Designato ufficialmente, lo scorso 29 ottobre, come “catastrofe straordinaria” il tifone Hagibis. La decisione dell’esecutivo consentirà maggiori investimenti pubblici nelle opere di ricostruzione di case ed infrastrutture.
Due giorni prima il Ministero delle Infrastrutture ha ufficialmente deliberato una revisione delle politiche di base circa la manutenzione dei fiumi al fine di prevenire il rischio di inondazioni.
Enormi i danni per le Ferrovie del Giappone Orientale le quali hanno visto i propri treni a lievitazione magnetica a Nagano sommersi dalle acque. Stimati danni per 11,8 miliardi di yen.
Sempre a Nagano è ancora invaso da tonnellate di spazzatura il parco Akanuma.
Su 28 depositi di questo tipo di treni ben 16 si trovano in aree soggette potenzialmente ad allagamenti.
Un nuovo modello di treno superveloce è stato per altro presentato alla stampa la settimana appena trascorsa: si tratta del N700S (dove “s” sta per “supremo”) di proprietà delle Ferrovie del Giappone Centrale.
Lunedì, intanto, il ministro della Difesa Taro Kono si è scusato per un’infelice battuta pronunciata circa le catastrofi naturali che hanno colpito il Paese: “sono spesso chiamato l’uomo della pioggia dai cittadini” aveva affermato Kono aggiungendo che “da quando sono ministro ci sono già stati tre tifoni”.
In politica interna
si sono tenute il 27 ottobre le elezioni suppletive di uno dei
collegi della Camera dei Consiglieri di Saitama. Ad aggiudicarsi
il seggio l’ex governatore della Prefettura Kiyoshi Ueda,
appoggiato da PCD e PDP, che ha sconfitto Takashi Tachibana,
Presidente del Partito per Proteggere il Popolo dall’NHK e deputato.
La coalizione di maggioranza non ha presentato alcun candidato.
In
settimana Tachibana è stato anche citato in giudizio dalla
televisione pubblica per evasione del canone di abbonamento.
Proprio l’abolizione del canone televisivo è il principale punto di
programma del partito populista.
Frattanto è giunta la terza sentenza in pochi giorni che ha qualificato come svoltesi in uno stato di incostituzionalità le elezioni per il rinnovo parziale della Camera alta tenutesi a luglio.
L’ultima sentenza è stata quella emessa dalla sezioni di Kanazawa dell’Alta Corte di Nagoya. Medesima la motivazione: l’eccessiva disparità tra voti e seggi.
Una quarta sentenza, sostanzialmente fotocopia, è stata emessa giovedì scorso dalla sezione di Okayama dell’Alta Corte di Hiroshima.
Un altro scandalo ha
intanto coinvolto l’esecutivo. Lo scorso 31 ottobre ha rassegnato
le proprie dimissioni il ministro della Giustizia Katsuyuki Kawai:
si tratta del secondo ministro dimissionario in meno di una settimana
dopo che identica scelta aveva compiuto il titolare dell’Economia
Sugawara.
A far dimettere il ministro vi sono state alcune
sospette violazioni alla normativa elettorale commesse dalla
moglie, Anri, eletta senatrice lo scorso luglio. L’accusa
principale concerne un pagamento quasi doppio rispetto al consentito
di 13 dipendenti dell’ufficio elettorale messo in piedi dalla futura
senatrice liberal-democratica.
A prendere il posto di Kawai è
stata Masako Mori, titolare del dicastero per il contrasto al declino
demografico.
Sul fronte
immigrazione il 18 ottobre ha compiuto sei mesi la riforma del
sistema dei visti che dovrebbe favorire l’arrivo di lavoratori
stranieri nell’Arcipelago. Il governo attendeva per il primo anno di
applicazione della norma l’arrivo di 47.500 persone ma da maggio ad
ottobre sono entrati nel Paese utilizzando le procedure della riforma
soltanto 616 lavoratori (2.258, invece, il numero totale delle
domande).
