Nel 2018 il 28,4% della popolazione totale ed il 12,9% della forza lavoro è stata costituita da anziani. A rendere noto il dato record è stato l’esecutivo domenica 15 settembre. In termini assoluti gli ultrasessantacinquenni sono stati 35.880.000 e cioè 320.000 in più che nel 2017. Gli ultranovantenni sono stati 2.310.000 ed oltre 70.000 di essi hanno più di 100 anni.
L’Istituto Nazionale di Ricerca sulla Popolazione e la Sicurezza Sociale prevede che gli anziani diventino il 30% della popolazione nel 2025 ed il 35,3% nel 2040. Qualora l’attuale trend non si invertisse l’Istituto ha previsto che la popolazione possa scendere a 88 milioni per il 2065 (ed il 38,4% di essi sarebbero ultrasessantacinquenni).
Il problema del declino demografico è stato affrontato la scorsa settimana anche nel corso della periodica riunione di un nuovo tavolo, l’ennesimo, messo in piedi dall’esecutivo.
“La più grande sfida è riformare la solidarietà sociale per tutte le generazioni” ha datto Abe in apertura dei lavori. Oltre a sei ministri il tavolo comprende anche il presidente di Keidanren, Hiroaki Nakanishi, e diversi accademici.
Oltre ai trend
demografici a colpire con forza il Giappone sono anche quelli
climatici che registrano un’ascesa nel numero e nella violenza dei
tifoni. Nella Prefettura di Chiba le interruzioni alla corrente
che si sono avute tra il 10 ed il 15 settembre hanno costretto
numerosi operatori ittici a gettare tonnellate di frutti di mare
pronti per la vendita: oltre il milione di euro i danni del comparto
stimati il 13 settembre ma quasi certamente si tratta di numeri al
ribasso. In 22 comuni della Prefettura, secondo quanto reso noto
dall’operatore TEPCO, la corrente potrebbe essere riattivata non
prima del 27 settembre (al 19 settembre erano ancora 29.900 le case
senza luce).
Al 15 di settembre, inoltre, circa 20.000
abitazioni erano state private di acqua corrente e 274 persone non
erano potute tornare alle proprie case. 548 (il 40% del totale) gli
edifici scolastici di Chiba che hanno subito danni (molte rimaste a
lungo chiuse) e circa 20.000 le abitazioni danneggiate secondo quanto
riferito lo scorso martedì dall’amministrazione locale.
Il
ministro delle Finanze Taro Aso ha affermato che il governo centrale
destinerà 1,32 miliardi di yen per il recupero delle aree
colpite.
Il 21 settembre un altro tifone si è abbattuto invece
sulla Prefettura di Okinawa per poi spostarsi verso il Kyushu.
Proprio per
contrastare i cambiamenti climatici il neoministro dell’Ambiente
Shinjiro Koizumi ha ribadito l’impegno dell’esecutivo a
ridurre le emissioni. “Un futuro nel quale la gente dica che
il Giappone ha salvato la terra è possibile” ha dichiarato il
ministro lo scorso 15 settembre mostrandosi particolarmente incline
alle esagerazioni.
Il medesimo giorno il padre del ministro,
l’ex premier Junichiro, ha ribadito la necessità per il Sol Levante
di abbandonare l’energia nucleare, tema sul quale Shinjiro non si è
ancora pronunciato.
In tema lavoro si è
tenuto la scorsa domenica un concorso nazionale riservato ai
disabili e volto a colmare le lacune negli organici di categorie
protette dopo che lo scorso anno una più attenta indagine ha
mostrato che migliaia di dipendenti assunti come tali invece non lo
erano.
In totale per i 248 posti banditi si sono presentati in
4.574.
Sulle migrazioni si moltiplicano le iniziative degli enti locali volte a minimizzare eventuali impatti negativi sull’immigrazione. A Kawasaki l’amministrazione locale ha avviato questa estate dei corsi di lingua giapponese destinati ai giovani che sono giunti nell’Arcipelago da meno di tre anni. La città ospita circa 44.000 cittadini stranieri. Delle 166 scuole elementari e medie amministrate dal comune soltanto 27 hanno istituito delle classi di lingua destinate agli alunni stranieri.
