Yuriko Koike, Governatrice uscente della Prefettura Metropolitana di Tokyo, ha ottenuto, nelle elezioni del 5 luglio scorso, la riconferma alla guida dell’organismo con il 59,7% dei voti (aveva ottenuto il 44,49% nel 2016) totalizzando, in termini assoluti, 3.661.371 voti.
Koike, ex giornalista e per un brevissimo periodo (meno di due mesi nel 2007) ministra della Difesa per il PLD, è stata sostenuta dalla lista civica Tomin First no Kai (nel passato la Governatrice aveva fondato e poi abbandonato un altro partito: Kibo no To, scioltosi poi in larga parte del Partito Democratico per il Popolo ma rifondato da un gruppo dissidente).
Molto distanziato il candidato – sostenuto dal Partito Comunista, da quello Socialdemocratico e dal Partito Costituzionale Democratico – Kenji Utsunomiya, già Presidente della Federazione delle Associazioni Forensi e già una volta candidato alla guida della Prefettura, che ha ottenuto il 13,76% (844.151 voti). Quattro anni fa il candidato sostenuto più o meno dal medesimo arco di forze (non esisteva infatti il PCD bensì il Partito Democratico), Shuntaro Torigoe, aveva ottneuto il 20,56% piazzandosi dietro Koike ed il candidato del PLD Masuda (in queste elezioni il partito di governo non ha presentato candidati).
Al terzo posto, con il 10,72% e 657.277 voti, il candidato del partito populista di centro-sinistra Reiwa Shinsengumi, l’ex senatore Taro Yamamoto.
Quarto per numero di consensi Taisuke Ono (9,99% e 612.530 voti) sostenuto dall’ultradestra del redivivo Nippon Ishin no Kai (partito che ha in Osaka la sua roccaforte esprimendo lì il sindaco ed il Governatore).
Al quinto posto, con 178.784 voti ed il 2,92%, si è piazzato Sakurai Makoto, numero uno del partito neofascista Nippon Daiichito, seguito, con 43.912 voti e lo 0,72%, da Takashi Tachibana, Presidente del Partito per Proteggere il Popolo dall’NHK, formazione populista che ha come punto fondamentale del programma l’abolizione del canone televisivo.
Passata dal 59 al 55% l’affluenza (in totale si sono recati alle urne 6.132.679 elettori).
Appena eletta la Governatrice ha promesso la formazione di un organismo in grado di contrastare efficacemente il nuovo Coronavirus (il 6 luglio Tokyo ha registrato 102 casi, 106 il giorno successivo e 75 mercoledì).
Rammarico è stato espresso dall’opposizione: “il fallimento nel raggiungere l’unità ci serva da lezione. Vogliamo creare le condizioni affinché i candidati appoggiati dall’opposizione affrontino in una sfida uno ad uno i candidati della maggioranza nelle elezioni per il rinnovo della Camera dei Rappresentanti” ha affermato Akira Nagatsuma, responsabile dell’ufficio elettorale del Partito Costituzionale Democratico.
Un messaggio di auguri ed un invito a cooperare per le prossime Olimpiadi, slittate dal 2020 al 2021, è stato inviato dal premier Abe, vero sconfitto di queste elezioni in quanto il partito da lui guidato e storicamente partito guida della Prefettura non ha presentato alcun nome.
Ad Hiroshima sono stati rinviati a giudizio, con l’accusa di aver violato i tetti di spesa per le campagne elettorali nonché per aver corrotto politici locali acquistando da essi “pacchetti” di elettori, l’ex ministro della Giustizia ed oggi senatore Katsuyuki Kawai e la consorte Anri. I due sono accusati di aver speso, nel corso delle elezioni 2019 per il rinnovo parziale della Camera dei Consiglieri nell’ambito delle quali Anri risultò poi eletta, circa 29 milioni di yen che sarebbero stati distribuiti a circa 100 persone. Alcuni politici locali hanno già ammesso di aver ricevuto del denaro. La campagna elettorale di Anri venne sovvenzionata dal partito nazionale con 150 milioni di yen.
“Dato che nominai io Katsuyuki Kawai come ministo della Giustizia sono consapevole pienamente della mia responsabilità e ribadisco le mie scuse” ha affermato Abe commentando l’arresto.
A scusarsi è stato anche il Segretario Generale del PLD, Tetsuo Saito, eletto deputato proprio in un collegio di Hiroshima.
Dimissioni immediate dei due senatori sono state chieste da Tetsuro Fukuyama, Segretario del PCD.
