I bambini appartenenti a famiglie che ricevono sussidi pubblici hanno dieci volte più problemi dentali delle famiglie che non ne beneficiano. A fornire questo dato una ricerca condotta da Naoki Kondo, professore associato di epidemiologia sociale all’Università di Tokyo, su 573 minori sotto i 15 anni. Il dato di queste famiglie è stato poi confrontato con le statistiche del Ministero della Salute. “Occorre fornire a questi bambini servizi sanitari aggiuntivi” ha dichiarato il docente.
Sempre rimanendo
nell’Arcipelago nella settimana appena trascorsa si sono celebrati
gli anniversari dei bombardamenti atomici di Hiroshima e
Nagasaki.
“Dobbiamo richiamarci al cuore del messaggio
che gli hibakusha hanno lanciato nel mondo: l’unica garanzia contro
l’uso delle armi nucleari consiste nella loro totale eliminazione”
si legge nel messaggio inviato dal Segretario Generale delle Nazioni
Unite Antonio Guterres il 6 agosto in occasione dell’anniversario del
74° anniversario del bombardamento di Hiroshima.
Un appello ad aderire al trattato per il bando totale sulle armi atomiche approvato in sede ONU ma non sottoscritto dalle potenze nucleari e dai Paesi della NATO (in totale sono 70 le nazioni che hanno firmato il documento) è giunto anche dal sindaco di questa città martire Kazumi Matsui: “mi appello al governo della sola nazione che ha subito le armi atomiche in guerra affinché aderisca alla richiesta degli hibakusha di firma e ratifica del trattato”.
“Dopo aver subito due guerre mondiali, i nostri anziani hanno perseguito un ideale: un mondo senza la guerra. Si sono impegnati a costruire un sistema di cooperazione internazionale. Non dovremmo ora noi ricordare e – per la sopravvivenza umana – lottare per quel mondo ideale? Lo chiedo soprattutto a voi, ai giovani che non hanno conosciuto la guerra ma che guideranno il futuro. A tale fine vi chiedo di ascoltare attentamente gli hibakusha del 6 agosto 1945” ha affermato Matsui nel suo breve discorso.
Parlando con i
giornalisti al termine della cerimonia di commemorazione delle
vittime il premier Abe ha però affermato che il trattato “non
risponde a reali aspetti della sicurezza” chiarendo che il
proprio Paese intende rimanere sotto l’ombrello atomico degli
Stati Uniti.
“Il Giappone ha una grande responsabilità
e dovrebbe guidare il processo. Certo c’è da considerare gli alleati
ma almeno dovrebbe mostrare quali sono le nostre intenzioni firmando”
ha dichiarato dall’opposzione Yukio Edano del Partito Costituzionale
Democratico.
“Il Giappone dovrebbe fare da ponte tra gli
Stati con armi atomiche e quelli non possessori guidando la comunità
internazionale verso il disarmo e l’abolizione di queste armi”
ha fatto eco dal Partito Democratico del Popolo Yuichiro Tamaki.
Appello gemello a quello di Matsui è giunto dal collega di Nagasaki, città vittima del secondo bombardamento atomico della storia il 9 agosto di 74 anni fa, Tomihisa Taue.
Per il sindaco “il pericolo di una catastrofe nucleare sta crescendo” ed il Giappone “sta tornando indietro” con il suo rifiuto di sottoscrivere il trattato. Taue ha quindi criticato con forza Stati Uniti e Russia per gli investimenti profusi da questi Paesi nella progettazione di nuovi ordigni e per il non rinnovo dell’accordo per limitare i missili balistici in grado di trasportare testate in Europa.
“Le bombe atomiche sono state costruite da mani umane e sono esplose sulle teste degli uomini. Ciò implica che le armi atomiche possono essere eliminate da un atto della volontà umana e la fonta di questa volontà è, senza dubbio alcuno, la mente di ciascun essere umano” ha affermato ancora Taue nella propria dichiarazione.
Una richiesta al premier affinché si appelli a tutte le nazioni dotate di armamenti nucleari perché li eliminino è giunta anche dall’hibakusha Yoshiro Yamawaki.