Nel contempo il deputato comunista Yasufumi Fujino,
intervenuto in sede di Commissione Affari Giudiziari della Camera
bassa lo scorso 23 ottobre, ha aspramente criticato la politica
dell’esecutivo circa i lunghi periodi di detenzione degli
immigrati illegali nei centri gestiti dal Ministero della
Giustizia. Recentemente il ministro Kawai ha addotto motivi di
sicurezza circa l’impossibilità di rilasciare sulla parola queste
persone in attesa che si realizzi materialmente l’espulsione.
Il
periodo di detenzione in questi centri può superare i 24 mesi.
Nel welfare potrebbe
essere prossima una riforma delle pensioni che dovrebbe rendere
più semplice la riduzione degli assegni per i pensionati che
continuano a lavorare. Attualmente la riduzione dell’emolumento
scatta quando il totale delle entrate mensili supera i 280.000 yen
nel caso di lavoratori tra i 60 ed i 64 anni e di 470.000 per quelli
oltre i 65 anni. È soprattutto su quest’ultima categoria che
parlamentari dell’opposizione e della maggioranza stanno esprimendo
volontà di riforma dato che entro il 2025 per gli uomini ed il 2030
per le donne l’età pensionabile sarà portata a 65
anni.
Inizialmente il Ministero del Lavoro e Salute aveva
proposto di innalzare la soglia oltre la quale scatta la riduzione a
620.000 yen (con un aggravio per le casse pubbliche di 220 miliardi
l’anno) ma la proposta è stata ritirata dopo che all’interno del PLD
si sono sollevate voci contrarie.
In politica estera la prossima visita del presidente dell’Assemblea Nazionale sudcoreana Moon Hee-sang ha suscitato da più parti polemiche e la richiesta che prima di giungere nel Paese il politico si scusi per le dichiarazioni rilasciate alcuni mesi fa e nelle quali sosteneva che l’ex imperatore Akihito è “figlio di un criminale” e che “dovrebbe scusarsi” per ciò.
Un richiesta di ritrattazione giunta da Akiko Santo, presidente della Camera dei Consiglieri.
Frattanto ad un anno dall’inzio dello scontro diplomatico generato dalle sentenze che hanno condannato alcune aziende nipponiche a risarcire ex forzati di guerra il portavoce dell’Esecutivo Suga ha nuovamente attaccato la RdC per non “aver posto rimedio, come da noi chiesto, allo stato di violazione del diritto internazionale che è seguito alle diverse sentenze della Corte Suprema sudcoreana”.
Frattanto i deputati e senatori che fanno parte del gruppo interparlamentare nippo-coreano hanno chiamato, nel corso di una riunione tenutasi lo scorso venerdì, i due Presidenti a parlarsi. “Il nostro ruolo è quello di costruire un quadro di cooperazione e non di conflitto” ha sottolineato al termine dell’incontro Fukushiro Nukaga, deputato e coordinare del gruppo. “Al fine di risolvere le dispute sorte su questioni storiche credo si debba continuare nel dialogo” ha concordato il deputato sudcoreano Kang Chang Il.
Un appello a riprendere il dialogo è stato lanciato anche dalla Nuova Associazione delle Donne del Giappone e dall’Associazione Unitaria delle Donne Coreane. “Alla radice degli attuali problemi vi è l’atteggiamento del governo Abe il quale non soltanto non fa nulla per riparare alle colpe della guerra di aggressione scatenata dal Giappone, dal colonialismo e dalle violazioni dei diritti umani compiute ma intende dare un colpo di spugna e ricominciare da lì” si legge nel comunicato congiunto diffuso dalle due associazioni.
Frattanto una lettera di protesta è stata inviata da due registi nipponici ed una casa di produzione, la Wakamatsu Production. contro l’esclusione del documentario Shunsejo (opera che tratta del fenomeno della schiavitù sessuale di cui furono vittime migliaia di donne coreane nel corso dell’occupazione coloniale della Penisola) dal festival del cinema di Kawasaki.
L’esclusione segue di alcuni mesi la contestatissima esposizione di una statua raffigurante una “comfort woman” alla Triennale dell’Arte di Aichi.
