L’India potrebbe sottrarre ben 4,56 miliardi di dollari alla progettata linea Mumbai-Ahmedabad il cui costo originale era stato fissato in 14,68 miliardi. La tratta, sulla quale è previsto l’impiego di tecnologia nipponica shinkansen, rappresenta il principale progetto estero per le Ferrovie del Giappone Orientale nonché un simbolo della cooperazione nippo-indiana.
In politica estera,
il ministro Motegi ha partecipato al forum sulla Sicurezza di
Monaco svoltosi tra il 14 ed il 16 febbraio.
Il summit è stato
l’occasione per un trilaterale con i colleghi Kang (Repubblica di
Corea) e Mike Pompeo (Stati Uniti) utile per fare il punto sul
processo di denuclearizzazione della Corea del Nord. Kang e Motegi
hanno avuto anche un bilaterale ai margini della Conferenza che però
non sembra aver prodotto alcun passo in avanti stante il mantenimento
da parte di entrambe le nazioni delle proprie posizioni.
Lo scorso lunedì è intanto arrivato a Tokyo per colloqui con Abe il capo del governo estone Juri Ratas. I due hanno discusso del rafforzamento dei rapporti tra le imprese del settore informatico e delle telecomunicazioni. Non a caso ad accompagnare Ratas vi erano rappresentanti di 18 aziende estoni del comparto.
È stato invece ufficialmente inquisito, con l’accusa di aver acquisito illegalmente dei dati, un ex dipendente di SoftBank. Yutaka Araki è sospettato di aver ottenuto informazioni riservate che sarebbero poi state passate ad un diplomatico russo, Anton Kalnin, ex numero due dell’ufficio commerciale dell’ambasciata della Federazione Russa di Tokyo.
In politica interna,
lo scorso lunedì l’ex ministra della Difesa Tomomi Inada ha
proposto di cambiare l’articolo 14 della Costituzione (che non è
parte del pacchetto di 4 modifiche proposte dal PLD) al fine di
introdurre quote per la parità di genere nelle
istituzioni.
“L’uguaglianza di cui si parla
nell’articolo 14 della Costituzione include l’uguaglianza tra uomini
e donne. L’Articolo 24 stabilisce il principio di eguaglianza tra
entrambi i sessi. Vorrei dire che prima di cambiare la Costituzione
bisognerebbe leggerla” è stato il commento del Segretario del
Partito Comunista Akira Koike.
Nelle ultime elezioni per il
rinnovo parziale del Senato il 55% della lista del PCG era composta
da donne mentre tra i liberal-democratici le aspiranti senatrici sono
state soltanto il 14,6%.
Libero su cauzione
il deputato conservatore Tsukasa Akimoto. Il parlamentare era
stato arrestato lo scorso 25 dicembre con l’accusa di aver percepito
denaro ed altre utilità da una società cinese interessata ad aprire
casinò nell’Arcipelago beneficiando della legge sui resort integrati
della quale proprio Akimoto è stato un acceso sostenitore.
“Non
ho mai fatto favori a nessuna azienda particolare” ha sostenuto
Akimoto in una conferenza stampa convocata il giorno seguente la
scarcerazione.
Sullo scandalo del sakura, l’evento, pagato con fondi pubblici, che celebra la fioritura dei ciliegi in un parco di Tokyo, il ministro Kitamura ha ribadito, lo scorso 14 febbraio, che nessuna norma è stata violata. Sul caso, ormai da alcuni mesi, le opposizioni chiedono chiarezza.
Il 13 febbraio,
intervenendo in Camera dei Rappresentanti, Shinzo Abe ha anche
confermato che l’esecutivo intende reinterpretare la norma sul
pensionamento obbligatorio dei dipendenti pubblici al fine di
estendere il mandato di Hiromu Kurokawa, supervisore della
Procura Generale, parificandolo al limite del Procuratore Generale
(65 anni anziché 63).