“L’anno scorso a Nagasaki ho parlato della persistente minaccia di guerra nucleare. Davanti al crescere delle tensioni tra Paesi dotati di armi atomiche e con lo smantellamento dei trattati per il controllo ed il disarmo il pericolo nucleare continua” ha scritto nel proprio messaggio alla città Guterres.
Nell’occasione nella città è tornata, dopo 74 anni di assenza, una croce lignea trovata da un marine statunitese di fede cattolica tra le rovine della cattedrale di Urakami e poi finita ad un college dell’Ohio. A ricevere la croce l’arcivescovo della città Mitsuaki Takami.
In connessione alle
commemorazioni dei due bombardamenti atomici la città di Hiroshima
ha ospitato tra il 3 ed il 5 agosto la riunione internazionale della
Conferenza Mondiale Contro le Bombe A ed H, una sigla che
raggruppa singoli ed associazioni in tutto il mondo. Presente tra gli
altri un rappresentante del governo austriaco (nazione che ha siglato
il trattato).
Nella dichiarazione finale dell’incontro si è
sottolineato l’aumento dei rischi per la pace mondiale connessi alla
decisione statunitense di lasciare cadere l’accordo con la
Federazione Russa sulla limitazione dei missili balistici nonché la
possibilità che la Russia sviluppi armi nucleari tattiche.
In politica interna è terminata lo scorso lunedì la sessione straordinaria della Dieta la cui convocazione è seguita alle elezioni per il rinnovo della Camera dei Consiglieri del 21 luglio. Nel corso della sessione è stata eletta Akiko Santo del PLD come presidente del Senato e Toshio Ogawa del PCD come vicepresidente.
Frattanto i Presidenti del PDP, Yuichiro Tamaki, e del PCD Edano si sono incontrati il 5 agosto per discutere della possibilità di fondere i rispettivi gruppi parlamentari nella Camera dei Rappresentanti.
La proposta, che è partita da Edano, è stata rivolta anche a Yoshihiko Noda, ex primo ministro per il disciolto Partito Democratico, ed attualmente capogruppo alla Camera bassa del Gruppo per la Riforma delle Politiche di Sicurezza Sociale, un piccolo gruppo parlamentare che comprende coloro che nel 2017 non aderirono alla lista unitaria tra il Partito Democratico e Kibo no To (il partito della Governatrice di Tokyo Yuriko Koike) e che successivamente non confluirono (come fece invece Katsuya Okada) nemmeno al gruppo del Partito Costituzionale Democratico.
Indisponibile invece ad entrare nel nuovo gruppo il Partito Socialdemocratico.
“Spero che potremo lottare insieme in parlamento. Vogliamo creare un forte partito di opposizione che lo sia anche nei numeri” ha dichiarato Edano.
Un appello ad iniziare una discussione tra le forze politiche contrarie alle modifiche della Costituzione affinché elaborino una proposta di governo è giunto dal Presidente del Partito Comunista Kazuo Shii.
Dal fronte giudiziario la Procura di Osaka non ha rinviato a giudizio Nobuhisa Sagawa (ex commissario dell’Agenzia delle Entrate) ed altri nove funzionari del Ministero delle Finanze in relazione allo scandalo di Moritomo Gakuen.
Lo scandalo, emerso nel febbraio 2017, riguarda la (s)vendita di un terreno demaniale nel comune di Toyonaka ad un’associazione (Moritomo Gakuen per l’appunto) legata alla famiglia del premier (la moglie di Shinzo Abe è stata presidentessa onoraria dell’associazione). Il terreno venne ceduto per una cifra corrispondente al 14% del suo valore di mercato in virtù di una stima in eccesso circa l’ammontare dei rifiuti seppelliti sul sito.
Lo scandalo è poi cresciuto (generando l’avvio di altri processi) quando emerse che al comitato parlamentare costituito per indagare sul caso vennero forniti documenti alterati.
