Yuriko Koike alla testa dei sondaggi di gradimento in vista delle elezioni per il rinnovo della carica di Governatore di Tokyo. Stando ad una ricerca condotta dall’agenzia di stampa Kyodo l’ex giornalista ha il consenso del 70% degli elettori del PLD ed il 90% di quelli del Nuovo Komeito (partito interno alla maggioranza che sostiene Koike all’assemblea prefettizia) ma sarebbe gradita anche al 60% di coloro che non si sentono rappresentati da nessun partito e dalla stessa percentuale di elettori del PCD.
Tra i temi principali della campagna elettorale vi sono le Olimpiadi che la capitale nipponica avrebbe dovuto ospitare quest’anno e che si terranno invece a luglio del 2021. Sul tema gli elettori si mostrano divisi: il 28% vorrebbe che le Olimpiadi fossero ulteriormente rimandate, il 35% ha espresso la volontà che i Giochi si tengano come previsto mentre il 31% vorrebbe la loro cancellazione.
Tra gli oppositori di Koike tanto Kenji Utsunomiya (sostenuto da comunisti, PCD e socialdemocratici) quanto Taro Yamamoto (numero uno di Reiwa Shinsengumi) hanno espresso la loro contrarietà ai Giochi.
Ad Hiroshima, filtrano alla stampa sempre più notizie circa l’indagine sull’ex ministro della Giustizia Katsuyuki Kawai e sulla consorte Anri. Nell’estate 2019, nel corso della campagna elettorale per il rinnovo parziale del Senato, la coppia avrebbe corrotto (con almeno 30 milioni di yen) una serie di politici locali (94) al fine di convogliare voti sulla, poi eletta senatrice, Anri.
Chiusura da parte del Nuovo Komeito e del maggiore oppositore interno al PLD di Abe, l’ex ministro Shigeru Ishiba, circa la possibilità di uno scioglimento anticipato delle Camere. L’ipotesi era stata ventilata dal vicepremier Taro Aso.
In tema di protezione civile, un’inchiesta svolta dall’agenzia di stampa Kyodo su 131 comuni ha mostrato come il 40% di essi non disponga, all’interno dei propri depositi di cibo ed altri materiali destinati alle emergenze, di alimenti consumabili da anziani edentuli o da neonati. Soltanto 87 comuni (il 66% del campione) ha nei propri magazzini latte per neonati mentre 85 dispongono di polenta di riso adatta agli anziani. Il 35% delle municipalità sprovviste ha dichiarato che potrebbe procurarsi questi prodotti nel corso dell’emergenza mediante contratti di fornitura da realizzarsi al momento anche se, con ogni evidenza, in caso di gravi emergenze le normali reti distributive o di produzione possono essere esse stesse colpite dall’evento calamitoso.
Rimanendo in tale settore, anche quest’anno l’Arcipelago paga un tributo di sangue a causa del dissesto idrogeologico. Sabato 4 luglio eventi franosi nelle prefetture di Kumamoto e Kagoshima hanno prodotto nove dispersi e quindici morti: quattordici di essi all’interno di una casa di riposo. Ben 203.200 i cittadini cui è stato chiesto di mettersi al riparo. Pronti a partire per i primi lavori di contenimento del fiume Kuma circa 10.000 soldati delle Forze di Autodifesa.
Sul welfare, sono stati resi noti la scorsa settimana i dati sui cittadini afflitti da demenza e che si sono smarriti nel 2019: ben 17.479 persone (+552 rispetto al 2018). Il numero è il più alto da quando questo tipo da quando questo tipo di dati sono raccolti dall’Agenzia Nazionale di Polizia e cioè dal 2012. Non hanno fatto ritorno a casa entro la fine dell’anno 245 persone mentre 460 sono morte durante il periodo di scomparsa a causa di incidenti.
Si stima che per il 2025, in virtù del rapido invecchiamento della popolazione nipponica, saranno circa sette milioni i cittadini che soffriranno di demenza trasformando quindi questo in uno dei maggiori problemi che il Sol Levante si troverà ad affrontare nei prossimi anni.
“È importante che l’intera società affronti il problema mediante la cooperazione tra famiglie, enti locali ed imprese” ha dichiarato in conferenza stampa Ryota Takeda, numero uno dell’Agenzia Nazionale di Polizia.
Un caso di cibo adulterato ha coinvolto, lo scorso giovedì, 3.400 persone nella Prefettura di Tokyo. A subire conseguenze lievi ma comunque spiacevoli (diarrea e dolori addominali) sono stati studenti e docenti di 15 scuole della Prefettura.