Per ciò che concerne la situazione meteorologica, al 6 luglio, era di 44, il bilancio delle vittime nella Prefettura di Kumamoto colpita da un’alluvione mentre 18 erano i dispersi. Il bilancio dei deceduti è stato poi aggiornato, il giorno successivo, a 57 ed a 63 lo scorso venerdì.
Più di 2.000, in otto diversi comuni, le case rimaste isolate. Sedici i morti a Kuma, tra essi 14 anziani deceduti il 4 luglio all’interno di una casa di riposo.
1.500 le persone costrette a lasciare le proprie abitazioni ed ospitate all’interno di palestre e scuole.
Crollato un ponte ferroviario sul fiume Kumagawa il che ha portato la compagnia di trasporti su ferro omonima a sospendere la circolazione tra le stazioni di Hitoyoshi Onsen e Yunomae. Gravi danni alle strade hanno interessato anche la Prefettura di Gifu (con 5.000 persone poi ridottesi a 2.300 giovedì rimaste isolate) mentre una frana ha bloccato un tunnel a Matsumoto (Nagano).
Più di 2.000 le istituzioni scolastiche ed accademiche che hanno deciso, lo scorso mercoledì, di chiudere. Il medesimo giorno le frane censite erano 123 in 18 diverse Prefetture.
Ben 205.000 i residenti delle Prefettura di Kumamoto nonché 67.000 nelle Prefetture di Miyazaki, Kagoshima e Oita che sono stati invitati dalle autorità ad allontanarsi precauzionalmente dalle proprie abitazioni (il numero è poi cresciuto, mercoledì, a 876.000 persone). Danni nella Prefettura di Oita sono stati riportati anche da diverse strutture alberghiere le quali avevano riaperto i battenti dopo lo stop causato da nuovo Coronavirus. 4.000 le abitazioni che al 7 luglio erano ancora prive di energia elettrica e circa 3.000 dell’acqua corrente. La situazione più grave è stata quella del comune di Kuma che a martedì scorso era ancora non raggiungibile dai mezzi ed a cui è stato portato soccorso da una parte dei 20.000 soldati complessivamente impiegati da Tokyo nell’emergenza.
Tutti gli esperti sono concordi nel ritenere che il riscaldamento globale abbia un’influenza nell’aumento delle piogge e nella maggiore fragilità del suoli.
Il nove luglio l’Agenzia Meteorologica ha messo in guardia circa l’elevato rischio di frane nel Kyushu almeno fino a domenica.
Sull’immigrazione, ha aperto a Tokyo, lo scorso lunedì, un centro nazionale che servirà a supportare i migranti su questioni burocratiche (come i visti) ma anche per l’aiuto nelle difficoltà lavorative.
“Spero che i centro possa aiutare in maniera eccellente i residenti stranieri” ha affermato la ministra della Giustizia Masako Mori il cui dicastero ha anche la responsabilità sulle politiche migratorie.
Nelle infrastrutture, la Prefettura di Shizuoka ha meglio chiarito il proprio parere negativo alla nuova linea di treni a levitazione magnetica progettata dalle Ferrovie per il Giappone Centrale. Secondo la commissione prefettizia all’ambiente sarebbero 290 le specie a rischio dal progetto.
Per quanto riguarda il nuovo Coronavirus, il Sol Levante ha ridotto, come previsto, le restrizioni, a dir vero piuttosto blande, volte a ridurre la diffusione dell’infezione. Dal dieci luglio, ad esempio, gli organizzatori di eventi sportivi potranno accogliere il pubblico fino ad un massimo di 5.000 persone (purché siano in grado di assicurare sempre il distanziamento). “Non c’è alcun cambiamento rispetto alla fase 3” ha dichiarato il ministro per la Rivitalizzazione Economica Nishimura il quale non attribuisce alcuna importanza ai dati provenienti da Tokyo.
Nel contrasto al virus, il nuovo sottocomitato che ha sostiuito, tra le polemiche, il tavolo di esperti costituito ad inizio emergenza, ha iniziato la discussione circa le categorie che dovranno essere vaccinate in via prioritaria quando, finalmente, il vaccino sarà disponibile. L’organismo ha raccomandato che in primo luogo andranno vaccinati i lavoratori della sanità seguiti da quelli impegnati in attività di protezione civile e da coloro che prestano servizi nelle case di riposo e nei negozi.
A preoccupare maggiormente è la situazione di Tokyo. I dati, come detto sopra, mostrano un crescita costante che ha toccato quota 224 il 9 luglio, 243 il giorno successivo e 206 sabato.
Un maggior numero di test è stato chiesto dal Presidente del Partito Costituzionale Democratico Yukio Edano.