Per quanto concerne
i rapporti con la Corea del Sud hanno suscitato critiche le
dichiarazioni del sindaco di Nagoya Takashi Kawamura il quale
chiedeva la fine di una mostra d’arte contenente una statua di
donna che simboleggia una “comfort woman”, una
vittima cioè della schiavitù sessuale fatta patire dai soldati
nipponici a migliaia di donne coreane e cinesi nel corso
dell’occupazione coloniale.
“Molto probabilmente la
richiesta viola l’articolo 21 della Costituzione che garantisce la
libertà di espressione” ha dichiarato il Governatore di Aichi
Hideaki Omura che è anche presidente del comitato che ha organizzato
la mostra.
Frattanto lo scorso 5 agosto il ministro al Commercio della RdC Sung Yun-mo ha annunciato in conferenza stampa che il proprio Paese spenderà nei prossimi sette anni 7,8 miliardi di won (circa 5.820.000.000 euro) in ricerca e sviiluppo al fine di ridurre le importazioni dal Giappone.
“Miglioreremo la nostra competitività nelle materie prime, nei componenti e nei macchinari” ha ribadito il ministro dell’Economia e Finanze della RdC Hong Nam-ki precisando che i materiali oggetto di ricerca saranno circa 100. Lo scorso anno la Corea del Sud ha avuto un deficit commerciale con l’Arcipelago pari a 24,1 miliardi di dollari.
Il medesimo giorno il Presidente sudcoreano Moon Jae-in ha sottolineato l’urgenza di sviluppare la crescita economica della Penisola grazie al dialogo intercoreano quale strumento utile a fermare la pressione proveniente dal Giappone. “Il Giappone non potrà mai bloccare la crescita della nostra economia ed i limiti alle esportazioni stimoleranno la nostra determinazione nel costruire una potenza economica” ha aggiunto il massimo rappresentante della Corea del Sud.
Lunedì anche Samsung, una delle aziende maggiormente colpite dalle restizioni nipponiche, ha tenuto una riunione di emergenza volta a discutere le possibili alternative alle materie prime fino ad ora acquistate da aziende giapponesi.
“Il controllo delle esportazioni è stato ben spiegato alle aziende e non penso che molte di esse siano in ansia” aveva dichiarato con sicurezza lo scorso 3 agosto il ministro all’Economia, Industria e Commercio del Giappone Hiroshige Seko.
“Il fluoruro di idrogeno richiede molto tempo per essere prodotto ed è difficile da trasportare. Potrebbe essere difficile per le società sudcoreane trovare alternative” secondo Yasuo Imanaka, analista capo del Rakuten Securities Economic Research Institute.
“Il nostro dovere è di obbedire alla legge nel rispondere alle esigenze dei clienti. Se ci sono procedure da seguire lo faremo con serietà” ha affermato Kohei Morikawa, presidente dell’Associazione dell’Industria Petrolchimica del Giappone.
Molti cittadini coreani, intanto, in maniera spontanea od organizzata hanno iniziato a boicottare i prodotti giapponesi venduti nel Paese. Prossime vittime della tensione persino diversi film d’animazione nipponici la cui trasmissione sulle televisioni coreane potrebbe essere rimandata a data da destinarsi. Persino un consiglio comunale, quello di Jecheon, città a 170 chilometri da Seul, ha chiesto che i film nipponici siano esclusi dal prossimo Jecheon International Music e Film Festival.
“Le relazioni tra Corea e Giappone sono in un momento difficile a causa delle nuove regole sul commercio ma gli adolescenti, le future generazioni stanno continuando gli scambi culturali. Gli scambi nella cultura e nello sport sono sempre importanti specie in tempi come questi” ha affermato il ministro coreano alla Cultura Park Yang-woo.
In campo militare il ministro della Difesa della RdC Jeong Kyeong-doo ha sostenuto lo scorso lunedì che il proprio Paese valuterà “con attenzione” la possibilità di non rinnovare il trattato per lo scambio di informazioni militari siglato nel 2016: “si tratta di una questione complessa che coinvolge la sicurezza e le relazioni con gli alleati. Non è una decisione senza effetti” ha aggiunto il ministro. Il trattato scadrà a novembre ma entro il 24 agosto le parti dovranno comunicare la propria volontà di rinnovarlo o meno.
