L’Esecutivo indagherà sulla procedura che ha portato a subappaltare a Dentsu il lavoro amministrativo concernente gli aiuti da destinare alle imprese colpite dal nuovo Coronavirus. Ad annunciarlo è stato, lo scorso lunedì, il ministro all’Economia, Industria e Commercio Hiroshi Kajiyama. La gestione del programma era stata affidata dal Governo a Service Design Engineering Council per 76,9 miliardi di yen ma la stessa aveva poi affidato il lavoro a Dentsu per 74,9 miliardi.
Domenica 7 giugno, intanto, per la prima volta negli ultimi tre mesi il Sol Levante non ha registrato decessi da COVID-19. Il medesimo giorno vi sono però stati 38 nuovi contagi accertati per in totale registrato dall’inizio dell’emergenza di 17.864 persone che hanno contratto il virus (932 di esse sono decedute).
Sembrerebbe intanto che 99 ospedali siano diventati centri di diffusione dell’infezione per almeno 2.105 contagiati (12% dei casi totali).
Frattanto un gruppo di ricerca guidato dal Riken Center for Computational Science ha reso note le caratteristiche che dovrebbero avere le barriere divisorie all’interno dei mezzi di trasporto, dei ristoranti e dei luoghi di lavoro al fine di ridurre la diffusione del virus. La ricerca ha utilizzato delle simulazioni elaborate dal supercomputer Fugaku.
Per quanto attiene ai farmaci, la nipponica Rohto Pharmaceutical ha annunciato la volontà di avviare una sperimentazione clinica per il contrasto al COVID-19 utilizzando cellule staminali.
Un’altra azienda farmaceutica, la Daiichi Sankyo, ha invece reso noto che per il marzo del 2021 inizierà la sperimentazione clinica di un vaccino ad RNA. Attualmente l’azienda, in cooperazione con l’Istituto di Scienze Mediche dell’Università di Tokyo, sta sperimentando un prototipo di vaccino sugli animali.
Sono nel contempo numerosi i docenti universitari che hanno chiesto al Ministero dell’Istruzione di supportare con un contributo economico anche gli studenti stranieri i quali possono oggi richiedere il contributo da 100.000 yen soltanto nel caso in cui abbiano frequentato almeno l’80% delle lezioni mentre tale criterio non è vincolante per gli studenti nipponici. Un appello al ministro Hagiuda è stato sottoscritto da circa 40 professori e dal Presidente dell’Università di Kyoto Juichi Yamagiwa.
Nel contempo, nonostante i mesi di chiusura della maggioranza delle scuole superiori, o scorso giovedì il ministro Hagiuda ha dichiarato che, con ogni probabilità, i test d’ingresso all’università si terranno a gennaio come previsto.
Si terranno in forma ridotta anche tutte le celebrazioni della Seconda Guerra Mondiale. Il numero massimo di persone che saranno presenti ad una cerimonia sarà di 1.400 ma la maggior parte della manifestazioni si terranno con numeri più ridotti.
Sul fronte dei viaggi internazionali, lo scorso venerdì l’Indonesia ha aperto alla possibilità di recarsi in Giappone.
In ambito politico, si sono svolte domenica 7 giugno le elezioni per il rinnovo dell’Assemblea della Prefettura di Okinawa. Con un’affluenza pari al 46,96% il blocco che sostiene il governatore Denny Tamaki (ex membro del Partito Liberale, attualmente iscritto al Partito Democratico per il Popolo) ha conquistato 27 dei 48 seggi (prima delle elezioni i progressisti potevano contare su 26 seggi) dell’Assemblea.
“Andremo avanti con il piano di ricollocazione (della base di Ginowan ad Henoko ndr) come previsto” è stato il commento a caldo del portavoce dell’Esecutivo Suga.
“Il governo ha continuato ad ignorare le richieste provenienti da Okinawa quando dovrebbe invece ascoltarle e rispondere ad esse” ha affermato il segretario generale del Partito Costituzionale Democratico Tetsuro Fukuyama.
