Il dibattito circa la modifica della Costituzione proseguirà “passo dopo passo” e sarà riproposto dai conservatori in occasione della sessione ordinaria della Dieta di gennaio. Ad annunciarlo, lo scorso lunedì, il premier Abe il quale ha dovuto incassare nel corso dell’ultima sessione dei lavori del parlamento l’ennesimo fallimento su questo fronte.
L’ultima sessione si è chiusa secondo i tempi prestabiliti essendo stata bocciata dalla maggioranza la richiesta delle opposizioni di prolungare i lavori di altri 40 giorni per meglio indagare sullo scandalo del sakura, l’ennesimo che ha colpito il partito di governo.
“Riformare la Costituzione è un principio fondante del PLD. Abe deve prepararsi a farlo” ha affermato il giorno seguente il vicepremier e ministro delle Finanze Taro Aso auspicando dunque che il siluramento del carattere pacifista della Carta venga conseguito prima del ritiro, nel 2021, del premier dagli incarichi direttivi.
In chiusura di settimana il premier ha inoltre ribadito che non è sua intenzione correre per un quarto mandato alla guida del partito.
In campo ambientale il chimico Akira Yoshino è intervenuto lo scorso 8 dicembre nel corso della cerimonia di conferimento del Nobel tenutasi a Stoccolma. “Il nostro mondo cambierà fortemente” ha affermato Yoshino sottolineando il ruolo cruciale delle batterie al litio nella costruzione di una società ambientalmente più sostenibile.
Frattanto l’organizzazione internazionale Climate Action Network ha assegnato al Giappone l’ironico premio “Fossile del giorno” per la morbidissima posizione presa dal ministro Koizumi nel corso del summit del COP 25 di Madrid. Il Sol Levante, infatti, non ha alcuna intenzione di vietare la produzione di energia elettrica da carbone ed anzi aziende nipponiche stanno promuovendo le proprie centrali a carbone all’estero. Da parte sua il ministro ha riconosciuto “la dipendenza del Giappone dal carbone” e le “critiche espresse globalmente” alla politica energetica giapponese e promesso “azioni concrete verso la decarbonizzazione”.
“Per quanto tempo il governo Abe rimarrà riluttante ad affrontare i cambiamenti climatici?” si è chiesto il Segretario del Partito Costituzionale Democratico Fukuyama promettendo battaglia sul tema nel corso della prossima sessione della Dieta.
Lo scorso 4 dicembre, a Tokyo, parlamentari del Partito Comunista avevano incontrato i rappresentanti del Forum Indonesiano per l’Ambiente, una delle maggiori associazioni ambientaliste locali, e chiesto che il Sol Levante non investa più nella realizzazione di una centrale a carbone a Cirebon (isola di Giava). Il progetto riceve finanziamenti dalla Banca Giapponese per la Cooperazione Internazionale e dalle tre maggiori banche nipponiche (Mizhuo Bank, Sumitomo Mitsui e Mitsubishi UFJ).
Il PCD ha annunciato
battaglia anche rispetto allo schema di riforma fiscale
che l’esecutivo ha licenziato la scorsa settimana e che sarà
esaminato dal parlamento a gennaio. Pur in presenza di alcune misure
quali il sostegno alle famiglie monogenitoriali la riforma “non
corregge la distrubuzione disomogenea del reddito che è una delle
attività principali richiesta al sistema fiscale in quanto le
disparità di reddito sono in aumento a causa dell’abenomics”
si legge in un comunicato del partito. “Il Partito
Costituzionale Democratico in previsione della prossima sessione si
impegnerà per ripristinare la funzione di approvvigionamento
finanziario, la funzione di redistribuzione del reddito e la funzione
di stabilizzazione economica del sistema fiscale tenendo conto dei
principi di equità, consenso, trasparenza e semplicità”
afferma ancora il principale raggruppamento dell’opposizione.
“Le
misure economiche annunciate dal governo danno un sostegno limitato
alle famiglie e sono insufficienti a sostenere i consumi” per
il Partito Democratico per il Popolo il quale in un comunicato stampa
sottolinea come l’aumento della tassa sui consumi produrrà un
rallentamento della crescita che non è controbilanciato dalla
riforma proposta.
In tema di diritti civili il consiglio comunale di Kawasaki ha approvato, lo scorso 12 dicembre, una mozione che punisce con sanzioni da 500.000 yen chi pronuncia pubblicamente discorsi che incitano all’odio. Si tratta della prima ordinanza di questo tipo nel Sol Levante ed entrerà in vigore il primo luglio 2020.