Per quanto concerne
il Nord della Penisola il 31 ottobre si è avuto il lancio da
parte della RPDC di due razzi i quali avrebbero percorso, stando
a quanto dichiarato dallo Stato Maggiore Congiunto della Repubblica
di Corea, circa 370 chilometri raggiungendo quota 90 chilometri e
cadendo in acque nordcoreane.
Di atto che “minaccia la
pace e la sicurezza del Giappone e della regione” ha parlato il
premier nipponico Abe esagerando, in questo caso, la reale portata
dei lanci.
Per quanto riguarda
invece i rapporti con la Federazione Russa, lo scorso 30
ottobre sono iniziati i primi tour con turisti giapponesi nelle
isole Curili meridionali. Una prima gita ha coinvolto 44 persone
(tra essi funzionari governativi nipponici) e porterà la comitiva a
Kanshir ed Iturup.
L’Agenzia Federale per il Turismo della
Federazione spera che entro il 2020 si abbiano tour regolari dal
Giappone alle isole contese.
Negli stessi giorni, intanto, gli
scienziati dell’Università Statale di Tomsk e quelli dell’Università
Metropolitana di Tokyo, si trovavano sui monti Altai nell’ambito di
un progetto per lo studio dei cambiamenti climatici.
Sulla spinosa
questione delle isole Diaoyutai/Senkaku, contese tra Tokyo e
Pechino, il Partito Democratico Costituzionale ha promosso, lo
scorso 24 ottobre, una riunione tra i partiti dell’opposizione,
la prima in assoluto su questa questione, al fine di definire una
posizione comune sul tema.
Presenti all’incontro Jun Azumi,
responsabile dell’ufficio per le questioni parlamentari del PCD,
l’equivalente del Partito Democratico per il Popolo Kazuhiro
Haraguchi, Hajime Hirota (capogruppo del piccolo gruppo parlamentare
“Consiglio nazionale per la ricostruzione della sicurezza sociale”)
ed il Presidente del Partito Comunista Shii. Quest’ultimo in
particolare ha sottolineato come la linea dell’esecutivo verso le
violazioni delle acque territoriali nipponiche da parte di navi
cinesi sia troppo morbida.
In campo militare il
vicegovernatore della Prefettura di Okinawa, provincia vittima
della invadente presenza militare statunitense, ha espresso a
dirigenti dei dicasteri delle Difesa e degli Esteri incontrati il 30
ottobre la contrarietà dell’ente locale all’ennesima
esercitazione, questa volta svoltasi nelle ore notture, che ha
coinvolto paracadutisti della base di Kadena. L’accordo bilaterale
che regola la presenza nordamericana nel Sol Levante prevede che
queste esercitazioni si svolgano unicamente nelle isole più
periferiche e meno abitate.
Di “chiara violazione
dell’accordo” ha parlato anche il Governatore Denny Tamaki
mentre persino Toshinori Tanaka, titolare del locale ufficio della
Difesa, ha riconosciuto che “le spiegazioni fornite dagli USA
non sono sufficienti e puntuali”.
Nelle scorse settimane,
nel contempo, sette rappresentanti del sindacato statunitense APALA
(sigla che organizza circa 660.000 lavoratori asiatici o provenienti
dalle isole del Pacifico) si sono recati ad Okinawa per esprimere la
propria contrarietà alla costruzione della base di Henoko e per
incontrare gli anti-base nipponici e tra essi lo stesso Governatore
Tamaki.
Frattanto una
manifestazione si è tenuta il 31 ottobre davanti gli uffici
dell’esecutivo contro il dispiegamento di navi delle Forze di
Autodifesa nella Pensiola Arabica in appoggio alle forze navali
statunitensi presenti nell’area in funzione anti-iraniana. “Le
Forze di Autodifesa vanno inviate per soccorrere le vittime del
tifone Hagibis e non nell’Oman” ha dichiarato Masako Okawara,
deputata costituzionale-democratica presente al sit-in.
Per
quanto concerne invece il rumore provocato dai velivoli di stanza
nella base di Iwakuni (Prefettura di Yamaguchi), l’Alta Corte di
Hiroshima ha rivisto al rialzo in appello il risarcimento che lo
Stato dovrà concedere ai residenti che hanno fatto causa al governo:
in totale l’esecutivo dovrà versare ai 650 ricorrenti 735,4 milioni
di yen.
