Settimana apertasi con la comunicazione da parte dell’esecutivo del finanziamento a 12 comuni della Prefettura di Hokkaido in applicazione della normativa per il supporto agli Ainu approvata lo scorso maggio. In totale saranno erogati 660 milioni di yen destinati alla protezioni di alcuni siti naturali e del patrimonio immateriale del popolo.
Nell’immigrazione il
governo ha in programma il lancio di un piano pilota (5 le città
scelte) volto ad evitare che i migranti che giungeranno in
Giappone in virtù della nuova normativa sui visti si concentrino
nelle maggiori aree urbane. Allo scopo il Ministero del Lavoro e
del Welfare ha avanzato la richiesta che nella prossima legge di
bilancio siano stanziati 820 milioni di yen destinati al supporto
alle piccole e medie imprese aiutandole nella fasi di
assunzione.
Frattanto l’Agenzia per l’Immigrazione ha reso noto,
lo scorso martedì, che un cittadino nigeriano detenuto in un centro
per le espulsioni è morto lo scorso giugno a seguito di uno sciopero
della fame.
Il decesso è avvenuto il 24 giugno di quest’anno
nel centro di Omura (Nagasaki). L’uomo si trovava nel centro dal
novembre del 2015, in precedenza era stato detenuto in quanto
coinvolto in alcuni crimini, e rifiutava il rimpatrio avendo
familiari nell’Arcipelago.
Nel 2018 nei centri gestiti
dall’Agenzia si trovavano 1.246 persone, 681 di queste erano detenute
da più di sei mesi.
Legati
all’immigrazione, dato l’ampio numero di lavoratori stranieri lì
impiegati, vi sono anche i lavori per lo svolgimento dei prossimi
Giochi Olimpici.
Ambet Yuson, Segretario Generale della
federazione sindacale internazionale BWI, che raggruppa i lavoratori
dell’edilizia e dell’industria del legno, nel corso di un incontro
avvenuto lo scorso primo ottobre con il Consiglio Giapponese per lo
Sport ed il governo della Prefettura, ha chiesto di poter condurre
ispezioni ed intervistare i lavoratori.
Yuson, la cui
organizzazione ha già avuto colloqui con dei lavoratori, ha
dichiarato alla stampa che al sindacato non è stato consentito di
parlare liberamente con i lavoratori.
Per quanto concerne la sentenza che ha assolto l’ex presidente di TEPCO (insieme a due ex vicepresidenti) nell’ambito di un processo penale che li vedeva imputati per la morte, a seguito di negligenza, di 44 persone, lo scorso 30 settembre è stata depositata una richiesta di appello.
In politica interna si è aperta il 4 ottobre la sessione dei lavori della Dieta che si protrarranno fino al 9 dicembre. Il premier Abe ha, anche in questa occasione, spinto nel proprio discorso inaugurale affinché vengano avviate discussioni volte a smantellare il carattere pacifista della Costituzione rendendo ineffettivo l’articolo 9.
Tra gli altri temi toccati dal capo dell’esecutivo l’accordo commerciale con gli Stati Uniti, per il quale spera in una rapida approvazione, e l’avvio di un dialogo diretto con la Corea del Nord.
Il 2 ottobre, in previsione dell’inizio dei lavori, Partito Costituzionale Democratico, Partito Democratico per il Popolo e Partito Socialdemocratico hanno tenuto un’assemblea congiunta per la presentazione del nuovo gruppo parlamentare che li riunirà in entrambe le Camere.
Tra i temi di
battaglia tra maggioranza ed opposizione nel corso dei lavori
parlamentari anche l’aumento della tassa sui consumi dall’8 al
10% scattato il primo di ottobre.
“L’aumento della tassa
sui consumi in un momento nel quale l’economia internazionale viva
una fase di incertezza non è segno di una buona programmazione”
per il Segretario Generale del Partito Costituzionale Democratico
Tetsuro Fukuyama per il quale però la vera questione non è “alzare
o abbassare l’imposta ma vedere quanto funziona davvero la funzione
di redistribuzione fiscale del Giappone. È necessario
avviare una discussione di fondo sull’adeguatezza del sistema
fiscale”.
Di “violenza
che avrà un grave impatto sull’intera economia giapponese” aveva
parlato il leader del PCD Edano per il quale “il principale
fattore che rallenta l’economia giapponese è la domanda interna. Da
un punto di vista economico è improbabile che l’aumento della tassai
sui consumi non influisca negativamente”.
Opposizione
molto più decisa rispetto al PCD quella di Reiwa Shinsengumi e del
Partito Comunista che hanno invece presentato un progetto di legge
per riportare l’imposta al 5%.