“Dato che persistono sospetti sul
primo ministro Abe, ritengo che il governo voglia trattenere in
servizio il magistrato come angelo custode” ha commentato
amaramente Yuichi Goto del Partito Democratico per il Popolo.
Di
decisione illegale ha parlato anche Shiori Yamao del Partito
Costituzionale Democratico per la quale “il ministro della
Giustizia non è stato in grado nemmeno di spiegare le ragioni di
questa interpretazione della legge”.
Per ciò che
concerne il nuovo coronavirus, la settimana è iniziata con
l’annuncio di 150 casi confermati.
Di questi ben 130 si trovavano a bordo della nave Diamond Princess
ferma a Yokohama.
Il Ministero della Salute ha annunciato
possibili test a carico di tutte le 3.600 persone a bordo prima che
si concesso loro di sbarcare al termine del periodo di quarantena e
cioè il 19 febbraio.
Nel corso della settimana il numero dei
casi è cresciuto a 163, poi a 203 (174 a bordo della nave) e poi a
247 mentre altre 2 persone ritornate da Wuhan con il volo speciale
predisposto dal Ministero degli Esteri hanno mostrato i sintomi della
malattia lo scorso lunedì.
Esteso mercoledì alla provincia di
Zhejiang il bando agli ingressi nell’Arcipelago (il 14 febbraio il
bando è stato emesso anche per la città di Whenzou) mentre un altro
aereo speciale è partito, con destinazione Wuhan, per rimpatriare
altri cittadini giapponesi lì presenti: si tratta del quinto volo
predisposto dal Ministero degl’Esteri di Tokyo. Il 13 febbraio,
frattanto, il primo gruppo di rimpatriati da Wuhan ha terminato il
periodo di quarantena.
Approvate il 14 febbraio nuove spese per
15,3 miliardi di yen volte ad affrontare l’emergenza.
Il
medesimo giorno è arrivata la conferma del primo decesso di un
cittadino nipponico in Giappone (un altro decesso, avvenuto in
Cina, è ancora sotto indagine da parte delle autorità cinesi). Si
tratta di una donna di ottanta anni che non ha effettuato
recentemente viaggi all’estero. La donna era ricoverata, con una
diagnosi di polmonite, dal primo febbraio. Confermato anche il
contagio di un tassista, genero della vittima.
In economia, lo
scorso lunedì, sono stati confermati i dati sul surplus del 2019
i quali mostrano una crescita del 4,4% rispetto al 2018 (per
un totale di poco più di 20.000 miliardi di yen).
Le
importazioni sono scese del 5,6% (75.560 miliardi) mentre l’export
del 6,3% (76.120 miliardi).
L’avanzo primario è stato invece
pari a 20.720 miliardi.
Approvata, intanto, dal parlamento la nomina di Seiji Adachi, partigiano dell’allentamento monetario, nel tavolo direttivo della Banca Centrale. Adachi, proposto dal premier, sostituirà Yutaka Harada il cui mandato quinquennale terminerà il 25 marzo.
Frattanto il
Fondo Monetario Internazionale ha nuovamente suggerito al Sol Levante
di innalzare, ulteriormente, la tassa sui consumi di modo da
consolidare la propria situazione finanziaria soprattutto in
relazione all’invecchiamento della popolazione.
In un rapporto
successivo alle annuali consultazioni tra l’organismo internazionale
ed il governo nipponico è stato suggerito un aumento che porti l’IVA
al 15% per il 2030 ed al 20% per il 2050. Per l’ente il debito
nipponico diventerà insostenibile superando nel 2030 il 250% del
PIL. Per tale ragione un “quadro credibile di politiche fiscali
deve includere un piano di consolidamento a medio termine”.
Il
declino della popolazione porterà sempre più a nuove spese sul
fronte del welfare e ad un calo dei prezzi delle abitazioni,
specialmente nelle aree rurali, fattore quest’ultimo che può mettere
a rischio la stabilità del sistema bancario.
