Settimana iniziata con l’arrivo nel Giappone centrale di un potente tifone che ha causato tre morti ed interruzioni alla circolazione ferroviaria nell’area metropolitana di Tokyo tra domenica e lunedì scorsi. Venti a velocità record sono stati registrati sull’isola di Kozu (207 chilometri orari) ed all’aeroporto di Haneda (156 chilometri orari).
Chiuse temporaneamente diverse fabbriche di Nissan e Sony mentre nelle Prefetture di Chiba e Kanagawa 930.000 abitazioni hanno subito interruzioni alla corrente il 9 settembre, 600.000 il 10 e 100.000 il 14 mentre allo stesso giorno circa 4.000 abitazioni nella cittadina di Tako erano prive di acqua corrente.
In alcune zone della Prefettura di Chiba le riparazioni alla rete elettrica potrebbero richiedere anche due settimane.
I danni alla rete
elettrica causati dai frequenti tifoni hanno già spinto la
maggioranza ad approvare nel 2016 una legge volta a promuovere
l’interramento dei cavi elettrici: il piano predisposto
dall’esecutivo prevede l’interramento di almeno 1.400 chilometri
entro il 2020 ma altri 1.000 chilometri nel Kansai potrebbero presto
aggiungersi al progetto originario.
Nell’area metropolitana di
Tokyo fino ad ora hanno subito l’interramento circa l’8% delle reti
interessate dal piano. A frenare questo tipo di lavori i costi
nettamente maggiori rispetto alla posa di reti sospese
Oltre
13.000 le persone bloccate nella notte tra lunedì e martedì nello
scalo di Tokyo Narita. Crollato un elemento della centrale nucleare,
spenta, di Oarai (Prefettura di Ibaraki) gestita dall’Agenzia per
l’Energia Atomica. Non sarebbero state rilevate dispersioni di
materiale radioattivo.
Rimanendo prossimi
all’argomento, nella città – evacuata dal marzo del 2011 – di Futaba
(Prefettura di Fukushima) l’amministrazione comunale, in
cooperazione con la Prefettura, ha avviato la coltivazione di
alcuni campi con l’obiettivo di dimostrare che non vi sono più
rischi da contaminazione radioattiva. Se le verdure presenteranno
meno di 100 becquerel per chilogrammo l’amministrazione richiederà
la rimozione delle restrizioni alla produzione agricola.
È
frattanto iniziata la demolizione del centro di emergenza costruito
quattro giorni dopo l’incidente che ha colpito la centrale
tristemente nota. Il centro è situato a cinque chilometri
dall’impianto.
Un’altra buona notizia arriva dalla federazione
delle cooperative di pesca di Fukushima che per la prima volta dal
2011 ha fissato sugli obiettivi che intende raggiungere nel corso
dell’anno.
“L’obiettivo finale è il pieno rilancio del
settore della pesca a Fukushima” ha dichiarato Tetsu Nozaki,
capo della federazione.
Ovvia preoccupazione
vi è però tra gli operatori circa la possibilità di un rilascio in
mare dell’acqua contaminata da trizio attualmente stoccata
nell’impianto.
“Anche se non sono il ministro incaricato,
ritengo non vi sia scelta che gettare l’acqua nell’oceano” ha
dichiarato il titolare dell’Ambiente Yoshiaki Harada lo scorso
martedì subito smentito dal Portavoce dell’esecutivo Suga il quale
ha chiarito che il ministro “ha espresso unicamente la propria
opinione” e che dunque nessuna decisione in merito è stata
ancora presa dall’esecutivo sulla sorte della crescente acqua
contaminata che viene attualmente stoccata all’interno dell’ex
impianto.
L’Agenzia Regolatrice per il Nucleare ha intanto reso
noto che inizierà una nuova indagine circa le cause che hanno
condotto all’incidente che ha portato alla fusione del nocciolo
nella centrale di Fukushima Daiichi. Il primo rapporto
sull’incidente, reso noto nell’ottobre 2014, attribuì l’incidente
alla sommersione degli impianti di raffreddamento.
