Settimana apertasi con la grave serie di attentati terroristici che hanno colpito lo Sri Lanka. Negli attacchi, il cui obiettivo principale sono state le chiese cristiane, è morto un cittadino giapponese ed altri quattro sono rimasti feriti.
Sempre sul fronte estero il 22 aprile è iniziato un tour del primo ministro Abe che lo ha condotto in Francia, Italia, Slovacchia, Belgio, Stati Uniti e Canada. Cuore del lungo viaggio la preparazione del prossimo G20 che si terrà ad Osaka.
Nella tappa parigina Abe ha incontrato l’omologo Emmanuel
Macron per discutere, oltre che dei temi che saranno meglio approfonditi in
sede di G20 (ambiente e commercio principalmente), anche del futuro dell’alleanza Nissan-Renault la quale “è importante sia mantenuta stabile e forte
in una modalità che si accettabile per tutte le parti”.
Nella conferenza stampa congiunta, occasione nella quale Abe ha offerto l’aiuto
del proprio Paese per la ricostruzione della Cattedrale di Notre Dame, i due
massimi rappresentanti si sono poi augurati l’unità del G20 (e cioè nei fatti
l’isolamento degli Stati Uniti)
nella lotta al protezionismo.
Secondo incontro del premier nipponico quello con il
Presidente del Consiglio italiano Giuseppe
Conte che è stato una fotocopia (sbiadita dato il protagonista)
dell’incontro con Macron.
Posizione comune, dunque, sulla lotta al cambiamento climatico ed al
protezionismo mentre sul fronte della cooperazione bilaterale i due capi di
governo hanno concordato di rafforzarla sul fronte delle imprese innovative e della difesa.
Sulla stessa linea (quella della “area indo-pacifica libera e aperta”) dei
precedenti governi la posizione dell’Italia sulla navigazione nei mari Cinese Meridionale ed Orientale.
Terza tappa per il premier edochiano l’incontro con il Presidente del Consiglio Europeo Tusk e con quello della Commissione Europea Juncker.
Ribadita da parte nipponica la preoccupazione per una Brexit senza accordo con le autorità di Bruxelles e sottolineata da tutte e tre le parti la volontà di mantenere il commercio internazionale “libero ed equo coordinando le rispettive posizioni in vista del summit G20 di Osaka”.
Abe ha poi avuto dei colloqui a Bratislava con l’omologo polacco Mateusz Morawiecki per fare il punto con un appartenente al fronte di Visegrad sull’accordo di libero commercio tra Unione Europea e Giappone entrato in vigore lo scorso febbraio.
Dall’Europa il viaggio del capo dell’esecutivo nipponico ha
poi fatto tappa a Washington per colloqui con il Presidente USA Donald Trump.
Cuore dell’incontro l’accordo
commerciale sul quale le due nazioni trattano e battagliano sin dai primi
giorni della presidenza Trump.
Il leader americano ha ribadito, poco diplomaticamente, che il Giappone impone
“forti dazi” ai prodotti agricoli americani e che è necessario che essi siano
ridotti anche se non è chiaro di quanto (se più o meno di quanto previsto per i
Paesi sottoscrittori del CPTTP).
Prima di partire per l’importante viaggio di otto giorni il premier
ha anche inviato la rituale offerta al
tempio Yasukuni, il luogo di culto shintoista che celebra i caduti per
l’Imperatore e tra essi circa 1.000 criminali
di guerra.
L’invio dell’alberello rituale (masakaki
in giapponese) è stato biasimato come ogni anno dalle nazioni più prossime al
Giappone le quali hanno anche maggiormente sofferto per la brutale occupazione
coloniale dei loro territori.
Anche quest’anno circa 70 parlamentari hanno visitato il tempio mentre per
evitare tensioni internazionali il premier si astiene dal recarsi in visita dal
2013.