“Un taglio dell’aliquota
fiscale al 5 percento è una richiesta equa da fare” per Kazuo
Shii, Presidente del Partito Comunista il quale ha sottolineato che
quando l’imposta venne introdotta, 31 anni fa ed all’epoca l’aliquota
era del 3%, la scusa fu quella di destinare i fondi alla solidarietà
sociale mentre di fatto il maggior gettito è finito in riduzioni
delle imposte sui profitti delle aziende.
“Vorrei prendere
una decisione dopo aver monitorato la situazione economica” ha
invece affermato il Presidente del Partito Democratico per il Popolo
Yuichiro Tamaki, evidenziando come sul tema nell’opposizione vi siano
tre visioni differenti e ammorbidendo le proprie dichiarazioni rese
in precedenza ed allineate a quelle del PCD (e cioè di non portare
l’imposta al 10%).
Tra le altre proposte presentate
dall’opposizione vi è stato il deposito di un disegno di legge
per rendere gratuita la scuola materna.
In politica estera, lo scorso mercoledì si sono incontrati a Tokyo il premier Abe e l’omologo samoano Tuilaepa Lupesoliai Sailele Malielegaoi. Il Sol Lavante donerà a Samoa un traghetto. L’operazione si inserisce nel tentativo di contenere la presenza cinese nel Pacifico.
Frattanto nel
tentativo di abbassare la tensione in Medio Oriente il Giappone,
Paese solitamente sottomesso alle posizioni USA, sta intrattenendo
rapporti con l’Iran, nazione decisiva per l’approvigionamento
energetico del Sol Levante.
Lo scorso martedì il ministro della
Difesa Taro Kono ha avuto un colloquio telefonico con l’omologo
persiano Amir Hatami.
“L’80% del greggio destinato al
Giappone passa attraverso lo Stretto di Hormuz. La stabilità della
regione è direttamente connessa con la sicurezza energetica del
Giappone” ha dichiarato Kono.
In economia, si è registrato un calo dell’1,2% nella produzione industriale di agosto. A determinare il dato il rallentamento delle esportazioni ed i danni prodotti dagli ultimi tifoni che hanno colpito l’Arcipelago.
Sul commercio
internazionale il premier Abe è tornato a difendere, lo scorso primo
ottobre, l’accordo commerciale con gli Stati Uniti
siglato a New York il 25 settembre.
“Prenderemo
sufficienti misure entro la fine dell’anno per rispondere alle
preoccupazioni diffuse tra gli agricoltori” ha rassicurato il
premier. Una battaglia per cancellare in toto l’accordo è stata
annunciata dal Partito Comunista.
Sempre nei rapporti con gli Stati Uniti lo scorso giovedì il Dipartimento ai Trasporti di quel Paese ha bloccato il progetto di Hawaiian Airlines e Japan Airlines di espandere la propria cooperazione in quanto creerebbe una posizione dominante a danno della concorrenza. Le due società potranno continuare a coordinare i rispettivi voli tra i due arcipelaghi ma non potranno stabilire congiuntamente le tariffe.
Sul lavoro è
rimasto immutato, al 2,2%, il tasso di disoccupazione di agosto
rispetto a luglio. Il numero di lavoratori ha toccato la quota record
di 67.510.000 persone (poco più di 30 milioni le donne anche se
spesso con contratti di tempo parziale).
Rimasto inviariato
anche il tasso di disponibilità di posti di lavoro ad 1,59.
La
popolazione in età da lavoro (cioè tra i 15 ed i 64 anni) ha
mantenuto la stessa percentuale del 2018: il 77,9%.
Calato di
mezzo punto (circa 180.000 persone) il numero di contratti a tempo
indterminato ed a tempo pieno: in termini assoluti 34.970.000. Di
contro i lavoratori a tempo parziale e/o a tempo determinato sono
cresciuti del 3,9% (820.000 persone in più si trovano in questa
condizione) raggiungendo la cifra di 21.900.000: si tratta del 23°
aumento mensile di questa voce.
Si è, intanto, formato la scorsa settimana un sindacato tra i fattorini di Uber Eats, società del gruppo Uber Technologies specializzata nella consegna di cibo a domicilio, e di Lyft, altra società di consegne. Il sindacato vuole che siano garantite “più sicure e stabili condizioni di lavoro per tutti i lavoratori delle piattaforme”.
Nelle
telecomunicazioni è entrata in vigore il primo ottobre la legge
che vieta la vendita abbinata di telefonini ed
abbonamenti da parte delle società e considerata dall’esecutivo
uno dei mezzi per confondere i consumatori e nascondere tariffe
telefoniche elevate.
Tra gli obblighi previsti dalla legge anche
la riduzione ad un massimo di 1.000 yen (contro i 9.500 prima
applicati) delle penali che il consumatore è tenuto a pagare in caso
di rescissione anticipata del contratto.
