Settimana iniziata con la vittoria di Shingo Mimura nelle elezioni per il rinnovo della carica di Governatore nella Prefettura settentrionale di Aomori. Le urne scrutinate domenica scorsa hanno infatti confermato (con poco più di 329.000 voti pari al 75,73%) il sessantatreenne appoggiato dal Partito Liberal-Democratico e dal Nuovo Komeito accordandogli il suo quinto mandato alla guida dell’ente locale.
Sconfitto Wakako Sahara, candidatura appoggiata dall’opposizione, che ha ottenuto 105.466 voti (in percentuale il 24,27%). Bassa, appena al 40,08%, l’affluenza.
Al centro della campagna elettorale vi è stata la questione nucleare con il candidato conservatore favorevole non soltanto alla presenza di centrali sul territorio da lui amministrato ma anche alla realizzazione del centro per il deposito ed il riciclo delle scorie di uranio di Rokkasho.
Nel 2017 la Prefettura ha ricevuto in tasse dagli operatori elettrici 20 miliardi di yen pari a circa l’11% del proprio bilancio.
Sempre in politica interna dopo le indiscrezioni apparse sul
quotidiano Mainichi il portavoce
dell’esecutivo Yoshihide Suga ha ammesso martedì scorso che delle riunioni tenute tra il premier ed i
massimi vertici di alcune agenzie governative non vengono redatti verbali.
“I verbali vengono stilati quando la
legge prevede che lo siano” ha sostenuto Suga ignorando che le linee guida
approvate nel 2017 prevedrebbero invece la realizzazione di sommari verbali
degli incontri tra il capo dell’esecutivo e ministri e titoli di agenzie
nazionali.
La vicenda dei verbali non scritti venne alla luce la prima volta alcuni anni
fa quando scoppiò lo scandalo del Kake Educational. In quell’occasione
dirigenti dell’ente di formazione privato tennero riunioni a Tokyo delle quali
non è mai rimasta traccia prima di riuscire ad ottenere la licenza per aprire
una facoltà di Medicina Veterinaria ad Ibaraki.
Lo scorso 5 giugno, intanto, maggioranza ed opposizione alla Camera dei Rappresentanti hanno
presentato una mozione di censura congiunta contro il deputato Hodaka Maruyama
condannando i suoi alcolici vaneggiamenti circa una guerra da dichiarare alla
Federazione Russa al fine di riconquistare la sovranità sulle Curili
meridionali.
Maruyama aveva proferito quelle frasi (più altre di natura oscena circa seni da
toccare nei bar aperti) accompagnando in qualità di deputato un gruppo di
anziani ex residenti nelle isole che beneficiano dell’esenzione dalla richiesta
di visto in virtù di un accordo russo-nipponico di alcuni anni fa.
Frattanto i partiti
dell’opposizione progressista hanno concluso un accordo che prevede candidati
unitari per tutti e 32 i collegi della Camera dei Consiglieri che saranno
rinnovati con l’uninominale il prossimo luglio. Dopo avere trovato un accordo
prima su 30 e poi su 31 collegi rimaneva un conflitto tra Partito Democratico
per il Popolo e Partito Socialdemocratico sul collego di Kagoshima reclamato da
entrambi: l’accordo finale è consistito nel presentare un candidato
indipendente.
In totale nei 32 collegi che saranno rinnovati con questo sistema (in totale i
seggi che andranno ad elezioni sono la metà dei 245 membri del Senato) il
Partito Costituzionale Democratico esprimerà sette candidati, il Partito
Democratico per il Popolo (dentro il quale è confluito il Partito Liberale di
Ichiro Ozawa) sei, il Partito Comunista uno mentre negli altri 18 collegi
saranno schierati candidati indipendenti.
Sul fronte lavoro il governo starebbe studiando un piano
volto ad aumentare il numero dei
contratti a tempo indeterminato tra i lavoratori di età compresa tra i 30 ed i
40 anni con l’obiettivo di passare dagli attuali 50.000 a circa 300.000
l’anno.
Il programma, che dovrebbe essere inserito nel bilancio di previsione dello Stato
del 2019, prevede tuttavia poco più che aria fritta prevedendo in linea di
massima investimenti in formazione professionale e nei centri per l’impiego e
probabilmente alcuni sussidi alle imprese.
Circa 17 milioni di lavoratori nipponici si trovano attualmente in questa
fascia di età: di essi 3.710.000 sono precari e circa 520.000 lavoratori a
tempo parziale.