Nei rapporti con la Federazione
Russa lo scorso lunedì sono ripresi i dialoghi riguardanti le attività
economiche congiunte nelle quattro
Curili meridionali. Il dialogo a livello ministeriale (condotto dal
viceministro agli Esteri di Tokyo Takeo Mori e dall’omologo Igor Mogulova)
prosegue dunque nonostante la netta contrarietà russa a cedere al Sol Levante
le due isole più prossime a quella di Hokkaido. Un incontro, l’ennesimo, tra
Taro Kono e Sergej Lavrov si terrà il prossimo 10 maggio.
Di “messaggi contraddittori” sulle isole ha parlato il Segretario del Partito
Costituzionale Democratico per il fatto che la sovranità nipponica su Iturup,
Kunašir, Šikotan e sugli isolotti di Habomai non è stata inclusa nel
rapporto annuale del Ministero degli Esteri.
Per quanto concerne le relazioni con la Corea del Sud il Giappone ha nuovamente richiesto, nonostante il
via libera alla misura da parte del WTO, alla RdC di rimuovere il divieto di importazione di frutti di mare
provenienti da Fukushima.
La richiesta è stata avanzata da Kenji Kanasugi, Direttore dell’Ufficio per gli
Affari Oceani ed Asiatici del Ministero degli Esteri di Tokyo, alla controparte
sudcoreana Kim Yong Kil nell’ambito dell’abituale sessione di consultazione
economica.
A Seul, frattanto, si è svolta il 23 aprile una conferenza
stampa con la presenza dell’ex Segretario del Gabinetto Takeo Kawamura e del
senatore Yukihisa Fujita volta a promuovere con urgenza una norma che preveda risarcimenti per le vittime degli ascari
coreani che hanno prestato servizio nell’esercito coloniale nipponico.
Presente alla conferenza Lee Hak-rae, 94 anni ed uno delle ultime vittime della
violenza colonialista ancora superstiti.
Tre giorni prima, invece, a Tokyo si era svolta una conferenza organizzata
dalle associazioni forensi di Giappone
ed RdC nella quale gli avvocati di entrambe le nazioni hanno concordato sul
fatto che l’accordo bilaterale del 1965
non ha estinto la possibilità per singoli cittadini coreani di richiedere ad
aziende nipponiche risarcimenti per le violazioni dei loro diritti umani
subite nel periodo coloniale.
In campo nucleare è stato realizzato con successo il primo trasferimento di sette barre di
combustibile nucleare dall’ex reattore n. 3 della centrale di Fukushima
verso una piscina distante circa 100 metri.
TEPCO ritiene di poter completare il trasferimento delle 559 barre presenti sul
sito entro il marzo del 2021 mentre a partire dal 2023 inizierà la medesima
operazione negli ex reattori 1 e 2.
La società elettrica ha anche annunciato la possibilità di utilizzare lavoratori stranieri nei lavori di
smantellamento degli impianti suscitando ovvie preoccupazioni per quanto
concerne la sicurezza ed i diritti umani degli stessi lavoratori.
Per l’azienda i lavori di decomissionamento degli ex reattori rientrerebbero
nella categoria “edilizia” e cioè uno dei 14 settori industriali interessati
dalla riforma dei visti entrata in vigore il primo aprile di quest’anno.
Ad Okuma, frattanto, lo scorso 22 aprile la sede del municipio della cittadina
(fino ad ora ospitata ad Aizuwakamatsu a circa 100 chilometri) è ritornata nel
territorio comunale dopo che sono stati rimossi i divieti alla residenza in
vigore dal 2011 ed hanno riguardato oltre alle istituzioni cittadine ben 11.000
cittadini.
Mercoledì, nel contempo, l’Agenzia Regolatrice per il Nucleare ha deliberato
che tutte le società elettriche
proprietarie di impianti atomici dovranno attuare al fine di poter
proseguire le attività attente misure di
sicurezza volte a difendere le strutture da attacchi terroristici.
L’ente ha così respinto la richiesta proveniente da tre società elettriche (per
cinque centrali complessive) di poter operare anche se i piani di prevenzione
non saranno terminati entro le date limite fissate da un regolamento del 2013.
Tra le centrali che potrebbero sospendere le attività vi è quella di Sendai di
proprietà della Kyushu Electric che ha un anno di tempo per completare i
lavori.