Il 6 agosto, per parte nipponica, il premier Abe si è appellato affinché la RdC ritorni allo spirito che condusse all’accordo bilaterale del 1965. La Corea del Sud avrebbe “violato l’accordo che servì come base per normalizzare i nostri rapporti” ha sostenuto il capo del governo di Tokyo a proposito delle recenti sentenze che hanno condannato aziende nipponiche a pagare risarcimenti ad ex forzati di guerra: sentenze che sono poi all’origine delle tensioni degli ultimi mesi.
Il medesimo giorno il Giappone non ha mancato inoltre di inviare una nota di protesta alla Corea del Sud per delle esercitazioni che la nazione peninsulare ha intenzione di tenere presso le contese isole Dokdo.
L’8 agosto è stata concessa la prima esportazione di materiale chimico verso la Penisola secondo le nuove e più stringenti norme. L’acquirente del materiale è stata Samsung.
“Il rafforzamento dei controlli non è un divieto all’esportazione ed abbiamo dimostrato che non abbiamo applicato arbitrariamente le nome al fine di impedire transazioni legittime” ha commentato il Portavoce dell’esecutivo Suga.
Il medesimo giorno il ministro dell’Ambiente di Seul ha preannunciato controlli più rigorosi sugli scarti di carbone risultanti dalla produzione di energia elettrica ed importati dalla RdC che li utilizza per la fabbrricazione di cemento. A motivare l’inasprimento dei controlli il rischio di contaminazioni nucleari anche se la tempistica rende evidente che si tratta dell’ennesima schermaglia economica.
Il 9 agosto, frattanto, il Presidente Moon ha nominato quale nuovo ministro per la Scienza e la Tecnologia Choi Ki-young, docente universitario esperto, non sembra essere un caso, in semiconduttori.
Per ciò che
riguarda invece i rapporti con l’altra Corea lo scorso mercoledì il
premier ha incontrato il nuovo Segretario alla Difesa statunitense
Mark Esper (ha assunto l’incarico il 23 luglio dopo sette mesi di
vuoto seguiti alle dimissioni di Jim Mattis) con il quale ha discusso
degli ultimi lanci di missili a corto raggio effettuati dalla
RPDC.
“Il legame Giappone-USA non è mai stato così
forte. Vogliamo rafforzare ulteriormente la nostra alleanza
migliorando le nostre risorse di deterrenza” ha affermato il
premier.
Esper ha poi incontrato l’omologo Takeshi Iwaya con il
quale ha sondato nuovamente la possibiltà
che il Sol Levante partecipi ad una coalizione militare da
inviare nello Stretto di Hormuz: “penso che ogni nazione che
abbia interesse alla libertà di navigazione e di commercio debba
essere coinvolta nel monitoraggio dello Stretto e del Golfo e ritengo
che il Giappone dovrebbe considerare una sua partecipazione” ha
affermato il titolare della Difesa statunitense. “Prenderemo una
decisione come governo guardando alla stabilità dei rifornimenti di
greggio, all’alleanza Giappone-USA ed alla nostra amichevole
relazione con l’Iran” ha sostenuto dal canto suo il ministro
Iwaya.
Sempre in politica estera il Segretario Generale del Gabinetto ha espresso la disapprovazione del Sol Levante per le esercitazioni militari che le forze armate russe hanno svolto a partire dallo scorso lunedì presso l’isola di Kunašir nelle disputate Curili meridionali.
Il 6 agosto il viceministro degli Esteri Igor Morgulov ha convocato l’ambasciatore nipponico a Mosca Toyohisa Kozuki qualificando come inaccettabili le proteste verso le attività che la Russia porta avanti su proprio territorio. L’ambasciatore ha anche ricevuto una nota di protesta per violazioni commesse da cittadini giapponesi che possono visitare le isole senza richiedere il visto. Non sono stati forniti altri dettagli ma è probabile che la nota russa di riferisca alle minacce di guerra che, condite con varie oscenità, sono state pronunciate da un deputato ubriaco nel corso di un viaggio nelle isole contese.