A Tokyo sono stati comunque disposti per un eventuale seconda ondata 3.000 posti letto dei quali 300 per casi gravi.
In politica estera, il ministro Motegi ha ribadito, lo scorso martedì, la propria preoccupazione per lo stop imposto dagli USA ai visti di lavoro concessi ai cittadini nipponici.
Iniziati invece colloqui con l’Australia volti a ridurre le limitazioni ai viaggi tra i due Paesi. Il dialogo è stato iniziato con una videoconferenza tra Shinzo Abe e l’omologo Scott Morrison. I due capi di governo hanno anche espresso preoccupazione per la nuova normativa sulla sicurezza nazionale estesa dall RPC ad Hong Kong nonché discusso di cooperazione in campo tecnologico.
Discussioni sulla riapertura dei voli saranno presto avviate anche con Cina e Corea del Sud.
In settimana il ministro Motegi ha anche tenuto una videoconferenza con i Paesi del Mekong (Vietnam, Tailandia, Myanmar, Laos e Cambogia). Cuore della discussione la promozione di “una copertura sanitaria universale con un migliore livello di prevenzione” come è espresso nella dichiarazione congiunta. Il Sol Levante ha fornito prestiti pari a 100 milioni di dollari alle nazioni del Mekong per affrontare l’emergenza sanitaria promettendo altri 9,3 milioni lo scorso giovedì.
Rimanendo in tale ambito, il titolare della Difesa Taro Kono, collegato in videoconferenza con gli omologhi Mark Esper (Stati Uniti) e Linda Reynolds (Australia) lo scorso 8 luglio, ha concordato una linea di critica/pressione nei confronti della Repubblica Popolare Cinese contro la normativa che equipara, per ciò che concerne la sicurezza nazionale, il territorio di Hong Kong al resto della Cina.
Il giorno precedente la divisione per gli affari esteri e la commissione di ricerca sul medesimo tema interne al Partito Liberal-Democratico avevano chiesto la cancellazione della visita del Presidente cinese Xi prevista per il prossimo autunno.
“Questa è una questione interna alla Cina e non consentiamo influenze straniere” ha risposto da Pechino il portavoce degli Esteri Zhao Lijian.
Il ministro Kono, intervenuto in sede di Commissione Sicurezza della Camera dei Rappresentanti e rispondendo ad un’interrogazione di Go Shinohara del Partito Costituzionale Democratico, ha sostenuto che attaccare per primi in caso di minaccia concreta non violerebbe l’articolo 9 della Costituzione.
Per discutere principalmente di Corea del Nord, lo scorso giovedì, è invece giunto nell’Arcipelago il viceministro agli Esteri degli USA Stephen Biegun il quale, proveniente da Seul, ha avuto colloqui con l’omologo Takeo Akiba e con Motegi.
“Quando il Presidente Kim nominerà una mia controparte disposta a negoziare con me essi ci troveranno pronti in ogni momento” ha affermato il diplomatico tenendo dunque aperta la porta del dialogo con la RPDC.
“In tempi di COVID-19 siamo preoccupati che qualche nazione voglia cambiare lo status quo” ha affermato, riferendosi alla Cina, il ministro Kono il quale, il 10 luglio, si è anch’egli intrattenuto con Biegun.
Una protesta è stata inviata, per mezzo del Segretario Generale del Gabinetto Suga, verso la Cina per una nuova violazione, avvenuta il 9 luglio, da parte di una nave cinese dedita, pare, ad attività di ricerca della Zona Economica Esclusiva di Tokyo (a circa 310 chilometri di Okitonori).
Nella settimana appena conclusasi la Corte Suprema ha anche respinto un ricorso di alcuni residenti della Prefettura di Okinawa nel quale si chiedeva la sospensione dei voli di mezzi statunitensi. La sentenza ha confermato un precedente pronunciamento dell’Alta Corte di Fukuoka secondo il quale “il Giappone non è nella posizione per limitare” questi voli che si svolgono intorno la base di Futenma. Ai residenti ricorrenti, circa 3.400, è stato comunque riconosciuto lo scorso anno un risarcimento pari a 2,12 miliardi di yen.
Il nove luglio, gli USA hanno ulteriormente mostrato la propria protervia tenendo, presso un’altra base (quella di Kadena) una contestata esercitazione di paracadutismo. I residenti e la Prefettura di Okinawa avevano chiesto che, per ragioni di sicurezza, l’esercitazione fosse cancellata. L’accordo bilaterale militare del 1996 prevede che tali esercitazioni possano essere effettuate in aree densamente abitate “soltanto in casi eccezionali”.
