Yoshihide Suga è stato eletto, lo scorso 14 settembre, alla guida del Partito Liberal-Democratico con 377 voti contro gli 89 di Kishida ed i 68 di Ishiba. L’elezione appariva scontata dopo che le maggiori correnti (in primo luogo quella del, riconfermato il 14 settembre, Segretario Nikai e quella del vicepremier Aso) si erano orientate verso il sostengo al Segretario Generale del Gabinetto.
“Creerò un governo che lavori per il popolo” ha affermato Suga subito dopo l’elezione ed in previsione della sua nomina anche al vertice dell’Esecutivo.
Escluse, per adesso, elezioni anticipate (ventilate invece da Taro Aso) mentre sul fronte economico il nuovo numero uno del PLD ha intenzione di porsi in una linea di continuità con il predecessore.
Lo stesso giorno della sua elezione Suga è stato chiamato dal numero uno del PCD Edano ad un confronto in sede parlamentare con i progressisti.
“Non c’è futuro nel continuare la politica di Abe: è chiaramente in un vicolo cieco” ha affermato il presidente del Partito Comunista Shii commentando le prime dichiarazioni di Suga. “I suoi argomenti stupiscono per la poca sostanza” ha poi aggiunto Shii in riferimento quanto affermato da Suga dopo l’elezione a primo ministro.
La posizione della Prefettura circa la nuova base militare di Okinawa “non cambia”, ha sostenuto da Naha il Governatore Denny Tamaki ribadendo la richiesta allo stop dei lavori.
La richiesta di confronto parlamentare è sta ribadita dall’opposizione il 17 settembre.
“Siamo pronti a lavorare con la nuova guida del partito e del governo” ha affermato da Pechino il portavoce degli Esteri della RPC Wang Wenbin ad inizio settimana mentre il presidente cinese Xi ha inviato un messaggio lo scorso 16 settembre nel quale si è augurato il rafforzamento della cooperazione bilaterale, mai venuta meno nonostante l’opera di contenimento della RPC operata da Tokyo (cioè ciò che in gergo diplomatico viene definita “area indo-pacifica libera ed aperta”).
“Non vediamo l’ora di continuare il nostro lavoro con il governo del Giappone […], pietra angolare della pace, della sicurezza e della prosperità nella regione indo-pacifica” si legge invece in una nota diffusa dagli Esteri degli USA mentre dalla Casa Bianca sono arrivate le congratulazioni a “Yoshihide Suga per essersi assicurato una schiacciante maggioranza alle elezioni presidenziali del Partito Liberal-Democratico nonché per la successiva elezione a Primo Ministro da parte della Dieta giapponese” nonché l’impegno del presidente Trump per “continuare a portare avanti la visione di un’area indo-Pacifica libera ed aperta – forgiata da egli stesso e dall’ex primo ministro Shinzo Abe – anche mediante l’ulteriore rafforzamento dell’alleanza Stati Uniti-Giappone”.
“So che farai un lavoro straordinario per il Giappone e per il mondo. Non vedo l’ora di parlarti” ha affermato in settimana, via Twitter, lo stesso Trump.
Da Seul una mano è stata tesa dal presidente Moon il quale, desideroso di chiudere le controversie economiche e diplomatiche degli ultimi anni, ha inviato a Suga una lettera. Il Presidente è “pronto in ogni momento a sedersi con il governo del Giappone, il nostro amico più vicino geograficamente e culturalmente, nonché a condividere valori base ed interessi strategici al fine di dialogare” ha affermato il portavoce della Casa Blu.
Da Mosca, dispiacere per le dimissioni di Abe (“ha avuto brillanti rapporti di lavoro con il presidente Putin che lo apprezza”) è stato comunicato dal portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov il quale si è augurato che il suo successore “continui a sviluppare ulteriormente i legami russo-giapponesi”. Se da un punto di vista economico la cooperazione russo-nipponica è enormemente cresciuta in questi anni (dall’agricoltura alle automobili, dal trattamento dei rifiuti all’attracco di navi nipponiche al porto di Vladivostok), sull’accordo di pace che chiuda giuridicamente e diplomaticamente la Seconda Guerra Mondiale, i due governi non hanno fatto passi in avanti (eccezion fatta per la facilitazione all’ottenimento di visti russi per i discendenti dei nipponici che abitavano nelle Curili Meridionali prima del 1945) a causa principalmente della rivendicazione nipponica su un numero imprecisato di isole russe (certamente sugli isolotti di Habomai oltreché su Iturup e Kunašir) ottenute dall’URSS al termine del conflitto.