Ad Hiroshima l’amministrazione locale potrebbe presto demolire due edifici soppravvissuti al bombardamento atomico del 1945 in quanto a rischio crollo in caso di terremoto. A renderlo noto un tavolo di lavoro della Prefettura. I due edifici, costruiti nel 1913 e situati a 2,7 chilometri dall’ipocentro, ospitavano durante il conflitto due fabbriche di abiti per l’esercito.
In ambito giudiziario sono oltre 3.000 i cittadini, in tutto l’Arcipelago, ad aver fatto causa a 12 ex dirigenti di KEPCO in seguito allo scandalo corruttivo emerso alcuni mesi fa. Ad avviare l’azione legale è stato un gruppo civico di Fukui.
In ambito militare
la coalizione di governo ha discusso, questa volta in maniera
ufficiale, circa il possibile dispiegamento di mezzi della Marina
militare nipponica nei pressi dello Yemen con compiti,
ufficialmente, di ricerca (non si capisce ricerca di cosa) ma in
realtà a supporto del naviglio USA schierato nel Golfo Persico in
funzione di contrasto all’Iran.
Per una discussione più
approfondita Natsuo Yamaguchi del Nuovo Komeito per il quale occorre
una iniziativa legislativa specifica mentre il PLD ritiene di essere
autorizzato ad avviare la missione seguendo semplicemente la legge
istitutiva del Ministero della Difesa.
Per discutere della
missione tentando di mantenere buoni rapporti con l’Iran il premier
nipponico ha annunciato una prossima visita nella nazione
mediorientale.
Lo scorso venerdì l’esecutivo ha ufficialmente
elaborato una bozza di piano in vista dell’approvazione definitiva
che dovrebbe avvenire il prossimo 23 dicembre. Il piano prevede il
dispiegamento di uno dei pattugliatori P-3C attualmente dislocati con
funzioni di antipirateria a Gibuti.
Di “atto di inganno
verso la Dieta” ha parlato Fukuyama del PCD dato che la
decisione avverrà senza un avvallo del parlamento.
Il giorno
precedente, frattanto, il premier Abe ha incontrato l’omologo
giamaicano Andrew Holness promettendo la fornitura alla nazione
caraibica di naviglio con funzioni di recupero naufraghi ed altre
attività di protezione civile. “Questa offerta rafforzerà in
maniera significativa la sicurezza e la capacità di affrontare le
catastrofi della Giamaica” ha commentato Holness.
In politica estera
preoccupazione è stata espressa dal governo circa la Brexit
stante la vittoria dei conservatori nelle elezioni del 12
dicembre.
“Abbiamo chiesto al Regno Unito ed all’Unione
Europea di evitare una Brexit senza accordo e di minimizzare
l’impatto che queste misure avranno sulle imprese giapponesi”
ha affermato il Portavoce dell’esecutivo Suga nella conferenza stampa
di venerdì.
In economia, il
bilancio di previsione per il 2020 è di 100.000
miliardi di yen. Il bilancio per l’anno fiscale corrente ha
raggiunto la cifra di 101.460 miliardi. Quasi certo l’aumento, da
5.260 miliardi a 5.300 miliardi, delle spese militari.
Approvato
venerdì anche un bilancio
suppletivo pari a 4.470 miliardi di yen destinato alla ricostruzione
delle aree colpite dai tifoni di questa estate nonché a misure
di mitigazione dei danni di eventi simili che certamente accadranno
in futuro. Di “misure insufficienti”
e di “ritardi nel recupero e nella ricostruzione delle
aree interessate” ha parlato il Partito Democratico per il
Popolo che ha proposta la creazione di un fondo che le
amministrazioni locali possano utilizzare con maggiore flessibilità.
Allo scorso giovedì, a tre mesi esatti dal tifone numero 19, erano
ancora 746, in sei diverse Prefetture, i cittadini ospitati nei
centri di evacuazione messi in piedi dalla protezione
civile.
Frattanto per il periodo luglio settembre il PIL
annualizzato è cresciuto dell’1,8% (+0,2 rispetto a quanto
riportato inizialmente). Gran parte della crescita è stata trainata
dagli investimenti in conto capitale che hanno segnato un +1,8.