Anche le locali Forze di Autodifesa hanno condotto in settimana attività contrastate da residenti nei pressi delle basi.
Il 10 luglio, presso la base di Kisarazu (Prefettura di Chiba), è iniziato il dispiegamento di 17 velivoli Osprey V-22. I velivoli dovrebbero rimanere presso questa base per circa cinque anni per essere poi spostati nella Prefettura di Saga.
Il Governatore della Prefettura di Saga, Yoshinori Yamaguchi, ha promesso, da parte sua, che i 10 miliardi di yen che il governo nazionale erogherà all’ente locale saranno parzialmente concessi sotto forma di sussidio ai pescatori preoccupati dall’impatto dei rumori sul proprio lavoro.
Intanto un ex dipendente di SoftBank, Yutaka Araki, è stato condannato, lo scorso giovedì, dalla Corte Distrettuale di Tokyo a due anni di carcere per aver passato informazioni confidenziali legate al proprio lavoro a non meglio precisate realtà russe.
Non rinviato a giudizio il diplomatico Anton Kalinin, inizialmente sospettato di essere coinvolto.
In economia, l’indice sulle condizioni delle imprese, uno degli indici chiave per valutare la salute delle imprese, ha raggiunto a maggio il dato più basso, 74,6, da 11 anni a questa parte (il precedente dato peggiore fu, nel luglio 2009, 74,2).
Un rapporto pubblicato dal Ministero dell’Economia, Industria e Commercio ha, intanto, classificato l’attuale crisi come la peggiore dal 1929 per ciò che concerne le difficoltà vissute dalle catene produttive rimaste spesso bloccate dalla chiusura di fabbriche, specialmente in Cina, e dal blocco internazionale dei trasporti.
Lieve recupero è stato registrato a maggio dagli ordini del settore meccanico: +1,7% per complessivi 765,03 miliardi di yen. Il dato segue un crollo del 12% di aprile.
In forte calo anche i dati sulla spese delle famiglie. I nuclei con due o più componenti hanno speso a maggio il 16,2% in meno rispetto allo stesso mese del 2019 per una spesa media pari a 252.017 yen.
Il dato può anche essere messo in relazione con quello degli straordinari i quali hanno registrato nel medesimo mese un -25,8% per un totale di appena 14.601 yen: il numero più basso da quando esistono dati comparabili (e cioè dal 2013). Si tratta del terzo mese consecutivo di calo del numero delle ore di straordinario.
Tra i settori più colpiti i saloni di bellezza (-57,8%), le attività ristorative (-55,7%) e l’industria manifatturiera (-35,3%).
Calati dell’1,6%, stando ad un rapporto della BOJ diffuso venerdì, i prezzi al consumo di giugno. A trainare la deflazione il basso prezzo del petrolio (-25,9% se comparato allo stesso mese del 2019).
Intanto un rapporto OCSE sull’occupazione (diffuso lo scorso 7 luglio) stima per il Sol Levante una disoccupazione poco sotto il 3% per il 2020 (mentre la media dei Paesi OCSE è superiore al 12%).
Promosso alla guida dell’Agenzia per i Servizi Finanziari il viceministro delle Finanze Ryozo Himino il quale sarà sostituito nell’incarico dal Direttore Generale del dicastero Mitsuru Ota.
Per ciò che attiene al telelavoro, Fujitsu ha annunciato che entro il 2023 dimezzerà i propri spazi destinati ad uffici portando 80.000 impiegati a lavorare da casa. Nel corso dell’attuale pandemia l’azienda è riuscita, risparmiando significativamente sui costi prodotti dagli uffici, a dislocare l’80% dei propri dipendenti non operai nel lavoro da remoto.
Nell’elettronica, Sony ha annunciato in settimana un mega-investimento (250 milioni di dollari) in Epic Games, società statunitense che ha sviluppato il videogioco Fortnite.
Nell’auto, Honda ha annunciato venerdì scorso di aver acquistato l’1% della società cinese Contemporary Amperex Technology al fine di sviluppare congiuntamente batterie per veicoli elettrici. “Honda è, a livello globale, un attore chiave nell’elettrificazione. Attraverso questa cooperazione strategica CATL e Honda daranno vita ad una più forte relazione globale. Lavoriamo insieme per realizzare prodotti più competitivi e soluzioni per l’elettrificazione globale ottenendo, infine, una mobilità pulita e piacevole” ha affermato Zhou Jia, presidente dell’azienda cinese.
