Il meglio e il peggio dell’anno che sta per finire
Il 2019 ci conferma che il nostro cinema è fortemente in crisi. Non potrebbe essere altrimenti, visto e considerato il momento storico che stiamo vivendo. Eppure è un anno storico, da segnare sul calendario: è il primo anno (dal 1983) in cui a Natale non viene sfornato almeno un cinepanettone.
Il 2019 è stato comunque un anno con tantissima qualità. Peccato che non si voglia vedere che tutto è sedimentato sotto il tappeto. Sulla superficie, quella visibile da tutti, è sempre la solita zolfa. Anche i cosiddetti film d’autore hanno avuto la loro riscossa: basti pensare al boom di Joker che non è esattamente il cinecomic che la gente si aspettava. Nonostante ciò ha incassato quasi tanto Avengers Endgame che è costato quasi 8 volte di più. La cosa negativa è che il nostro mercato è dominato dalle major americane che puntano quasi sempre sui soliti prodotti. E invece non si vedono (o quasi) pellicole come Parasite e L’ufficiale e la spia che in tutto il mondo sono andati benissimo. Nelle prime 10 posizioni del boxoffice 2019 ci sono soltanto opere di Disney e di Warner-Sony. La casa di Topolino sta monopolizzando il nostro mercato cinematografico: si prende ben 7 posizioni. Senza l’exploit di Joker e di Tarantino, la Disney avrebbe fatto cappotto (considerate che Spiderman, ancora di proprietà Sony, è in trattative per l’acquisizione). L’Italia è una colonia statunitense: su 10 film 10 vengono da Hollywood. Prevalentemente remake di cartoni animati in live action e cinecomics. L’unica eccezione è Quentin Tarantino (settimo). Le cose si fanno sempre più preoccupanti: la classifica ci dice che la maggioranza del pubblico va al cinema solo su prodotti iper pubblicizzati e pompati di effetti speciali. Il cinema d’autore, quello vero insomma, è per pochi. Pochissima fiducia sui film italiani: quello più visto è “Il primo Natale” di Ficarra e Picone (vicino ai 6.8 milioni) e poi c’è quello di Siani “Il giorno più bello del mondo” con quasi 6 milioni e mezzo di euro. Cinematograficamente parlando, il boxoffice ci dice che l’italiano non investe sulla cultura, ma solo su roba trita e ritrita (tranne rare eccezioni). Eppure questa cosa è incredibile visto che oggi la stragrande maggioranza ti urla appena parli del film (il fantomatico ricorso al no spoiler). Questo dimostra quello che penso: si straparla, ma spesso senza grande cognizione. C’è una totale mancanza di approfondimento e di conoscenza. Si parla dei film come se fossero delle gomme da masticare (basta sentire gli aggettivi usati dal pubblico quando esce dalla sala). Il consumismo delle multisala in questo senso è efficace: per loro è sicuramente più redditizio pop corn e Coca Cola rispetto alla visione di un film (nei circuiti Uci e The Space ad esempio prendi più punti sulla tessera consumando al bar che andando al cinema). La stragrande maggioranza va lì per staccare, non per pensare o per capire.