Sempre rimanendo in
ambito militare il 7 agosto la
giunta della Prefettura di Okinawa ha
depositato l’ennesima causa contro il governo centrale volta a
bloccare i lavori di costruzione della nuova base USA di
Henoko che andrà a sostiuire, una volta completata, quella di
Ginowan.
Nella nuova causa, depositata presso la Corte
Distrettuale di Naha, si contesta la legalità dell’autorizzazione ai
lavori di interramento di parte della baia concessa dal ministro
delle Infrastrutture Keiichi Ishii. La popolazione locale ha
confermato nuovamente nelle urne, con l’elezione al Senato
dell’anti-base Tetsumi Takara, la propria contrarietà alla nuova
servitù militare.
Sono
state nel contempo accertate le cause che hanno condotto allo
schianto di un caccia F-35A dell’aviazione nipponica lo scorso
9 aprile provocando la morte del pilota. Secondo l’analisi condotta
dall’aviazione l’incidente avvenne per un errore umano.
In economia
cresciuta a giugno e per il settimo mese consecutivo la spesa
delle famiglie. A trainare la crescita gli acquisti di pacchetti
turistici e di televisori. In totale le famiglie con due o più
membri hanno speso in media 276.882 yen e cioè il 2,7% in più
rispetto all’anno precedente.
Secondo i dati forniti
dall’esecutivo nello stesso mese i salari delle famiglie con due
lavoratori sono saliti in media a 880.805 yen e cioè del 3,5% reale
(4,3% nominale) rispetto all’anno precedente.
In calo nella
prima metà dell’anno il surplus commerciale sceso, secondo dati
forniti l’8 agosto, del 4,2% per un totale in termini assoluti pari a
10.470 miliardi di yen (circa 88,079 miliardi di euro).
Scese
tanto le esportazioni (del 5,2%) quanto le importazioni (-1,4%).
Cresciuto dello 0,2 l’avanzo primario grazie ai profitti maturati
dalle aziende all’estero e ritornati in patria.
Profitti record
riportati da SoftBank, gruppo finanziario e delle
telecomunicazioni, nella prima metà di quest’anno in gran parte
grazie ai ricavi prodotti dal Vision Fund, il fondo d’investimento
che la società ha messo in piedi insieme al fondo sovrano saudita.
Nel complesso sono state raggiunte entrare per 688,8 miliardi di yen:
di questi ben 397,6 miliardi vengono dal Vision Fund.
Nella
settimana appena trascorsa, inoltre, secondo indiscrezioni apparse
sulla stampa il gruppo avrebbe scelto Nomura Holding per la
collocazione sul mercato di obbligazioni per un valore complessivo di
400 miliardi di yen: si tratterebbe, qualora l’operazione andasse in
porto, di una delle più grandi operazioni sul fronte obbligazionario
viste nel Sol Levante.
Nei trasporti è
stato ripristinato dopo 9 anni di stop il servizio cargo di Japan
Airlines. Il primo volo, con un Boeing 747-400, è stato
effettuato tra l’aeroporto di Narita e quello di Chicago lo scorso 2
agosto ed in totale sono state trasportate 60 tonnellate di merci tra
le quali cosmetici e parti di veicoli. I 9 aerei cargo della
compagnia erano stato lasciati a terra dopo la bancarotta sofferta
dalla società nel 2010.
Sempre in tale campo l’esecutivo ha
annunciato la costruzione di una nuova pista nell’aeroporto di
Tokyo Haneda che sarà completata entro il prossimo marzo.
“Il
rafforzamento dell’aeroporto è importante per assicurare il regolare
svolgimento delle Olimpiadi. Continuiamo tuttavia a chiedere che il
governo porti avanti misure per affrontare il rumore ed assicurare la
sicurezza” ha dichiarato la Governatrice di Tokyo Yuriko Koike.
Nel settore
dell’auto l’azienda elettronica NEC ha presentato lo scorso
lunedì una propria macchina volante, di fatto un grosso drone,
che ha volato per circa un minuto. Il mezzo è altro circa 3 metri ed
è a decollo verticale.