In politica interna le
elezioni suppletive per due collegi uninominali della Camera dei Rappresentanti
hanno visto sconfitti i candidati della maggioranza in favore di quelli
dell’opposizione.
Nel collegio numero 3 di Okinawa si
è imposto sul candidato del PLD il giornalista Tomohiro Yara mentre nel 12°
collegio di Osaka ha vinto Fumitake
Fujita che entrerà nel gruppo parlamentare del Partito dell’Innovazione del
Giappone (che è oramai il riferimento nazionale unicamente del raggruppamento
locale di Osaka Ishin no Kai).
Sconfitto in quest’ultimo collegio Takeshi Miyamoto del Partito Comunista ma
sostenuto da tutti i partiti progressisti.
“La ricollocazione della base ad Henoko
non è la soluzione ed il volere del popolo di Okinawa è stato indicato con
forza” ha detto Yara appena eletto.
“Per la terza volta dopo le elezioni per
il rinnovo della carica di Governatore gli elettori si sono espressi contro.
Dovremmo rinegoziare con il governo degli Stati Uniti una soluzione che non
preveda la nuova base di Henoko” ha sottolineato dal quartier generale del
Partito Costituzionale Democratico Akira Nagatsuma.
“L’accordo sulla base va rivisto
tempestivamente” ha commentato da Tokyo anche il Presidente del Partito
Democratico per il Popolo Yuichiro Tamaki.
Sempre in politica interna i partiti dell’opposizione progressista hanno presentato congiuntamente in parlamento una proposta di legge volta ad abolire le modifiche in senso bellicista delle norme sulla sicurezza nazionale approvate dalla maggioranza nel 2015 ed entrare in vigore un anno dopo (norme che tra l’altro rendo più semplice l’invio di truppe nipponiche all’estero).
Come era nell’aria da tempo una semplificazione sarà avviata
nel campo progressista. È stata infatti annunciata lo scorso 26 aprile la fusione tra il Partito Democratico per il
Popolo (e cioè gli ex democratici che non sono confluiti né nel risorto
Kibo no To né nel Partito Costituzionale Democratico di Edano) ed il piccolo Partito Liberale guidato
da Ichiro Ozawa.
“Vogliamo voltare pagina nella storia di
divisioni e dispersioni presenti nel campo dell’opposizione ed andare verso una
nuova era di integrazione” ha affermato il Presidente del PDP Tamaki nella
conferenza stampa convocata per annunciare la decisione.
Approvata, frattanto, lo scorso 24 aprile con il voto
unanime del Senato (alla Camera bassa la legge era passata l’11 aprile) la
norma che concede un risarcimento alle
vittime della sterilizzazione forzata.
La pratica di sterilizzare disabili mentali, in uso anche nel dopoguerra in
numerosi Paesi democratici (tra essi anche la Svezia e gli Stati Uniti), venne
abolita nel 1996 e si stima sia stata eseguita su circa 25.000 persone. Per
ognuna delle vittime superstiti sarà accordato un risarcimento pari a 3,2
milioni di yen.
Depositata da Partito Costituzionale Democratico una proposta di legge che andando incontro
agli accordi di Parigi sul clima obbligherebbe, qualora approvata, gli
architetti ad effettuare una valutazione
sui consumi energetici anche degli edifici di piccole dimensioni
relazionando al committente sulle misure da apportare al fine di ridurli.
“L’aumento della tassa sui consumi avrà
un effetto negativo anche nel settore del risparmio energetico” ha
affermato Yoshihiko Noda presentando in Camera dei Rappresentanti la proposta
di legge.
Sul programmato aumento
della tassa sui consumi polemica a distanza tra il dirigente
liberal-democratico Koichi Hagiuda ed il Presidente del Partito Comunista Kazuo
Shii.
Hagiuda in un recente dibattito televisivo ha infatti ipotizzato che l’aumento
del 2% dell’imposta che è stato previsto in ottobre potrebbe essere rimandato
alla luce della poca fiducia nella ripresa economica mostrata dalle imprese
nella periodica inchiesta, la cosiddetta Tankan,
condotta dalla Banca Centrale.