Il 7 luglio la compagnia aerea a basso costo Zipair Tokyo ha iniziato ad effettuare voli cargo al fine di ridurre le perdite causate dal sostanziale, e perdurante, stop ai voli.
Nella distribuzione Takashimaya, società proprietaria di grandi magazzini, ha riportato per il periodo marzo-maggio perdite pari a 20,53 miliardi di yen.
Dati negativi anche per Fast Retailing, società detentrice del marchio Uniqlo, che ha ipotizzato utili per l’anno in corso pari a 85 miliardi di yen contro i 100 predetti ad aprile.
Annunciata in settimana da Itochu la volontà di voler acquistare l’intero pacchetto azionario di FamilyMart. Itochu detiene attualmente il 50,1% della catena e prevede di spendere 580 miliardi di yen per ottenere l’intero capitale sociale. Nei primi cinque mesi dell’anno la società ha riportato un calo dei profitti pari al 71,5% per complessivi 5,79 miliardi di yen.
Dichiarato, lo scorso 10 luglio, lo stato di bancarotta dalla filiale USA di Ryohin Keikaku (operante sul mercato con il marchio Muji) la quale ha riportato passività per 64 milioni di dollari. Il medesimo giorno la casa madre ha riportato perdite nette per 4,12 miliardi di yen per il primi cinque mesi dell’anno.
Drammatica anche la situazione per le imprese che operano nel turismo. A maggio, stando a dati dell’Associazione per il Turismo Cittadino di Kyoto, gli alberghi della città hanno registrato un’occupazione delle stanze pari a -99,9%. Lo scorso anno la città ospitato in quel mese 290.000 visitatori.
Lo scorso venerdì il Ministero ha annunciato che il 22 luglio partirà la campagna “Go To Travel” mediante la quale saranno erogati sussidi (pari anche al 35% del costo della vacanza) e, a partire da settembre, buoni per il cibo, le gite ed altre attività connesse. “Vigileremo comunque sulla diffusione del virus” ha affermato il ministro Akaba.
Nella ristorazione, Colowide ha annunciato di voler acquistare (spendendo 7,1 miliardi di yen) la maggioranza delle azioni della catena Ootoya passando dal 19,16 al 51,32%. Ootoya gestisce 105 ristoranti: tra essi 32 a Taiwan, 45 in Tailandia e 4 negli USA. A causa della pandemia la società ha riportato perdite nette per 1.15 miliardi di yen per l’anno fiscale 2019.
Nell’alimentare, le quattro maggiori aziende produttrici di birra del Paese hanno riportato cali consistenti nel valore e nei volumi delle vendite per la prima metà dell’anno.
Per volume Kirin Brewery ha riportato un -4%, -11% per Suntory Beer e -7% per Sapporo Breweries.
Asahi Breweries ha riportato, invece, un -17% nel valore del venduto ma non ha reso noti i dati sui volumi.
Nell’esplorazione spaziale, lo scorso venerdì Giappone e Stati Uniti hanno siglato un accordo per l’esplorazione lunare. L’accordo è stato siglato, in forma virtuale, dal ministro con delega alla Scienza Koichi Hagiuda e James Bridenstine, amministratore della NASA.
“Abbiamo compiuto un primo grande passo verso il primo giapponese sul suolo lunare” ha affermato il ministro. Le due parti hanno infatti concordato la possibile presenza di nipponici a bordo della navicella Gateway, la fornitura di componentistica giapponese per uno dei moduli del mezzo e la partecipazione del Sol Levante al progetto Artemis che prevede l’allunaggio di una donna ed un uomo entro il 2024.
Un’altra novità spaziale ha interessato l’Università di Kyoto che in settimana ha annunciato, sulla rivista scientifica Publications of the Astronomical Society of Japan, di aver rilevato un’esplosione con luminosità 20 volte maggiore a quella del sole. L’esplosione, colta dal telescopio Seimei di Asakuchi (Prefettura di Okayama), si è verificata sulla stella AD Leonis.
Chiudendo con l’ambiente, il ministro Koizumi ha affermato, lo scorso giovedì, che lo Stato nipponico non fornirà più aiuto all’esportazione di tecnologie legate alla produzione di energia elettrica da carbone. La mossa è legata strutturalmente al nuovo piano che prevede una decarbonizzazione dell’Arcipelago ma anche la promozione di tecnologie meno impattanti all’estero.
(con informazioni di fmprc.gov.cn; nasa.gov; cdp-japan.jp; global.honda; mainichi.jp; japantimes.co.jp; asahi.com)
Immagine 内閣官房内閣広報室 da Wikimedia Commons
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.