Nel contempo un’inchiesta condotta da quotidiano Mainichi ha rilevato come nelle abitazioni definitive messe a disposizione delle vittime della catastrofe del 2011 vi siano state ben 208 morti solitarie e cioè di anziani deceduti senza che nessuno si trovasse al loro fianco: un numero superiore a quanto riscontrato nelle abitazioni temporanee (in quel caso si ebbero 155 casi). La ricerca è stata condotta su 64 comuni nelle Prefetture di Iwate, Miyagi e Fukushima e dimostra la scarsa attenzione delle amministrazioni nell’evitare l’isolamento sociale degli anziani.
Gli ultimi dati diffusi dall’esecutivo mostrano intanto come il numero degli ultracentenari abbia di poco superato le 71.000 unità superando per la prima volta la soglia dei 70.000 e realizzando così il 49° aumento annuale di fila. Preponderante il numero di donne: l’88,1% del totale.
In politica interna Takuya Tasso è stato eletto domenica 8 settembre alla guida della Prefettura di Iwate. Tasso – che è stato appoggiato dal Partito Costituzionale Democratico, dal Partito Democratico per il Popolo, dal Partito Comunista e dai socialdemocratici – ha sconfitto, ottenendo 402.803 voti, il candidato del PLD Atsushi Oikawa (il quale ha ottenuto 155.504 voti).
L’affluenza è stata del 53,46%.
Nella maggioranza,
come annunciato da alcune settimane, si è avuto il rimpasto di
governo. Rimasti al loro posto il vicepremier e ministro delle
Finanze Taro Aso (vero ideologo del PLD), il segretario generale del
Gabinetto Yoshihide Suga mentre all’interno del partito confermato il
ruolo di Toshihiro Nikai alla segreteria.
“Con la nuova
leadership lanciata oggi il PLD promuoverà con forza il dibattito
sulla riforma della Costituzione” ha dichiarato Abe dopo il
giuramento dei nuovi ministri ribadendo la propria ossessione circa
lo smantellamento dell’articolo 9 della Carta.
Tra i ministri
che hanno cambiato posto il titolare degli Esteri Taro Kono
che passa alla Difesa (rimpiazzando Takeshi Iwaya) venendo sostituito
da Toshimitsu Motegi (fino all’11 settembre titolare della
Rivitalizzazione Economica, dicastero cui va il deputato e già
vicesegretario del Gabinetto Yasutoshi Nishimura); agli
Interni Sanae Tanaki, già alla guida del dicastero tra il
2014 ed il 2016 sostiuisce Masatoshi Ishida; Katsuyuki Kawai,
già consigliere per gli Affari Esteri della Presidenza, sostituisce
Takashi Yamashita alla Giustizia; Koichi Hagiuda, già
vicesegretario del Gabinetto, sostituisce Masahiko Shibayama
all’Istruzione; Katsunobu Kato prende il posto di Takumi
Nemoto al Lavoro e Salute ritornando ad un dicastero che aveva già
guidato tra il 2017 ed il 2018; Taku Eto, in passato
viceministro all’Agricoltura, prende il posto di Takamori Yoshikawa
proprio in quest’ultimo dicastero; Isshu Sugawara, già
viceministro alle Finanze e viceministro all’Economia, prende il
posto di Hiroshige Seko all’Economia, Commercio e Industria; alle
Infrastrutture Keiichi Ishii del Nuovo Komeito è sostituito dal
compagno di partito Kazuyoshi Akaba; Ryota Takeda, in
passato viceministro alla Difesa e membro di quella Commissione,
prende di posto di Junzo Yamamoto al dicastero per la Pubblica
Sicurezza e la Protezione Civile; l’ex pattinatrice Seiko
Hashimoto rimpiazza Shuniki Suzuki (politico che già era stato
sostituito nel medesimo incarico e che torna agli incarichi di
partito assumendo la presidenza dell’assemblea nazionale del PLD) al
dicastero per l’Organizzazione dei Giochi Olimpici; Seigo Kitamura
assume l’incarico alle Pari Opportunità ed alla Rivitalizzazione
Regionale al posto di Satsuki Katayama; al Ministero per Okinawa e i
Territori del Nord Mitsuhiro Miyakoshi (cui erano assegnate anche le
deleghe alla Sicurezza Alimentare ed al Declino Demografico) viene
rimpiazzato da Seiichi Eto; Takuya Hirai, titolare delle
Politiche Scientifiche e di altre deleghe minori, viene sostituito da
Naokazu Takemoto, già viceministro alle Finanze con Koizumi;
al Ministero per la Ricostruzione delle aree devastate nel 2011
Hirochimi Watanabe lascia l’incarico a Kazunori Tanaka (in
passato viceministro alle Finanze ed all’Ambiente).