Dopo due mesi di stop dovuti alla pandemia, il 12 giugno sono ricominciati, tra le proteste dei residenti locali, i lavori di interramento della baia di Henoko i quali proseguono imperterriti nonostante i suoli stiano risultando più soffici del previsto. Di decisione “molto disdicevole” ha parlato Tamaki il quale si è però detto fiducioso del fatto che “la volontà del popolo sia invincibile”.
Per ciò riguarda lo scandalo che ha travolto i coniugi Kawai, lo scorso 9 giugno la Procura di Hiroshima ha chiesto una condanna a 18 mesi di prigione per Hisoshi Tatemichi, ex segretario della senatrice Anri, reo confesso di una violazione del tetto per le spese elettorali nella campagna che la scorsa estate vide la moglie dell’ex ministro della Giustizia eletta in Camera dei Consiglieri.
L’ultima novità in campo politico è stato l’annuncio, lo scorso 12 giugno, della volontà di ricandidarsi da parte della governatrice di Tokyo Yuriko Koike. La politica, ex membro del Partito Liberal-Democratico e poi fondatrice, senza grande successo, di una lista civica e di un partito (Kibo no To, poi abbandonato dopo l’insuccesso elettorale) non potrà contare sul supporto del PLD (nonostante le voci circolate nelle scorse settimane).
Tra gli altri candidati certi vi sono Kenji Utsunomiya, ex presidente della Federazione Giapponese delle Associazioni Forensi (già candidato alla medesima carica ed appoggiato dal Partito Comunista e dal Partito Costituzionale Democratico) e Taisuke Ono, ex vicegovernatore della Prefettura di Kumamoto che correrà come indipendente (ma avrà al suo fianco l’ultradestra di ciò che rimane del Partito dell’Innovazione del Giappone).
Nei beni culturali, lo scorso giovedì è stato aperto ai giornalisti il sito del castello Shuri di Okinawa il cui corpo centrale è andato a fuoco lo scorso ottobre. Il giorno seguente l’area è stata aperta ai visitatori.
In politica estera, per un “messaggio appropriato” del G7 da inviare alla Cina sulla vicenda di Hong Kong si è pronunciato il segretario generale del Gabinetto Yoshihide Suga nella conferenza stampa del 9 giugno. Il premier Abe, intervenendo in parlamento, è stato più esplicito parlando espressamente della “importanza del mantenimento di un sistema libero ed aperto ad Hong Kong”.
Sul fronte delle contese isole Diaoyutai/Senkaku, amministrate dal Giappone ma reclamate dalla Repubblica Popolare Cinese e da Taiwan, la scorsa settimana si è avuto un pronunciamento da parte del Ministero degli Esteri dell’autoproclamata “Repubblica di Cina” circa il cambiamento di nome di una della isole proposto dal sindaco di Ishigaki. Nello specifico il primo cittadino del comune sito nella Prefettura di Okinawa (comune sotto la cui sovranità l’isola rientra) aveva proposto di aggiungere la dicitura “Senkaku” all’isola di Tonoshiro. Le Diaoyutai sono “senza alcun dubbio parte integrante della Repubblica di Cina” si legge nel comunicato diffuso da Taipei.
Contro la proposta si è tenuto un piccolo sit-in promosso da una serie di associazioni nazionaliste nei pressi della sede dell’Associazione per gli Scambi Giappone-Taiwan di Taipei.
Sul nucleare, lo scorso martedì un gruppo di esperti delle Nazioni Unite di Ginevra si è schierato contro la proposta giapponese di rilascio in mare delle acque radioattive attualmente stoccate all’interno dell’ex impianto di Fukushima.
“Siamo estremamente preoccupati dalle notizie che vogliono il governo del Giappone aver accelerato sulla tempistica per il rilascio nell’oceano di acque radioattive senza che sia lasciato il tempo e costruite le occasioni di consultazioni sul merito” si legge nel comunicato che chiude con una forte accusa: “il COVID-19 non dovrebbe essere usato come scusa per distrarre da decisioni che hanno profonde implicazioni per i popoli del pianeta e per le generazioni a venire”.