Frattanto alcune amministrazioni locali, tra le quali Wakayama e Nagano, stanno operando per promuovere tra le aziende sistemi di telelavoro (in particolare nel corso delle vacanze) al fine di promuovere nuove modalità, più flessibili, di lavoro e di aumentare anche per questa via il turismo interno.
In parlamento, nel contempo, lo scorso 7 giugno è passata in
seconda lettura una norma volta a monitorare
in maniera più efficace il rispetto delle quote di assunzioni nelle categorie
protette dopo che lo scandalo dello scorso anno aveva drammaticamente
abbassato il numero di disabili in possesso delle adeguate certificazioni
previste per legge ad essere in forza nella pubblica amministrazione.
La nuova normativa prevede che le aziende tengano copia delle certificazioni di
disabilità così da rendere più semplici le ispezioni del Ministero del Lavoro.
Nel welfare il
Ministero della Salute ha ritirato il target di riduzione del numero di
ultrasettantenni affetti da demenza senile. Il piano messo a punto
dall’esecutivo prevedeva una riduzione del 10% entro i prossimi dieci anni ma
l’obiettivo è stato criticato da più parti in quanto le misure preventive previste non si basavano su solidi dati
scientifici.
“Abbiamo ascoltato ciò che ci hanno detto
le famiglie dei pazienti circa il fatto che anche quando si è fatto il massimo
per prevenire la demenza ciò non è stato possibile e non vogliamo che qualcuno
senta di aver fallito” ha detto il ministro della Sanità e del Lavoro
Takumi Nemoto.
Rimanendo tra le fasce di età elevate una recente ricerca ha mostrato come un ultraottantenne su quattro ancora guidi la macchina. La ricerca è stata condotta tra il novembre ed il dicembre dello scorso anno su 3.000 uomini (1.870 i rispondenti) di età superiore ai 60 anni. Periodicamente nell’Arcipelago si verificano incidenti mortali che coinvolgono anziani alla guida ed il progressivo invecchiamento della popolazione potrebbe aggravare ulteriormente il problema.
Frattanto un rapporto dell’Agenzia per il Servizi Finanziari
ha lanciato l’allarme circa la possibilità che
l’attuale sistema pensionistico sia in grado, nei prossimi decenni, di
assicurare degne condizioni di vita ad un numero crescente di anziani.
Secondo il rapporto già oggi una coppia di pensionati in vita fino al
novantacinquesimo anno di età necessita di entrate, dopo l’avvenuto
pensionamento, pari a 20 milioni di yen e cioè più di quanto corrisposto
mediamente dal sistema pensionistico pubblico.
Il report chiede quindi all’esecutivo di investire meglio le somme accantonate
mensilmente dai lavoratori per il pensionamento al fine di evitarne un costante
indebitamento negli anni successivi alla fine del lavoro.
Per quanto concerne i bambini, invece, per la prima volta
sono state stilate da alcune organizzazioni, tra cui la Società Pediatrica del
Giappone, delle linee guida volte a
prevenire l’obesità a partire dal quinto anno di vita.
Bambini che nell’Arcipelago sono sempre meno: nel 2018, per il terzo anno
consecutivo, il numero di nuovi nati è stato inferiore al milione. A venire al
mondo in Giappone sono stati per la precisione 918.397 bambini (–27.668 nati
rispetto al 2017).
Il numero di decessi è stato invece di 1.362.482 (+22.085 sul 2017) il che
implica un saldo negativo nella
popolazione pari a 444.085 persone il che fa di questo numero il dato peggiore da quando queste
statistiche sono disponibili e cioè dal
1899.
In calo dello 0,01 il tasso di fertilità che si è attestato a 1,42 e dunque
sideralmente lontano dall’obiettivo auspicato dai conservatori di 1,8 da raggiungere
entro il 2026.
In ambito militare il Ministero della Difesa ha interrotto
lo scorso martedì le ricerche del caccia
F-35A dell’Aeronautica Militare sparito nell’Oceano Pacifico due mesi fa.
Dal momento dell’incidente, costato la vita ad un aviere nipponico, i 12
velivoli F-35 in forze nella base di Misawa (Prefettura di Aomori) sono fermi
al suolo in attesa di accertamenti tecnici.