Boxoffice dell’anno 2019 dal 1 gennaio al 25 dicembre)
Pos. | Titolo | Uscita | Nazione | Distribuzione | Incasso | Presenze |
1 | IL RE LEONE | 21/08/2019 | USA | WALT DISNEY | € 37.505.902 | 5.691.812 |
2 | AVENGERS: ENDGAME | 24/04/2019 | USA | WALT DISNEY | € 30.282.559 | 4.098.421 |
3 | JOKER | 03/10/2019 | USA | WARNER BROS | € 29.326.150 | 4.187.533 |
4 | FROZEN II – IL SEGRETO DI ARENDELLE | 27/11/2019 | USA | WALT DISNEY | € 16.553.163 | 2.575.424 |
5 | ALADDIN | 22/05/2019 | USA | WALT DISNEY | € 15.440.188 | 2.411.786 |
6 | MALEFICENT – SIGNORA DEL MALE | 17/10/2019 | USA | WALT DISNEY | € 12.364.265 | 1.871.346 |
7 | C’ERA UNA VOLTA A…HOLLYWOOD | 18/09/2019 | USA | SONY – WARNER BROS | € 11.883.478 | 1.715.489 |
8 | SPIDER-MAN: FAR FROM HOME | 10/07/2019 | USA | SONY – WARNER BROS | € 11.768.785 | 1.768.717 |
9 | DUMBO | 28/03/2019 | USA | WALT DISNEY | € 11.212.272 | 2.004.882 |
10 | RALPH SPACCA INTERNET | 01/01/2019 | USA | WALT DISNEY | € 10.851.694 | 1.684.484 |
Gli incassi fino a Natale
Al momento in cui chiudo il pezzo gli incassi natalizi sanciscono che “Il primo Natale” di Ficarra e Picone (uscito il 12 dicembre) è lievemente davanti a “Star Wars – L’ascesa di Skywalker” (uscito il 18 dicembre) con quasi 9 milioni di euro racimolati. Il nono capitolo di Guerre Stellari ha raccolto oltre 7 milioni di euro. Probabilmente vincerà il kolossal Disney, ma è sicuramente un risultato sotto le attese. La qualità paga sempre e la saga di Star Wars avrebbe bisogno di maggior cura (soprattutto a livello di scrittura).
Nella settimana prenatalizia buone le prestazioni anche di Pinocchio di Garrone che supera i 4.6 milioni e mezzo di euro, seguito da “La dea fortuna” di Ozpetek con circa 2.2 milioni.
Ricordo però che il 1 gennaio uscirà “Tolo Tolo” con Zalone che una buona fetta di pubblico (non da me) e di esercenti aspettano a gloria.
Flop 20
Partiamo dalle porcherie dell’anno appena passato. In attesa dei Top, ecco intanto la FLOP 20. La classifica tiene conto di vari parametri: qualità, attese, livello di investimento, regista, qualità del cast tecnico e artistico, sceneggiatura, marketing. Alcuni sono stati successoni (il re leone), ma hanno nettamente peggiorato la qualità rispetto all’originale. Altri francamente nessuno è andato a vederli perché sono storie senza senso (Men in black, Terminator) create per fare “soldi facili”. Flop totale invece per Ang Lee con Gemini Man: sia sul piano della qualità sia a livello di botteghino. I posti nobili della classifica spettano a tre operazioni che stento a capire il perché. Al terzo posto il nuovo disturbante giocattolone dove scoppia tutto firmato da Michael Bay: “Six Underground” (prodotto da Netflix). Un film d’azione disturbante che riesce perfino a far credere agli spettatori che il Duomo di Firenze sia uguale a quello di Siena. Il comitato senese che invoca ai fiorentini la celeberrima battaglia di Montaperti sarà furioso (ma non solo loro, io in primis). Davanti a Bay, ci sono solo il ritorno di Rambo (con tanto di catetere) e soprattutto al fenomeno da baraccone tricolore Chiara Ferragni Unposted. Una monnezza totale che potevano far vedere direttamente su Instagram invece che al cinema. Addirittura si è scomodata la Rai a produrre e distribuire questa roba, tant’è che la Ferragni è voluta dagli sponsor per condurre Sanremo. Questa non è arte. Il fatto che la gente sia andata a vederlo testimonia il valore (eccessivo ma strategico) che viene dato agli analfabeti funzionali. Anche al cinema.
20 Serenity
19 Last Christmas
18 Domino
17 Tolkien
16 Welcome home
15 Un’avventura
14 Sono solo fantasmi
13 Hellboy
12 Copperman
11 Attenti a quelle due
10 Arrivederci professore
9 After
8 X- Men Dark Phoenix
7 Terminator Destino Oscuro
6 Il re leone
Eccoci alle prime 5 posizioni.