“Il Partito Comunista ha sempre detto che
quando le condizioni economiche non sono buone un 2% di aumento della tassa sui
consumi rappresenta un suicidio per il Giappone” ha affermato Shii.
In ambito demografico dati governativi resi noti lo scorso
venerdì mostrano come le abitazioni
abbandonate abbiano raggiunto nel 2018 il numero record di 8.460.000
(+260.000 negli ultimi cinque anni).
Il dato, parzialmente in contraddizione con altri che mostrano viceversa un
aumento del costo dei suoli residenziali, è spiegabile in gran parte con le
numerose differenze economiche interne al Paese che portano a costanti migrazioni interne della manodopera
giovane.
Tra le Prefetture nelle quali la percentuale delle abitazioni abbandonate è più
alta vi sono Yamaguchi (21,3%) e Wakayama (20,3%).
Iniziati, nel contempo, i dieci giorni di vacanza deliberati dal governo per celebrare l’intronizzazione di Naruhito. Presi d’assalto treni ed aerei. Stando alla società turistica JTB Corporation saranno oltre 24,6 milioni i giapponesi che viaggeranno in patria (la stragrande maggioranza) o all’estero (circa 660.000).
Per quanto concerne i Giochi
Olimpici polemiche hanno suscitato i dettagli sugli orari delle
competizioni resi noti dal Comitato Organizzatore. Molte gare infatti – e tra esse quelle di nuoto, i 400 metri, la
pallacanestro ed il calcio femminile – si
svolgeranno in orari molto comodi per gli spettatori statunitensi ma meno per
quelli locali.
Particolari preoccupazioni sono state manifestate da più parti per gli eventi
sportivi che coincideranno con la tarda mattinata ed il primo pomeriggio in quanto
le temperature dell’agosto edochiano saranno certamente insopportabili per
atleti e pubblico.
Sul fronte militare prosegue la battaglia del Governatore di
Okinawa Denny Tamaki per bloccare i
lavori di costruzione della nuova base
USA di Henoko. L’ultima mossa, datata 22 aprile, è stata la presentazione
da parte del governo della Prefettura di un rapporto al Consiglio per la
Gestione delle Dispute tra Governo ed Amministrazioni Locali volto a far
esaminare nuovamente le decisioni prese dal Ministero delle Infrastrutture che
hanno invalidato quelle dell’ente locale e che sono considerate da Naha come
una violazione dei diritti delle
autorità locali in tema ambientale.
Sul caso dell’omicidio-suicidio avvenuto nella Prefettura due settimane fa una
protesta ufficiale è stata consegnata dal gruppo comunista in assemblea
prefettizia al locale ufficio della Difesa mentre un’interrogazione è stata
presentata dal deputato Seiken Akamine.
Il marinaio responsabile dell’assassino aveva infatti ricevuto un divieto di avvicinamento
alla vittima da parte delle autorità militari statunitensi (tecnicamente un Military Protection Order) che vietava
allo stesso di uscire dalla base tra l’una di notte e le cinque del mattino
(l’omicidio sarebbe avvenuto tra le cinque e le sei).
Il deputato comunista ha sottolineato come le attuali norme siano
sostanzialmente inapplicate mentre la giustizia nipponica in virtù dello Status
of Forces Agreement (e cioè l’accordo bilaterale che regola il
trattamento giuridico da riservare al personale militare e civile statunitense
di stanza nell’Arcipelago) leghi le mani
alla magistratura nipponica.
In economia un tavolo di lavoro messo in piedi dal mondo universitario e da confindustria ha suggerito, lo scorso 22 aprile, di modificare l’attuale prassi sui periodi di assunzione (ritenuta eccessivamente rigida e che sarà comunque abolita dal prossimo anno) nonché di puntare sul reclutamento all’estero delle professionalità richieste dalle aziende e non sufficientemente presenti in patria.
Nell’automobile confermati dalla casa madre giapponese Toyota l’inizio di un rapporto con la
cinese Beijing Automotive Group alla quale saranno vendute batterie per veicoli elettrici marchiate Toyota.