In economia, si è concluso il 26 ottobre a Kutchan (Hokkaido) il G20 dei ministri con delega al Turismo. Nella dichiarazione finale i titolari dei dicasteri hanno espresso le medesime preoccupazioni circa la necessità di evitare che il turismo si concentri in poche località. Occorre quindi che i diversi Paesi incoraggino i visitatori a “recarsi in altre destinazioni al fine di rivitalizzare le economie locali e migliorare la sostenibilità dei luoghi turistici” si legge nel documento.
Intanto a Taiwan si è avuta la firma di un memorandum di intesa tra la Cina nazionalista ed il Giappone circa un accordo di libero scambio. La firma è avvenuta nel corso del 44° incontro annuale sul commercio tra i rappresentanti delle due nazioni.
Fallito invece a Bangkok l’incontro ministeriale dei 16 Paesi che partecipano alle trattative per l’accordo di libero scambio denominato RCEP (Regional Comprehensive Economic Partnership) in discussione dal 2013. I ministri, incontratisi venerdì, non hanno presentato un comunicato congiunto. Il dialogo proseguirà con la presenza dei capi di governo il 3 e 4 novembre.
In casa KEPCO, dopo gli scandali venuti alla luce nelle scorse settimane e che hanno svelato un giro di corruzione che coinvolgeva dirigenti della società ed aziende edili, la compagnia istituirà una commissione d’indagine interna che potrebbe iniziare i lavori il prossimo anno.
Rimanendo nel settore dell’energia il consiglio di amministrazione di TEPCO ha deliberato lo scorso 28 ottobre di investire 220 miliardi di yen nel rischioso progetto di riattivazione della centrale numero 2 del Tokai chiusa dal 2011. La centrale, nella quale sono in corso lavori di adeguamento alle norme di sicurezza introdotte nel 2012 dall’Agenzia Regolatrice per il Nucleare, è di proprietà di Japan Atomic Power, società nella quale TEPCO detiene poco meno del 30% delle azioni.
Nell’elettronica in
aumento le previsioni di profitto per Sony. La societò ha
stimato per l’anno fiscale che si concluderà a marzo profitti per
540 miliardi di yen e cioè +40 miliardi rispetto alle previsioni di
luglio. Il dato rappresenterebbe ugualmente, qualora confermato, un
robusto calo rispetto all’anno precedente.
Calo anche per Sharp:
la società ha registrato per il periodo aprile-settembre un -33,1%
nei profitti operativi netti in gran parte a causa della contrazione
della domanda di televisori sui mercati esteri.
Le vendite
torneranno però a salire con l’immissione sul mercato di nuovi
prodotti per il vicepresidente esecutivo della società con sede ad
Osaka Katsuaki Nomura: “abbiamo pianificato l’introduzione di
nuovi modelli di congelatori in Paesi emergenti e di apparecchi per
le telecomunicazione che usano l’internet 5G” ha affermato il
dirigente d’azienda.
In aumento del 53,4% i profitti operativi
di Nintendo nei primi sei mesi dell’anno fiscale grazie
soprattutto alle vendite dell’apparecchiatura di gioco Switch.
Nell’auto si è
aperto lo scorso 25 ottobre e chiuderà i batttenti il 4 novembre il
Tokyo Motor Show. L’esposizione, giunta alla sua 46°
edizione, sarò incentrata anche quest’anno sull’auto elettrica e su
i veicoli a guida autonoma.
Presenti tra gl’altri, e non a caso,
Parasonic, Mitsubish Electric e Hitachi: quest’ultima società
prevede di ottenere per il 2021 vendite superiori ai 15 miliardi di
dollari soltanto dal settore della mobilità elettrica.
Lo scorso mercoledì,
intanto, Honda Motor ed Hitachi hanno raggiunto un accordo che
dovrebbe portarli a fondere i propri quattro fornitori di
componentistica in uno sforzo di aumentare la competitività dei
prodotti finali.