Nell’istruzione è stato annunciato dalla Prefettura di Osaka un piano che prevederà a partire dal prossimo anno accademico la riduzione delle tasse universitarie per gli studenti provenienti da famiglie i cui introiti sono inferiori ai 2,7 milioni di yen.
Approvata, intanto, lo scorso venerdì la normativa che consentirà l’uso di veicoli a guida parzialmente automatica su strade pubbliche. Entro il prossimo anno l’esecutivo prevede di estendere la medesima norma alle autostrade. Tra le condizioni fissate dalla legge vi è l’obbligo per questi veicoli di essere equipaggiati di “scatole nere” per la registrazione dei dati di viaggio.
In politica interna è stata annunciata la data della prossima sessione ordinaria della Dieta: i lavori partiranno il 4 ottobre. Principale novità di questa sessione la fusione in un unico gruppo parlamentare del Partito Costituzionale Democratico e del Partito Democratico per il Popolo.
In ambito militare
la giunta della Prefettura di Okinawa ha comunicato lo scorso
lunedì di aver rilevato in quantità oltre la norma due composti
chimici (l’acido perfluoroottansolfonico e l’acido
perfluoroottanoico) nei pressi della principale installazione USA
nell’isola. Ingenti le somme spese dall’ente locale per purificare
l’acqua ed evitare rischii sanitari per la popolazione.
“Il
governo giapponese sottolinea il rapporto di fiducia con gli Stati
Uniti ma in realtà le richieste della Prefettura di condurre
ispezioni in loco sono state valutate con leggerezza. Nonostante si
tratti di un problema che ha ripercussioni dirette sulla vita dei
residenti le informazioni necessarie non sono state rese disponibili”
ha commentato Masami Kawamura dell’associazione Informed-Public
Project, organizzazione che studia i negoziati tra i due Paesi
sottolineando gli aspetti ambientali.
Rimanendo in tale campo il premier Abe ha manifestato la volontà di far evolvere l’aviazione militare in un’Arma che comprenda anche le attività spaziali. Già a partire dal prossimo anno fiscale il Ministero della Difesa ha richiesto (e quasi certamente otterrà) 52,4 miliardi di yen che serviranno a costituire all’interno delle forze aeree un’unità dedicata alla difesa spaziale.
In politica estera è
stata nuovamente espressa dal premier la volontà di incontrare il
Presidente nordcoreano Kim al fine di porre, mediante colloqui
diretti, la questione dei cittadini nipponici rapiti da personale
militare della RPDC tra gli anni ’70 ed ’80.
“Incontrerò
Kim senza precondizioni e sono determinato a lavorare verso una
soluzione” ha dichiarato Abe incontrando lo scorso lunedì
alcuni parenti delle vittime.
Frattanto le autorità nordcoreane
hanno sostenuto che la Guardia Costiera nipponica avrebbe violato la
Zona Economica Esclusiva di Pyongyang. Le navi sono state condotte
fuori dalla ZEE secondo quanto riferito dal Ministero degli Esteri
della RPDC.
Per quanto concerne
i rapporti con il sud della Penisola gli ultimi dati diffusi
dall’Agenzia per il Turismo hanno mostrato un ulteriore calo del
numero di visitatori stranieri in agosto: -2,2% rispetto allo stesso
mese del 2018 (in numeri assoluti 2.520.100 unità). Gran parte del
calo è stato dovuto ai forfait dei turisti sudcoreani: -48% (per un
totale di 308.700 persone).
Prima nazione per numero di turisti
(oltre un milione) rimane la Cina seguita da Taiwan (420.300 persone)
mentre i coreani, fino ad ora secondi, sono scivolati al terzo
posto.
Nonostante le tensioni il numero di vistatori giapponesi
in RdC è invece cresciuto (per la precisione del 19,2% secondo dati
che si riferiscono a luglio).
Come già ampiamente
preannunciato, frattanto, il governo di Seul ha ufficialmente
rimosso il Sol Levante dalla lista delle nazioni verso le quali è
possibbile commerciare senza restrizioni. In concreto la mossa
produrrà un aumento dei controlli nei porti oltre ad impedire
l’esportazione di prodotti ritenuti da Seul strategici.