5 Gemini Man
4 Men in black International
3 Six Underground
2 Rambo Last Blood
1 Chiara Ferragni Unposted
Dopo i flop, ecco cosa c’è da ricordare del 2019 cinematografico.
Top 40
Anche qui la classifica tiene conto di vari parametri: qualità, attese, livello di investimento, regista, qualità del cast tecnico e artistico, sceneggiatura, marketing, ma soprattutto della qualità generale della pellicola.
Posizioni dalla 40 alla 11
40 Cetto c’è
39 The Cleaners – Quello che i social non dicono
38 Bentornato Presidente
37 Un giorno di pioggia a New York
36 Boy erased
35 Stanlio e Ollio
34 La mia vita con John F. Donovan
33 Grazie a Dio
32 La caduta dell’impero americano
31 La Belle Epoque
30 Grandi bugie tra maici
29 Star Wars 9 – L’ascesa di Skywalker
28 5 è il numero perfetto
27 Spiderman far from home
26 Benvenuti a Marwen
25 Panama Papers
24 Peterloo
23 The front runner
22 L’uomo del labirinto
21 Il primo re
20 Blinded by the light
19 Tutto il mio folle amore
18 Noi
17 Le Mans 66 – La grande sfida
16 Storia di un matrimonio
15 Green book
14 Vice – L’uomo nell’ombra
13 Il traditore
12 Sulla soglia dell’eternità – Van Gogh
11 C’era una volta a Hollywood
Top 10
Analizziamo posizione per posizione la Top10. 2 sono italiani (Garrone e Marcello). Tuttavia i primi 5 posti vantano 3 film europei (La casa di Jack, L’ufficiale e la spia e La favorita), 1 americano (Joker), ma la vetta è coreana e spetta di diritto alla “Palma d’Oro” Bong Joon Ho. Va detto che le prime 6 posizioni sono occupate da pellicole che sono dei capolavori o che rasentano la perfezione. Ma la vera sorpresa è alla decima posizione: Western Stars è un film capace di far capire cosa significa coniugare ottima musica con belle immagini miste a pillole di filosofia. Tuttavia la vera sorpresa è che i due film più riusciti hanno come tema comune la lotta di classe.
10 Western stars – Il film (Bruce Springsteen e Thom Zimny)
La grande
sorpresa del 2019. Questo film mi ha fatto capire quanto sia curato l’album “Western
Stars”, tanto da essere uno dei migliori esempi di integrazione tra cinema e
musica. Al primo ascolto il disco non mi aveva del tutto convinto. Invece
questo film concerto intimistico in salsa di documentario
riproduce l’amore e la poesia della vita attraverso la musica. Springsteen canta
per ognuno di noi, come se ci conoscesse. Fotografia sublime, musica maestosa.
Un’opera che vi scalderà il cuore dall’inizio alla fine.
Perché Springsteen come pochi sa raccontare un mondo di valori veri che, speriamo,
continui a durare a lungo.
9 Pinocchio (Matteo Garrone)
Riproporre Pinocchio è un azzardo non da tutti. Garrone gira un film vecchia maniera, una fiaba dal sapore antico, ma sempre di grande attualità. Cinema italiano artigianale di respiro internazionale. Splendida fotografia, come il trucco del premio Oscar Mark Coulier. Garrone riesce a vincere la sfida e a far comprendere l’ammorbidimento della storia del cartone animato Disney. Dopo Dogman un altro colpo sulla scia del Racconto dei Racconti.
8 Martin Eden (Pietro Marcello)
Il film italiano rivelazione. In concorso a Venezia, ha dato un premio importante al suo protagonista, Luca Marinelli (coppa Volpi per miglior attore). Grande film che attraversa la storia italiana, sul modello di Bellocchio.
7 Il Corriere (Clint Eastwood)
A quasi 90 anni ogni volta ci incanta. Il 16 gennaio 2020 tornerà con “Richard Jewell”, ma Clint ci dimostra la sua incredibile verve con la storia vera di un uomo anziano che divenne uno dei più bravi e insospettabili corrieri della droga. Come al solito è una storia vera.