Cresciuti dello 0,5% (+0,1 rispetto al precedente periodo) anche i
consumi anche se tutti gli economisti sono concordi che l’aumento di
ottobre della tassa sui consumi provocherà certamente un calo
nell’attuale trimestre.
La periodica rilevazione, la cosiddetta
tankan, condotta dalla Banca del Giappone ha mostrato che la
fiducia degli operatori economici verso la crescita è calata a
dicembre di 2 punti.
Frattanto in un report preliminare il
Ministero delle Finanze ha mostrato che il surplus delle partite
correnti di ottobre è cresciuto del 38% in gran parte in virtù di
un calo del prezzo del petrolio.
Nelle merci il surplus è stato
di 254 miliardi contro i -320,7 miliardi dello stesso mese del
2018.
Calate del 7,9% le esportazioni.
Nel commercio
internazionale il ministro Hiroshi Kajiyama ha offerto, nel corso
della sua visita a Nuova Delhi, di aiutare
l’India a risolvere
le proprie controversie sorte al tavolo dell’ASEAN e che hanno
portato il subcontinente ad uscire dai negoziati per l’accordo
commerciale denominato RCEP (accordo che tiene insieme le
dieci nazioni ASEAN oltre a Giappone, Corea del Sud, Cina ed
Australia).
Il ministro Piyush Goyal aveva chiarito, parlando
con Jairam Ramesh, parlamentare dell’opposizione e più volte
ministro, che la decisione indiana di ritirarsi dal tavolo non è
stata improvvisa: “non è successo nulla in pochi giorni. Le
altre nazioni sapevano in quale direzione stavamo andando e che se le
nostre preoccupazioni non avrebbero trovato una risposta non avremmo
firmato il RCEP”.
I due ministri discuteranno anche di una
revisione del CEPA, l’accordo commerciale bilaterale il quale,
nella sua attuale formulazione, non trova la piena condivisione della
destra indiana che lamenta troppe limitazioni all’ingresso dei
prodotti del subcontinente nel Sol Levante.
Il medesimo giorno
la Banca di Sviluppo Asiatico ha abbassato le proprie previsioni
di crescita per il continente. Nel precedente rapporto la
crescita era stata stimata del 5,7% nel 2019 e del 5,6% nel 2020
mentre adesso essa è valutata del 5,2% tanto per il 2019 quanto per
l’anno seguente.
Per quanto concerne il Giappone l’organismo
internazionale ha stimato una crescita dell’1% per quest’anno (-0,2%
rispetto al precedente rapporto) e dello 0,5% (invariato) per il
2020. Nella prossima sessione della Dieta il PLD presenterà una
proposta di riforma fiscale contente una serie di stimoli volti,
almeno nelle intenzioni dei conservatori, a rendere più robusta la
crescita.
Nel settore pubblico
la televisione NHK ha nominato il 9 dicembre Terunobu
Maeda, ex numero uno di Financial Group, come proprio presidente.
Maeda rimpiazza Ryoichi Ueda, in carica dal 2017.
Nuovi vertici
anche in Japan Investment. Il fondo – il maggiore fondo
pubblico-privato del Paese con un capitale di 2.000 miliardi di yen –
ha rinnovato, ad un anno dalle dimissioni di 9 propri membri, il
consiglio di amministrazione ed eletto Keisuke Yokoo, già
alla guida di Mizhuo Securities, come presidente. Nel dicembre del
2018 i 9 membri rappresentanti gli azionisti privati del fondo
avevano rassegnato le proprie dimissioni per protestare contro la
decisione unilaterale del Ministero dell’Economia di remunerare i
vertici con più di 100 milioni l’anno.
Nei servizi, l’applicazione di messaggistica Line ha lanciato lo scorso lunedì un servizio di pagamento mediante smartphone. Il limite di trasferimento è stato fissato a 100.000 yen al giorno.
Nel turismo, il
segretario generale del Gabinetto
Yoshihide Suga ha promesso alla Prefettura di Kumamoto di contribuire
alla costruzione di hotel di lusso. “Vogliamo siano
realizzati 50 hotel di extralusso in tutto il Giappone” ha
dichiarato Suga nel corso della visita ad alcune aree devastate dal
terremoto del 2016.
In attesa del boom turistico previsto per le
Olimpiadi del 2020 anche Sumitomo Realty and Development prevede di
costruire due alberghi, per un totale di 1.717 stanze, presso
l’aeroporto Haneda di Tokyo. La società intende realizzare anche una
sala conferenze da 700 posti e circa 90 locali tra negozi e
ristoranti.