Suga ha mantenuto la continuità del partito (una delle poche novità è la nomina alla guida dell’ufficio programma dell’ex ministro Hakubun Shimomura) anche nell’esecutivo. Eletto dalla Dieta capo dell’Esecutivo lo scorso mercoledì, Suga ha tenuto con sé il vicepremier Aso, il titolare degli Esteri Motegi, il ministro dell’Ambiente Koizumi, quello all’Istruzione Hagiuda, quello all’Economia, Industria e Commercio Hiroshi Kajiyama. Confermato anche l’unico ministro espresso dagli alleati del Nuovo Komeito (Kazuyoshi Akaba che mantiene la delega alle Infrastrutture e Turismo) nonché il titolare del dicastero alla Rivitalizzazione Economica (ma di fatto, da quando è scoppiata la pandemia, “ministro del coronavirus”) Yasutoshi Nishimura. Altro elemento di continuità è la titolare all’Organizzazione dei Giochi Olimpici, Seiko Hashimoto, che mantiene lo stesso incarico in questo primo governo Suga.
Sostituito – da Norihisa Tamura, già ministro con questa delega tra il 2012 ed il 2014 – il ministro del Lavoro e della Salute Katsunobu Kato che ha preso il posto di Suga come Segretario Generale del Gabinetto.
Cambio anche al vertice della Difesa con Taro Kono che passa all’incarico – poco più che simbolico essendo il tema di competenza parlamentare – di ministro alle Riforme Amministrative, mentre la delega detenuta fino al 16 settembre è rilevata da Nobuo Kishi, fratello minore dell’ex premier Abe (il cognome è diverso perché ha assunto quello materno che è anche quello del nonno Nobusuke, premier negli anni ’50).
Agli Interni e Comunicazioni, Sanae Takaichi è sostituita da Ryota Takeda che fino al 16 settembre è stato titolare del Ministero alla Riforme Amministrative e capo della Protezione Civile e che viene a sua volta sostituito da Hachiro Okonogi (già responsabile della Commissione Nazionale di Sicurezza Pubblica tra il 2017 ed il 2018).
Alla Giustizia Yoko Kamikawa, per due volte ministra con la medesima delega in due governi Abe, rimpiazza Masako Mori. Sostituzione anche al dicastero dell’Agricoltura nel quale Taku Eto è sostituito dal senatore Kotaro Nogami.
Alla Ricostruzione il deputato Katsuei Hirasawa prende il posto di Kazunori Tanaka mentre al dicastero per il Coinvolgimento Dinamico di Tutti i Cittadini (forse il più fantasioso dei nomi immaginabili per un ministero) ed al Contrasto al Declino Demografico Seiichi Eto è sostituito dal deputato Tetsushi Sakamoto che dovrà affrontare l’emergenza nazionale costituita dal decremento della popolazione e dall’abbassamento – in prospettiva un’emergenza nell’emergenza – della produttività del lavoro.
Shinji Inoue, deputato e già viceministro all’Ambiente, assume l’incarico ai Consumatori (delega prima ricoperta da Eto) ed all’Organizzazione dell’Esposizione Mondiale di Osaka 2025 (delega, quest’ultima creata con questo governo). Infine, Takuya Hirai, già alla guida di Scienza e Tecnologia (nonché della “Strategia per il Giappone Cool”, altro nome ufficiale di dicastero che merita una sottolineatura) assume l’incarico di ministro per la Sicurezza Sociale ed il Codice Fiscale (tema al centro di numerose discussioni da alcuni anni per una serie di inefficienze e dispersione di dati personali).
Nell’opposizione, Tetsuro Fukuyama, attuale Segretario del Partito Costituzionale Democratico, sarà confermato nel medesimo ruolo anche nel nuovo partito (che manterrà però il vecchio nome di PCD).
Hirofumi Hirano, Segretario uscente del Partito Democratico per il Popolo, è stato nominato capo dell’ufficio elettorale del nuovo soggetto mentre gli affari parlamentari saranno ricoperti da Jun Azumi, che aveva il medesimo incarico nel vecchio PCD.