Non poteva
mancare, come da tradizione del FMI, un invito a riforme strutturali
del mondo del lavoro nonché un invito a rendere il commercio e la
produzione sempre meno soggetta a regole.
Nell’auto Nissan ha annunciato lo scorso lunedì che interromperà la produzione nella sua fabbrica di Fukuoka a causa del mancato arrivo di componenti dalla Cina dovuto alla prolungata chiusura degli impianti di fornitura.
La società ha anche depositato, lo scorso martedì, una causa civile contro l’ex numero uno Carlos Ghosn. Enorme la richiesta di risarcimento: 10 miliardi di yen. Un’altra causa contro il manager era stata depositata dai nuovi vertici di Nissan presso un tribunale delle Isole Vergini Britanniche: in quel caso si trattava di transazioni che l’azienda ritiene non autorizzate.
Sempre nel settore
auto l’effetto del coronavirus potrebbe farsi sentire anche
sui negoziati annuali per i rinnovi contrattuali. In Toyota, ad
esempio, la principale organizzazione sindacale ha chiesto aumenti
10.100 mensili e cioè meno dei 12.000 chiesti lo scorso anno ed
anche dei 10.700 con i quali si chiuse l’accordo. Identica all’anno
scorso la richiesta dei sindacati in Nissan (3.000 yen) mentre in
Honda la richiesta è di 2.000 yen (-1.000 yen rispetto al
2019).
Honda ha anche deciso di posticipare al 24 l’apertura dei
propri impianti a Wuhan. L’azienda nipponica ha ben tre fabbriche
nella provincia di Hubei con una produzione annua pari a circa
600.000 veicoli.
Nel trasporto aereo
sono ben 13 gli aeroporti presso i quali non partono e non
arrivano più aerei per la Cina.
“Le cancellazioni
stanno iniziando ad avere un forte impatto sull’industria turistica”
ha riconosciuto Kazuyoshi Akaba, ministro competente.
Frattanto
Japan Airlines ha annunciato una collaborazione con Sumitomo e con
l’azienda statunitense operante nella produzione di aerei Bell
Textron con l’obiettivo di sviluppare servizi comuni nel trasporto
aereo su piccola scala. Bell Textron da tempo sta lavorando a
velivoli che richiedano spazi ristretti per le operazioni di decollo
rendendo possibile un loro utilizzo anche fuori dagli
aeroporti.
Anche Toyota Motor sta investendo nel settore
destinando allo scopo 394 milioni di dollari in Joby Aviation,
società californiana che sta sviluppando taxi dei cieli.
Ad avere i danni
maggiori è stato, fino ad ora, il festival della neve di Sapporo che
ha chiuso i battenti con 2.020.000 visitatori: ben 716.000 in meno
rispetto al 2019.
Annullato per precauzione anche il CP+2020,
fiera di macchine fotografiche e telecamere che doveva aprire i
battenti a Yokohoma il 27 febbraio. Lo scorso anno ben 135 società
produttrici avevano partecipato all’evento che aveva attratto 70.000
visitatori.
Perdite per 80,89 miliardi di yen sul 2019 sono attese da Dentsu Group. La società operante nel settore della pubblicità ha reso noto di aver perso terreno sul mercato cinese e su quello australiano a causa della concorrenza.
In campo
finanziario, l’amministratore delegato di SoftBank, Masayoshi
Son, ha avanzato l’ipotesi che la società potrebbe non effettuare
il progettato investimento (da 108 miliardi di dollari) all’interno
del Vision Fund a causa delle perdite di WeWork.
Da aprile a
dicembre 2019 il gruppo ha riportato perdite operative per 118
milioni di dollari.
(con informazioni di imf.org; valitsus.ee; global.nissannews.com; yna.co.kr; mainichi.jp; asahi.com)
Immagine Corpse Reviver (dettaglio) da Wikimedia Commons
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.