In vista di aumento
costante del numero di turisti l’aeroporto del Kansai ha annunciato
lavori che consentiranno per il 2025 di aumentare del 30% il numero
di passeggeri in transito nello scalo fino a giungere in termini
assoluti a circa 44 milioni di presenze annue. Prevista una spesa di
circa 100 miliardi di yen.
Nello scorso anno fiscale la
struttura ha visto passare 29,4 milioni di passeggeri.
Nella distribuzione
la catena di supermercati Seven Eleven Japan ha affermato lo
scorso martedì di non aver pagato parte degli straordinari
effettuati da 30.000 dipendenti per un errore tecnico. L’errore
sarebbe stato scoperto nel 2001 dall’Ufficio Ispettivo sulle
Condizioni Lavorative già nel 2001 ma la società non vi ha posto
rimedio. In totale la società dovrà restituire ai propri dipendenti
490 milioni di yen (circa 4,5 milioni di dollari).
In settimana
la società ha anche annunciato la chiusura di 50 negozi a Tokyo in
occasione del Capodanno per andare incontro alle richieste dei
negozianti affiliati alla catena i quali faticano sempre più a
trovare la manodopera necessaria a non chiudere mai le attività.
Problemi di personale anche per le attività commerciali che ruotano intorno alle Ferrovie del Giappone. Lo scorso 11 dicembre un chiosco della stazione di Morioka che aveva a chiuso per mancanza di personale ha riaperto con sistemi automatici che non richiedono dipendenti.
Espansione annunciata per la catena di negozi di materiale elettrico Yamada Denki la quale ha comunicato che acquisterà la maggioranza delle azioni di Otsuka Kagu, marchio specializzato nella vendita di mobili. Yamada Denki deterrà il 51,74% delle azioni investendo 4,37 miliardi di yen.
Nell’auto una nuova
joint venture è stata annunciata da Toyota e Denso. La nuova
società opererà nello sviluppo di semiconduttori, avrà 500
dipendenti ed un capitale sociale di 50 milioni di yen: il 49%
apparterrà a Toyota ed il restante 51% a Denso. Frattanto Tomomi
Nakamura, presidente di Subaru, ha auspicato in una recente
intervista di cooperare con Toyota nello sviluppo delle auto
connesse.
Intanto la Commissione di Sorveglianza sui Titoli e
gli Scambi ha raccomandato, lo scorso martedì, all’Agenzia per i
Servizi Finanziari di multare Nissan per 2,4 miliardi di yen a
causa dei dati falsificati per anni sulla remunerazione
dell’ex numero uno Carlos Ghosn.
Nella cantieristica navale Mitsubishi Heavy Industries potrebbe, stando ad indiscrezioni apparse sulla stampa, vendere uno dei propri stabilimenti, quello di Koyagi, a causa della concorrenza internazionale e nazionale.
Investimenti in
Giappone per l’azienda cinese Xiaomi. La società cinese,
fondata nel 2010, se la vedrà con gli altri produttori di smarphone
che dominano il mercato nipponico ed in particolare Apple.
Rimanendo
nell’elettronica la filiare USA di Sony ha acquistato per 195 milioni
di dollari il 49% della londinese Silvergate Media Holdings, società
operante nella produzione televisiva.
Nell’Arcipelago, invece,
Japan Display ha annunciato la scorsa settimana che il fondo Ichigo
Asset Management parteciperà al piano di salvataggio della stessa
investendo tra gli 80 ed i 90 miliardi di yen.
Pronta ad un
ritorno in borsa Toshiba. La società, esclusa dalla Prima
Sezione del Tokyo Exchange nel 2017 a causa dei numerosi problemi
finanziari dovuti alla bancarotta di Westinghouse negli USA, “intende
fare domanda per il ritorno alla Prima Sezione il più presto
possibile”. Frattanto Hoya Corporation ha offerto, lo scorso
venerdì, 1,4 miliardi di dollari per acquistare da Toshiba NuFlare
Technology. La società elettronica è posseduta per il 52,4% da
Toshiba.
(con informazioni di Japan Press Weekly 04 – 10 dic. 2019; adb.org; thehindu.com; orissadiary.com; jamaicaobserver.com; cdp-japan.jp; dpfp.or.jp; asahi.com; mainichi.jp; the-japan-news.com)
Immagine da Wikimedia Commons
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