Frattanto il 19 settembre, con una mossa che, come usuale, susciterà polemiche, l’ex premier Abe si è recato presso il tempio scintoista di Yasukuni. Il luogo, cuore ideologico della destra estrema nipponica, celebra i caduti per l’Imperatore e tra essi numerosi criminali di guerra periti nelle guerre coloniali portate avanti dal Giappone.
Nel campo dei diritti civili farà certamente discutere l’iniziativa promossa dall’Agenzia Nazionale di Polizia circa la raccolta e conservazione di immagini di sospettati ripresi da telecamere di sorveglianza ai fini della creazione di un database che servirà anche per futuri confronti. Anche se l’Agenzia ha assicurato lo scarto delle immagini non correlate ai casi sotto indagine, al momento sono circa 10 milioni i volti conservati nel database della polizia.
Iniziata, lo scorso lunedì, la distribuzione dei questionari per il censimento nazionale. La raccolta dei dati, che nell’Arcipelago si tiene ogni cinque anni, sarà effettuata anche con l’utilizzo di internet al fine di evitare per quanto possibile contatti interpersonali che possano favorire la diffusione del nuovo Coronavirus.
Frattanto gli ultimi dati, resi noti dall’esecutivo lo scorso martedì, hanno messo in luce come il numero di ultracentenari abbia superato le 80.000 unità: +9.176 rispetto allo scorso anno e cinquantesimo anno di fila di crescita.
Per ciò che concerne l’emergenza Coronavirus, la capitale, maggiore centro di diffusione dell’infezione, ha registrato 146 casi domenica scorsa, 80 lunedì, 191 martedì, 163 mercoledì, 171 giovedì, 220 venerdì, 219 sabato. Il ministro, riconfermato, con delega al Turismo Akaba ha chiarito che qualora l’infezione dovesse proseguire con numeri alti la capitale potrebbe vedere ulteriormente ritardato il proprio coinvolgimento nella campagna di concessione dei bonus vacanze: campagna che a Tokyo dovrebbe partire il primo ottobre.
Ad agosto, intanto, il Sol Levante ha ricevuto 8.700 visitatori stranieri: il 99,7% in meno rispetto al medesimo mese del 2019. Di questi 1.600 erano cinesi, 1.100 vietnamiti mentre circa 700 sono stati i visitatori sudcoreani e statunitensi.
Frattanto il titolare dell’Ambiente Koizumi ha promesso il miglioramento della connessione internet nelle strutture alberghiere ed in genere ricettive presenti nei parchi nazionali al fine di attrarre lavoratori che hanno la possibilità di operare da remoto e che potranno così conciliare lavoro e vacanze (o rovinarsele a seconda dei punti vista).
Abolito, a partire da sabato, il tetto dei 5.000 spettatori per le strutture sportive. Il limite è adesso posto al 50% dei posti disponibili. A richiedere con forza la misura sono state sopratutto le società della massima serie del baseball, fortemente colpite negli incassi dai limiti posti.
“Il coronavirus è una crisi nazionale” ha riconosciuto Yoshihide Suga nel suo primo discorso da capo dei liberal-democratici senza però rispondere alle pressanti richieste dell’opposizione circa la necessità di condurre molti più test PCR degli attuali.
Il virus sta anche avendo un effetto indiretto sui minori provenienti da famiglie che si trovano in stato di disagio economico dato che molte caffetterie sociali gestite da associazioni (come Minna Shokudo Mure no Kai di Osaka) non hanno ancora riaperto anche se diverse hanno avviato la consegna mensile a domicilio di prodotti alimentari.
In settimana si è anche avuto il primo caso di infezione all’interno del parlamento. Ad essere positivo al test è risultato Shuichi Takatori, deputato del PLD.
In ambito culturale, il Centro per le Ricerche Archeologiche della Prefettura di Kyoto ha annunciato, il 17 settembre, di aver individuato 152 manufatti litici risalenti a circa 36.000 anni fa presso il sito di Ueno.
In economia, l’esecutivo ha decretato, lo scorso martedì, l’utilizzo di 1,640 miliardi di yen, provenienti dai fondi di riserva, per il contrasto alla pandemia. Oltre 739 miliardi sono destinati agli enti locali mentre 314 saranno destinati a prestiti, senza tasso d’interesse, alle famiglie.