Shigeru
Kitamura diventa invece il nuovo nuovo consigliere per la
sicurezza nazionale del premier sostituendo il pensionando Shitaro
Yachi.
La novità più
grande è però rappresentata dall’ingresso al governo di Shinjiro
Koizumi, figlio dell’ex premier Junichiro e rivale interno di Abe, al
Ministero dell’Ambiente al posto di Yoshiaki Harada assumendo su
di sé anche l’incarico della prevenzione dei disastri nucleari. Su
quest’ultimo aspetto non è ancora chiara la linea che Koizumi
imporrà al Ministero: è infatti noto che il padre è diventato,
almeno a partire dal proprio ritiro dagli incarichi di direzione
politica, un determinato avversario dell’energia nucleare.
“Per
affrontare i problemi ambientali credo servano innovazioni una dopo
l’altra e con esse si potranno anche creare opportunità economiche”
ha dichiarato Koizumi nella sua prima conferenza stampa da
ministro.
In totale sono state cambiati 17 dei 19 componenti
dell’esecutivo: 13 di essi sono ministri per la prima volta.
Nel
partito Hakubun Shimomura assume l’incarico di responsabile
dell’Ufficio Elettorale mentre rimane al proprio posto quale
responsabile del programma Fumio Kishida.
Nell’opposizione il Presidente del Partito per Proteggere il Popolo dall’NHK, formazione populista che ha come obiettivo l’abolizione del canone, Takashi Tachibana ha ammesso di avere a suo carico una denuncia per minacce nei confronti di un consigliere metropolitano di Tokyo espulso dal partito lo scorso giugno.
In ambito militare
la sezione di Naha dell’Alta Corte di Fukuoka ha condannato lo Stato
giapponese a risarcire 22.000 cittadini di Okinawa versando
26,1 miliardi di yen (circa 219 milioni di euro) e rivedendo dunque
al ribasso la richiesta dei ricorrenti che era invece di 30 miliardi
complessivi. La causa era iniziata nel 2011 ed è una delle numerose
azioni giudiziarie mosse da gruppi di cittadini contro i rumori
provocati dai velivoli militari che transitano sopra le loro case
(nello specifico i ricorrenti abitano nei pressi della base USA di
Kadena).
Per quanto concerne la Corea del Nord il Portavoce del
governo ha reso noto che il 24 agosto un individuo, che Tokyo ritiene
nordcoreano, a bordo di un motoscafo avrebbe minacciato con un fucile
una barca della Guardia Costiera nipponica nel Mar del Giappone in
prossimità della Zona Economica Esclusiva giapponese. “Risponderemo
con forza alla pesca illegale straniera in cooperazione con la
Guardia Costiera” ha commentato il neoministro con delega alla
Pesca Taku Eto.
In politica estera lo scorso venerdì il premier Abe ha incontrato a Tokyo il “presidente” dell’autoproclamata Repubblica del Kosovo Hashim Thaci promettendo l’appoggio dell’Arcipelago alla regione. Il Sol Levante riconosce l’indipendenza del Kosovo dal 2009.