Per ciò che concerne l’emergenza Coronavirus, la Prefettura di Tokyo ha registrato il 29 giugno ben 58 casi di infezione: si è trattato del quinto giorno consecutivo con oltre 50 casi confermati. I casi sono poi saliti a 54 il 30 giugno ed a 67 il primo luglio. Il 2 luglio i casi hanno toccato quota 107, venerdì 124 e sabato 131: il numero più alto dal 2 maggio (154 casi all’epoca) ad oggi.
La seconda ondata del virus sta dimostrando che le attestazioni di stima verso la gestione dell’emergenza da parte della giunta guidata da Koike si sono dimostrate, quantomeno, premature.
Circa il 70% dei nuovi contagi riguardano persone tra i 20 ed i 40 anni.
Secondo quanto emerso da una ricerca condotta dal quotidiano Mainichi, ben il 37% delle Prefetture nipponiche (Tokyo compresa) non avrebbero inviato forniture mediche e mascherine inviate dall’esecutivo alle case di riposo.
Al 20 di maggio 41 cluster di infezione riguardavano proprio case di riposo con oltre 500 casi (e 61 decessi) avvenuti al loro interno.
Frattanto gli hotel mobili (nei fatti dei container dotati di bagni) sviluppati dalla Develop Corporation saranno utilizzati nelle Prefetture di Chiba e Tochigi per ospitare, garantendo l’isolamento, lavoratori impegnati nel contrasto al nuovo Coronavirus.
In settimana, frattanto, il ministro Nishimura ha annunciato la costituzione di un nuovo organismo che dovrebbe prendere il posto dell’attuale tavolo consultivo per il contrasto al COVID-19.
La decisione ha suscitato le critiche degli alleati del Nuovo Komeito: “è offensivo cancellare il tavolo senza alcuna spiegazione” ha affermato la parlamentare Michiyo Takagi.
Critiche per la decisione sono giunte anche da Tomoko Tamura del Partito Comunista per la quale il governo non ha fornito alcuna notizia circa le conclusioni cui il tavolo sia giunto.
Sul fronte vaccinale, l’azienda Angers ha iniziato il 30 giugno un test clinico sperando però in un’approvazione tutt’altro che precoce (autunno 2021). Il test del vaccino (a base DNA e non RNA ricombinato come quello sviluppato dall’Università di Oxford o dalla russa Biocad) riguarda appena 30 persone ed è condotto presso l’Ospedale Universitario di Osaka. Anche l’Università del Kyushu ha annunciato la creazione, insieme all’azienda Kaiko, di una proteina che potrebbe dimostrarsi utile nella produzione di un vaccino.
Per ciò che attiene ai farmaci, il primo luglio Fujifilm ha annunciato di aver raggiunto un accordo con l’indiana Dr. Reddy’s Laboratories e con l’emiratina Global Response Aid, per la concessione allo sviluppo di un Avigan potenziato e per la sua vendita in quelle nazioni. Anche un altro farmaco sperimentale, prodotto da Eisai, ha iniziato i test clinici (in questo caso negli USA) nella settimana appena trascorsa.
Aggiunte lo scorso lunedì altre 17 nazioni alla lista dei Paesi dai quali non è possibile partire per raggiungere il Sol Levante. Essi sono: Georgia, Iraq, Libano, Nicaragua, Grenada, Giamaica, Repubblica Cooperativa di Guyana, Costa Rica, Haiti, Guatemala, Cuba, Saint Vincent e Grenadines, Senegal, Repubblica Centrafricana, Mauritania, Algeria, Swaziland, Camerun. In totale sono adesso 129 le nazioni verso le quali Tokyo ha imposto le restrizioni più forti. Lo scorso mercoledì il Sol Levante ha iniziato i colloqui con Brunei e Taiwan volti a riprendere gradualmente i collegamenti.
Di contro Tokyo ha espresso lamentele, mediante il numero uno della confindustria Hiroaki Nakanishi, per il bando agli ingressi emesso dagli USA e che ha colpito 1.400 tra lavoratori e dirigenti nipponici operanti in 308 aziende.
In politica estera l’approvazione da parte dell’Assemblea del Popolo di Pechino della legge sulla sicurezza nazionale che estende ad Hong Kong le normative sul tema applicate nel resto della Cina “avrà delle conseguenze sulla visita del presidente Xi Jinping in Giappone” secondo quanto affermato dal ministro della Difesa Taro Kono. Il massimo rappresentante cinese doveva recarsi nell’Arcipelago lo scorso aprile ma la visita era stata rimandata all’autunno a causa della pandemia.