“Il
nostro Ministero continuerà a chiedere che le autorità sudcoreane
si assumano la responsabilità di fornire spiegazioni alla comunità
internazionale” ha affermato il neoministro al Commercio di
Tokyo Isshu Sugawara.
Il prossimo 26 settembre, ai margini dei
lavori dell’Assemblea ONU, il neoministro degli Esteri Motegi
potrebbe incontrare la controparte sudcoreana Kang.
In economia, il ministro delle Finanze Taro Aso ha ufficializzato la candidatura di Masatsugu Asakawa, ex viceministro nello stesso dicastero, a prossimo presidente della Banca di Sviluppo Asiatico. L’attuale presidente, Takehiko Nakao, in carica dal 2013 rassegnerà le proprie dimissioni il prossimo 16 gennaio.
Rese note in
settimana anche le stime di crescita dell’OCSE: per
il Sol Levante è stimato un aumento del PIL dell’1% nel
2019 e dello 0,6% nel 2020.
Frattanto l’ultimo rapporto
economico mensile pubblicato dall’esecutivo ha mostrato una certa
preoccupazione per una possibile impennata dei prezzi del petrolio a
causa della tensione tra Iran ed Arabia Saudita.
Frattanto l’ultimo
tavolo direttivo della Banca del Giappone tenutosi giovedì ha
confermato per l’ennesiva volta la politica di allentamento
monetario nella speranza che essa si sommi l’aumento della tassa
sui consumi nel far crescere l’inflazione. Confermato anche
l’interesse sui titoli a breve termine (0,1%).
Ad agosto il
tasso di inflazione è stato dello 0,5%. In calo il costo
dell’energia (-0,3) e della benzina (-4,8): entrambe le voci
subiranno però un aumento a partire da questo mese a causa della
tensione in Medio Oriente. Gli alimenti non deperibili hanno
aumentato il loro costo dell’1,1% (i gelati dell’8%); i costi per le
telecomunicazioni hanno registrato un -1,2% (del 5,7% le tariffe
della telefonia mobile).
Cresciute ad agosto, per la prima volta
negli ultimi tre mesi, le vendite nei supermercati: +0,8 rispetto
allo stesso mese dell’anno precedente. Le sette maggiori aziende,
rappresentate dall’Associazione dei Negozi in Affiliazione
Commerciale del Giappone, hanno totalizzato vendite per 936,3
miliardi di yen. Cresciute del 2,3% le vendite nei grandi magazzini.
In ambito
immobiliare, per la prima volta dal 1991, i suoli
destinati ad uso commerciale fuori dalle grandi aree urbane
(in primo luogo Tokyo) hanno registrato un aumento di
valore, sia pure modesto. Al primo luglio di quest’anno queste
aree hanno subito un aumento del prezzo sul mercato pari allo 0,3%. A
guidare la classifica le aree urbane minori (Sapporo, Sendai,
Hiroshima, Fukuoka) nelle quali è cresciuto il numero di alberghi,
ristoranti e negozi (in media del 10,3% contro il +5,2% delle aree
maggiori mentre la media nazionale è stata dell’1,7%).
Tra le
Prefetture nelle quali si è registra un aumento vi è stata Okinawa:
12% per i suoli residenziali e 6,3% per quelli commerciali.
Nel commercio estero
è emerso dagli ultimi incontri tra le delegazioni di Stati Uniti
e Giappone sarebbe emersa la disponibilità da parte nipponica ad
importare meno delle 70.000 tonnellate di riso statunitense e dunque
meno di quanto previsto dal TPP, inoltre gli statunitensi sarebbero
disposti ad abbassare le tariffe sulla carne bovina giapponese mentre
una chiusura fortissima riguarda il comparto auto, settore
decisivo per le esportazioni giapponesi.
Il vicepremier Aso ha
anche ribadito che le politiche monetarie non sono oggetto delle
trattative tra i due Paesi.
Shinzo Abe e Donald Trump dovrebbero
incontrarsi il prossimo 25 settembre ai margini dell’Assemblea delle
Nazioni Unite.
Nel contempo si sono incontrati a Tokyo lo scorso
giovedì il premier Abe e l’omologa neozelandese Jacinda Ardern.