Si tratta del primo accordo tra l’azienda nipponica ed un gruppo automobilistico
cinese in un settore, quello dell’auto elettrica, che vedrà la Repubblica Popolare come il più grande
mercato mondiale.
Comunicata invece da Mitsubishi l’interruzione delle vendite del proprio
popolarissimo modello Pajero su suolo nipponico.
Le vendite proseguiranno all’estero in circa 70 Paesi ma a partire da agosto il
mezzo dovrebbe uscire di produzione.
Nell’elettronica 2018 anno da record. Secondo quanto reso
noto dall’Associazione Giapponese delle Aziende Elettroniche nello scorso anno fiscale
la vendita di apparecchiature
elettroniche (trainata da quella dei condizionatori) ha raggiunto il livello più alto degli ultimi 22 anni totalizzando
2.470 miliardi di yen e cioè il 4,3% in più rispetto al 2017.
Forti cali negli utili per il 2019 sono invece attesi da Canon: la società
stima utili per il presente anno fiscale pari a 200 miliardi di yen contro i
240 previsti in precedenza.
Previsioni simili per Hitachi che ha tagliato le aspettative di profitto di
circa il 40% in gran parte (per circa 290 miliardi di yen) a causa
dell’abbandono del progetto di costruzione di una centrale atomica nel
Galles.
Opposte le stime di Sony che attende invece una crescita degli utili del 45%
(pari a circa 500 miliardi yen) rispetto all’anno precedente nel quale la
società investì ingenti risorse per sviluppare nuove apparecchiature di
gioco.
Tra le compagnie aeree dati divergenti per Japan Airlines e ANA Holding. Se la prima infatti ha riportato a bilancio per l’anno fiscale appena terminato una crescita dell’11,4% (per un totale pari a 150,81 miliardi di yen) la seconda ha riportato un calo degli utili del 23% (pari complessivamente a 110,78 miliardi).
Nel web
presentato lo scorso giovedì dall’esecutivo un piano volto a ridurre la diffusione dei dati personali degli utenti
per le operazioni di profilazione pubblicitaria.
A partire dal report elaborato dalla Commissione per la Protezione dei Dati
personali si potrebbe arrivare ad una modifica della normativa il prossimo
anno.
Per lo sviluppo dell’internet superveloce 5G lo scorso mercoledì uno dei maggiori
operatori del Paese, SoftBank, ha
annunciato che svilupperà insieme ad Alphabet
(società del gruppo Google) una serie di palloni
aerostatici al fine di migliorare la copertura del servizio.
L’accordo prevede da parte di HAPSMobile, unità del gruppo SoftBank, un
investimento pari a 125 milioni di dollari che saranno utilizzati per creare
una rete di “ripetitori volanti” posti a circa 20 chilometri di
altitudine.
I mezzi dovrebbero coprire ognuno circa 200 chilometri di area sottostante ed
operare ininterrottamente per sei mesi.
Sempre SoftBank ha stretto un accordo con l’azienda cinese di noleggio di
automobili Didi Chuxing Technology al fine di sviluppare un servizio tassì
prevalentemente per le città di Tokyo e Kyoto e dal prossimo settembre anche
Osaka.
Nei rapporti con gli Stati Uniti confermata la distanza sul
fronte della cooperazione in ambito di politica monetaria. Lo scorso mercoledì,
infatti, il ministro delle Finanze Taro Aso ha incontrato nella capitale
statunitense l’omologo Steven Mnuchin comunicandogli l’indisponibilità nipponica a rivalutare lo yen, misura ritenuta utile
dagli USA al fine di giungere alla stesura di un accordo commerciale.
“Ho detto che non accettiamo di legare
nella discussione politica monetaria e politica commerciale” ha spiegato il
vicepremier al termine dell’incontro.
La politica di allentamento monetario è stata confermata in settimana anche
dall’ultima riunione del tavolo direttivo della Banca del Giappone che ha
confermato di voler procedere lungo questa via fino al raggiungimento
dell’auspicato tasso di inflazione del 2%.
Le ultime previsioni della BOJ, le quali con ogni probabilità saranno smentite
come le precedenti, stimano un’inflazione dell’1,6% per il 2021 e dell’1,4%
(-0,1% rispetto alla precedente previsione) per il 2020.