La morte del pilota, il maggiore Akinori Hosomi, è stata ufficialmente
comunicata, anche se l’esito dell’incidente è stato chiaro sin da subito, dal
ministro Iwaya lo scorso 7 giugno.
Sempre in tale ambito lo scorso 3 giugno il premier ha incontrato il titolare della
Difesa statunitense Patrick Shanahan per fare il punto sulla costruzione
della “area indo-pacifica libera ed aperta” (e cioè, fuori dal diplomatese,
sulle strategie di contenimento della Cina) nonché per fare il punto sul
processo di dialogo tra la Corea del
Nord e gli Stati Uniti attualmente in una fase di stallo dopo che una serie
di test condotti da Pyongyang hanno prodotto la sospensione dei colloqui
diretti al vertice Trump-Kim.
Shanahan era reduce da un trilaterale tenutosi il 2 giugno a Singapore con
l’omologo Iwaya (incontrato nuovamente a Tokyo) e con quello sudcoreano Jeong.
Iwaya e Jeong hanno in quell’occasione archiviato gli scambi di accuse
conseguenti al puntamento, avvenuto lo scorso dicembre, da parte di un
cacciatorpediniere sudcoreano di un velivolo militare nipponico.
Un nuovo incidente
ha intanto riguardato le forze armate
statunitensi di stanza nella Prefettura di Okinawa. Lo scorso martedì un
componente di gomma di un elicottero CH-53E dei Marines è caduto su un campo da
tennis di una scuola elementare di Uranishi dimostrando per l’ennesima volta
che gli Stati Uniti si infischiano dei
divieti di sorvolo su scuole e luoghi densamente abitati mettendo a rischio
l’incolumità della popolazione sottostante.
Il pezzo di gomma, la cui caduta è stata comunicata dai Marines il giorno
successivo, è lungo 12 centimetri e pesa circa 20 grammi.
“Un passo sbagliato può condurre ad
incidenti gravi. Si genera preoccupazione tra la gente e ciò è inaccettabile”
ha sostenuto il vicegovernatore della Prefettura Kiichiro Jahana.
Per quello che concerne invece l’inquinamento acustico ai danni di chi abita nei pressi della base dell’aviazione di Yakota l’Alta Corte di Tokyo ha rivisto al rialzo (da 610 a 760 milioni di yen) il risarcimento che il governo è stato condannato a corrispondere a circa 1.000 cittadini.
In politica estera è naufragata la possibilità di avviare colloqui diretti tra funzionari nordcoreani ed omologhi nipponici dopo che, contrariamente a quanto fatto ogni anno, la RPDC non ha inviato un propria delegazione al summit “Ulaanbaatar Dialogue”, un incontro annuale sulla sicurezza nell’Asia settentrionale tenuto nella capitale mongola.
Nei rapporti con la
Federazione Russa, invece, è stato Vladimir Putin a tendere nuovamente la
mano al Giappone reiterando la volontà di concludere un trattato di pace che chiuda giuridicamente il secondo conflitto
mondiale dopo che gli ultimi colloqui nella forma 2+2 (cioè con la
partecipazione dei ministri di Esteri e Difesa delle due nazioni) si sono
conclusi con un nulla di fatto come i precedenti.
Parlando da San Pietroburgo in presenza di alcuni giornalisti stranieri il
Presidente russo si è comunque mostrato preoccupato per la scarsa
considerazione nipponica circa la sicurezza nazionale russa la quale risulta
compromessa dall’installazione del sistema antimissile Aegis.
In economia l’esecutivo ha deciso di centralizzare alcune procedure connesse all’esportazione di prodotti
agricoli al fine di contrastare il declino dell’export nipponico sul fronte
alimentare. Tra i controlli che saranno a carico del Ministero dell’Agricoltura
quelli sanitari sulla carne.
L’obiettivo che si è dato il governo per quest’anno è quello di esportare
alimenti per 1.000 miliardi di yen.
Nel settore bancario Mizuho
Financial Group ha intenzione di vendere i dati dei propri clienti che
forniranno il consenso a società controllate dallo stesso nonché ad altre
aziende. Ad annunciarlo in un’intervista il presidente ed amministratore
delegato del gruppo Tatsufumi Sakai. La società dal 2017 analizza mediante l’intelligenza artificiale i comportamenti dei
clienti e dispone in virtù di ciò di preziose informazioni che potrebbero
essere utili ad aziende che operano nei settori più disparati. Allo stato
attuale questo tipo di operazioni non sono però possibili fin tanto che la
normativa in materia non sarà modificata dal parlamento.