Lo scorso mercoledì nel contempo, TEPCO ha dichiarato di non aver trovato ostacoli che possano impedire la rimozione delle barre di combustibile ancora presenti nelle piscine dell’ex reattore n. 2.
In totale sono 615 le barre di combustibile non rimosse: il processo terminerà probabilmente nel 2026.
Spostandoci dall’energia elettrica prodotta con il nucleare a quella ottenuta bruciando carbone, la nipponica Kawasaki Heavy Industries, il Japan Coal Energy Center e lo Stato nordamericano del Wyoming, hanno siglato la scorsa settimana un accordo che porterà a sperimentare tecnologie per la cattura delle emissioni di diossina prodotte da una centrale nei pressi di Gillette.
In economia, è stato presentato lo scorso lunedì al parlamento il secondo bilancio suppletivo predisposto per fronteggiare le conseguenze economiche del virus. Il nuovo pacchetto di aiuti, realizzati quasi tutti a debito, è da 31.910 miliardi di yen (con gli altri decreti si giunge a 117.000 miliardi di investimenti e sussidi). Il bilancio suppletivo è stato approvato mercoledì dalla Camera dei Rappresentanti e venerdì da quella dei Consiglieri.
Frattanto l’ultima revisione dei dati sul PIL per il periodo gennaio-marzo di quest’anno ha corretto le stime sulle recessione attribuendo al trimestre un -2,2% al posto del 3,4 stimato inizialmente. A rendere meno drammatico il dato vi sono state le spese in conto capitale (+1,9%) e gli investimenti (trainati dal settore nucleare) cresciuti del 4,3%.
Per ciò che concerne l’avanzo delle partite correnti, ad aprile si è registrato un crollo dell’84,2% rispetto allo stesso mese del 2019. A determinare il dato il crollo del turismo e delle esportazioni (-23%).
Per quanto attiene agli straordinari essi sono calati ad aprile del 12,2% per un media pro capite pari a 17.984 yen. Dimezzati, ovviamente, gli straordinari nelle attività economiche connesse al cibo: -46,1%. Nel manifatturiero si è registrato invece un calo del 20,4% mentre nei servizi alla persona, quali barbieri e saloni di bellezza, il ricorso agli straordinari è diminuito del 43,9%.
Gli ultimi dati sull’occupazione diffusi dal Ministero del Lavoro hanno accertato, fino ad ora, 4.943 posti di lavoro persi a causa della pandemia mentre sarebbero 20.933 i contratti scaduti da febbraio a fine maggio, non rinnovati per il medesimo motivo (di questi 4.348 nel settore alberghiero, 3.484 nella ristorazione, 2.813 nel manifatturiero e 2.377 nei trasporti).
Sono, frattanto, circa 1.300 i tassisti che, a partire dall’allentamento delle norme avvenuto ad aprile, hanno iniziato ad arrotondare i propri introiti effettuando consegne, anche di alimenti. Proprio nel mese di aprile, quando l’intera nazione è stata sottoposta allo stato di emergenza, gli introiti dei tassisti sono calati di oltre il 62% secondo quanto riportato da un’associazione di categoria.
Nella ristorazione, la catena di supermercati Joyfull ha annunciato, l’otto giugno, la chiusura di 200 dei propri ristoranti.
In campo finanziario, la catena di supermercati Seven-Eleven ha reso noto, lo scorso lunedì, che inizierà a vendere nei propri 20.000 punti vendita assicurazioni sulla vita della Mitsui Sumitomo Aioi Life Insurance. La mossa è legata al calo delle vendite registratosi in questi mesi.
Nel commercio internazionale, martedì prossimo inizieranno i colloqui tra il Giappone ed il Regno Unito volti alla stesura di un accordo commerciale bilaterale. A stabilirlo sono stati il ministro Motegi e la ministra inglese al Commercio Internazionale Liz Truss.
