Settimana iniziata con la ripresa dei lavori di insabbiamento di parte della baia di Henoko (33 ettari) necessari alla realizzazione della nuova base militare statunitense che sostituirà quella di Ginowan.
Il Governo ignora quindi il risultato del referendum consultivo svoltosi a febbraio nella Prefettura e le numerose richieste avanzate dal Governatore Denny Tamaki affinché l’esecutivo cercasse il riottenimento dell’area di Ginowan senza che ciò comportasse la devastazione di nuovi territori di Okinawa.
“Il 72% dei residenti sono stati contrari a questi lavori non comprendendone la ragione. In quanto nazione democratica il governo dovrebbe interrompere la costruzione della base e promuovere il dialogo” ha commentato il vicegovernatore Kiichiro Jahana.
L’esecutivo conta di terminare i lavori nel 2020 e di riprendere possesso dell’area attualmente occupata dai Marines a Ginowan entro il 2022.
In totale saranno interrati con sabbia ed altri suoli circa 160 ettari di baia anche se la solidità dei nuovi suoli è ritenuta da molti, tra cui Tamaki, tale da non consentire costruzioni.
In politica estera la Corte
Distrettuale di Daejeon in Repubblica di Corea ha accolto lo scorso lunedì
la richiesta di sequestro degli asset
posseduti nel Paese da Mitsubishi Heavy Industries dopo che la società non
aveva ottemperato alla sentenza della Corte Suprema del 29 novembre scorso che
la condannava a pagare un risarcimento
ad alcuni ex forzati di guerra (per un totale di 800 milioni di won).
Gli sviluppi saranno seguiti “molto
seriamente” ha ribadito da Tokyo il segretario generale del Gabinetto
Yoshihide Suga per il quale la vicenda dei risarcimenti di guerra è stata
seppellita dall’accordo bilaterale del 1965. “Prenderemo le misure appropriate – ha affermato sibillino il
Portavoce del governo durante la conferenza stampa del 25 marzo – ma non vorrei fornire altri dettagli su una
questione di Stato”.
Il giorno dopo la sentenza anche gli avvocati degli ex forzati di Nachi-Fujikoshi hanno annunciato che richiederanno la liquidazione degli asset posseduti dalla società in Corea congelati dallo scorso 15 marzo su mandato della Corte Distrettuale di Ulsan.
Con un occhio a Pechino il Ministero della Difesa la scorsa
settimana ha anche deciso di posizionare truppe
e missili anti-nave nel Mar Cinese Orientale per contrastare le attività di
ricerca di idrocaurburi e di pesca da parte di naviglio cinese in acque che
Tokyo reputa parte della propria Zona Economica Esclusiva.
In totale 550 soldati delle Forze di Autodifesa saranno dislocati ad
Amami-Oshima, isola della Prefettura di Kagoshima, mentre altri 400
stazioneranno a Miyako (Prefettura di Okinawa).
Il ministro Iwaya ha anche annunciato la prossima dislocazione di truppe a
Ishigaki, altra isola della Prefettura di Okinawa prossima alle
isole Senkaku/Diaoyutai.
I conflitti con le nazioni vicine si trasferiscono anche sui
libri di scuola. Lo scorso martedì il
Ministero dell’Istruzione ha autorizzato un testo scolastico che inserisce la
posizione del Sol Levante nelle dispute territoriali con Cina e Corea del Sud.
Immediata la reazione della RdC che in una nota diffusa dal Ministero degli
Esteri ha “fortemente condannato
l’approvazione del governo giapponese” di questi testi (che saranno adottati
dal prossimo anno) i quali “contengono
ingiustificate rivendicazioni verso le isole Dokdo che sono indiscutibilmente
parte del territorio della RdC sotto il profilo storico, geografico e del
diritto internazionale”.
Stessa posizione è stata espressa dalla Cina riguardo alla negazione della
fondatezza delle rivendicazioni cinesi sulle Diaoyutai le quali sono “territorio afferente alla Cina sin da tempi
antichi e ciò non può essere cambiato da ciò che il Giappone afferma”, ha
sostenuto il Portavoce degli Esteri della RPC Geng Shuang.
Nella stessa conferenza stampa, però – a conferma che i rapporti economici tra le due nazioni sono il principale mezzo per
sedare i conflitti sulle isole – ha apprezzato la disponibilità di Tokyo a
prendere parte alla Belt and Road.
Sul tema un forum di esperti delle due nazioni si è già confrontato lo scorso
anno in occasione della visita di Abe a Pechino.