La vendita di veicoli nipponici in
Corea ha, frattanto, iniziato a
calare a causa delle fortissime tensioni politiche di
questi mesi. A luglio le vendite di Toyota in RdC sono calate del 32%
rispetto allo stesso mese dell’anno precedente mentre -34% ha
registrato Honda. Nel 2018 le auto giapponesi hanno rappresentato il
17,4% delle oltre 260.000 auto importate in RdC.
Nell’elettronica l’azienda produttrice di chip Renesas Electronic ha comunicato lo scorso martedì perdite per 3.722 milioni di yen nella primo quarto di quest’anno fiscale (l’anno scorso nel medesimo periodo aveva registrato utili per oltre 56 miliardi). Gran parte del dato è attribuibile alla tensione commerciale tra Stati Uniti e Cina che ha prodotto per Renesas un calo del 10% nella vendita di semiconduttori.
Perdite per oltre
140 miliardi di yen sono state riportate per il medesimo periodo da
Toshiba. Buona parte del dato negativo (per 89,3 miliardi) è
dovuto all’iscrizione a bilancio di perdite connesse all’accordo di
trasferimento delle attività statunitensi inerenti il GPL alla
francese Total. -19,3 miliardi anche nelle vendite di chip da parte
di Toshiba Memory (società posseduta ancora per il 40,2% dalla casa
madre mentre il resto è stato venduto dopo mesi di trattative ad una
cordata che vede Bain Capital e la coreana SK Hynix alla guida) a
causa della minore domanda cinese.
“Con le attuali
prospettive dovute la guerra commerciale USA-Cina e con alcune
incognite sull’economia cinese potremmo aver bisogno di tagliare i
costi fissi o di rivedere i piani di investimento al fine di mitigare
via via impatti negativi” ha dichiarato il responsabile
dell’ufficio finanziario della società Masayoshi Hirata.
Decollati
però per la società anche i profitti operativi (soprattutto grazie
alla robusta domanda di condizionatori ed ascensori) passati da 730
milioni registrati nello stesso periodo dell’anno passato a 7,830
miliardi di quest’anno.
Perdite record per Japan Display,
società che è in procinto di essere salvata da un fondo cinese e da
altri investitori minori, la quale ha riportato per il periodo
aprile-giugno -83,27 miliardi di yen.
Nei consumi Japan Tobacco, uno dei colossi mondiali nella produzione di derivati del tabacco, ha ottenuto dal Ministero delle Finanze l’autorizzazione ad alzare il prezzo delle sigarette a partire dal prossimo primo ottobre quando scatterà l’aumento del 2% della tassa sui consumi. In totale circa 115 tipologie di sigarette costeranno 10 yen in più mentre altri prodotti subiranno un aumento di 20 yen.
In settimana il leader del Partito Democratico per il Popolo ha nuovamente chiesto di bloccare l’aumento della tassa che, come si vede, sta trascinandosi dietro una crescita dei prezzi che produrrà una contrazione della domanda interna. “Dovremmo nuovamente riflettere se farlo o meno e discutere dello stato attuale dell’economia. Vedere il giusto e lo sbagliato nell’aumento dell’imposta e quali necessità economiche vanno discusse nella prossima finanziaria. Vorrei che il governo e la maggioranza esaminassero nuovamente la questione in Commissione Bilancio” ha dichiarato Yuichiro Tamaki.
Nei cosmetici Kirin
Holding, azienda che produce alimenti e prodotti per la cura
della persona, ha annunciato che acquisterà il 33% di Fanel
Corporation acquisendo quindi la guida della società. La spesa
complessiva dovrebbe superare di poco i 129 miliardi di yen.
Kirin,
la quale produce anche birra, ha riportato una crescita nelle vendite
di alcolici pari all’1,3% nei primi sei mesi di quest’anno per un
totale in termini assoluti di 929,8 miliardi.
Sempre in questo
settore di mercato un +3,5% (per un totale di 1.230,9 miliardi di
yen) è stato riportato da Suntory ed un +0,5% (per complessivi 242,9
miliiardi) da Sapporo Holding.
Un calo nelle vendite (del 2,1%
per un totale di 983,8 miliardi) è stato invece comunicato da Asahi
la quale ha però registrato un +1,9% nei profitti grazie alle
vendite delle birre di alta gamma in Europa.