Nella grande distribuzione è stato comunicato da Fumihiko
Nagamatsu, presidente della catena Seven-Eleven,
la decisione di lasciar determinare gli
orari di apertura dei negozi ai singoli titolari rompendo dunque con la
politica di apertura 24 ore su 24 caratteristica della società ma che in
Giappone ha prodotto numerose difficoltà stante la carenza della manodopera
necessaria per così lunghi orari.
Altre aziende del settore come FamilyMart e Lawson potrebbero presto annunciare
decisioni simili. Nagamatsu ha comunque annunciato un megainvestimento (poco
più di un miliardo di dollari) volto ad aumentare il numero di casse
automatiche nei propri negozi ed a fornire altri strumenti tecnologici di tipo labour
saving.
Molto più arduo è invece colmare le carenze di manodopera nel settore infermieristico e dei servizi alla
persona.
Tra le cause individuate dal sindacato Zenroren vi sono anche e soprattutto i bassi salari. L’organizzazione
sindacale in una recente inchiesta nazionale ha mostrato come gli stipendi dei
lavoratori del settore oscillino tra i 220.000 ed i 230.000 yen: ben 80.000 yen
in meno della media nazionale.
La medesima indagine ha anche appurato come gli operatori del settore siano
anche molto più in avanti con gli anni di quelli del settore industriale.
Complessivamente appena il 10,9% di quanti operano nelle case di riposo hanno
un’età compresa tra 20 e 30 anni (percentuale che scende ad appena l’1% per
quanti lavorano a domicilio del paziente) mentre l’età media è di 44,8 anni (e
di 55,5 per chi pratica assistenza domiciliare).
“Migliorare le condizioni di lavoro
alzando i salari, affrontando il calo di manodopera e rivedendo il sistema
pubblico di assistenza è urgentemente necessario” ha sottolineato Yuji
Iwahashi, vicepresidente della confederazione sindacale.
Nel settore bancario Nomura Holding ha riportato, per la
prima volta negli ultimi dieci anni, perdite pari a circa 897 milioni di
dollari nell’ultimo anno fiscale. Gran parte delle perdite iscritte a bilancio
sono dovute ad una revisione degli asset posseduti negli USA (tra essi anche
gli investimenti nella oramai celebre Lehman Brothers Holding).
Grande novità annunciata invece da una delle principali banche del Paese: Mitsubishi UFJ Financial Group ha
infatti comunicato che entro quest’anno lancerà
una propria criptovaluta convertibile con lo yen. Il gruppo offrirà ai
propri clienti qualcosa che essi “non
hanno mai visto prima d’ora”, ha affermato con un filo di enfasi il
presidente della megabanca Kanetsugu Mike.
In campo criminale un’operazione di polizia giudiziaria è
stata compiuta il 25 aprile negli uffici dell’azienda, fallita nel 2017, Japan Life. La società, operante nel
settore nel settore della commercializzazione di oggetti magnetici, è
sospettata di non aver comunicato ai
clienti (ai quali aveva proposto di diventare a loro volta distributori dei
prodotti) il proprio gravissimo stato debitorio.
Perquisizioni sono state effettuate in 30 uffici sparsi in 11 diverse Prefetture.
La società al momento del fallimento aveva accumulato debiti per oltre 2
miliardi di dollari.
Chiudendo con l’esplorazione spaziale l’Agenzia Aerospaziale
del Giappone ha annunciato la scorsa settimana di aver concluso positivamente
la creazione di un cratere sull’asteroide
Ryugu.
“Il suolo dell’asteroide è stato
chiaramente alterato” ha comunicato soddisfatto il professor Yuichi Tsuda,
collaboratore dell’ente.
(con informazioni di Japan Press Weekly 17 – 23 apr. 2019; consilium.europa.eu; whitehouse.gov; elysee.fr; governo.it; global.jaxa.jp;xinhuanet.com; cdp-japan.jp; dpfp.or.jp; mainichi.jp; asahi.com)
Immagine di Chris 73 (dettaglio) da wikipedia.org
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.