6 The Irishman (Martin Scorsese)
Il ritorno del più grande regista vivente. Probabilmente il gangster movie definitivo del cinema. Scorsese riunisce Joe Pesci, Harvey Keitel, Robert De Niro e Al Pacino tornando sui temi dei suoi film più iconici. Tre ore e mezzo di puro cinema. Come solo Scorsese sa fare. Produce Netflix. L’unico difetto è quella tecnologia di ringiovanimento: dai movimenti si vede che gli attori hanno una certa età. Renderli giovani non basta del tutto.
5 La casa di Jack (Lars Von Trier)
L’inferno di Dante secondo Lars Von Trier. Follia allo stato puro, commedia nerissima con un inedito protagonista Matt Dillon. C’è tanta arte, cinema, musica e quant’altro. Un film coraggiosissimo che ha fatto scappare gli spettatori a Cannes. Bentornato Lars!
4 La favorita (Yorgos Lanthimos)
Il capolavoro di Lanthimos, dopo The Lobster. Film quasi tutto al femminile che ci parla del mondo di oggi, del ruolo della donna, delle sopraffazioni, del potere. Opera mai scontata che rasenta la perfezione. Oscar a Olivia Colman (la regina).
3 L’ufficiale e la spia (Roman Polanski)
Come Clint Eastwood, anche Polanski con il tempo migliora. Un film epocale che parla del famoso scandalo Dreyfus, ma anche dei dubbi del capitano Picquart che indagò sul caso. L’antisemitismo è ancora oggi vivo e vegeto. Polanski ce lo sbatte lì per non dimenticare. Jean Dejardin sui livelli di The Artist.
2 Joker (Todd Phillips)
Un film che aspettavo da tanto tempo. Più che un cinecomic è un frullato di cinema di Scorsese con V per Vendetta e vari temi contemporanei. Un’opera che parla del malessere della nostra società e dei pericoli che stiamo correndo. Un film coraggioso e attualissimo che finalmente riesce a fronteggiare i film Marvel mostrando che si possono fare opere di genere con approfondimento e qualità. Joaquin Phoenix immenso, da Oscar. Leone d’Oro a Venezia 76. Il problema vero di questa pellicola è la ricezione della massa (ascoltando i commenti in giro si capisce che lo splendido finale l’hanno capito in pochi). Al momento si sta verificando proprio il pericolo che il film tratta. Il che non è esattamente un bene. Prima di vedere il film consiglio la lettura del fumetto “The Killing Joke” e le pellicole Re per una notte e Taxi Driver di Martin Scorsese.
1 Parasite (Bong Joon Ho)
Chi ha amato Snowpiercer, già sa di chi sto parlando. Bong Joon Ho rincara la dose facendo un film speculare a Joker. Parla del malessere dei bassifondi, degli scantinati, della possibile rivoluzione che da lì potrebbe arrivare. Una famiglia di scrocconi che tenta di elevarsi dalla povertà. Ci riesce, ma proprio sul più bello tutto cambia. Le carte in tavola vengono sparigliate continuamente. Questo film ha tutto: storia, tecnica cinematografica, grandi attori e un finale vero, tangibile, diverso dai soliti polpettoni hollywoodiani. Basta vedere l’uso di una canzone di Gianni Morandi nel contesto del film. Puro cinema. Tanto che a Hollywood è pronto il remake. Incrociamo le dita.