In economia gli
ultimi dati diffusi dall’esecutivo sul PIL hanno mostrato una
crescita annualizzata dell’1,3% per il periodo aprile-giugno di
quest’anno (-0,5 rispetto a quanto stimato).
Frattanto il
programmato aumento della tassa sui consumi previsto per
ottobre sta portando numerose aziende (dalla birra ai mobili) ad
avviare campagne volte a soddisfare una domanda che certamente
sarà record in settembre in quanto molti consumatori
acquisteranno beni non deperibili prima del temuto aumento.
Al
fine di non colpire eccessivamente il mercato dell’auto l’esecutivo
ha previsto una riforma della tassazione che tenga conto
dell’efficienza energetica del mezzo. Purtuttavia dato che l’IVA
sulle auto è applicata non al momento dell’acquisto ma in quello di
registrazione della targa molte aziende automobilistiche hanno già
aggiornato i propri listini prezzi per ottobre applicando un aumento
del 10%.
Rimanendo nel
settore automobilistico il presidente di Nissan Hiroto Saikawa,
dopo aver smentito lo scorso lunedì di voler rassegnare le proprie
dimissioni a seguito della notizia che lo voleva beneficiario di
emolumenti superiori al previsto, ha dovuto compiere un’inversione di
marcia a fronte di una riunione del consiglio di amministrazione che
ha invece chiesto di porre fine all’incarco. Le dimissioni
saranno formalizzate il 16 settembre. Secondo un’indagine interna
Saikawa avrebbe ricevuto 47 milioni di yen in più di quanto previsto
per il suo incarico dalle regole aziendali.
“Le dimissioni
dimostrano che la gestione dell’impresa funziona” ha commentato
il ministro (fino a quel giorno in carica) dell’Economia Hiroshige
Seko.
Negli Stati Uniti, intanto, la National Highway Traffic
Safety Administration, ente che si occupa della sicurezza strada in
quel Paese, ha iniziato un’indagine sul sistema frenata di emergenza
dei SUV Rogue prodotti dall’azienda nipponica dopo che sono stati
segnalati diversi incidenti. L’indagine riguarderà 554.000 veicoli
prodotti tra il 2017 ed il 2018.
Nel commercio
internazionale Mike Pompeo, titolare degli Esteri degli Stati Uniti,
ha sostenuto lo scorso lunedì che entro la prossima assemblea
generale delle Nazioni Unite (e cioè entro settembre) il trattato
bilaterale tra USA e Giappone sarà “completato”.
Il
Giappone ha intanto parzialmente vinto un ricorso che aveva
presentato in sede WTO contro l’aumento dei dazi sulle valvole
pneumatiche imposto dalla Corea del Sud (un mercato da circa 4
miliardi di yen per le aziende nipponiche). Il ricorso è
relativamente vecchio, risale al 2015, ma la decisione presa
dall’Organizzazione Mondiale del Commercio martedì scorso getta
benzina sul fuoco delle tensioni commerciali tra i due Paesi.
Il
giorno seguente, forse non a caso, la Corea del Sud ha depositato
in sede WTO un ricorso contro le limitazioni imposte
dal Giappone alle esportazioni verso la Penisola di materiali
atti a costruire semiconduttori. Le decisioni giapponesi “colpiscono
direttamente” la RdC e sono “discriminatorie e motivate
dalle sentenze dei nostri tribunali sulla questione dei forzati di
guerra” ha detto la ministra al Commercio della Corea del Sud
Yoo Myung Hee ribadendo la convizione che dietro il complesso
procedimento per l’esportazione di prodotti chimici indispensabili
per l’industria elettronica coreana vi sia una ritorsione politica
contro le sentenze che hanno condannato aziende giapponesi a
risarcire cittadini coreani usati come schiavi durante l’occupazione
coloniale della Penisola.
Nel turismo la
tensione con la Corea del Sud (il secondo Paese, dietro soltanto alla
Cina, per numero di visitatori) ha portato a luglio un calo dello
0,9% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente delle spese
effettuate nell’Arcipelago dagli stanieri (le quali hanno raggiunto
in cifra assoluta 229,3 miliardi di yen). Il dato ha contribuito ad
un calo delle eccedenze delle partite correnti dell’1,4% nei primi
sette mesi di quest’anno.
