpire una base in territorio nemico in via preventiva, mette in discussione l’articolo 9 della Costituzione e manderebbe in soffitta il carattere pacifista della politica estera nipponica che quell’articolo impone.
Altre manifestazioni si sono tenute nelle Prefetture di Miyagi, Wakayama, Gunma, Aichi (oltre 700 persone) ed Ehime.
Frattanto, il 20 settembre, nella tarda serata, il premier Suga ha avuto un colloquio telefonico con il presidente USA Trump nel quale si è discusso principalmente di Corea del Nord e di contenimento della Cina.
Alcuni giorni dopo il coordinatore del Segretariato per la Sicurezza Nazionale, Shigeru Kitamura, ha tenuto avuto un colloquio con il ministro della Difesa statunitense Mark Esper e con il viceministro degli Esteri Stephen Biegun per cercare alternative al dispiegamento su terra ferma di due batterie del sistema antimissilistico Aegis dopo che, in giugno, il Sol Levante si è ritirato dal progetto a causa degli elevati costi e, pare, di alcuni problemi di natura tecnologica. Ad una riunione della commissione difesa del PLD il ministro Nobuo Kishi ha proposto di superare il problema mediante l’uso di batterie mobili da posizionare in mare.
Kitamura venerdì ha poi sentito il ministro degli Esteri Pompeo con il quale è stata “riaffermata la centralità dell’alleanza USA-Giappone per la pace, la sicurezza e la prosperità in un’area indo-pacifica libera ed aperta”.
Una spinta alla militarizzazione delle Diaoyutai/Senkaku è giunta dall’interno del PLD da Seishiro Eto il quale ha incontrato il segretario generale del Gabinetto Kato chiedendo un rafforzamento della presenza nipponica nell’area.
Mercoledì Suga ha anche avuto uno scambio di vedute con l’omologo britannico Boris Jonhson con il quale ha però discusso prevalentemente di economia e fatto il punto circa la prossima firma di un accordo commerciale bilaterale nonché con il Presidente sudcoreano Moon Jae In.
Con il massimo rappresentante della RdC Suga ha constatato che vi sia la necessità di ricucire i rapporti bilaterali danneggiati dallo strascico di vicende storiche, in primo luogo dalle sentenze che hanno condannato aziende nipponiche a pagare risarcimenti ad ex forzati di guerra sfruttati duranti l’occupazione coloniale e le conseguenti rappresaglie nipponiche sull’esportazione di materiali utili a costruire semiconduttori.
Altro colloquio della settimana è stato, per il primo ministro nipponico, quello con il capo dell’esecutivo indiano Modi. I due massimi rappresentanti si sono detti soddisfatti della cooperazione strategica tra i rispettivi Paesi e ribadito che “l’architettura economica di una regione indo-pacifica libera, aperta ed inclusiva deve essere basata su catene di approvvigionamento resilienti ed, in questo contesto, hanno accolto con favore la cooperazione tra India, Giappone e altri Paesi con idee simili”.
Venerdì il neopremier ha poi telefonato al massimo rappresentante cinese Xi Jinping al quale ha espresso la propria preoccupazione circa le attività cinesi nel Mar Cinese Orientale e sulla situazione di Hong Kong. I due leader hanno comunque convenuto circa la necessità di rafforzare il dialogo al vertice tra i propri Paesi. Riaffermata la cooperazione sulla denuclearizzazione della Penisola coreana nonché sulla progressiva eliminazione delle limitazioni ai viaggi scattate a causa della pandemia. Xi ha sottolineato come Cina e Giappone siano due Stati chiave in Asia e nel mondo ed invitato il Sol Levante ad affrontare in maniera appropriata le questioni storiche le quali, ancora oggi, creano continue ruggini nei rapporti bilaterali.
Suga è poi intervenuto, lo scorso sabato, all’assemblea delle Nazioni Unite, facendo appello ad un senso di concordia tra le nazioni nel combattere il nuovo Coronavirus nonché ad evitare quanto possibile l’impatto della pandemia sulle catene produttive, ormai sempre più globalizzate.
Sul fronte medico “il Giappone sostiene pienamente lo sviluppo di terapie, vaccini e strumenti diagnostici lavorando affinché essi siano accessibili in maniera equa per tutti, anche per le nazioni in via di sviluppo”.
Sempre in politica estera, il ministro Motegi ha espresso il desiderio del Giappone di entrare a far parte dei membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite nell’ambito dell’ennesimo, e mai realizzato, progetto di riforma dell’organismo. Proposte di riforma sono state avanzate anche dall’India, dalla Germania e dal Brasile.
Ritornando nell’Arcipelago, il sindaco di Nagoya, Takashi Kawamura, ha avviato una raccolta di firme per chiedere le dimissioni del Governatore della Prefettura di Aichi, Hideaki Omura, per una vicenda che si trascina dallo scorso anno. Nel 2019, infatti, la città non contribuì, come avrebbe dovuto, con 33 milioni di yen all’organizzazione della Triennale di Arte in virtù della presenza di una controversa statua che rappresentava una schiava sessuale dell’esercito coloniale nipponico. A maggio il comitato organizzatore della mostra ha fatto causa al comune.
In economia, il Sol Levante lancerà entro fine anno un’agenzia per lo sviluppo delle tecnologie digitali in particolare nella pubblica amministrazione. Ad annunciare la misura è stato, lo scorso mercoledì, il premier Suga. “La creazione di un’agenzia per il digitale è una riforma che porterà una grande trasformazione dell’economia e della società giapponese” ha affermato Suga.