L’alfabeto: i film e i personaggi che hanno reso il 2019 un anno di grande cinema
Allen Woody (Un giorno di pioggia a New York)
Blinded by the light
Christian Bale (Le Mans 66 e Vice)
Dafoe Willem (Van Gogh)
Eastwood Clint (Il Corriere)
Favorita
Garrone Matteo (Pinocchio)
House that Jack built (La casa di Jack)
Irishman
Joker (ma anche Joacquin Phoenix)
Kylo Ren (Star Wars)
Le Mans 66
Martin Eden
Noi
Olivia Colman (La Favorita)
Parasite
Quentin Tarantino (C’era una volta a Hollywood)
Roman Polanski (L’ufficiale e la spia)
Salvatores Gabriele (Tutto il mio folle amore)
Traditore
Uomo del labirinto
Viggo Mortensen (Green Book)
Western Stars
Xavier Dolan (La mia vita con John F.Donovan)
Yorgos Lanthimos (La Favorita)
Zemeckis Robert (Benvenuti a Marwen)
I migliori film italiani del 2019
Nonostante il cinema italiano sia bistrattato soprattutto dagli italiani (con un fondo di ragione), tuttavia ancora si riesce a fare opere di qualità. Peccato che siano quasi sempre gli stessi autori che riescono in quest’impresa. Purtroppo non c’è grande spazio per la sperimentazione e per l’evoluzione. Menomale che ci sono le sorprese come Pietro Marcello e Matteo Rovere. Ecco qui la Top 10 dei film italiani più significativi del 2019:
1 Martin Eden 6 L’uomo del labirinto
2 Pinocchio 7 5 è il numero perfetto
3 Il traditore 8 La famosa invasione degli orsi in Sicilia
4 Tutto il mio folle amore 9 Bentornato presidente
5 Il primo re 10 Cetto c’è
I Film del 2020
Adesso ecco i 10 film più significativi, tra quelli annunciati, che usciranno nei primi mesi del 2020. Ci sono diversi film italiani: da Amelio a Moretti passando per i ritorni di Verdone e Diritti. Senza dimenticare Mainetti con Freaks Out e il cinecomic Diabolik che però non sappiamo quando usciranno. In ogni caso il film 1917 di Sam Mendes (Skyfall, American Beauty) sulla carta è il film più interessante: alla fotografia c’è quel genio chiamato Roger Deakins e poi il film narrerà la Prima Guerra Mondiale con un intero pianosequenza da dentro le trincee. Una pazzia assolutamente da segnalare.
1 1917 di Sam Mendes (23 gennaio) 01 Distribution
2 Richard Jewell di Clint Eastwood (16 gennaio) Warner
3 Sorry we missed you di Ken Loach (2 gennaio) Lucky Red
4 Hammamet di Gianni Amelio (9 gennaio) 01 Distribution
5 Una vita nascosta di Terrence Malick (9 aprile) 20th Century Fox
6 007: No time to die di Cary J. Fukunaga (8 aprile) Universal
7 A quiet place 2 di John Krasinski (19 marzo) 20th Century Fox
8 Tre piani di Nanni Moretti (primavera 2020) 01 Distribution
9 Volevo solo nascondermi di Giorgio Diritti (27 Febbraio) 01 Distribution
10 Si vive una volta sola di Carlo Verdone (27 Febbraio) Vision Distribution
Grazie a tutti per averci seguito! Sabato 4 gennaio uscirà la prima recensione del 2020. Vivremo insieme un altro anno di grande cinema. Tanti auguri a tutta la redazione e a tutti i lettori!
Fonti: Cinetel, Movieplayer, Mymovies, Cinematografo, Comingsoon
Immagine di copertina da www.cinemovie.tv
Nato a Firenze nel maggio 1986, ma residente da sempre nel cuore delle colline del Chianti, a San Casciano. Proprietario di una cartoleria-edicola del mio paese dove vendo di tutto: da cd e dvd, giornali, articoli da regalo e quant’altro.
Da sempre attivo nel sociale e nel volontariato, sono un infaticabile stantuffo con tante passioni: dallo sport (basket, calcio e motori su tutti) alla politica, passando inderogabilmente per il rock e per il cinema. Non a caso, da 9 anni curo il Gruppo Cineforum Arci San Casciano, in un amalgamato gruppo di cinefili doc.
Da qualche anno curo la sezione cinematografica per Il Becco.