Nuovo nulla di fatto, frattanto, nei colloqui tra le autorità nipponiche e quelle di Taiwan circa le violazioni alle acque territoriali intorno le Sankaku di cui sarebbero responsabili pescherecci della Repubblica di Cina. Nel 2013 i due Paesi avevano raggiunto un accordo che aveva dato il via libera alle navi da pesca taiwanesi nella ZEE esclusiva del Giappone ma escludendo le 12 miglia nautiche di acque territoriali.
Nell’immigrazione annunciata dal Ministero della Giustizia
la possibilità di richiedere visti on
line per una delle due categorie (quella dei professionisti e lavoratori
con alte capacità tecniche) create dalla riforma che sarà operativa dal
prossimo primo aprile.
Sempre in quest’ambito un’ispezione governativa è stata effettuata lo scorso
martedì presso l’Università di Scienze Sociali di Tokyo dopo che è emerso che
circa 1.400 studenti stranieri dal 2016
ad oggi hanno fatto perdere le proprie tracce.
In previsione della riforma dei visti molti enti locali stanno iniziando a creare reti volte ad assicurarsi
il trasferimento di lavoratori stranieri impegnati nei servizi alla persona.
Tra le realtà impegnate in questa ricerca il comune di Yokohama che ha siglato
un accordo con Gakken Cocofump Holding, azienda che coopera con l’Università di
Hue in Vietnam, ente che ha iniziato un corso di infermieristica seguendo gli
standard nipponici.
Anche la Prefettura di Chiba ha approvato un piano di sussidi all’affitto per
gli studenti del settore infermieristico.
Intanto una ricerca sui tirocinanti stranieri condotta dal
Ministero della Giustizia ha mostrato che in totale 9.052 di essi hanno
abbandonato il lavoro nel 2018, 5.218 sono stati rintracciati dalla polizia e
tra questi 759 lo hanno fatto per ingiuste condizioni di lavoro.
La ricerca ha anche diffuso i dati sulle morti in questa categoria di
lavoratori che sono state 171 negli ultimi sei anni (28 per incidenti sul
lavoro, 53 per incidenti fuori dal posto di lavoro, 17 sono stati i suicidi, 59
le morti da malattia).
Fortemente in calo il numero di rifugiati: secondo dati
diffusi mercoledì i richiedenti asilo
sono stati nel 2018 10.493 e le richieste accolte appena 42 (lo scorso anno
erano state 20).
Altre 40 persone provenienti da Siria e Pakistan pur non avendo ricevuto lo
status di rifugiato hanno invece ottenuto permessi di residenza.
In totale i rimpatriati per violazione delle norme sui visti sono stati 16.269
(+19% rispetto al 2017).
In politica interna il Presidente del Partito Costituzionale Democratico Yukio Edano ha dichiarato in una
conferenza stampa convocata lo scorso 26 febbraio che il suo partito potrebbe
presentare propri candidati nella quota uninominale nel caso insieme alla
Camera dei Consiglieri si dovesse votare anche per la Camera dei
Rappresentanti.
Anche se appare poco probabile uno scioglimento anticipato della legislatura la
mossa del PCD andrebbe a spaccare il
fronte dell’opposizione faticosamente costruitosi in questi mesi e nel
quale sono già state approvate una serie di strategie comuni per le prossime
elezioni a partire dalla consultazione sui candidati per la Camera alta.
“Sarebbe preferibile nei collegi
uninominali avere un solo candidato ma come partito indipendente dobbiamo
andare avanti schierando i nostri” ha sostenuto Edano assicurando però che
per quanto concerne le elezioni del Senato il PCD sosterrà candidati comuni col
resto dell’opposizione.
Novità sullo scandalo Moritomo
Gakuen. Il Primo Comitato per le Inchieste della Procura di Osaka ha giudicato “ingiusto” il non luogo a
procedere richiesto per Nobuhisa Sagawa, il funzionario del Ministero delle
Finanze responsabile della svendita (circa il 14% del suo valore di
mercato) di un terreno demaniale ad un’associazione nazionalista prossima alla
famiglia del premier.
Per il Comitato le spiegazioni fornite dal funzionario circa la sua estraneità
alla falsificazione dei documenti poi sottoposti all’attenzione del parlamento
(uno scandalo nello scandalo) “mancano di
credibilità”.
Mercoledì è intanto stato approvato il bilancio di previsione per l’anno fiscale 2019. La finanziaria
segna un record attestandosi a 101.460 miliardi di yen.