L’accordo riguarderà Hitachi Automotive
Systems, posseduta al 100% dalla casa madre, e Keihin, Showa e Nissin
Kogyo di proprietà di Honda. Le vendite combinate delle quattro
società si aggirano intorno ai 16,5 miliardi di dollari.
Nel settore aereo,
la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina e tra Giappone e Corea
del Sud ha portato ANA Holding a rivedere al ribasso (da 108 a 94
milioni di yen) le proprie previsioni di entrata a causa di una
diminuzione dei volumi trasportati dal settore cargo della
società.
Notizie economiche poco positive anche in casa Japan
Airlines i cui profitti netti sono calati nel periodo
aprile-settembre del 30,2%.
Nella costruzione di
aerei, invece, Mitsubishi Aircraft ha annunciato la scorsa settimana
la cancellazione del contratto che aveva in essere con la società
statunitense Trans States Holding e che prevedeva la fornitura di
circa 100 velivoli.
La società da tempo sta attuando modifiche
a quello che avrebbe dovuto essere il proprio velivolo di punta, lo
SpaceJet M90 (aereo a medio raggio da 90 passeggeri), per lavorare
sullo SpaceJet M100 (che può invece trasportare tra i 65 e gli 88
passeggeri).
Nei beni culturali un grave incendio ha distrutto lo scorso giovedì l’edificio principale del Castello Shuri di Okinawa. Il sito, patrimonio UNESCO, è stato vittima delle fiamme dalle 2,40 della notte fino all’1,30 del pomeriggio: distrutti sette edifici in legno per un totale di 4.800 metri quadrati.
Andati persi nell’incendio circa 400 tra artefatti e documenti dei 1.500 complessivamente custoditi nella struttura: “spero che gli altri documenti si siano preservati” ha auspicato Yoshihiro Hanashiro, presidente della fondazione che gestisce il bene.
Il Portavoce del governo Suga ha promesso una “pronta ricostruzione” mentre la sindaca della città di Naha Mikiko Shiroma si è detta “scioccata”.
Di “perdita per tutta l’umanità” ha parlato dalla Direzione Generale dell’Unesco Audrey Azoulay.
“La gente di Okinawa è scoraggiata” ha affermato mestamente il Governatore della Prefettura Denny Tamaki.
Il castello, le cui parti più antiche datavano XIV secolo, servì sotto il regno delle Ryukyu per accogliere gli ambasciatori cinesi e nel 1853 vide anche il passaggio del crudele commodoro Perry, l’inviato del governo USA che costrinse lo shogunato all’apertura ai commerci esteri.
“Vogliamo capire perché è accaduto ciò e quali indagini saranno condotte per indagare sulle cause e per prevenire simili eventi” ha dichiarato il presidente del Partito Costituzionale Democratico Yukio Edano.
Secondo quanto comunicato in via preliminare dalla polizia non vi sarebbero indicazioni circa una natura dolosa dell’incendio.
Chiudendo con
l’esplorazione spaziale, l’Agenzia responsabile (la JAXA), ha
comunicato la scorsa settimana che la sonda Hayabusa2, inviata
sull’asteroide Ryugu, ha completato le proprie missioni chiave. La
sonda dovrebbe ritornare sulla terra verso la fine del 2020 portando
con sé alcuni campioni del lontanissimo corpo celeste.
Il 29
ottobre, nel contempo, l’Agenzia ha annunciato che il prossimo anno
sarà testato in Antartide un container mobile
sviluppato dall’Istituto Nazionale di Ricerche Polari di Tachikawa.
La struttura, la quale può ospitare oltre 10 persone, potrebbe
essere in futuro utilizzata sulla luna qualora andasse in
porto il programma spaziale statunitense che dovrebbe riportare degli
esseri umani sul nostro satellite nell’arco di alcuni anni
(probabilmente per il 2026).
(con informazioni di Japan Press Weekly 22 – 28 ott. 2019; tass.com; cdp-japan.jp; the-japan-news.com; mainichi.jp)
Immagine deep.deepblue (dettaglio) da flickr.com
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.