Circa 150 imprese nipponiche operano in Regno Unito ed il commercio bilaterale aveva raggiunto i 30 miliardi di sterline.
Nel trasporto aereo, è stata lanciata la prima rotta per i voli cargo tra Tokyo Narita e Bangkok da parte della compagnia aerea Zipair Tokyo. Non ancora avviati, a causa delle limitazioni al movimento, i voli passeggeri mentre quelli cargo saranno effettuai con una frequenza di 4 a settimana.
Una piccola buona notizia per il settore aereo giunge da Tokoname: il prossimo martedì riaprirà l’aeroporto internazionale di Chubu. Tra le compagnie che riprenderanno a volare vi sono Philippine Airlines e, da luglio, la finlandese Finnair. Il calo degli ordini e le problematiche vissute nello sviluppo di un velivolo passeggeri da circa 90 posti potrebbero portare, stando ad indiscrezioni apparse sulla stampa, potrebbe dimezzare i propri dipendenti. La società, che ha in forza 2.000 lavoratori, dovrebbe anche rinnovare l’equipe che sta lavorando al progetto del jet regionale.
La chiusura dei voli passeggeri ha prodotto anche una grave crisi per le scuole di lingua giapponese. Anche se il 40% di esse ha riaperto esse sono rimaste senza nuovi studenti.
Un altro piccolo scandalo ha intanto coinvolto il Gruppo Poste del Giappone. Circa 120 impiegati hanno infatti richiesto l’aiuto una tantum concesso dal governo alle persone i cui redditi sono stati colpiti dal nuovo Coronavirus nonostante le loro perdite economiche siano dovute alla sospensione della vendita delle assicurazioni dopo lo scandalo delle migliaia di premi fatti pagare due volte ai clienti.
Nella pesca, stando ad indiscrezioni apparse sulla stampa, le riserve di tonno rosso potrebbero raggiungere l’obiettivo, stabilito a livello internazionale, delle 40.000 tonnellate per il 2024. La stima è stata effettuata dal Comitato Scientifico Internazionale per i Tonno e le Specie Simili dell’Oceano Pacifico Settentrionale.
La popolare specie, utilizzata in Giappone per il sushi, ha raggiunto il livello più basso nel 1995 con 11.000 tonnellate. L’Agenzia per la Pesca nipponica ha lavorato a livello internazionale per espandere la quota ma ha subito l’opposizione delle altre nazioni interessate ed in particolare degli USA.
Nell’auto, la scorsa settimana Toyota ha iniziato le vendite del proprio primo SUV ibrido (il RAV4) nell’Arcipelago. Il mezzo costerà 4.690.000 yen e potrà viaggiare per circa 95 chilometri consecutivi utilizzando unicamente la batteria. L’azienda ha anche riavviato, lo scorso venerdì, la produzione in Malesia ed Indonesia.
Frattanto il 9 giugno gli impiegati di Honda Motor che lavoravano da casa hanno beneficiato di un giorno di vacanza forzata a seguito di un sospetto attacco informatico subito il giorno precedente e che ha prodotto lo stop dei sistemi produttivi.
Nella meccanica si è registrato ad aprile un calo degli ordini pari al -12% rispetto al mese precedente: si tratta del calo maggiore degli ultimi sei anni.
Nell’elettronica, la settimana appena trascorsa si chiude con una notizia di grande rilevanza per NEC. La società ha infatti annunciato la costruzione di un cavo sottomarino lungo 9.400 chilometri che connetterà il Giappone con la Cina, le Filippine, Singapore, il Vietnam e la Tailandia. Ad assegnare il lavoro all’azienda nipponica è stato l’Asia Direct Cable Consortium, società di scopo guidata da SoftBank e da China Telecom.
(con informazioni di gov.uk; focustaiwan.tw; asahi.com; mainichi.jp; japantime.co.jp)
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