Ad agosto sono intanto calate del 14,8% (per 5,23 miliardi di yen totali) le esportazioni. Il dato segna comunque una lieve ripresa rispetto a luglio (-19,2%) e giugno (-26,2%). In calo, per il sedicesimo mese consecutivo, anche le importazioni: -20,8%.
L’OCSE, frattanto, nell’ultimo rapporto di previsione per l’anno in corso si attende una contrazione del 4,5% del PIL globale e del 5,8% per quello nipponico (un lieve miglioramento rispetto al -6% della precedente previsione).
Nel commercio internazionale, l’accordo di libero scambio con il Regno Unito, resosi necessario alla luce della Brexit, potrebbe vedere la luce già ad ottobre ed entrare in vigore nel gennaio 2021. Secondo il dicastero per il Commercio Internazionale del Regno Unito, l’accordo con il Giappone porterà ad un aumento del commercio bilaterale per 15,2 miliardi di sterline.
“Mentre molti Paesi guardano al loro interno a causa della diffusione dell’infezione, l’accordo porterà a un’ulteriore apertura e liberalizzazione del commercio e degli investimenti” ha affermato il Presidente di Keidanren, Hiroaki Nakanishi, benedicendo il dialogo. Nakanishi in settimana si è anche augurato che Suga sappia efficacemente far recuperare l’economia nipponica.
Sul fronte delle politiche monetarie, nella settimana appena conclusasi (per la precisione giovedì, al termine della due giorni del tavolo direttivo conclusasi con un voto 8 a 1 a favore) la Banca del Giappone ha confermato che proseguirà nelle politiche di allentamento le quali, anche se hanno fallito totalmente nell’obiettivo di assicurare un’inflazione al 2% (ancora ad agosto i prezzi al consumo sono calati dello 0,4% rispetto al medesimo del 2019), hanno avuto quantomeno il merito di rallentare fenomeni deflattivi.
Giappone e Malesia hanno, intanto, siglato un accordo (che copre fino a 3 miliardi di dollari) per eventuali scambi di valuta atti a mantenere stabili i mercati finanziari.
Nell’auto, Greg Kelly, ex alto dirigente di Nissan arrestato nel novembre 2018, è stato dichiarato non colpevole dalla Corte Distrettuale di Tokyo nel processo che lo vedeva imputato, insieme al latitante Carlos Ghosn, per aver nascosto nel bilancio remunerazioni extra. Kelly, a differenza di Ghosn, non era accusato di aver sottratto fondi aziendali per fini privati.
Sempre in quest’ambito, Akio Toyoda, numero uno tanto di Toyota quanto dell’associazione di categoria dei produttori di automobili dell’Arcipelago, ha espresso, lo scorso mercoledì la speranza che il nuovo governo nipponico vada ancora di più incontro all’industria automobilistica ed in generale al ceto padronale. In settimana Toyota ha anche stretto un accordo con il colosso della pubblicità Dentsu volto alla creazione di una nuova società specializzata nella promozione del marchio automobilistico. La nuova società sarà posseduta per il 66% da Toyota e per il 34% da Dentsu.
Nelle ferrovie, il 12 settembre scorso, ha debuttato, presso la stazione di Yonago (Tottoti) il treno, gestito dalle Ferrovie del Giappone Occidentale, “West Express Ginga”. Il mezzo, che originariamente avrebbe dovuto operare da maggio, collegherà la Prefettura di Tottoti a quella di Kyoto.
La stessa società ferroviaria ha anche lanciato, ad inizio del mese, una serie di iniziative volte ad aiutare gli ipovedenti tra le quali spiccano dei codici QR in grado di interagire con i telefoni degli utenti fornendo informazioni.
Nell’elettronica, SoftBank ha annunciato la vendita dell’intero pacchetto azionario posseduto nella britannica Arm (per il 75% in mano all’azienda nipponica e per il restante 25% detenuto dal controllato Vision Fund) alla statunitense Nvidia Corporation. L’azienda, operante nel settore dei chip, sarà ceduta entro marzo 2022.
Il gruppo guidato da Masayoshi Son spera con questa mossa di ottenere circa 40 miliardi dollari che serviranno a ridurre l’esposizione debitoria del gruppo dopo le perdite accumulate dalla statunitense WeWork e dal Vision Fund. Arm era stata acquistata da SoftBank nel 2016 per 31 miliardi di dollari.