Nell’energia
un’importante decisione è stata assunta dalla Prefettura
Metropolitana di Tokyo la quale ha predisposto un piano che la
porterà ad avere l’80% dell’energia necessaria ai propri uffici
nel quartiere di Shinjuku prodotta da biomasse. A fornire
l’energia sarà la Hitachi Zosen Corporation che gestisce nella
Prefettura un impianto per il trattamento di rifiuti.
Nel 2017
in tutta la Prefettura (considerando quindi tanto i consumi privati
quanto quelli istituzionali) l’energia consumata è stata prodotta da
rinnovabili soltanto per il 14%. Obiettivo del governo metropolitano
è di raggiungere il 30% entro il 2030.
Sempre la scorsa settimana, il martedì mattina, interruzioni alla corrente hanno causato lo stop di diversi treni e causato malori in nove passeggeri a causa del contemporaneo spegnimento dell’aria condizionata. L’ondata di caldo che dal 29 luglio ha colpito il Giappone ha fino ad ora provocato 162 morti ed oltre 18.000 ricoveri ospedalieri (in 729 casi si tratta di casi piuttosto gravi che necessitano di settimane di ricovero) concentrati soprattutto a Tokyo, Aichi e Saitama.
Nel settore postale la scorsa settimana un tavolo consultivo del governo ha accettato la proposta proveniente da Poste del Giappone (società pazialmente pubblica) di interrompere la consegna di lettere il sabato. La decisione potrebbe diventare operativa a partire dal prossimo anno ed è motivata dal calo di manodopera che vive il Paese ormai da anni.
In agricoltura dati
forniti dal Ministero competente hanno mostrato come la
percentuale di autosufficienza alimentare
(calcolata in calorie) nel 2018 è scesa al 37%: la
percentuale più bassa degli ultimi 25 anni e -1% rispetto all’anno
scorso. Il dato dimostra il totale fallimento delle politiche
agricole del governo e lo stato di crisi di un settore che sarà
sempre più esposto alla concorrenza internazionale (soprattutto a
causa di accordi commerciali come il TPP) senza che vi sia un
adeguato sostegno pubblico all’innovazione ed alla creazione di
economie di scala.
L’esecutivo aveva auspicato di raggiungere il
45% di autosufficienza entro il 2020.
In termini di valori
produttivi la percentuale è stata invece del 66% (invariata rispetto
al 2017) con un calo dei prezzi di verdure ed uova ed un aumento
dello zucchero.
Tra i problemi che il Sol Lavante deve
affrontare vi è inoltre l’elevata età media dei lavoratori
del settore che è stata nel 2018 di 66,6 anni.
Chiudendo con il
nucleare TEPCO ha comunicato lo scorso venerdì che i
serbatoi nei quali è attualmente stoccata acqua a bassa
radioattività che fluisce all’interno dell’ex centrale di Fukushima
Daiichi saranno pieni per il 2022. La società ha anche scartato
l’ipotesi, emersa durante un confronto con un tavolo governativo, di
utilizzare navi per lo stoccaggio a lungo termine dell’acqua (piovana
o di falda) che entra a contatto con materiale radioattivo e che va
dunque raccolta prima che fluisca in mare. A fine luglio l’acqua
contaminata da trizio era pari a 1,1 milioni di tonnellate.
Suggerito
anche dall’ente pubblico che supporta TECPO nei lavori di
smantellamento (la Società per le Compensazioni da Danno Nucleare e
per la Facilitazione del Decommisionamento) di inziare a rimuovere il
materiale radioattivo dal secondo reattore. Una volta approvato il
piano esso diventerà operativo dal 2021.
(con informazioni di Japan Press Weekly 31 lug. – 06 ago. 2019; mid.ru; stat.go.jp; kaida.co.kr; tass.com; yna.co.kr; cdp-japan.jp; dpfp.or.jp; mainichi.jp; asahi.com; the-japan-news.com)
Immagine di Andi Scharfstein (dettaglio) da commons.wikimedia.org
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.