La proposta di creazione del nuovo ente sarà depositata dall’esecutivo nel corso della prossima sessione ordinaria della Dieta.
Nella distribuzione, calate ad agosto del 5,5% rispetto al medesimo mese dell’anno scorso le entrate dei piccoli esercizi commerciali. Il dato è leggermente migliore rispetto a luglio quando si era registrato un -7,4%.
Si conferma la crescita della spesa media per cliente (+4,2% per una media in termini assoluti di 671,7 yen a spesa).
Un -22% è stato invece registrato dai centri commerciali i quali, ad agosto, hanno effettuato vendite per complessivi 323,12 miliardi di yen.
In crescita ad agosto, del 3,3% rispetto allo stesso mese del 2019, gli acquisti nei supermercati nei quali si è però registrato un -16,3% nella vendita di abiti.
Il 22 settembre si è riunito il G20 dei ministri dell’Economia che si è chiuso con un comunicato congiunto nel quale si afferma la volontà “fare tutto il necessario nonché utilizzare tutti gli strumenti politici disponibili per ridurre al minimo i danni economici e sociali della pandemia, ripristinare la crescita globale, mantenere la stabilità dei mercati e rafforzare la resilienza”.
Anche sul fronte della produzione i Paesi delle 20 maggiori economie si sono impegnati a far sì che le catene produttive globali non soffrano della limitazione degli spostamenti e delle interruzioni delle attività.
Il giorno successivo il Governatore della Banca del Giappone, Haruhiko Kuroda, ha sostenuto che la banca centrale proseguirà nel proprio sostegno alle imprese, mediante la fornitura di liquidità al sistema bancario, per il tempo che sarà giudicato necessario.
Il 25 settembre si è invece svolto il G7 dei ministri delle Finanze con all’ordine del giorno il prolungamento della moratoria sul debito dei Paesi più fragili. Per il Sol Levante il ministro Aso ha chiesto un maggior coinvolgimento della Cina. “L’impegno della Cina è del tutto insufficiente, quindi noi del G7 dovremmo esercitare una maggiore pressione” ha affermato il titolare delle Finanze dell’Arcipelago.
“Rimaniamo impegnati a lavorare insieme per sostenere i Paesi più poveri e vulnerabili che affrontano le sfide sanitarie ed economiche associate al COVID-19” si legge nel comunicato congiunto finale, nel quale si sono riconosciute “le attuali esigenze finanziarie dei Paesi a basso reddito” e sostenuta quindi l’estensione del programma del G20 denominato Debt Service Suspension Initiative.
All’estero, due aziende nipponiche hanno avviato, in Indonesia, una dimostrazione di efficacia di una tecnica di sequestro nel sottosuolo di anidride carbonica. Le due aziende sono J-Power e la società di consulenza Japan NUS ed esse opereranno a Giava, all’interno del campo di estrazione del gas di Gundih, con la cooperazione della ditta petrolifera statale PT Pertamina. Il solo campo di Gundih emette circa 300.000 tonnellate di CO2 nel processo di purificazione del gas.
A garantire copertura finanziaria all’operazione il Ministero dell’Economia, Industria e Commercio di Tokyo.
Sempre nell’Arcipelago, grande successo (migliaia i pezzi venduti) stanno avendo gli sterilizzatori realizzati da Sharp.
Sul fronte delle bancarotte, la pandemia ne ha causate almeno 500 da febbraio (e ben 120 nella sola Tokyo) stando ad una ricerca condotta da Teikoku Databank.
Nel trasporto aereo, Japan Airlines e ANA Holding hanno annunciato, lo scorso giovedì, la pronta ripresa di alcuni voli con la Repubblica Popolare Cinese.
Sul nucleare, TEPCO ha ottenuto, il 23 settembre, un primo via libera per la ripresa dell’operatività della centrale di Kashiwazaki-Kariwa. La palla passa adesso agli enti locali ed in primo luogo alla Prefettura di Niigata.
Nelle telecomunicazioni, il gigante nipponico Rakuten ha stretto un accordo con l’indiana Tech Mahindra la quale utilizzerà la piattaforma sviluppata dai nipponici fornendo supporto tecnico agli operatori che la utilizzano al di fuori del Giappone.
In campo finanziario, le Poste del Giappone hanno comunicato in settimana che l’attacco operato da hacker sulle piattaforme di pagamento di NTT ha prodotto una sottrazione di fondi pari 60 milioni di yen.
In agricoltura, un’equipe dell’Organizzazione Nazionale per la Ricerca in Agricoltura e Alimentazione ha comunicato di aver individuato un gene del riso che determinerebbe l’angolo di crescita delle radici. La scoperta dovrebbe permettere la selezione di cultivar che resistano maggiormente alla salinizzazione del suolo, un problema che coinvolgerà, a causa dei cambiamenti climatici, porzioni sempre più ampie di suolo (fino alla metà della terra coltivabile entro il 2050).
“Utilizzando questo gene potrebbe essere possibile progettare il modo in cui le radici del riso crescono al fine di farle adattare alle condizioni dei suoli agricoli” ha affermato Yusaku Uga, dirigente dell’organizzazione.
Il gene è stato identificato in un riso indonesiano nell’ambito di una ricerca iniziata nel 2015.
(con informazioni di g20.org; g7.utoronto.ca; ddnews.gov.in; xinhuanet.com; jcp.or.jp; newparty.cdp-japan.jp; nhk.or.jp; mainichi.jp; asahi.com)
Immagine Rikujojieitai Boueisho (dettaglio) da Wikimedia Commons
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.