All’estero Hitachi ha comunicato, il 16 settembre, l’abbandono del proprio progetto nucleare in Galles. L’affare da 23,6 miliardi di euro avrebbe richiesto, stando all’azienda che se lo era aggiudicato, un maggior sostegno finanziario da parte del governo di Londra. Il progetto, denominato “Horizon”, era comunque fermo da 20 mesi.
Sul 5G Sharp ha comunicato la propria intenzione di lanciare sul mercato un telefonino che costi meno di 40.000 yen (contro i 100.000 attuali). L’azienda dovrà affrontare in questo campo la concorrenza di Xiaomi e di Apple.
Frattanto Suga, lo scorso 19 settembre, ha disposto che i ministri competenti sovraintendano alle tariffe telefoniche e si adoperino con le società affinché calino.
Una recente indagine del Ministero degli Interni e Comunicazioni condotta sulle offerte delle principali società telefoniche (NTT, SoftBank, KDDI) ha rilevato che un utente edochiano mediamente paga 8.175 yen al mese per un traffico di 20 gigabyte contro i 2.700 pagati mediamente da un londinese. “In alcuni Paesi, come la Germania e la Francia, si sono avuti cali delle tariffe del 70%” ha affermato il ministro delegato Takeda.
In ambito finanziario, sono oltre 25 milioni gli yen sottratti da un attacco informatico ai sistemi di pagamento di NTT Docomo. A renderlo noto, lo scorso, lunedì la stessa società telefonica. Ben 35 gli istituiti bancari colpiti.
Sempre in quest’ambito, Takayoshi Yamaguchi, ex numero uno della compagnia assicurativa Japan Life, è stato tratto in arresto, lo scorso 18 settembre, insieme ad altre 13 persone. L’accusa è di vendita fraudolenta, dalla primavera del 2018, di prodotti dei quali si spacciano proprietà mediche per 210 miliardi di yen.
Nell’intrattenimento Disney Tokyo taglierà, del 70%, il bonus semestrale (parte essenziale del salario) ai propri 4.000 dipendenti a causa della crisi delle entrate prodotta dalla pandemia. Ipotizzata anche una riduzione, per i prossimi dieci mesi, delle paghe base tra il 10 ed il 30%.
Nelle telecomunicazioni, il consiglio di amministrazione della televisione pubblica NHK ha reso noto, lo scorso 15 settembre, un piano che prevede l’abbandono del tetto del 2,5% delle entrate destinabili alla presenza online della stessa: una mossa vista con preoccupazione dagli operatori televisivi privati che temono la concorrenza della TV di Stato anche sul web. Nell’anno fiscale in corso soltanto 17 miliardi di yen, pari al 2,4% delle entrate provenienti dal canone, sono spesi da NHK per i servizi offerti sul web.
Nell’edilizia, sarà costruito dalla Mitsubishi Estate entro il 2027 il grattacielo più alto di Tokyo. La “Torre Torcia”, questo il nome scelto, sarà alta 390 metri e farà parte di un complesso edilizio che comprende altri 3 edifici ed una piazza.
Sul fronte lavoro, non si arrestano le vittorie in tribunale di lavoratori ammalatisi a causa della amianto o, quando spesso deceduti, dei loro parenti più prossimi. L’ultima sentenza è stata emessa dalla Corte Distrettuale di Fukuoka che lo scorso 16 settembre ha condannato il comune di Kitakyushu (committente di un lavoro) ed un’azienda che si occupa di manutenzioni a pagare 25,8 milioni di yen alla famiglia di un lavoratore deceduto a causa dell’esposizione all’amianto.
Chiudendo con l’esplorazione spaziale, la sonda Hayabusa2, secondo quando reso noto dall’Agenzia Aerospaziale del Giappone, ha iniziato, lo scorso 17 settembre ha iniziato le manovre che dovranno riportarla sulla terra dopo il lungo periodo di raccolta dati compiuta sull’asteroide Ryugu.
(con informazioni di fmprc.gov.cn; whitehouse.gov; yna.co.kr; xinhuanet.com; tass.com; boj.or.jp; hitachi.com; jcp.or.jp; nhk.or.jp; mainichi.jp; asahi.com)
Immagine 内閣官房内閣広報室 (dettaglio) da Wikimedia Commons
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.