La tensione nei rapporti con la Corea
del Sud, insieme alla Brexit, è vista con preoccupazione anche da
Hiroaki Nakanishi, Presidente della confindustria nipponica: “la
situazione è diventata molto complessa… spero che le relazioni
sviluppate dalle aziende portino le due nazioni a migliori
condizioni”.
Nella distribuzione è stata annunciata la scorsa settimana da parte di Yahoo Japan un’offerta di 400 miliardi di yen per l’acquisto del 50,1% del rivenditore on line Zozo. A darne notizia l’attuale amministratore di Zozo Yusaku Maezawa, prossimo al ritiro dagli incarichi in azienda.
Nel settore farmaceutico investimenti nelle aziende innovative per Sumitono Dainippon Pharma la quale ha annunciato un accordo da 3 miliardi di euro con Roivant Sciences che saranno utilizzati per l’acquisto del 10% delle azioni della casa madre e di altre cinque società di sviluppo di farmaci.
Nell’alimentare è stato annunciato da Ajinomoto la rottura del contratto per la distribuzione nell’Arcipelago dei prodotti Kellog. L’azienda nipponica distribuisce i cereali della ditta statunitense dal 1962.
Nell’elettroonica Japan Display ha confermato lo scorso venerdì la chiusura dell’impianto di Hakusan (Prefettura di Ishikawa) a causa del calo delle vendite degli smartphone Apple, azienda alla quale fornisce gli schermi, anche se ha aperto alla possibilità, qualora gli investitori del fondo cinese Harvest Tech Investment Management forniscano i capitali, di riaprire l’impianto producendo schermi OLED. L’azienda ha anche annunciato il pensionamento anticipato di 1.266 dipendenti.
In casa Japan
Post Insurance si è avuta in settimana un’ispezione dell’Agenzia
per i Servizi Finanziari nell’ambito dell’indagine avviata dall’ente
circa le irregolarità, ammesse dalla stessa azienda, su decine di
migliaia (almeno 183.000) contratti.
“Dobbiamo evitare
situazioni nelle quali i profitti dell’utenza sono compromessi. Vi è
stata una messa in discussione della fiducia” ha commentato il
ministro delle Finanze Taro Aso.
Frattanto Japan Post Bank,
altra società del gruppo, ha individuato 19.591 contratti di
investimento venduti ad ultrasettantenni senza che ad essi siano
state fornite le informazioni necessarie. L’azienda ha già
annunciato provvedimenti.
Nelle comunicazioni l’azienda televisiva di Stato NHK ha approvato lo scorso 10 settembre un piano di investimenti che manterrà al 2,5% la quota di canone investita nell’on line come richiesto dagli operatori privati preoccupati da un aumento della presenza dell’azienda pubblica sulla rete (l’NHK soltanto a maggio è stata autorizzata alla trasmissione in diretta sul web la quale non è però ancora partita). Purtuttavia saranno esclusi da quasto limite le attività congiunte realizzate con l’operatore privato Tver (per un massimo 2,8 miliardi), la trasmissione di prodotti internazionali (per un tetto fissato a 3,5 miliardi) e trasmissioni legate ai Giochi Olimpici (per un investimento massimo di 2 miliardi).
Nell’esplorazione spaziale lo scorso mercoledì è stato rimandato a causa di una rottura del vettore il lancio della navicella Kounotori8 che doveva trasportare 5,3 tonnellate di rifornimenti verso la Stazione Spaziale Internazionale. Il vettore è un H-2B sviluppato da Mitsubishi Heavy Industries: è stata la stessa azienda a rimandare il lancio per evitare il rischio di produrre danni irreparabili al razzo.
(con informazioni di mainichi.jp; the-japan-news.com; japantimes.co.jp)
Immagine di Adam Jones (dettaglio) da flickr.com
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.