Cooperazione all’estero invece per Sumitomo Mitsui Trust la quale potrebbe
avviare a partire dal 2021 una società di gestione patrimoniale congiuntamente
con la svizzera UBS. La nuova joint venture sarà posseduta al 50% da ciascuna
delle due società.
Nel contempo venerdì scorso cattive notizie sono arrivate per Citigroup Global Markets Japan. L’Agenzia per i Servizi Finanziari ha comminato una multa al gruppo britannico per 130 milioni di yen (una sanzione inusuale per la sua entità) per spoofing, una pratica nella quale coloro che trattano titoli di Stato o altri tipi di securities tentano di manipolarne i prezzi inserendo ordini di acquisto o di vendita di grandi entità senza che abbiano poi la reale intenzione di portarli a compimento.
Nell’elettronica Rakuten Mobile ha reso noto mercoledì scorso che utilizzerà tecnologia prodotta da NEC al fine di creare la propria infrastruttura per l’internet superveloce 5G che dovrebbe debuttare nel Paese il prossimo giugno. Rakuten prevede di investire nel 5G oltre 194 miliardi di yen.
Nell’auto i colloqui
tra Renault e Fiat Chrysler potrebbero mettere in crisi l’alleanza tra la
nipponica Nissan e la società francese (alleanza che le due aziende
condividono con Mitsubishi).
Una fusione “altererebbe in maniera
significativa la struttura societaria del nostro partner” ha affermato
l’amministratore delegato di Nissan Hiroto Saikawa aggiungendo che “ciò richiederebbe una profonda revisione
della relazione tra noi e Renault”.
Nel corso della settimana l’ipotesi però di una fusione tra il gruppo
automobilistico ex italiano e Renault sembra essere naufragato definitivamente
a causa del ritiro da parte di Fiat
della proposta.
La società nipponica ha anche comunicato lo scorso 5 giugno i risultati di un’indagine interna sull’ex manager Carlos
Ghosn che esprime dubbi su una serie di spese effettuate dallo stesso per
circa 11 milioni di euro (tra queste viaggi e doni ad associazioni no profit)
riservandosi la possibilità di future azioni legali ai danni dell’ex proprio ex
numero uno.
Sempre in questo settore Toyota e Subaru hanno annunciato venerdì scorso di voler progettare SUV
elettrici da vendere con i rispettivi marchi. Le due aziende prevedono di
far debuttare questi veicoli sul mercato statunitense già il prossimo
anno.
La società di Nagoya ha anche comunicato lo stesso giorno di aver avviato
colloqui con produttori giapponesi (GS Yuasa) e cinesi (Contemporary Amperex
Technology e BYD) di batterie al fine di potenziare la propria produzione di
auto elettriche.
“Dovremo adottare un nuovo sistema
produttivo al fine di rispondere alla domanda di veicoli elettrici” ha
affermato il vicepresidente di Toyota Shigeki Terashi.
Lo stesso Terashi, intervenendo nel corso di una conferenza stampa convocata
per il 7 giugno, ha fissato l’ambizioso obiettivo di vendere 5,5 milioni di
veicoli elettrici ogni anno entro il 2025.
In casa Suzuki, dopo i mega richiami di auto degli scorsi mesi (circa 2 milioni di veicoli) un ordine di migliorare le proprie procedure di controllo è giunto dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. L’ordine potrebbe presto essere seguito anche da una consistente multa.
Nel settore aeronautico Mitsubishi
Heavy Industries ha comunicato di aver avviato un dialogo con la concorrente
canadese Bombardier al fine di acquisirne il settore dei piccoli aerei
commerciali.
“È vero che stiamo discutendo circa
l’acquisizione del programma sui jet regionali di Bombardier ma nessuna decisione
è stata presa dall’azienda” si legge in un comunicato diffuso dall’azienda.
Mitsubishi Aircraft ha più volte rimandato a partire dal 2013 la consegna del
primo jet progettato interamente in house.
Preoccupazione per la guerra commerciale scatenata da Donald Trump anche nell’industria siderurgica nipponica. Katsuhiro Miyamoto, vicepresidente esecutivo di Nippon Steel ha sottolineato come un eventuale aumento delle tariffe sulle automobili importate negli USA avrà certamente un effetto anche sull’industria dell’acciaio del Sol Levante mentre l’aumento dei dazi, già scattato, con il Messico dovrebbe avere per il colosso nipponico un effetto limitato.