Una critica molto forte alla normativa era stata espressa anche dal portavoce dell’Esecutivo Yoshihide Suga il quale ha espresso la convinzione che tale normativa sia una violazione del principio “un Paese, due sistemi”.
“Le questioni concernenti Hong Kong sono totalmente questioni interne alla Cina e che non consentono interfeenze straniere. La creazione ed il miglioramento di un quadro giuridico nonché di meccanismi della sua applicazione al fine di salvaguardare la sicurezza nazionale ad Hong Kong è di per sé un esempio della politica un Paese, due sistemi. La norma serve a garantire la costante attuazione di questo principio nonché la prosperità e la stabilità di Hong Kong. Essa è stata sostenuta da tutti i cinesi, compresi i nostri connazionali di Hong Kong e dalla maggior parte dei Paesi del mondo. La Cina si oppone fermamente all’interferenza negli affari di Hong Kong e negli affari interni della Cina da parte di qualsiasi Paese e con qualsiasi mezzo” ha risposto Zhao Lijian, Portavoce del Ministero degli Esteri della RPC.
Venerdì scorso una mozione di parlamentari del PLD aveva chiesto ufficialmente di riconsiderare la visita del massimo rappresentante cinese. “Alcuni in Giappone hanno a lungo politicizzato e fatto commenti ingiustificati sugli affari interni di altri Paesi. Vorrei sottolineare che la loro “performance” anti-cinese non ha alcun significato per noi. Non abbiamo né il tempo né l’interesse per commentarlo” ha risposto da Pechino Zhao Lijian.
Venerdì scorso la Guardia Costiera giapponese ha comunicato che due navi della guardia costiera cinese sono entrate in acque territoriali nipponiche nei pressi delle isole Diayoutai/Senkaku. Non accadeva dal 2013.
Mercoledì scorso il Giappone ha concluso con le Filippine la concessione di un prestito da 50 miliardi di yen che dovrebbe aiutare la nazione insulare a contrastare il nuovo Coronavirus.
Il primo luglio si è ricordato a Dacca (Bangladesh), l’attentato che quattro anni fa tolse la vita a 22 persone: nove italiani, sette giapponesi, cinque bengalesi ed un indiano. Alla cerimonia, svoltasi in forma estremamente ridotta a causa della pandemia che in Bangladesh macina numeri record, erano presenti familiari delle vittime nonché gli ambasciatori di Italia e Giappone.
La Procura di Tokyo ha intanto deciso di non chiedere il rinvio a giudizio per un ex diplomatico – Anton Kalinin, vice rappresentante al Commercio presso l’ambasciata russa nel Sol Levante – russo indagato con l’accusa di furto di segreti commerciali ai danni di SoftBank.
Chiesta da Tokyo l’estradizione di due cittadini statunitensi, l’ex militare Michael Taylor ed il figlio Peter, in relazione alla fuga dell’ex numero uno di Nissan Carlos Ghosn. I due ne avrebbero favorito l’evasione dai domiciliari ed il raggiungimento del Libano.
Nella difesa, martedì scorso sono state approvate delle modifiche al piano per la sicurezza nazionale che prevedono un maggior investimento in satelliti al fine di individuare eventuali missili provenienti dalla Corea del Nord. Il Giappone dovrebbe raddoppiare, entro il 2030, il proprio investimento nell’industria spaziale (attualmente pari a 11 miliardi di dollari).
In economia, gli ultimi dati sulla disponibilità di posti di lavoro mostrano un ulteriore peggioramento. Se ad aprile il dato era di 1,32 (il che tradotto significa che per ogni cento persone che cercano lavoro vi sono 132 posti disponibili) a maggio esso è sceso a 1,20: si tratta del calo percentuale più alto dal 1974 ad oggi.
“La situazione occupazionale è grave con un numero di offerte di lavoro che continua a scendere con rapidità mentre il numero di coloro che cercano lavoro cresce” ha dichiarato, presentando i dati lo scorso martedì, il ministro Katsunobu Kato.
Il numero di occupati ad aprile è stato di 66.560.000 persone (-760.000 rispetto a marzo).
Il peggioramento della situazione occupazionale si riflette ovviamente anche sui redditi delle famiglie. Nel mese di aprile la richiesta di sussidi è cresciuta del 24,8% rispetto allo stesso mese del 2019.
Al 2 luglio 30.000 persone avrebbero perso il lavoro a causa dalla pandemia.