Stando a dati del 2017
le famiglie nipponiche hanno speso in media 100.250 yen ciascuna in
spese telefoniche e cioè il 3% delle spese annue totali.
Intanto
Rakuten, azienda operante nel settore delle vendite on line,
ha iniziato lo scorso martedì a raccogliere gli ordini per i
consumatori che intendono diventare clienti del servizio di telefonia
della società che dovrebbe partire il prossimo aprile. L’azienda ha
fino ad ora installato appena 653 ripetitori sui 3.432 previsti dal
piano. Rakuten opera come operatore virtuale di telefonia dal 2014 ma
lo scorso anno ha deciso di lanciarsi nella concorrenza diretta agli
altri grandi gruppi come NTT, SoftBank e KDDI.
Sul tema della riservatezza dei dati personali, frattanto, l’esecutivo ha iniziato lo scorso venerdì la discussione circa un progetto di legge che rafforzi i controlli sui giganti della tecnologia e che impedisca abusi derivanti dalla posizione dominante. Un progetto di legge potrebbe essere presentato dalla maggioranza nella sessione ordinaria della Dieta che inizierà a gennaio 2020.
In ambito
finanziario, è stato comunicato, lo scorso lunedì, dal Gruppo Poste
del Giappone di aver individuato 6.327 contratti assicurativi
sottoscritti con ogni probabilità in violazione delle normative
in materia. In circa 1.400 contratti il venditore non avrebbe
illustrato agli acquirenti gli svantaggi in caso di cancellazione
della polizza.
In totale sono stati oltre 183.000 i contratti
finiti al centro di un’indagine interna del gruppo. 26.036 i clienti
che hanno chiesto l’annullamento dei propri contratti e la
restituzione delle somme versate.
Una polemica parallela si è
intanto avuta nella televisione pubblica NHK la quale aveva già
sollevato il problema, prima che le Poste ammettessero l’accaduto, ma
era stata poi indotta a scusarsi. Oggi la dirigenza del Gruppo ha
ammesso che in quell’inchiesta la tv pubblica disse il vero.
Attività all’estero per Tokio Marine Holding. La società ha infatti annunciato che acquisirà la statunitense Pure Group of Insurance Companies per 3,1 miliardi di dollari.
Nell’intrattenimento numeri record sono stati presentati da Tokyo Disneyland e DisneySea per il periodo aprile-settembre: 15.740.000 visitatori. A rendere possibile tale record i dieci giorni di vacanza concessi tra fine aprile ed inizio maggio in coincidenza con l’intronizzazione di Naruhito.
Nell’auto l’Associazione Coreana degli Importatori e Distributori ha reso noto che a settembre il numero di auto nipponiche importate in RdC è calato del 60% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. In totale, sempre rapportata con settembre 2018, la quota nipponica di auto straniere importate in Corea del Sud è passata dal 16 al 6%.
Nell’elettricità
Kansai Electric ha reso noti i nomi di 20 dirigenti della
società, tra essi il presidente Iwane, che avrebbero ricevuto beni
o regali per un valore totale di 320 milioni di yen dall’ex
vicesindaco della città, ospitante una centrale nucleare di KEPCO,
Takahama Eiji Moriyama, oggi deceduto. Lo stesso Moriyama
avrebbe ricevuto circa 300 milioni di yen da una ditta di
costruzioni che ha poi effettuato lavori all’interno della centrale
(per un valore di quasi 6,5 miliardi di yen) e ciò rende il quadro
di quanto accaduto molto più chiaro.
Due dirigenti in
particolare avrebbero ricevuto oltre 100 milioni di yen. Si tratta di
Satoshi Suzuki (il quale ha ricevuto ben 123.670.000 yen) e di Hideki
Toyomatsu (ex vicepresidente che ha ricevuto oltre 110 milioni).
Anche l’attuale presidente, Iwane, ha ricevuto del denaro, nello
specifico un milione e mezzo di yen.
Tre dirigenti della
società, inoltre, hanno ricevuto 4 milioni di yen totali (in denaro
ed altre utilità) direttamente da Yoshida Kaihatsu (titolare
dell’impresa di costruzioni): si tratta di Suzuki, Toyomatsu e di
Shigeki Otsuka.
I dirigenti “debbono creare una nuova
struttura organizzativa” ha dichiarato Ichiro Matsui – sindaco
di Osaka, città che detiene parte del pacchetto azionario di KEPCO –
invitando i vertici a rassegnare le dimissioni.
(con informazioni di Japan Press Weekly 25 sett. – 01 ott. 2019; bwint.org; cdp-japan.jp; mainichi.jp; japantimes.co.jp; the-japan-news.com)
Immagine di Chris73 (dettaglio) da Wikimedia Commons
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.