Tra le voci di bilancio la più corposa è stata quella per la previdenza sociale (34.060 miliardi)
mentre come avviene ormai da anni anche
le spese militari hanno raggiunto un nuovo record assorbendo ben 5.260
miliardi (in parte necessari per l’acquisto dagli USA dei missili del sistema
Aegis e per 6 caccia F-35A).
Lo stesso giorno l’esecutivo ha licenziato il regolamento che fissa gli standard necessari all’apertura di case da gioco negli alberghi dopo l’approvazione della legge lo scorso luglio. Tra le norme che dovrebbero impedire un proliferare dei casinò vi è il requisito per le strutture che vorranno affiancare i tavoli verdi alle attività ricettive quello di disporre di almeno 100.000 metri quadri destinati alle stanze e un centro conferenze da almeno 3.000 posti.
In economia sono stati rese note dall’Associazione
Giapponese Produttori di Automobili le previsioni
di vendita delle nuove auto nel 2019. L’associazione datoriale prevede per
il prossimo anno fiscale, che inizierà il primo aprile di quest’anno, un calo del 2% che porterà le vendite in
termini assoluti a 5.220.000 unità.
I cali più forti sono stimati per i mini veicoli (-4,5%) mentre per le diverse
tipologie di utilizzo si prevedono un -1,5% nelle vendite dei bus (13.000
veicoli), un -4,4% per i camion (842.000) e un -1,5% per le auto passeggeri
(4.370.000 veicoli).
Le previsioni negative sono state motivate dai produttori di auto con il
programmato aumento della tassa sui consumi che porterà l’imposta dall’otto al
dieci per cento il prossimo ottobre.
Sempre nell’auto, ma in quella del futuro, annunciata dalla
società edochiana A.L.I. Technologies l’intenzione di arrivare entro il 2022 alla vendita al pubblico di un motociclo volante.
“Creeremo prima una bici volante affinché
si introducano ampiamente nelle società anche le auto” ha dichiarato l’ad
della società Shuhei Komatsu.
In casa Nissan un tavolo di consulenza esterno all’azienda ha raccomandato in un proprio report indirizzato al nuovo CdA di rimuovere dall’organigramma interno la figura del presidente al fine di evitare le eccessive concentrazioni di potere verificatesi nella lunga epoca Ghosn.
Ricerche e sviluppo anche in Honda ed Hino Motor: le
società hanno annunciato che investiranno nella joint venture creata da Toyota e SoftBank per lo sviluppo dei veicoli a guida autonoma.
Le due società investiranno ciascuna quasi 250 milioni di yen in Monet
Technologies ottenendo circa il 10% delle azioni.
Monet ha già stretto accordi con 17 comuni per i test dei propri veicoli
(operanti con una tecnologia concorrenziale con quella di Google) mentre altri
250 hanno manifestato l’intenzione di servirsi di veicoli a guida autonoma per
i propri servizi pubblici.
Nel settore aerospaziale il presidente di Space One,
Shinichiro Ota, ha presentato alla stampa il progetto per la costruzione di un cosmodromo privato da realizzarsi
entro il 2021 a Kushimoto (Prefettura di Wakayama).
Tra le strutture che dovrebbero consentire il lancio di 20 vettori l’anno vi
sono una rampa di lancio ed una struttura per l’assemblaggio dei razzi.
Nelle comunicazioni l’Associazione delle Emittenti Commerciali ha chiesto al governo di abolire entro il 2028 le costose frequenze AM. L’associazione ha chiesto al Ministero di iniziare a sospendere il servizio in AM in alcune zone a partire dal 2023.
Nell’alimentare la società di ristorazione veloce Mos Food
Services ha aperto il primo locale ad Hong Kong. I servizi offerti dai Mos Cafe
si caratterizzano per il loro stile giapponese tanto nei gusti quanto nelle
uniformi e negli arredi dei locali.
La società gestisce 1.321 locali nel Sol Levante e 370 in altri otto Stati
asiatici. “Esploreremo nuovi mercati nei
quali abbiamo già dei buoni risultati come il Vietnam” ha affermato Jun
Takifuka, responsabile per gli investimenti esteri della catena.
Investimento all’estero potrebbero presto interessare anche
Mitsubishi UFJ Financial Group la quale potrebbe presto acquisire per 6,3
miliardi di dollari la tedesca DZ Bank AG, società operante nei prestiti per i
viaggi e nei finanziamenti per i noleggi degli aeroplani.
Nomura potrebbe invece presto
rafforzare la propria presenza in Cina: la società nipponica ha annunciato
infatti lo scorso venerdì di aver ottenuto l’approvazione
dalle autorità cinesi per poter avviare una joint venture in Cina detenendo la
maggioranza delle azioni. Si tratta della seconda società, la prima è stata
lo scorso anno la svizzera UBS, ad ottenere la possibilità di detenere il
pacchetto di controllo di una società finanziaria nella Repubblica Popolare.