Scese del 3,2%, a 58.400 miliardi di yen, le entrate fiscali dell’anno 2019. Predisposto, lo scorso 3 luglio, un piano per il sostegno all’economia che ha come cuore il taglio dei costi dei trasferimenti interbancari.
Continua a peggiorare il giudizio sulle prospettive economiche espresso dagli operatori economici. L’ultima ricerca condotta dalla Banca del Giappone (Tankan, questo il nome del periodico sondaggio effettuato dalla BOJ) ha registrato a giugno un -34 tra gli operatori dell’industria elettronica (il dato era -8 a marzo) e -72 tra i produttori di auto (oltre 55 punti in meno rispetto a marzo e secondo dato peggiore dal 2009). In crescita soltanto la fiducia delle aziende del commercio: qui l’indice ha registrato un +2 rispetto al -7 di marzo.
In calo le entrate fiscali: nell’anno fiscale 2019 (anno che si è concluso a marzo 2020), i primi dati mostrano una diminuzione degli introiti per lo Stato pari a 58.400 miliardi di yen. In calo di circa 2.000 miliardi le tasse sui redditi delle aziende mentre una crescita (da 17.680 a 18.400 miliardi) si è avuta nella tassa sui consumi la cui aliquota è passata, lo scorso ottobre, dall’8 al 10%.
Sono intanto stati resi noti i prezzi medi dei suoli registrati nel 2019. Lo scorso anno si è assistito ad un aumento dell’1,6% (quinto anno di fila di crescita) trainato soprattutto dagli investimenti nel settore turistico. La crescita percentuale più alta è stata quella di Okinawa (+10,5%) seguita da Tokyo (+5%) e da Fukuoka e Miyagi (+4,8%). Quasi certo, però, che l’anno 2020 registrerà un brusco calo a causa della crisi economica globale.
Nel commercio internazionale, il Sol Levante ha rispedito al mittente la proposta avanzata dalla Repubblica di Corea circa la costituzione di un tavolo in sede di Organizzazione Mondiale del Commercio incaricato di risolvere la vicenda delle restrizioni imposte da Tokyo all’esportazione in RdC di prodotti atti a produrre semiconduttori.
Lo scorso lunedì, nell’ambito di una riunione dell’organismo WTO che si occupa delle dispute, il Giappone ha ribadito che l’esclusione della RdC dalla lista dei Paesi verso i quali è possibile trasportare tre componenti indispensabili per produrre semiconduttori è dovuta alla paura che tali materiali siano utilizzati a fini bellici. Il reale motivo è però da ricercare in una rappresaglia condotta da Tokyo dopo la Corte Suprema della RdC aveva condannato civilmente e sequestrato alcuni asset di aziende nipponiche che durante l’occupazione coloniale della Penisola avevano usufruito del lavoro forzato di coreani.
Per ciò che concerne la produzione industriale, a maggio si è registrato il dato peggiore degli ultimi sette anni a causa dell’arresto della domanda sui mercati esteri e dei problemi logistici causati dalla pandemia. Usando il 2015 come base 100, lo scorso mese l’indice della produzione industriale ha toccato quota 79,1 (-8,4 rispetto ad aprile).
Nelle infrastrutture, ha fatto il proprio debutto lo scorso mercoledì il nuovo treno a levitazione magnetica N700S. Il mezzo, sviluppato da Hitachi e Kawasaki Heavy Industreis, ha preso servizio sulla linea Tokaido Shinkansen che collega Tokyo ad Osaka. Le Ferrovie del Giappone Centrale prevedono la messa in servizio di 12 di questi treni entro marzo 2021.
Sempre in settimana, le Ferrovie del Giappone Centrale si sono viste bocciare dalla Prefettura di Shizuoka un proprio progetto per la realizzazione di una linea di treni maglev tra Tokyo e Nagoya. A motivare il diniego, comunicato dal vicegovernatore Takashi Namba, una serie di preoccupazioni circa l’impatto ambientale.
Nella distribuzione J. Front Retailing, società proprietaria dei negozi a marchio Daimaru e Matsuzakaya ha comunicato, lo scorso lunedì, di prevedere per l’attuale anno fiscale perdite pari a 26 miliardi di yen.
La pandemia e la crisi economica conseguente continuano a produrre cali nelle vendite dei grandi magazzini. A giugno proprio J. Front Retailing ha registrato un calo delle vendite del 29%, Isetan Mitsukoshi Holdings del 19%, Takahimaya del 16,4% e Sogo e Seibu del 16,5%.