Frattanto la Banca Mondiale ha rivisto al ribasso nel proprio rapporto di giugno le stime di crescita del Giappone. Il Paese crescerà dello 0,8% quest’anno (-0,1 rispetto a quanto previsto nel rapporto di gennaio) mentre invariato dovrebbe essere il tasso di crescita per il 2020 ed il 2021 (rispettivamente dello 0,7 e dello 0,6).
L’otto giugno è invece iniziata nella città di Tsukuba (Prefettura di Ibaraki) la due giorni dei ministri dell’Economia su
commercio ed economia digitale. Padrone di casa il ministro all’Economia,
Industria e Commercio Hiroshige Seko che ha subito posto sul tavolo la
questione della libera circolazione dei dati personali pur tutelando la
riservatezza degli utenti: “i dati sono
la sorgente dell’innovazione” ha sottolineato il titolare del
dicastero.
Lo stesso giorno, invece, a Fukuoka si sono visti i ministri delle Finanze (a presiedere il tavolo il vicepremier Taro
Aso) con l’obiettivo di armonizzare la
normativa sulla tassazione delle imprese di modo che esse contribuiscano
più efficacemente all’economia globale e non soltanto alle loro casse.
Accordo di massima per un progetto di ricerca di gas naturale liquefatto nell’Artico è stato stretto tra la russa Novatek e le nipponiche Mitsui e la società pubblica Japan Oil, Gas and Metals National Corporation.
Nel turismo il cofondatore della piattaforma di pensionati e
piccoli alberghi Airbnb Nathan
Blecharczyk si è augurato una rapida crescita dell’azienda nel Sol Levante
(Paese che da pochissimo ha regolato normativamente il settore) grazie ai
turisti che visiteranno l’Arcipelago in occasione della prossima Coppa del
Mondo di Rugby e soprattutto delle prossime Olimpiadi del 2020.
Punta sui turisti stranieri anche Edion: la società specializzata nella vendita
di materiale elettrico ha aperto venerdì scorso ad Osaka il proprio negozio più
grande dell’Arcipelago.
In campo ambientale il ministro Harada ha annunciato in
conferenza stampa lo scorso 3 giugno la propria intenzione di sottoporre al
parlamento un disegno di legge che
obbligherebbe le attività commerciali a far pagare i sacchetti di plastica
di modo da scoraggiarne l’uso. Harada auspica che la normativa entri in vigore
per il 2020.
Coca-Cola Japan ha annunciato, negli stessi giorni, che inizierà a vendere sul
mercato nipponico bevande contenute in bottiglie prodotte totalmente da
plastica riciclata.
Rimanendo in campo ambientale l’esecutivo ha fissato un
obiettivo, da raggiungere per il 2030,
circa l’efficienza energetica dei veicoli. Secondo il piano presentato il 3
giugno le nuove auto dovranno entro
quella data consumare circa il 30% di
carburante (o di energia nel caso di auto elettriche) in meno rispetto ad oggi.
In concreto nel caso di un auto a benzina ciò vorrebbe dire passare da una
media di 19,2 chilometri con un litro a 25,4.
Il governo ha anche diffuso il 7 giugno un documento nel quale si auspica una
riduzione dei costi per i consumatori per l’energia elettrica prodotta da fonti
rinnovabili. Il costo dell’energia da eolico, solare e da altre fonti non
legate ai combustibili fossili è nel Sol Levante “più alto della media internazionale” si legge nel rapporto.
Lo stesso documento però auspica un
passaggio per il 2030 dal 3% attuale di energia nucleare ad un 20-22%
(mentre le rinnovabili dovrebbero passare dal 16 al 22-24%).
Frattanto i cambiamenti climatici si manifestano sempre più evidenti in Giappone. Le forti piogge del fine settimana hanno portato all’emissione di ordini di evacuazione nella Prefettura di Hiroshima (colpita sempre più forte dalle alluvioni estive) per circa 224.000 persone. Le evacuazioni hanno riguardato parte della città di Hiroshima, i comuni di Saka e Kaita e l’intero comune di Kumano.
(con informazioni di media.group.renault.com; subaru-global.com; smtb.jp; toonippo.co.jp; mainichi.jp; japantimes.co.jp; the-japan-news.com)
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Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.