Novità nel settore bancario anche per le Poste del Giappone le quali hanno annunciato che sarà portato da 13 a 26 milioni di yen il tetto fissato sui depositi dei propri clienti. Si tratta del secondo aumento ai tetti di capitali depositabili dai privati cittadini dopo che nel 2016 il limite era stato alzato al livello attuale partendo da appena 3 milioni.
Tra le aziende arranca il programma del Governo, varato nel
2015, volto a favorire con sconti fiscali la ricollocazione delle sedi centrali di molte aziende dal centro di Tokyo
ad aree decentrate del Paese.
Un sondaggio effettuato dal quotidiano Mainichi
su 1.768 comuni ha mostrato come il 76% di essi non abbia ricevuto alcun
beneficio in termini occupazionali.
In totale sono state 287 le compagnie che hanno approfittato della norma: molto
lontano quindi dall’obiettivo sperato dal governo di 7.500.
Tra le imprese, stando ad indiscrezioni apparse sulla stampa, la statunitense Blackstone Group investirà circa 500 miliardi in yen in Giappone. Un primo investimento sarà realizzato nel settore farmaceutico con l’acquisto per 100 miliardi di Ayumi Pharmaceutical.
Nel commercio con l’estero mentre dagli USA il titolare del
dossier con il Giappone, Robert Lighthizer, si augura una pronta
ripresa del dialogo con l’omologo Motegi, emergono le prime conseguenze sull’accordo di libero commercio sottoscritto lo
scorso anno dal Giappone con l’Unione Europea.
I dati diffusi la scorsa settimana mostrano un aumento delle importazioni di carne di maiale pari al 54%, di vino
del 42% e di 30% per il formaggio. A fare la parte del leone i prodotti
italiani e francesi.
Sul fronte lavoro il ministro dell’Economia, Industria e
Commercio Hiroshige Seko ha annunciato che ad aprile incontrerà i
rappresentanti delle maggiori catene di
negozi in affiliazione commerciale per chiedere che siano predisposti piani che servano ad affrontare i cali di
manodopera che hanno condotto molte realtà locali a chiudere contravvenendo
agli orari proposti o imposti dalle case madri.
Secondo un’indagine condotta dal dicastero il 61% dei negozianti hanno sofferto
di mancanze di personale e circa il 39% si è espressamente detto scontento per
gli orari di apertura eccessivi chiesti dal proprio marchio.
I cali di manodopera sono
particolarmente gravi anche nella sanità e portano spesso i medici ad
effettuare centinaia di ore di straordinario. In questo campo un tavolo
consultivo del Ministero della Sanità ha predisposto un report che consiglia di
fissare a 1.860 ore l’anno il limite di straordinari per i medici delle
strutture pubbliche.
La proposta, che potrebbe diventare norma dal 2024, prevede quindi un tetto
allo straordinario di 155 ore mensili e cioè ben oltre le 80 ore superate le
quali si incorre nel rischio di morte da superlavoro.
Nel nucleare nuova
condanna per lo Stato e TEPCO: la Corte Distrettuale di Matsuyama ha
infatti stabilito un risarcimento pari a 27 milioni di yen in favore di 23
cittadini della Prefettura di Fukushima costretti ad evacuare a seguito
dell’incidente che coinvolse la centrale nel 2011.
Sempre in quella Prefettura il prossimo aprile potrebbe essere rimosso l’ordine
di evacuazione su parte del territorio di Okuma, cittadina di 10.000 abitanti
interamente dislocati in altre aree.
“Il livello di radiazioni è sceso a
sufficienza come risultato dell’opera di decontaminazione” ha dichiarato in
conferenza stampa Yoshihiko Isozaki, coordinatore dell’ufficio governativo che
si occupa del tema.
Il 28 marzo, nel contempo, l’Istituto Internazionale di Ricerca sul Decommissionamento Nucleare ha mostrato alla stampa un robot che dovrebbe presto operare all’interno del primo reattore dell’ex centrale di Fukushima. Il mezzo, sviluppato da GE Hitachi Nuclear Energy, dovrebbe operare a partire da quest’estate raccogliendo porzioni di combustibile nucleare dal cuore del reattore.
(con informazioni di fmprc.gov.cn; mofa.go.kr; nomuraholdings.com; japan.kantei.go.jp; mainichi.jp; the-japan-news.com)
Immagine di Sonata (dettaglio) da commons.wikimedia.org
Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.