Rimanendo in tale campo, a partire dal primo luglio tutti i negozi dovranno far pagare le buste di plastica nell’ambito di una politica volta a ridurne il consumo. Saranno esentate le buste facilmente riutilizzabili (e cioè il cui spessore supera una certa soglia) e quelle che includono almeno un 25% di bioplastiche degradabili in acqua.
Nell’auto, dati drammatici sono giunti a giugno. Lo scorso mese si è registrato un calo del 26% per 214.857 auto immatricolate: si tratta del dato più basso dal 1968. Secondo quanto reso noto dall’Associazione Giapponese dei Venditori di Automobili Mitsubishi ha registrato il calo percentuale maggiore (-60,2%) seguita da Nissan (-35,7%), Honda (-30,4%) e Toyota (-22,7%). In calo (-22,9%) anche le vendite di miniveicoli (347.371 i mezzi venduti a giugno).
In casa Nissan, Makoto Uchida, amministratore delegato della società, ha promesso, nel corso dell’assemblea degli azionisti svoltasi il 29 giugno, un “patto per la crescita”, e cioè nel concreto una ristrutturazione, al fine di migliorare le prestazioni economiche della società. “Taglieremo in maniera significativa i costi fissi” ha sostenuto il dirigente d’azienda.
Assemblea degli azionisti anche in casa ANA Holding. Shinya Katanozaka, presidente della compagnia aerea ha rassicurato gli azionisti circa la solidità dell’azienda asserendo che la società si è assicurata una linea di credito da 1.000 miliardi di yen.
Japan Airlines ha invece comunicato, lo scorso primo luglio, che riprenderà tutti i voli nazionali entro il mese di ottobre.
Passando dalle compagnie aeree ai produttori di velivoli, Mitsubishi Aircraft ha reso noti i dati economici del 2019 nei quali si è registrata una perdita pari a 526,9 miliardi di yen. Gran parte delle perdite sono state causate dal pozzo senza fondo che è diventato il progetto per lo sviluppo di aereo a corto raggio da 90 posti.
In fase di allestimento a Tokyo Narita ed all’Aeroporto Internazionale del Kansai delle aree destinate ai test PCR. Con l’aumento graduale del numero dei viaggiatori le società aeroportuali stanno infatti cooperando per portare dagli attuali 1.000 a 4.000 test al giorno.
Nell’elettronica, Japan Display ha riportato perdite per l’anno fiscale 2019 pari a 101,42 miliardi di yen. La società si attende cali nelle vendite tra il 15 ed il 20% anche in questa prima fase dell’anno fiscale 2020 anche se nessuna previsione delle entrate è stata presentata.
La società fornitrice di Apple ha ricevuto capitali dal fondo Ichigo Asset Management mentre il fondo per l’innovazione tecnologica INCJ ha convertito in azioni 102 miliardi di yen che erano statti concessi in prestito.
La pandemia porterà ad un ritardo anche nella fusione, decisa lo scorso ottobre, tra Yahoo Japan e Line Corporation, società che gestisce una popolare applicazione di messaggistica per telefonino.
“In parte a causa dell’impatto globale del COVID-19 le procedure e le azioni da prendere sulla base delle norme sulla concorrenza di alcune nazioni non sono state completate” si legge in un comunicato congiunto di Z Holding (società che detiene la maggioranza delle azioni di Yahoo Japan) e Naver Corporation (azienda sudcoreana che possiede Line).
Chiudendo con l’ambiente, il Sol Levante potrebbe a breve predisporre un piano per la chiusura, nel rispetto degli impegni internazionali della COP21, entro dieci anni di 100 centrali a carbone sulle 114 esistenti nel Paese (le quali producono il 32% dell’energia elettrica nipponica). Il piano, che dovrebbe essere reso noto entro fine mese dal ministro Kajiyama, prevede un aumento della quota di produzione elettrica da nucleare nonché la crescita impetuosa della percentuale di energia da rinnovabili la quale contribuisce soltanto al 16 o 17% della produzione totale.
Progetti nell’energia, ma all’estero, interessano anche Hitachi. Lo scorso giovedì il presidente della società, Toshiaki Higashihara, ha affermato la volontà dell’azienda ad espandersi alla luce dell’acquisizione (l’80,1% delle azioni) della società operante nello sviluppo di soluzioni ingegneristiche svizzera ABB.
(con informazioni di fmprc.gov.cn; pna.gov.ph; fujifilm.com; kyodonews.net; mainichi.jp; japantimes.co.jp)
Immagine da Freeworldmaps.net (dettaglio) via Wikimedia Commons
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