Principale argomento sul tavolo la possibilità di un allargamento
dei confini del trattato di libero scambio per l’area del Pacifico.
I due capi di governo hanno anche concordato circa la necessità di
una rapida conclusione dei lavori di discussione dell’accordo RCEP.
Il Regional Comprehensive Economic Partnership è in discussione da
anni e metterebbe insieme i dieci Paesi ASEAN più Cina, India,
Giappone, Australia, Nuova Zelanda e Corea.
Per un’apertura del TPP al Regno Unito, paese che a rigor di logica non essendo presente nel Pacifico dovrebbe non essere inclusa, è arrivata dal ministro all’Economia Yasutoshi Nishimura nel corso dell’incontro avuto con l’omologa britannica Liz Truss.
Sempre all’estero Mitsubishi Corporation ha comunicato di aver perso l’equivalente di 320 milioni di dollari a causa di una serie di transazioni non autorizzate effettuate da un proprio dipendente, prontamente licenziato, della propria controllata di Singapore Petro-Diamond che opera, per l’appunto, nel settore della vendita di petrolio. Una denuncia penale a carico dell’ex dipendente è stata presentata il 18 settembre.
Nell’auto sono giunte lo scorso 16 settembre le dimissioni dal ruolo di amministratore delegato di Hiroto Saikawa, successore di Carlos Ghosn ed accusato da una indagine interna a Nissan di aver percepito amolumenti superiori a quanto stabilito dalle regole aziendali. Le funzioni di amministratore saranno momentaneamente assunte dal dirigente Yasuhiro Yamauchi in attesa che il comitato per le nomine selezioni un nome definitivo che sarà quasi certamente esterno.
Nell’alimentare il
rapporto annuale diffuso dalla sezione tailandese della
Organizzazione Giapponese per il Commercio Estero han mostrato una
crescita del numero di ristoranti giapponesi pari al 21,1% rispetto
allo scorso anno. In termini assoluti i ristoranti giapponesi
presenti in Tailandia sono adesso 3.637. A guidare la crescita le
aperture di locali nelle aree periferiche del Paese.
La stessa
organizzazione ha supportato la presenza di operatori nipponici ad
una fiera del settore in Australia. 22 aziende hanno partecipato alla
Premium Japanese Food Showcase, una fiera volta a promuovere il cibo
costoso in un Paese, l’Australia, nel quale il potere d’acquisto è
una volta e mezzo di quello giapponese. Le esportazioni alimentari
verso l’Australia sono cresciute del 9% lo scorso anno e quasi
raddoppiate se si prende come punto di riferimento il 2013.
Rimanendo nel settore il ministro dell’Agricoltura Taku Eto ha annunciato venerdì scorso la vaccinazione per il colera suino di 130.000 capi dopo che negli scorsi giorni erano emersi alcuni casi. Il Sol Levante ha scorte di vaccino per un milione di capi secondo quanto comunicato venerdì.
Chiudendo con il nucleare, la Corte Distrettuale di Tokyo ha assolto, lo scorso 19 settembre, tre ex dirigenti di TEPCO (l’ex presidente Tsunehisa Katsumata ed i due ex vicepresenti Ichiro Takekuro e Sakae Muto) dall’accusa di non aver messo in atto misure volte a prevenire l’incidente nucleare del 2011.
“Sarebbe impossibile far operare una centrale nucleare se coloro che la gestiscono fossero obbligati a prevedere ogni possibilità connessa agli tsunami ed a prendere le dovute misure” ha affermato Kenichi Nagafuchi, Presidente della Corte, depositando la sentenza.
I tre erano stati accusati della morte di 44 persone decedute a causa, secondo l’accusa, di una loro negligenza.
“Nessuno a Fukushima può accettare questa sentenza” ha commentato in conferenza stampa Ruiko Muto, rappresentante dei ricorrenti.
“Il governo deve giocare un ruolo affinché questi incidenti non accadano più” ha affermato il Portavoce dell’esecutivo Suga il quale si è però rifiutato di commentare la sentenza.
(con informazioni di oecd.org; kcna.kp; ipss.go.jp; mainichi.jp; the-japan-news.com; japantimes.co.jp)
Immagine Digital Global (dettaglio) da Wikimedia Commons
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.